Calendario Verde di Luglio – un prato verde anche in estate
Ecco il calendario verde per il tappeto erboso di luglio 2023, sviluppato dai nostri agronomi del settore giardinaggio.
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Le alte temperature e la mancanza di acqua mettono il nostro tappeto erboso e le piante sotto un forte stress durante il mese di luglio. È importante adottare le giuste precauzioni per assicurare una corretta manutenzione. Prima fra tutti, è importante alzare l’altezza di taglio di almeno 1 cm rispetto alla primavera, mantenendo i tappeti erbosi ricreativi e ornamentali a un’altezza di almeno 5 cm e quelli a uso sportivo a un’altezza di almeno 3 cm.
Gli Amminoacidi nella gestione del tappeto erboso
Gli Amminoacidi svolgono un ruolo importante nella manutenzione del tappeto erboso, in particolare in quello dei campi sportivi e dei manti molto utilizzati. Questi composti biologici svolgono un ruolo fondamentale nella manutenzione e nella promozione di un aspetto sano e resistente, contribuendo anche a ridurre lo stress che può affliggere il tappeto erboso a causa dell’uso intenso. Attraverso gli stomi e le radici, il tappeto erboso può assorbire gli amminoacidi, sfruttando le loro numerose proprietà benefiche, tra cui la riduzione degli stress più comuni.
Calendario Verde di Giugno – consigli per i giardini d’estate
Ecco il calendario verde di Giugno sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.
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Con l’arrivo del mese di giugno, le temperature si alzano e restano costantemente sopra i 20 gradi, anche di notte. Le giornate si allungano e l’umidità dell’aria aumenta, mentre le precipitazioni diminuiscono.
Questo periodo rappresenta una sfida per il tappeto erboso e i giardini, in quanto le alte temperature e la mancanza di acqua possono causare uno stress significativo. Con i nostri accorgimenti e l’uso corretto dei prodotti, è possibile preparare il tappeto erboso e le piante ad affrontare al meglio le sfide dell’estate.
Calendario verde di Maggio 2023: consigli per un prato verde e sano
Biostimolanti e stimolanti radicali: il segreto per migliorare la resistenza delle piante
Oggi la viticoltura, l’orticoltura e la frutticoltura così come il giardinaggio e la coltivazione di piante ornamentali devono affrontare numerose sfide. Da un lato, è necessario adattarsi ai rapidi cambiamenti climatici e ambientali in atto, dall’altro, soddisfare le aspettative sociali e dei clienti.
Con i limiti imposti dalla legge e la maggior coscienza ambientale che si sta sviluppando in tutti noi, concimare le piante per averle sane/produttive risulta spesso non essere più abbastanza. Oltre a un’attenta osservazione delle piante, ecco che ci vengono in aiuto i biostimolanti.
Cosa sono i biostimolanti
I biostimolanti sono sostanze naturali, come biomolecole di estratti vegetali e alghe, microrganismi o sostanze minerali non nutrienti, che migliorano il metabolismo fisiologico delle piante e possono essere applicati alle piante o al suolo.
I biostimolanti migliorano l’efficacia degli elementi nutritivi (N, P, K, Mg, Ca) presenti nell’ambiente o apportati tramite concimazione
Incrementano la resistenza agli stress abiotici come basse temperature, stress idrici, salinità, caldo eccessivo
Attivano i processi metabolici delle piante, migliorando la capacità di assorbire nutrienti e acqua dal suolo e favorendo la fotosintesi. Ciò porta a un aumento della produzione di biomassa e di frutta, migliorando la resa e la qualità dei raccolti.
Meccanismo d’azione dei biostimolanti
Più che per i loro costituenti, è il meccanismo d’azione che permette di definire i biostimolanti.
Sono 5 i meccanismi d’azione chiave dei biostimolanti:
Il riconoscimento dei principi attivi su dei recettori specifici che permette la penetrazione delle molecole attive del prodotto nelle cellule e nei tessuti della pianta
La traslocazione e la trasformazione di queste molecole attive
La manifestazione dei geni di difesa, dei segnali e della regolazione dello stato ormonale che permettono una resistenza locale indotta
L’attivazione dei processi metabolici
La trasmissione dei segnali e il trasferimento della resistenza indotta all’intera pianta
Come usare i biostimolanti
I biostimolanti possono essere utilizzati in diverse modalità a seconda delle esigenze delle piante e delle condizioni ambientali.
Solitamente si distinguono queste modalità di applicazione:
Applicazione fogliare: i biostimolanti possono essere applicati direttamente sulle foglie delle piante utilizzando un’apposita attrezzatura come un atomizzatore o uno spruzzatore. Questa modalità è particolarmente indicata quando le piante stanno subendo stress ambientali o quando è necessario fornire un immediato supporto nutrizionale.
