Tag: lolium perenne
Come rigenerare il tappeto erboso in primavera: consigli pratici
Se sei un professionista del verde o un appassionato di giardinaggio, se come lavoro gestisci superfici sportive come campi da calcio o da rugby, saprai che un inverno particolarmente freddo o piovoso, l’insorgenza di malattie fungine autunno-invernali, un utilizzo molto intenso delle superfici o qualsiasi altra causa di deperimento possono rovinare e diradare anche in modo evidente un tappeto erboso di microterme. Ci si può trovare così in primavera con un tappeto erboso rovinato, sia esteticamente che nella sua funzionalità.
La soluzione per riportare il prato in condizioni ottimali a Primavera è la sua rigenerazione.
Cosa vuol dire rigenerare un prato
La rigenerazione del tappeto erboso consiste in un insieme di operazioni agronomiche, delle quali la fondamentale è la trasemina. Questo processo comporta la semina di loietto o di un miscuglio (solitamente con grande percentuale di loietto) su un prato già esistente allo scopo di migliorarne la densità, l’aspetto e la funzionalità. La primavera, insieme all’autunno, è la stagione ideale per la trasemina dei prati di microterme (Festuca, Loietto e Poa pratense). In questo momento dell’anno, il grado di umidità e la temperatura dell’aria e del suolo coincidono con le migliori condizioni per favorire la germinazione e l’affermazione del nuovo seme. In particolare, la temperatura del terreno si avvicina ai 20°C ovvero i gradi ottimali per mettere a dimora nuovo seme.
Ai fini della miglior riuscita è fondamentale la tempestività di intervento, evitando di procedere alla rigenerazione del tappeto erboso in prossimità delle temperature elevate tipiche della nostra estate, caratterizzata anche da scarsità d’acqua.
Come rigenerare il tappeto erboso
Per procedere con una rigenerazione del tappeto erboso di qualità, è importante eseguire alcune operazioni agronomiche fondamentali.
Preparazione del terreno per la trasemina
- Taglio basso del tappeto erboso a 2-2,5 cm. In caso di erba molto alta, è meglio raggiungere l’altezza opportuna suddividendo in due tagli successivi, a distanza di qualche giorno uno dall’altro.
- Verticutting con macchina con lame verticali in grado di strappare-asportare feltro e muschio e incidere la superficie del terreno per preparare al meglio lo spazio destinato al nuovo seme. Un’eccessiva presenza di feltro è molto insidiosa perché favorisce le malattie fungine, rallenta gli scambi idrici e gassosi tra terreno e atmosfera e non permette ai concimi e alle sementi di venire a contatto con alcune aree del terreno. Se il verticutting non è abbastanza per la rimozione del feltro, ti consigliamo l’uso di buoni concimi organici e di un prodotto liquido come NoThatch.
- Raccolta del materiale di risulta (feltro e residui di taglio).
- Bucatura con una macchina operatrice dotata di punte e movimento “lifting” per rimediare a un eccessivo grado di compattamento del terreno e favorire la crescita degli apparati radicali in profondità. Un’operazione ancora più efficace, seppure più impegnativa e costosa, è la carotatura con macchina operatrice dotata di fustelle cave.
Maggiormente diffusa in tappeti erbosi a uso intensivo e sportivo quali campi da golf e da calcio, la carotatura permette l’estrazione e l’asportazione delle carote di terra. Aggiungendo negli spazi creatosi ammendanti di qualità si avranno notevoli miglioramenti sulla tessitura, la struttura e la fertilità biologica del terreno e sul drenaggio del tappeto erboso. - Stesura di un mix composto da sabbia silicea di fiume specifica per tappeto erboso con Vegevert, ammendante organico biologico contenente lo stimolante radicale Osyr e sostanza organica viva. In alternativa si può optare per un Top dressing con terriccio professionale Orgasyl Regarnissage contenente pozzolana e stimolante radicale Osyr, in quantità sufficiente per la chiusura dei fori della carotatura e la livellatura del terreno. L’apporto di questi prodotti permette non solo di migliorare la struttura del terreno ma anche di stimolare la vita microbica del suolo e lo sviluppo radicale delle piante.
- Passaggio con rete e spazzolatrice per regolarizzare al meglio la superficie del terreno e riempire i buchi della bucatura-carotatura con il top dress precedentemente steso.
