TRASEMINARE: UNA BUONA IDEA PER RIVITALIZZARE IL VOSTRO PRATO
Rigenerare un tappeto erboso diventa un’operazione necessaria quando si verificano fattori di varia natura che causano mortalità delle piante con un conseguente diradamento dello stesso.
Il diradamento del tappeto erboso, sia esso ad uso ornamentale o sportivo, provoca in primo luogo una diminuzione della qualità estetica e funzionale del tappeto stesso, inoltre permette alle infestanti di svilupparsi con più facilità non avendo nessun tipo di competizione.
Dopo un’estate calda un prato costituito da essenze microterme solitamente è soggetto ad una percentuale di deperimento più o meno alta in relazione a tanti fattori, per cui spesso in settembre è necessario intervenire con operazioni di rigenerazione in grado di offrire nuove e più stabili condizioni di crescita del tappeto erboso.
Sostanzialmente l’operazione principale di un processo di rigenerazione del tappeto erboso è costituita dalla trasemina.
L’operazione di trasemina non è altro che una semina su di un tappeto già esistente allo scopo di migliorarne la qualità, un’operazione colturale che se ben fatta ci permette di migliorare in maniera considerevole il tappeto erboso in condizioni fortemente compromesse.
Le specie più utilizzate per la rigenerazione dei tappeti erbosi sono il Loietto perenne e la Poa pratense, anche se si possono usare, in relazione alla costituzione del miscuglio originario, anche varietà di Festuca o Agrostide.
COME TRASEMINARE
L’operazione di trasemina non è particolarmente difficoltosa ma è importante seguire alcuni passaggi fondamentali.
Bisogna individuare innanzi tutto a quali cause è dovuto il diradamento. Alcune delle motivazioni potrebbero essere: il forte compattamento o il ristagno idrico oppure un sistema d’irrigazione inefficiente o lo sviluppo di malattie fungine durante la stagione estiva che hanno causato moria del tappeto esistente. È chiaro che se non si risolvono le cause il problema si ripresenterà anche dopo la rigenerazione.
Le operazioni per fare una buona rigenerazione sono le seguenti:
• Taglio molto basso con asportazione di buona parte del materiale presente
• Verticutting con asportazione del feltro e dei residui vegetali rimasti sul terreno
• Carotatura con asportazione delle carote (se il terreno è compattato. La carotatura è una pratica colturale fondamentale in tappeti erbosi ad uso intensivo e sportivo, mentre, per un uso residenziale/ornamentale è da valutarne l’effettiva necessità, vista l’incidenza dei costi dell’operazione)
• Top dressing con ORGASYL REGARNISSAGE (quanto basta per la chiusura dei fori della carotatura) e livellatura del terreno.
• Semina con OVERSEEDING SUPER (alla dose di 50 gr/mq) o OVERSEEDING SPORT (alla dose di 40-100 gr/mq) con carellino a caduta, o centrifugo, oppure con apposite macchine professionali semoventi o portate dal trattore per superfici più grandi.
• Gestione dell’irrigazione avendo cura di mantenere umido il seme senza creare ristagno, facendo più cicli durante il giorno, di breve durata.
• Dopo il primo o secondo taglio è possibile fertilizzare con UNIGREEN 10-18-10 STARTER alla dose di 30-35 gr/mq. Distribuire il prodotto a foglia asciutta e irrigare subito dopo.
È importante eseguire il taglio quando le nuove piantine sono ben radicate con un rasaerba affilato, preferibilmente con raccolta del materiale. Regolare il rasaerba ad un’altezza tale da non tagliare mai oltre 1/3 dell’altezza della foglia, per ogni singolo taglio, cercando solamente di spuntare le piantine.
QUANDO RIGENERARE IL TAPPETO
La scelta del periodo per la trasemina è fondamentale ed è in funzione delle temperature. Non conviene fare l’operazione troppo presto, quando ci sono ancora temperature eccessivamente elevate e al tempo stesso occorre non tardare troppo per evitare un eccessivo abbassamento delle temperature.
Una trasemina troppo tardiva impedisce al seme di germinare velocemente e alle plantule di maturare e accumulare le sostanze nutritive per passare l’inverno indenni.
Indicativamente si dovrebbe seminare con temperature del terreno intorno ai 20 C°.
Se si è verificata una forte mortalità invernale, è possibile fare una trasemina primaverile con gli stessi accorgimenti prima elencati.