Applicazione al suolo: alcuni biostimolanti possono essere applicati direttamente al suolo. Questo metodo è utile per migliorare la struttura del suolo e aumentare la capacità di assorbimento di nutrienti e acqua da parte delle radici delle piante.
Trattamenti di immersione: i biostimolanti possono essere utilizzati per la preparazione di soluzioni di immersione delle radici delle piante come l’inzaffardatura. Questo metodo è particolarmente utile durante la fase di trapianto e/o di messa a dimora, in quanto aiuta le piante a sviluppare un sistema radicale forte e resistente e riduce i livello di stress da trapianto.
Trattamenti di pre-germinazione: i biostimolanti possono essere utilizzati per migliorare la germinazione dei semi. In questo caso, i semi vengono immersi in una soluzione contenente uno o più biostimolanti prima di essere seminati. Questa modalità è utile per aumentare la velocità e l’efficacia della germinazione. Noi ti abbiamo risolto la fatica con il nostro trattamento di Bioattivazione delle sementi da tappeto erboso della linea Blue.
In ogni caso, è importante seguire le dosi e le modalità di utilizzo consigliate e tenere conto delle specifiche esigenze delle piante e delle condizioni ambientali in cui queste crescono.
Il concetto alla base dei biostimolanti
Lavorare sui meccanismi fisiologici naturali per migliorare le prestazioni di radicazione delle piante: azione di crescita radicale, ottimizzazione della nutrizione, miglioramento della resistenza delle radici e limitazione degli stress (idrici, termici, ecc.). La ricerca sulla sostanza organica del suolo di Frayssinet ha permesso di isolare molecole organiche transitorie che agiscono per stimolare il metabolismo delle piante. OSYR, il principio attivo di NUTRIBIO, ottenuto dalla depolimerizzazione di composti lignocellulosici, stimola la crescita e la rigenerazione delle radici proteggendo le auxine dai meccanismi ossidativi e stimolando la produzione di isoperossidasi.
Un esempio di biostimolanti di qualità: i prodotti Frayssinet
I biostimolanti Frayssinet sono composti da aminoacidi, polifenoli e dalla molecola omologata Osyr.
Osyr, stimolante della crescita radicale, favorisce l’assorbimento idrico e minerale, ottimizzando così la crescita e la nutrizione delle piante.
Gli antiossidanti naturali, così come gli aminoacidi e i polifenoli, proteggono il metabolismo fotosintetico dell’organismo. Essi combattono contro i meccanismi di ossidazione responsabili dei disequilibri nello sviluppo delle colture, del malfunzionamento della fotosintesi, di una messa in riserva insufficiente.
La gamma di concimi biologici liquidi Nutribio è costituita da tutti questi elementi permettendo di rispondere in modo funzionale alle necessità della pianta.
Gli stimolanti radicali
Gli stimolanti radicali sono biostimolanti del metabolismo delle piante che influenzano lo sviluppo delle piante e dei microrganismi rizosferici. Gli studi agronomici recenti confermano l’importanza, sia nelle radici che nella rizosfera, di una moltitudine di piccole molecole organiche semplici chiamate “transitorie” (ormoni, enzimi, aminoacidi, …) che agiscono sulla crescita e la salute radicale della pianta.
La selezione di alcune molecole organiche, estratte da composti vegetali, ha permesso di sviluppare stimolanti radicali che agiscono sia sulla crescita che sulla resistenza radicale.
Nelle situazioni stressanti, come l’emergenza delle plantule, il trapianto, i deficit nutrizionali, gli stress abiotici e la stanchezza a fine ciclo, la pianta regola il suo metabolismo abituale degradando le auxine, ormoni naturali dedicati alla crescita radicale. L’applicazione di uno stimolante di crescita radicale adatto protegge le auxine dalla degradazione, agendo così sul rilancio della crescita del vegetale e del suo sistema radicale e sulla resistenza fisica dell’apparato radicale.
Il meccanismo di azione di uno stimolante radicale come Osyr
In situazione di stress e di deficit nutritivi, le auxine, molecole coinvolte nella fisiologia della pianta (crescita, riproduzione, fioritura, rizogenesi), vengono degradate. Questa degradazione delle auxine porta un impatto negativo sui meccanismi di riproduzione ma anche sulla qualità dei raccolti. I biostimolanti nutrizionali Nutribiocontengono lo stimolante di crescita Osyr che ha la capacità di proteggere, incapsulandole, le auxine dalla degradazione e, al tempo stesso, permettere uno sviluppo equilibrato delle piante, così come della loro resistenza agli stress ambientali. I prodotti biologici liquidi Nutribio contengono inoltre una parte di nutrienti e degli antiossidanti specifici, per un’azione completa sulle piante.