Trasemina del tappeto erboso
È il momento della semina con blend o miscuglio di sementi per tappeto erboso a base di Lolium perenne.
Il Loietto è infatti la specie che per caratteristiche intrinseche si presta al meglio per questa operazione, essendo caratterizzata da notevole aggressività e rapidità di insediamento. Questi due sono parametri fondamentali per recuperare la superficie del tappeto erboso in tempi stretti e consoni alle esigenze di utilizzo. Ma anche per tutelarci dalla competizione delle piante infestanti a foglia larga e stretta che incontrano, andando verso la stagione più calda, le migliori condizioni per affermarsi.
Per la trasemina si prestano bene, seppur con meno efficacia, anche Festuca, Poa e Agrostide, per rigenerare tappeti erbosi della stessa tipologia di composizione floristica. Queste specie hanno minore prontezza di germinazione ed emergenza (Poa) e l’esigenza di avere molto spazio a disposizione e il miglior contatto possibile con il terreno per svilupparsi al meglio (Festuca).
Cosa fare dopo la trasemina del tappeto erboso
Una volta che si sono eseguite tutte le operazioni per preparare il suolo e si è distribuito il seme per la trasemina, si può procedere così per avere una corretta rigenerazione:
- Sistemazione dell’impianto di irrigazione per assicurarsi di mantenere il seme al giusto grado di umidità, senza creare ristagno. L’ideale è fare più cicli di bagnatura durante il giorno ma di breve durata.
- Primo taglio delle nuove piantine ben radicate operando con un rasaerba con lame ben mantenute e affilate per evitare sfilacciature e strappi, preferibilmente con raccolta del materiale. Ricordarsi di regolare la macchina a un’altezza tale da non tagliare mai oltre 1/3 della foglia per ogni singolo taglio ma cercare di “spuntare” solamente.
- Dopo il primo taglio, concimare con fertilizzante apposito con alto titolo in fosforo come Unigreen 10-18-10 Starter, alla dose di 30-35 g/mq, distribuendo il prodotto a foglia asciutta e irrigando subito dopo. Fondamentale è il ruolo del fosforo nelle prime fasi di crescita delle giovani piantine per favorire lo sviluppo e l’approfondimento degli apparati radicali e nello stimolare l’accestimento ovvero la produzione dei germogli laterali.
La scelta del seme per la trasemina
La scelta del seme è fondamentale per ottenere una buona riuscita nella rigenerazione del tappeto erboso. Prima di tutto, è importante decidere quali essenze seminare: è possibile optare per una sola varietà di Lolium perenne, del loietto in blend o un miscuglio di Lolium perenne e Poa pratensis.
Tra i prodotti più indicati per la trasemina abbiamo:
- Overseeding sport, un blend composto da tre varietà di Loietto che si insedia rapidamente e garantisce un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro. Questo seme tollera il taglio basso e ha dimostrato di essere resistente agli attacchi di insetti e alle principali malattie fungine, grazie agli endofiti presenti in alta percentuale. Inoltre, il seme è BIOATTIVATO, ovvero trattato con biostimolanti a base di micorrize, batteri della rizosfera e radicanti naturali, per esaltarne le qualità e la velocità di sviluppo. Overseeding Sport è indicato per la trasemina di tappeti erbosi sportivi e giardini a foglie fini di microterme e per la trasemina autunnale su macroterme. Apprezzato anche come miscuglio per le operazioni di copertura dei divot nei fairway dei campi da golf. La dose di semina consigliata per la rigenerazione primaverile del tappeto erboso ornamentale è di 35-45 g/mq, che può essere aumentata fino a 60 g/mq per i campi sportivi, in base al grado di copertura erbosa e al periodo di intervento.
- Overseeding super contiene 3 varietà di Lolium perenne e Poa pratensis, con composizione 90-10. Anche questo miscuglio si insedia rapidamente e garantisce un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro, tollerante il taglio basso e resistente agli attacchi di insetti e alle principali malattie fungine. Overseeding Super è indicato per la trasemina di tappeti erbosi sportivi e giardini a foglie fini di microterme e per la copertura di divot sui fairway dei golf. La dose di semina consigliata è di 30-40 g/mq.; è rapido per insediamento e chiusura, permette di ottenere un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro.
