La stagione estiva italiana non è tra le più favorevoli alla crescita del tappeto erboso di microterme in quanto le temperature raggiunte sono notevolmente superiori a quelle ottimali per le piante (15-25°C dell’aria e 12-20°C del suolo).
Basta quindi solo qualche giorno con massime a 30 o più gradi affinché il tappeto erboso possa andare incontro a stress termico estivo.
LE CONSEGUENZE DEL CALDO SUL TAPPETO ERBOSO
Con il procedere della stagione calda si osserva una perdita considerevole di massa radicale e, di conseguenza, di efficienza nell’assorbimento dell’acqua e degli elementi nutritivi. Gli squilibri fisiologici determinati da stress termico, oltre a rallentare le attività fisiologiche, predispongono le piante a una ridotta resistenza-tolleranza all’insorgenza di stress biotici e abiotici di diverso tipo. Si creano quindi situazioni in grado di rovinare le superfici erbose sia dal punto di vista estetico che da quello della performabilità, nel caso di verde sportivo.
LE CAUSE DI STRESS ESTIVO
La causa di stress più pericoloso sono le malattie fungine che giovano del clima caldo umido estivo; si può però avere grave danno anche dallo sviluppo di infestanti di graminacee a foglia stretta, in grado di alterare il tappeto erboso e competere fortemente per lo spazio, per l’acqua, i nutrienti e la luce.
L’intenso calpestio può inoltre compattare e diradare la superficie a prato in una stagione in cui le capacità naturali di autorigenerazione e riparazione del danno vengono sensibilmente messe a dura prova dagli eccessi termici.
Questa situazione è potenzialmente amplificata da errori manutentivi insidiosi per la salute del tappeto erboso come:
– tagliare il prato ad altezze troppo basse per le specie presenti
– creare squilibri nutrizionali con eccessi di Azoto e quantità limitanti di Potassio e Calcio
– una presenza eccessiva di feltro
– effettuare un’irrigazione imprecisa per volumi e turno di adacquamento, uniformità di distribuzione e momento di intervento nella giornata
– non tenere conto degli eventuali effetti fitotossici di fitofarmaci
L’insieme di tutte le problematiche accennate possono causare differenti gravi danni sul tappeto erboso e richiedere interventi agronomici tesi a rimetterlo in piena forma per la stagione autunnale a seguire.
COME CURARE IL PRATO DOPO LO STRESS ESTIVO?
Se sul tappeto erboso si osservano semplici ingiallimenti e vegetazione leggermente stentata si potrà risolvere il problema a fine agosto-inizio settembre con un idoneo programma di fertilizzazione.
A seconda delle necessità e del budget si può scegliere un concime specifico a lento rilascio di origine minerale come 20-5-8 FAIRWAYS, organo-minerale come 15-5-10 SPORT oppure organico biologico come EVER 7 (con sostanza organica di grande valore per il rapporto Carbonio/Azoto e a alto potenziale umico).
Se si ha la necessità di un rapido effetto rinverdente si possono applicare fertilizzanti liquidi a veloce assorbimento fogliare contenenti Ferro e Magnesio della linea NUTRIBIO. Questi prodotti sono in grado di sostenere le strutture e le molecole deputate al processo fotosintetico, stimolare naturalmente l’apparato radicale e, al tempo stesso, fornire molecole antiossidanti naturali vegetali (ortodifenoli), capaci di intercettare i radicali liberi prodotti da effetti stressanti e di limitarne i danni.
Nel caso in cui si ha la necessità di risolvere l’ingiallimento rapidamente ci si può affidare a coloranti specifici da tappeto erboso. In particolare, quelli di ultima generazione come OPTIK BRONCO permettono, oltre all’azione colorante a lunga durata, di proteggere il prato dai raggi UV e ridurre lo stress nella pianta.
Da non sottovalutare, nel caso di presenza eccessiva di feltro, un intervento di arieggiatura preceduta da un taglio basso del tappeto erboso.
Se il tappeto erboso diventa via via più diradato e la maggior parte della superficie verde risulta compromessa è consigliato procedere con una rigenerazione e risemina del prato a fine agosto-inizio settembre, così da ottenere nuovamente un manto erboso denso e uniforme.
In estate, con le piante sottoposte a svariati stress, assumono vitale importanza i prodotti biostimolanti che, se utilizzati in un programma di nutrizione integrato, possono costituire un aiuto fondamentale al miglioramento della qualità delle piante di qualsiasi specie. Sono prodotti molto efficaci a dosaggi anche contenuti, di facile applicazione e pronta assimilabilità attraverso la foglia, fattore importante in situazioni molto stressanti dove l’efficienza radicale viene meno.
In particolare, in periodo di forte caldo è fortemente consigliato l’uso di:
- COMPASS BIO ACTIVE con alga in forma pura Ascophillum nodosum sottoforma di gel da diluire in acqua.
Accompagnato da un corretto piano nutrizionale, il suo impiego favorisce l’ideale equilibrio fisiologico della pianta e funziona da induttore di resistenza con particolare proprietà nel recupero, tra gli altri, da stress termici, siccità e attacchi parassitari. È inoltre un condizionatore del suolo in grado di favorirne una migliore struttura fisica. - TURBINE AMINO che ha il 38% di L-Amminoacidi in forma di gel da diluire in acqua; applicato al tappeto erboso favorisce la ripresa dopo stress da caldo estivo e attacchi parassitari.
- DOUBLE-D stimola la formazione di sostanze naturali di difesa (pre-inibitine) e ha azione fungicida naturale grazie al pH 2,5
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FOSFO-K fosfito di potassio sequestrato, velocemente assorbibile dalla pianta, che stimola la protezione endogena tramite la produzione di fitoalessine