Meccanismo d’azione di Osyr contenuto in un biostimolante Frayssinet
In sintesi, i biostimolanti sono un modo efficace e sostenibile per migliorare la qualità delle piante, aumentare la loro resistenza agli stress ambientali e migliorarne la nutrizione. Usati a calendario e in prevenzione si rivelano una soluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente per migliorare la produzione e la salute delle piante, senza sostanze chimiche nocive per l’ambiente o per la salute umana.
Articolo liberamente ispirato da Frayssinet, azienda leader nella produzione di fertilizzanti organici e biostimolanti
Calendario verde di Marzo – consigli per il giardino e il tappeto erboso
Ecco il calendario verde di Marzo sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti e dare consigli su tutti i lavori da fare in giardino a marzo. Essendo un mese ricco di cose da fare, troverai due pagine di calendario, una dedicata al tappeto erboso e una ad alberi, orto e in generale alla cura del giardino a marzo.
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Marzo, il mese che porta alla Primavera e al risveglio della nostra amata Natura
È infatti in questo periodo che aumentano il fotoperiodo (allungarsi delle ore di luce) e le temperature, sia diurne che notturne. Queste condizioni stimolano la fotosintesi e quindi il risveglio vegetativo di piante, arbusti e tappeto erboso.
Il sole potrebbe però ingannarci; soprattutto nella prima metà del mese, fare attenzione alle gelate tardive e tener conto delle temperature notturne prima di agire.
Nuove semine in giardino
Marzo è il mese adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Vediamo come partire con il piede giusto nelle semine di questi miscugli.
Semina del prato fiorito a marzo
I miscugli fioriti con specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e potersi godere l’alternarsi di tutte le fioriture.
Per quanto i prati fioriti tendano ad adattarsi alle situazioni che trovano e non soffrano condizioni limitanti come i suoli poco fertili, è sempre meglio metterli a dimora con attenzione per assicurarsi risultati duraturi ed evitare che le piante infestanti ne facciano da padrone. Prima di tutto bisogna scegliere il miscuglio fiorito adatto alle proprie esigenze dopo di che bisogna lavorare il suolo ed effettuare alcune false semine per essere sicuri che il terreno sia più pulito possibile da infestanti.
Seminare alla dose di semina raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati. Tenendo conto della bassa dose di semina è consigliata la miscela del miscuglio con un supporto neutro (sabbia, terriccio).
Dopo aver coperto leggermente la superficie e aver rullato il terreno, si consiglia di irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno, giusto per inumidire il suolo e mantenere l’umidità in superficie), fino alla nascita delle prime foglie.
Semina del tappeto erboso
All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante by Frayssinet Osyr).
Scegli un miscuglio della linea Blue se desideri un tappeto erboso verde scuro; questi miscugli sono inoltre bioattivati per un maggiore effetto sprint già dalla semina e contengono solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per resistenza a malattie e siccità. La linea Green contiene, invece, varietà di alto livello prodotte in Europa e quindi caratterizzate da un colore più verde brillante, l’ideale per nascondere i problemi di infestazione di Poa.
Nutrizione e risveglio del prato
Con il rialzo delle temperature, inizia la stagione vegetativa anche delle specie da tappeto erboso microterme. I prati già insediati avranno quindi bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali (come Unigreen 20.5.8), organo-minerali (Unigreen 15.5.10), a rilascio controllato dell’azoto (Knox 24.0.5 con XRT) od organici (Ever 10 con stimolante radicale).
Ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione ed evitare bruciature. Se l’irrigazione non è disponibile, concimare prima di un evento di pioggia.
Problematiche del prato
Prevenzione e cura dei patogeni fungini
In questo periodo vi sono ancora alti livelli di umidità, soprattutto notturna-mattino presto, per cui non deve calare l’attenzione e prevenzione allo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.
Prima di tutto ci vuole buon senso: nel mese di marzo ricominciano i tagli del tappeto erboso. Organizzarsi per raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante.
Rugiada e umidità sul prato
Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire i rischi di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) eTournament Ready permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.
Degradazione del feltro
Uno sviluppo eccessivo di feltro sotto il tappeto erboso favorisce lo sviluppo di malattie del prato, soprattutto fungine. Oltre che con le opportune pratiche meccaniche di lavorazione dei primi 10-15 cm di suolo, per evitare la formazione di strati consistenti di suolo si consiglia l’utilizzo di prodotti con sostanza organica di qualità e viva (per evitare l’effetto accumulo nella zona, predisponente il feltro). Nel caso in cui lo strato di feltro sia già formato e importante, un prodotto biologico come NoThatch permette di degradare il feltro e restituire vitalità al tappeto. Favorendo la proteolisi della sostanza organica accumulata e la sua trasformazione in azoto ammoniacale, ha azione enzimatica su cellulosa e lignina, rendendo disponibili gli zuccheri e i minerali bloccati nel feltro.