- Green overseeding è un blend con tre varietà di Lolium perenne di origine europea che si insedia rapidamente e garantisce un tappeto erboso di colore verde brillante. Questo miscuglio è ottimo per traseminare tappeti di colore chiaro e per dissimulare la presenza di Poa annua.
- Sono disponibili anche varietà singole di Lolium perenne di ultima generazione come Cleopatra, Gallop, Intense, Pearlgreen e Silver Sun.
La rigenerazione del tappeto erboso richiede attenzione e cura, ma i risultati sono sorprendenti. La tua superficie sportiva o il tuo giardino torneranno densi, verdi e splendenti. Inoltre, un tappeto erboso sano e rigenerato è un toccasana per il pianeta: contribuirà a ridurre l’effetto serra, a trattenere l’acqua piovana e a migliorare la qualità dell’aria.
Calendario verde di Dicembre – come gestire prato e giardino in inverno
Ecco il calendario verde di Dicembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti del giardinaggio nei mesi invernali.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Dicembre senza leggere l’approfondimento]
Temperature più rigide e sempre meno ore di luce, è arrivato Dicembre.
Spinta dal freddo invernale la flora va in riposo vegetativo, pronta a raccogliere le energie per superare gli stress da freddo e risplendere al risveglio, la prossima Primavera. Aiutiamola preventivamente donando sostanza organica di qualità in questo periodo; le piante saranno non solo più forti e resistenti agli stress ma anche più precoci nel risveglio primaverile.
Nelle zone più miti d’Italia sono ancora possibili semine tardive ma solamente con miscugli con specie selezionate per la capacità di germinare anche con temperature prossime allo zero.
Semina del tappeto erboso a Dicembre
Dicembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono state selezionate varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive. Date le temperature e le ore di luce disponibili, una semina a dicembre è consigliata solamente nelle regioni d’Italia a clima mite e in condizioni di “urgenza”.
In semine così tardive il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida.
Quando le temperature del suolo sono prossime allo zero (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne), gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale (Lolium multiflorum) turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e morirà rapidamente quando le specie macroterme come gramigna si risveglieranno dalla dormienza la prossima primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonché per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), evitare di “spingere” con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza della molecola Osyr).
La nutrizione del tappeto erboso in inverno
In questo periodo è sconsigliato concimare; gli elementi infatti, sarebbero difficilmente assorbiti dalle piante e rischierebbero di portare a danni successivi, come lo sviluppo di bruciature o di patologie fungine.
Per chi è in ritardo con l’ultima concimazione dell’anno si consiglia di distribuire un prodotto senza titoli alti e senza azoto a rapida cessione come l’ammendante a base vegetale Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con il giusto nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato. Per ulteriori approfondimenti sull’importanza della sostanza organica per le piante, leggi il nostro articolo dedicato.
Consigli per gestire il prato a Dicembre
Dicembre non è esattamente il momento per godersi il prato. Con le gelate mattutine è sempre meglio evitare di camminare sopra il tappeto erboso così da non creare fratture alle lamine fogliari che, oltre al danno estetico, potrebbero diventare ricettacolo di patogeni e quindi di malattie primaverili.
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio medie, intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e ai 20/25 mm nel settore sportivo.
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire le possibilità di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) e Tournament Ready, permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.
Con temperature prossime allo zero termico è il momento di chiudere gli impianti d’irrigazione dopo averli opportunamente svuotati e puliti, così da evitare danni da freddo durante l’inverno.
Il giardino a Dicembre
Come si diceva, Dicembre e Gennaio non sono proprio i mesi ideali per godersi il giardino. Questo però non significa che non ci sia nulla da fare.
In questi mesi invernali si può iniziare a preparare l’orto per la Primavera. Si rinnova il nostro sottolineare l’importanza della sostanza organica nel suolo; aggiungere materia organica viva e da origine controllata (al contrario dei compost “fai da te”) permette di apportare microrganismi utili che andranno a colonizzare il suolo e, sviluppando rapporti simbiotici con le radici delle piante, le aiuteranno a svilupparsi e a essere più forti e resistenti. Vegethumus, ammendante organico con umofosfati e stimolatore di crescita radicale Osyr, permette di ripristinare la fertilità del suolo e di aiutare le piante fin dal primo giorno.
