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La concimazione autunnale del vigneto: che concime scegliere?

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La concimazione autunnale del vigneto riveste un ruolo cruciale nel ripristinare il livello di sostanza organica del terreno e sostenere la vitalità delle piante dopo la vendemmia.

Durante l’anno, i suoli viticoli possono perdere considerevoli quantità di sostanza organica, fino a 1,5 tonnellate per ettaro. Per raggiungere l’ideale percentuale del 1,5-2% di sostanza organica, è essenziale apportare nutrienti al suolo in autunno. La concimazione autunnale del vigneto viene fatta dopo la vendemmia per aiutare le piante e il suolo a riprendersi dalla produzione appena conclusa.

La nutrizione con concimi organo-minerali va fatta in Autunno?

L’applicazione di concimi organo-minerali subito dopo la vendemmia, quando le foglie sono ancora attive ma la pianta non deve più trasferire nutrienti ai frutti, facilita la ripresa vegetativa nella primavera successiva. Tuttavia, è fondamentale considerare che con l’arrivo delle basse temperature, la vite (tranne che per alcuni vitigni) entra in riposo e non può più assimilare nutrienti. Se la concimazione viene effettuata troppo tardi, i minerali possono essere lisciviati, danneggiando il suolo e l’ambiente circostante, inquinando la falda freatica.

Scelta del concime autunnale

La scelta del concime è cruciale e va fatta in base alla stagione avuta, dalle condizioni della pianta e da cosa si vuole ottenere.

Optare per concimi organo-minerali equilibrati come Actimus, arricchiti con stimolanti di crescita radicale e protettori delle auxine, favorisce la messa in riserva degli elementi e quindi l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Questo concime può essere utilizzato finchè non fa eccessivamente freddo oppure è meglio attendere marzo o aprile dell’anno successivo in quanto concime organo-minerale.
Oltre a Magnesio, in Actimus sono stati aggiunti Boro e Zinco a migliorare l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile.

In Autunno è importante concentrare la propria attenzione sulla fertilità del suolo; più studi hanno dimostrato come tutti gli anni, fino a 1,5 ton/ha di sostanza organica viene persa dai suoli a causa della mineralizzazione. Diventa quindi fondamentale restituire sostanza organica al terreno, in particolare attraverso ammendanti organici.

Il bilancio umico del vigneto

Per poter valutare concretamente la quantità di sostanza organica da apportare, si può effettuare su ogni parcella, un bilancio umico che tiene conto dei tenori del suolo in argilla, calcio e delle condizioni meteorologiche dell’anno. È infatti difficile dare un consiglio generale tanto che il millesimo è stato differente da un vitigno all’altro, soprattutto dal punto di vista dello stress idrico in primavera ed estate e di fenomeni fortemente stressogeni come la grandine e le altre temperature.
In generale, la perdita annuale di sostanza organica può essere contrastata mediante ammendanti organici come Vegethumus, che, con un rendimento umigeno di 450 kg/ton, può essere applicato in quantità di 1000-2000 kg/ha.

Attenzione al prodotto scelto perché non tutti gli ammendanti apportano lo stesso effetto al suolo. Per mantenere un livello di humus corretto nel terreno è raccomandato l’uso di ammendanti organici di origine vegetale, contenenti cellulosa e lignina. Sono invece sconsigliati i prodotti troppo stabili, come la torba, che non riusciranno a essere degradati dai microrganismi se non dopo molto tempo (anni) e i prodotti a base di sostanza organica animale come scarti del cuoio che avranno effetto sulla pianta ma non sul livello di sostanza organica del terreno.

Come nutrire la vite con concimi organici?

Se dopo l’annata si ha bisogno non solo di apportare sostanza organica ma anche di nutrire i vigneti, si possono scegliere concimi con una composizione NPK ricchi in sostanza organica. Accertandosi di scegliere prodotti derivati da materie prime di alta qualità e che non hanno subito processi di riscaldamento dopo il compostaggio, si promuove non solo la produttività, ma anche la salute del terreno e della sua microfauna. A seconda della composizione che si preferisce e delle necessità di impianto:

  • Orga 3, concime organico concentrato 3-2-3 con 10 materie prime naturali complementari attentamente compostate e granulate a freddo. A base di Vegethumus che garantisce un elevato effetto ammendante.
  • Orga 6, concime organico concentrato 6-5,5-3 con Magnesio. A base di 10 materie prime naturali complementari, compostate a temperature controllate e quindi granulate a freddo, garantisce un elevato effetto ammendante.

Meglio attendere che la temperatura del suolo scenda sotto i 12°C per apportare concimi organici concentrati, così che le unità d’azoto possano restare stoccate nell’humus e rese disponibili alla ripresa dell’attività biologica.

Scegliere la concimazione liquida

Un’alternativa efficace nella nutrizione autunnale del vigneto è l’utilizzo di concimi liquidi come Nutribio 4.3.6 con Nutribio Oligos. Questi prodotti possono essere applicati finché la pianta ha ancora le foglie, consentendo il deposito di nutrienti e microelementi che saranno vitali per prevenire carenze nella prossima stagione e favorire una rapida ripresa vegetativa. Questa metodologia risulta particolarmente benefica anche per aiutare le piante a recuperare da situazioni stressanti, come danni causati da eventi atmosferici, come la grandine subita durante l’estate.

L’uso di concimi liquidi presenta vantaggi significativi rispetto a quelli granulari. La loro natura liquida permette una distribuzione uniforme e rapida, garantendo un assorbimento e una traslocazione quasi istantanea nella pianta. Questo processo accelerato è essenziale per garantire che le piante assorbano immediatamente i nutrienti, ottimizzando così la loro disponibilità e contribuendo a una pronta ripresa prima dell’inverno.

 

Se sostenute in modo adeguato nei mesi autunnali, le piante potranno esprimersi al meglio delle proprie potenzialità produttive fin dalle primissime fasi vegetative dell’anno successivo. Le colture potranno inoltre contare anche su un migliorato stato fisico del terreno e della sua microfauna.

In conclusione, un approccio oculato e sostenibile alla nutrizione autunnale del vigneto non solo promuove la salute delle piante e del suolo, ma contribuisce anche alla conservazione dell’ambiente, in armonia con gli ideali We Greencare.

 

 

Articolo liberamente ispirato ai consigli tecnici di Frayssinet.

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