La cura alle malattie fungine
Cosa fare se si notano macchie tipiche delle patologie invernali del prato (quest’inverno le condizioni erano spesso perfette per lo sviluppo di Microdochium nivale)?
Senza usare fitofarmaci, la soluzione è il fosfito di Potassio. Fosfo-Kstimola la protezione endogena della pianta tramite la produzione di fitoalessine (molecole ad azione fungitossica) e rende le pareti cellulari più resistenti. Combinato con Double-D, prodotto liquido a forte potere acidificante, permette di combattere anche i patogeni fungini già attivi sulla pianta.
Se vedi il tappeto erboso in sofferenza e non riesci bene a individuarne le cause, un trattamento con alghe potrebbe aiutare a ristabilire un equilibrio. In particolare le alghe Ascophyllum nodosum, se estratte a freddo, hanno azione di stimolante naturale delle piante, ma anche di agente antistress e miglioratore del suolo. Compass Bio Active contiene alghe brune estratte con tecnologia di scoppio a celle fredde che permette di non degradare le molecole e mantenere appieno i benefici portati dalle alghe. La formulazione è concentrata in piccole bustine per uso economico su larga scala, riducendo l’impatto ambientale, la quantità di plastica da smaltire e facilitando lo stoccaggio e il trasporto.
Altri possibili problemi del prato
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per vari motivi, ci siano giardini dove la loro presenza è davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast.
Mi raccomando, usalo solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Quest’anno vuoi muoverti in anticipo sullo sviluppo d’infestanti? Sicuramente è il metodo migliore se non si utilizza glifosate. In questo articolo ti spieghiamo come fare, in ottica #WeGreencare
La gestione degli alberi in giardino a marzo
Marzo è un po’ un mese di passaggio ed è difficile prevedere come saranno le temperature, se pioverà o sarà secco. In generale, finché le temperature lo permettono e non si mettono troppo a rischio la ripresa degli esemplari, a marzo si possono continuare i lavori di potatura e stabilizzazione delle piante e di messa a dimora di nuove alberature.
Come non stressare le piante
Ancora di più con queste condizioni limite la pianta potrebbe riportare a postumi sintomi di stress; per aiutarla a riprendersi velocemente, è consigliato l’uso di prodotti contenenti biostimolanti antistress (come Osyr).
Per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso della pianta, consigliamo, dopo aver scavato una buca della dimensione adatta alla specie e al suo apparato radicale, di distribuire un terriccio specifico per la piantumazione come Orgasyl Plantation. Questo terriccio contiene infatti concime organico per un effetto sprint iniziale e stimolante radicale Osyr che proteggerà la pianta dalle situazioni stressanti.
In caso di messa a dimora di specie di particolare valore o in condizioni sfavorevoli, si può utilizzare in aggiunta la tecnica dell’inzaffardatura(video). Tecnica agricola storica, negli ultimi anni è stato rivalorizzata anche in ambito produttivo e ornamentale. In un catino ampio creare una soluzione con Nutribio N e Idronano quindi immergerci l’apparato radicale della pianta (non ci sono pericoli di bruciature) e procedere con la messa a dimora.
Nutribio N contiene antiossidanti e lo stimolante radicale Osyr e quindi proteggerà la pianta dagli stress e ne stimolerà lo sviluppo radicale, apportando anche una piccola dose di azoto organico. Idronano, ritentore idrico biodegradabile, accumulerà fino a 700 volte il proprio peso in acqua e garantirà che la pianta non soffra anche in caso di siccità.
In questo periodo potrebbe anche essere necessario consolidare o potare alcune specie arboree. Per i nostri consigli a riguardo, ti rimandiamo alla parte iniziale del Calendario di Febbraio.
Nutrire le piante a marzo
Marzo è anche il momento in cui prendersi cura della nutrizione delle piante, sia floricole che da produzione. Su piante e arbusti meglio prediligere il concime organico Actimus che contiene Boro e Zinco, elementi utili per migliorare l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Lo stimolante radicale Osyr al suo interno avrà grande influenza nella crescita degli apparati radicali ma anche sulla protezione della pianta da stress e malattie.
Biostimolazione e protezione di prato e piante
In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile – senza o con utilizzo limitato di fitofarmaci – marzo è il periodo in cui iniziare l’utilizzo dei vari prodotti induttori naturali di resistenza nelle piante. Come anche da nostri protocolli #WeGreencare, la programmazione a calendario degli interventi è necessaria per poter gestire il verde senza utilizzare fitofarmaci e concimi minerali. Bisogna agire in prevenzione.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum e Tricum si sviluppano nel suolo (dove c’è una base di sostanza organica) e aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante.