Questo prodotto è ottimo anche posizionato nella buca durante la messa a dimora di piante, senza problemi anche se entra a contatto con le sue radici. Dicembre, con le piante a riposo, è il momento giusto per piantare e trapiantare siepi, piante fiorite e arbusti. Grazie a Vegethumus (e allo stimolante radicale contenuto) le piante non subiranno lo stress da piantumazione e anzi, avranno una ripartenza sprint dopo la messa a dimora.
Tempo libero?
Dicembre è il periodo giusto per occuparsi della pulizia e manutenzione degli strumenti e macchinari da lavoro.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini. Usando questo prodotto in abbinamento a Double-D si otterrà un’azione fungistatica naturale, funzionale anche a patologie fungine invernali conclamate.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
In caso di eventi in cui è necessario avere un tappeto erboso verde brillante, nonostante la stagione, è consigliabile un apporto di ferro a rapido assorbimento (in forma liquida). Ferplus Cu con Ferro agisce nella pianta a livello endoterapico, garantendo un assorbimento quasi immediato e risultati estetici duraturi. Grazie al contenuto in ferro, è un prodotto biologico efficace anche nel contenimento del muschio.
📍 Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti? C’è GiardinaggioStore
Calendario verde di Novembre – bisogni del tappeto erboso in inverno
Ecco il calendario verde di Novembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti riguardo le necessità del tappeto erboso in questo mese di transizione tra autunno e inverno.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Novembre senza leggere l’approfondimento]
Per le semine tardive – in un periodo non ideale – vengono invece in nostro soccorso miscugli con varietà di loietto che germinano anche a temperature prossime allo zero.
Semina del tappeto erboso a Novembre
Novembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono però disponibili delle varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive.
Per semine a novembre il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida. Nel centro-sud Italia e fino a metà mese in Nord Italia, consigliamo di seminare blend di loietti come Overseeding Sport (3 varietà americane di loietto perenne) o Green Overseeding (loietti europei di colore verde brillante).
Quando le temperature iniziano ad abbassarsi ulteriormente (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne) e scendono sotto i 6 gradi, gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e le specie macroterme non avranno così problemi al risveglio la prossima tarda primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonchè per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), in questo periodo conviene evitare di “spingere” eccessivamente con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
Semina di prati fioriti in autunno
Al contrario dei miscugli fioriti comunemente disponibili sul mercato, ve ne sono alcuni all’interno del nostro range che possono essere seminati anche a novembre. Miscugli come Polline selvaggio e Tappeto Campestre, essendo composti solamente da specie fiorite selvagge, non hanno problemi di germinabilità e, anzi, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene fioriture migliori la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Novembre
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio simili a quelle di ottobre (intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo).
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, previene il passaggio di luce e aria sul prato.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere notevolmente diradate. Fino a che le temperature sono superiori allo zero termico (anche di notte) e perdura lo stato di siccità si può continuare a irrigare il prato 1-2 volte alla settimana, aggiustando la quantità di acqua in base alle reali condizioni dell’area. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce e d’irrigare sempre dopo aver eseguito le concimazioni.
A fine mese o comunque quando c’è possibilità di gelate, svuotare l’impianto d’irrigazione per evitare che alcune tubature si possano danneggiare durante l’inverno.
Novembre è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio offre molti benefici al tappeto erboso tra cui fornire resistenza meccanica alle pareti cellulari e quindi indurre una maggiore resistenza a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine). Se vuoi sapere tutti i benefici apportati dal potassio, guarda il nostro video.
In gran parte d’Italia, novembre inizia a essere un mese “a rischio” per portare avanti operazioni importanti di lavorazione del suolo come le aerificazioni o verticutting. Se necessario effettuare una lavorazione del suolo, si consiglia di farlo quando non sono previste gelate nei giorni a venire per non rischiare di compattare estremamente il terreno e di esporre a un freddo eccessivo le radici.
Operazioni del suolo non troppo impattanti come il topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) sono raccomandate per migliorare la struttura del terreno e ridurre la presenza di feltro nelle aree a clima più tipiedo come quelle del centro-sud Italia. I benefici saranno maggiori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale finissimo Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti.