Hai bisogno di uno sviluppo più rapido? Abbina i microrganismi alla sostanza organica liquida contenuta in Nutribio N.
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Calendario verde di Dicembre – come gestire prato e giardino in inverno
Ecco il calendario verde di Dicembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti del giardinaggio nei mesi invernali.
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Temperature più rigide e sempre meno ore di luce, è arrivato Dicembre.
Spinta dal freddo invernale la flora va in riposo vegetativo, pronta a raccogliere le energie per superare gli stress da freddo e risplendere al risveglio, la prossima Primavera. Aiutiamola preventivamente donando sostanza organica di qualità in questo periodo; le piante saranno non solo più forti e resistenti agli stress ma anche più precoci nel risveglio primaverile.
Nelle zone più miti d’Italia sono ancora possibili semine tardive ma solamente con miscugli con specie selezionate per la capacità di germinare anche con temperature prossime allo zero.
Vediamo insieme ai nostri agronomi come gestire il tappeto erboso in inverno ma anche come mettere a dimora le piante e creare l’orto a dicembre. Ecco l’articolo di approfondimento del Calendario del Verde di Dicembre.
Semina del tappeto erboso a Dicembre
Dicembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono state selezionate varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive. Date le temperature e le ore di luce disponibili, una semina a dicembre è consigliata solamente nelle regioni d’Italia a clima mite e in condizioni di “urgenza”.
In semine così tardive il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida.
Quando le temperature del suolo sono prossime allo zero (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne), gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale (Lolium multiflorum) turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e morirà rapidamente quando le specie macroterme come gramigna si risveglieranno dalla dormienza la prossima primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonché per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), evitare di “spingere” con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza della molecola Osyr).
La nutrizione del tappeto erboso in inverno
In questo periodo è sconsigliato concimare; gli elementi infatti, sarebbero difficilmente assorbiti dalle piante e rischierebbero di portare a danni successivi, come lo sviluppo di bruciature o di patologie fungine.
Per chi è in ritardo con l’ultima concimazione dell’anno si consiglia di distribuire un prodotto senza titoli alti e senza azoto a rapida cessione come l’ammendante a base vegetale Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con il giusto nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato. Per ulteriori approfondimenti sull’importanza della sostanza organica per le piante, leggi il nostro articolo dedicato.
Consigli per gestire il prato a Dicembre
Dicembre non è esattamente il momento per godersi il prato. Con le gelate mattutine è sempre meglio evitare di camminare sopra il tappeto erboso così da non creare fratture alle lamine fogliari che, oltre al danno estetico, potrebbero diventare ricettacolo di patogeni e quindi di malattie primaverili.
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio medie, intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e ai 20/25 mm nel settore sportivo.
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire le possibilità di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) e Tournament Ready, permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.
Con temperature prossime allo zero termico è il momento di chiudere gli impianti d’irrigazione dopo averli opportunamente svuotati e puliti, così da evitare danni da freddo durante l’inverno.
Il giardino a Dicembre
Come si diceva, Dicembre e Gennaio non sono proprio i mesi ideali per godersi il giardino. Questo però non significa che non ci sia nulla da fare.
In questi mesi invernali si può iniziare a preparare l’orto per la Primavera. Si rinnova il nostro sottolineare l’importanza della sostanza organica nel suolo; aggiungere materia organica viva e da origine controllata (al contrario dei compost “fai da te”) permette di apportare microrganismi utili che andranno a colonizzare il suolo e, sviluppando rapporti simbiotici con le radici delle piante, le aiuteranno a svilupparsi e a essere più forti e resistenti. Vegethumus, ammendante organico con umofosfati e stimolatore di crescita radicale Osyr, permette di ripristinare la fertilità del suolo e di aiutare le piante fin dal primo giorno.
Questo prodotto è ottimo anche posizionato nella buca durante la messa a dimora di piante, senza problemi anche se entra a contatto con le sue radici. Dicembre, con le piante a riposo, è il momento giusto per piantare e trapiantare siepi, piante fiorite e arbusti. Grazie a Vegethumus (e allo stimolante radicale contenuto) le piante non subiranno lo stress da piantumazione e anzi, avranno una ripartenza sprint dopo la messa a dimora.
Tempo libero?
Dicembre è il periodo giusto per occuparsi della pulizia e manutenzione degli strumenti e macchinari da lavoro.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini. Usando questo prodotto in abbinamento a Double-D si otterrà un’azione fungistatica naturale, funzionale anche a patologie fungine invernali conclamate.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
In caso di eventi in cui è necessario avere un tappeto erboso verde brillante, nonostante la stagione, è consigliabile un apporto di ferro a rapido assorbimento (in forma liquida). Ferplus Cu con Ferro agisce nella pianta a livello endoterapico, garantendo un assorbimento quasi immediato e risultati estetici duraturi. Grazie al contenuto in ferro, è un prodotto biologico efficace anche nel contenimento del muschio.
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Calendario verde di Novembre – bisogni del tappeto erboso in inverno
Ecco il calendario verde di Novembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti riguardo le necessità del tappeto erboso in questo mese di transizione tra autunno e inverno.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Novembre senza leggere l’approfondimento]
L’autunno sembra essere finalmente arrivato.
A novembre, con temperature via via più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso si prepara al riposo invernale. Questo è il mese ideale per lavorare sul tappeto erboso affinché possa splendere al meglio la prossima Primavera.
È ora di spegnere l’impianto d’irrigazione e di supportare il prato con Potassio (K).
Per le semine tardive – in un periodo non ideale – vengono invece in nostro soccorso miscugli con varietà di loietto che germinano anche a temperature prossime allo zero.
Vediamo meglio come gestire il tappeto erboso a novembre nell’articolo qui sotto che approfondisce il Calendario del Verde.
Semina del tappeto erboso a Novembre
Novembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono però disponibili delle varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive.
Per semine a novembre il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida. Nel centro-sud Italia e fino a metà mese in Nord Italia, consigliamo di seminare blend di loietti come Overseeding Sport (3 varietà americane di loietto perenne) o Green Overseeding (loietti europei di colore verde brillante).
Quando le temperature iniziano ad abbassarsi ulteriormente (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne) e scendono sotto i 6 gradi, gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e le specie macroterme non avranno così problemi al risveglio la prossima tarda primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonchè per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), in questo periodo conviene evitare di “spingere” eccessivamente con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
Semina di prati fioriti in autunno
Al contrario dei miscugli fioriti comunemente disponibili sul mercato, ve ne sono alcuni all’interno del nostro range che possono essere seminati anche a novembre. Miscugli come Polline selvaggio e Tappeto Campestre, essendo composti solamente da specie fiorite selvagge, non hanno problemi di germinabilità e, anzi, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene fioriture migliori la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Novembre
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio simili a quelle di ottobre (intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo).
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, previene il passaggio di luce e aria sul prato.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere notevolmente diradate. Fino a che le temperature sono superiori allo zero termico (anche di notte) e perdura lo stato di siccità si può continuare a irrigare il prato 1-2 volte alla settimana, aggiustando la quantità di acqua in base alle reali condizioni dell’area. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce e d’irrigare sempre dopo aver eseguito le concimazioni.
A fine mese o comunque quando c’è possibilità di gelate, svuotare l’impianto d’irrigazione per evitare che alcune tubature si possano danneggiare durante l’inverno.
Novembre è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio offre molti benefici al tappeto erboso tra cui fornire resistenza meccanica alle pareti cellulari e quindi indurre una maggiore resistenza a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine). Se vuoi sapere tutti i benefici apportati dal potassio, guarda il nostro video.
In gran parte d’Italia, novembre inizia a essere un mese “a rischio” per portare avanti operazioni importanti di lavorazione del suolo come le aerificazioni o verticutting. Se necessario effettuare una lavorazione del suolo, si consiglia di farlo quando non sono previste gelate nei giorni a venire per non rischiare di compattare estremamente il terreno e di esporre a un freddo eccessivo le radici.
Operazioni del suolo non troppo impattanti come il topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) sono raccomandate per migliorare la struttura del terreno e ridurre la presenza di feltro nelle aree a clima più tipiedo come quelle del centro-sud Italia. I benefici saranno maggiori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale finissimo Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti. Per aiutare il tappeto erboso si deve procedere quindi il prima possibile con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.
Come suggerito nel calendario verde di novembre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida che risulta velocemente assimilabile anche in condizioni sfavorevoli come le basse temperature.
Dopo la metà di novembre o a inizio Dicembre, per le regioni più calde, è fortemente consigliato fare l’ultima concimazione dell’anno con l’ammendante Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che permette anche al cliente finale di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto. Il prato, più forte, sarà meglio in grado di difendersi dagli attacchi di patogeni invernali.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
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Calendario Verde di Settembre – cosa fare in giardino in Autunno
Ecco il calendario verde di Settembre per aiutare i professionisti sul da farsi in giardino in autunno.
Dato che Settembre è un mese pieno di impegni in giardino, i nostri agronomi hanno pensato di suddividere il calendario Verde in due: uno dedicato al tappeto erboso e uno a giardinaggio, piante e orto.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Settembre senza leggere l’approfondimento]
È arrivato Settembre, il mese in cui le piante ricominciano a respirare e si riducono i livelli di stress a cui sono sottoposte grazie a temperature minori e a un tasso di umidità più elevato. Per molti di noi le ferie sono solo un lontano ricordo; è ora di aiutare le piante a riprendersi dagli stress estivi ma anche il periodo ideale per nuove semine, trasemine e la creazione di orti invernali.
Nuove semine e trasemine a Settembre
Settembre è il mese ideale per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Grazie a un maggiore livello di umidità dell’aria e del terreno e a temperature inferiori ai 30 °C, la germinazione dei semi di graminacee è particolarmente favorito.
Se invece al termine di quest’estate calda e siccitosa e/o all’insorgenza di malattie fungine, il prato risulta diradato e rovinato, si può procedere in questo periodo per rigenerarlo con del nuovo seme (trasemina) così da rinfoltirlo e riportarlo nelle migliori condizioni. Per la rigenerazione del tappeto erboso si suggeriscono miscugli con alta percentuale di Loietto perenne.
All’atto della semina del prato fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo d’impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
I miscugli fioriti, in particolare quelli con specie selvagge, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene tutte le fioriture la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Settembre
Con la diminuzione delle temperature, soprattutto quelle notturne, si può gradualmente riabbassare l’altezza di taglio del tappeto erboso fino a raggiungere quella desiderata (attenzione che non tutte le specie ben sopportano altezze molto ridotte). L’altezza va quindi fissata intorno ai 25/30 mm con frequenza bisettimanale (settore ornamentale) utilizzando macchinari rotativi e intorno ai 20/25 mm con frequenza trisettimanale nel settore sportivo, utilizzando macchinari elicoidali.
Settembre è periodo di concimazione autunnale, una spinta di azoto che permette al prato di riprendersi dagli stress estivi e di crescere per tutta la stagione.
Per aiutare il prato a recuperare dagli stress estivi, quest’anno particolarmente importanti, e proteggersi dalle patologie del periodo, è fortemente consigliato continuare a utilizzare biostimolanti a base di microrganismi utili ma anche di fosfito di potassio e pre-inibitine. Attenzione perché, anche se le temperature sono minori, alcune malattie fungine del prato sono ancora in agguato. In particolare, le nuove semine potrebbero essere colpite da phytium. In caso di attacco riconosciuto, si può utilizzare Double-D come soluzione naturale al phytium.
Dato il cambiamento climatico in atto, con piogge rare o di portata esagerata, attenzione all’irrigazione del tappeto erboso. Se non si è dotati di strumentazioni specifiche, anche l’occhio può essere un buono strumento per capire quando il prato ha bisogno di acqua. Evitare sempre le irrigazioni serali per non aumentare il rischio di attacchi di malattie fungine.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Poiché nel periodo estivo abbiamo limitato al minimo le integrazioni di elementi nutritivi, soprattutto quelle azotate, è importante che tale elemento sia fornito nuovamente e in misura massiccia. Nel mese di settembre infatti, si verifica il secondo picco di crescita vegetativa delle specie microterme (dopo quello primaverile) e occorre assecondare questo rigoglio del vegetale fornendo la materia prima per la crescita.
Come suggerito nel calendario verde di settembre, i concimi granulari più consigliati in questo periodo hanno tutti alti livelli di azoto.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici.
Il giardino in autunno
Con l’arrivo di settembre anche i giardini si preparano al cambio stagione, come accompagnarli al meglio in questo passaggio?
In queste settimane bisogna continuare ad annaffiare e concimare i giardini, facendo attenzione costante allo sviluppo delle infestanti (soprattutto quelle che ora stanno andando a seme). Nutrire le piante con concimi specifici granulari o liquidi le aiuterà a riprendersi più velocemente dai danni dovuti all’estate torrida e a prolungare le eventuali fioriture. Le piante che invece hanno sofferto eccessivamente il caldo estivo possono essere rimosse così come le annuali che hanno già concluso il loro ciclo vegetativo e sono andate a seme. In preparazione al giardino in autunno, si possono mettere a dimora nuove piante e coprire gli spazi vuoti. Per la messa a dimora delle piante meglio utilizzare un terriccio specifico con struttura fibrosa e porosa che garantisca un’ottima circolazione dell’acqua e dell’aria e con un forte potere di ritenzione (idrico e minerale) così che la pianta si stabilizzi meglio e sia più resistente negli anni a venire.
Sempre più clienti amano l’idea di cogliere in giardino il proprio cibo e desiderano una zona orto – meglio se biologico – tra gli spazi verdi. I primi quindici giorni di settembre sono il momento giusto per creare un orto invernale. Per renderlo produttivo consigliamo di preparare adeguatamente il terreno utilizzando un ammendante di qualità ricco di sostanza organica come Vegethumus e, una volta trapiantate le piantine, concimare con un concime biologico come 6-7-13.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o comunque più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno in grado di riprendersi più velocemente dagli stress estivi da alte temperature e siccità e difendersi dagli attacchi d’insetti e patogeni fungini.
Distribuire Double-D in miscela con Fosfo-K massimizza l’azione fungistatica dei microelementi contenuti e la stimolazione alla produzione di molecole di resistenza naturali. Grazie al potere cicatrizzante di Rame e Zinco Double-D è efficace anche in fase curativa contro Phytium.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che vengono così apportati al suolo, la pianta è in grado di proteggersi da attacchi di patogeni fungini portatori di malattie estive e da alcuni insetti. Essendo stabilizzati per la loro conservazione, è sempre consigliato abbinare l’uso di questi biostimolanti a della sostanza organica in forma liquida come Nutribio N (che contiene anche stimolante radicale e antiossidanti).
L’alga Ascophyllum nodosumse pura ed estratta a freddo è una vera e propria miniera di biostimolanti e molecole no-stress. Il suo uso promuove il rilancio dell’attività fotosintetica in quanto stimola la produzione di clorofilla anche durante i periodi siccitosi e aiuta la pianta a mantenere un bilancio idrico equilibrato.
Per chi preferisce l’efficacia degli aminoacidi come agenti antistress c’è Turbine Amino One Shot, con il 35% di L-aminoacidi liberi, disponibili prontamente. Sollievo per le piante colpite da stress metabolici, caldo e freddo, operazioni di trapianto e carenze idriche.
Si sa che il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast, usato su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di settembre sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo d’impianto e delle reali condizioni meteorologiche del periodo.
Vigna, la situazione a luglio 2022
Le temperature fuori norma registrate tra metà giugno e luglio di quest’anno, associate a un forte stress idrico in tutto il territorio italiano, stanno determinando in tutti i vigneti l’anticipo delle fasi fenologiche.
I bisogni della vigna a luglio
A questo stadio, l’ingrossamento degli acini è essenziale per determinare il volume e la qualità della futura raccolta. La crescita degli acini è direttamente legata all’attività radicale, alla disponibilità di nutrienti e all’attività fotosintetica. Un’accelerazione dell’accumulo zuccherino potrebbe incidere poi negativamente sulla produzione, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Crescono i bisogni di potassio e calcio, fondamentali per rafforzare le bucce, per la resistenza agli stress idrici ma anche per il grado zuccherino. Il meccanismo della proteogenesi (amminoacidi/proteine) è al suo livello ottimale, in relazione diretta con l’attività fotosintetica.
Un’assimilazione progressiva dell’azoto è indispensabile per la qualità della raccolta e il suo volume, in particolare per la produzione di vini freschi e fruttati.
In un momento di forte bisogno nutrizionale, aggravato dalla situazione idrica e di stress generale delle piante, è dunque indispensabile rilanciare l’attività fotosintetica per migliorare la resistenza dei vigneti.
L’applicazione di biostimolanti nutrizionali specifici per via fogliare può aiutare le piante in questo momento così stressante.
Come aiutare i vigneti al caldo
In questa situazione stressante per le piante, vi sono dei prodotti liquidi che, prontamente assorbiti, stimolano la resistenza agli stress delle piante di vite e aiutano nella produzione, sia in campo che in cantina.
Secondo un programma di gestione We Greencare, sostenibile per le piante e il pianeta, ecco i prodotti suggeriti per la vite a luglio.
Favorire l’ingrossamento degli acini e rilanciare la fotosintesi: Nutribio 4.3.6 oAntys 15
Aumentare la resistenza delle bucce e favorire l’omogeneità del raccolto: Nutribio Ca
Incrementare la resistenza agli stress idrici e il grado zuccherino: Nutribio K
Sopperire i bisogni di azoto e favorire i precursori aromatici: Nutribio N
Migliorare la concentrazione di antociani e flavonoidi all’interno degli acini: le alghe Ascophyllum nodosum estratte a freddo contenute in Compass Bio Active
La gamma NUTRIBIO garantisce una sinergia ottimale di stimolazione biologica, di nutrizione e di resistenza per le piante. Grazie al contenuto in OSYR, molecola stimolante radicale naturale di origine vegetale, i concimi Nutribio stimolano la crescita e la rigenerazione degli apparati radicali secondo un meccanismo metabolico di protezione delle auxine (gli ormoni vegetali che ne presiedono i processi di crescita e lo sviluppo) dai meccanismi ossidativi e degradativi. Inoltre, il contenuto di molecole polifenoli vegetali (orto-difenoli) in grado di neutralizzare radicali liberi ad alto potere ossidante, difende la pianta da tutti i meccanismi degradativi causati da situazioni stressanti quali squilibri idrici, eccessi termici e attacchi di malattie fungine.