Per aiutare il tappeto erboso si deve procedere quindi il prima possibile con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.
Come suggerito nel calendario verde di novembre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida che risulta velocemente assimilabile anche in condizioni sfavorevoli come le basse temperature.
Dopo la metà di novembre o a inizio Dicembre, per le regioni più calde, è fortemente consigliato fare l’ultima concimazione dell’anno con l’ammendante Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che permette anche al cliente finale di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto. Il prato, più forte, sarà meglio in grado di difendersi dagli attacchi di patogeni invernali.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
📍 Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti? C’è GiardinaggioStore
Calendario verde di Ottobre 2022 – consigli per il tappeto erboso
Ecco il calendario verde di Ottobre sviluppato dai nostri agronomi per aiutare i professionisti sulle operazioni necessarie al tappeto erboso in autunno.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Ottobre senza leggere l’approfondimento]
A Ottobre l’autunno entra nel vivo.
È ancora periodo ideale per nuove semine grazie alla competizione quasi nulla con le infestanti e alle temperature giuste per la germinazione delle graminacee microterme.
Dopo la metà del mese, con temperature più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso inizia a prepararsi al riposo invernale. C’è da supportarlo con potassio. Vediamo meglio come nel seguente articolo.
Semina del tappeto erboso a Ottobre
Ottobre è il mese ideale per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Grazie a un maggiore livello di umidità dell’aria e del terreno e a temperature perfette per la germinazione dei semi di graminacee microterme (Loietto, Festuca, Poa, Agrostide). Questo periodo è oltretutto sfavorevole alla crescita delle principali infestanti del tappeto e quindi la competizione sarà praticamente nulla.
Inoltre, dopo la vernalizzazione dovuta alle basse temperature invernali, il manto erboso sarà più forte e pronto a difendersi dagli stress la prossima primavera.
Se invece al termine di quest’estate calda e siccitosa e/o all’insorgenza di malattie fungine, il prato risulta diradato e rovinato, si può procedere in questo periodo per rigenerarlo con del nuovo seme (trasemina) così da rinfoltirlo e riportarlo nelle migliori condizioni. Meglio eseguire la rigenerazione del tappeto erboso dopo un’operazione di verticutting (taglio verticale del tappeto).
Per la rigenerazione del tappeto erboso si suggeriscono sempre miscugli-blend con alta percentuale di Loietto perenne oppure varietà di Lolium in purezza. Gallop, Annecy, Cleopatra, Green way e Pearlgreen (Nexus XD in America) sono solo alcune delle varietà di ultima generazione attualmente disponibili nei nostri magazzini.
All’atto della semina del prato fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo d’impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Scegliere quindi solo miscuglio registrati e contenenti varietà di ultima generazione e con alti livelli di purezza e germinabilità; potrebbe essere un piccolo investimento iniziale ma una semina di qualità ridurrà notevolmente i problemi negli anni a venire, compresa la tolleranza più o meno alta alla siccità.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
I miscugli fioriti, in particolare quelli con specie selvagge, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene tutte le fioriture la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Ottobre
Con la forte diminuzione delle temperature si riporta gradualmente il tappeto erboso ad altezze di taglio più corte (attenzione che non tutte le specie ben sopportano altezze molto ridotte). L’altezza di taglio del tappeto erboso va fissata intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale (taglio a frequenza bisettimanale e utilizzando macchinari rotativi) e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo (con frequenza trisettimanale e l’uso di macchinari elicoidali).
Mantenendo queste frequenze di taglio solitamente non è necessario raccogliere il clipping (residuo di taglio) in quanto le sue ridotte dimensioni, unite a una sempre intensa attività dei microorganismi del suolo data dall’apporto di prodotti organici di qualità, possono consentire una veloce degradazione della sostanza organica. Attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, la raccolta può essere necessaria per evitare lo sviluppo di patologie.
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere diradate a 2/3 la settimana, facendole sempre corrispondere e seguire alle fertilizzazioni. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce.
La seconda metà di Ottobre (e poi Novembre) è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari e di conseguenza induce una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine) ma anche agli stress da freddo, tra cui il calpestamento dell’erba.
Tra le varie operazioni raccomandabili nel periodo autunnale si suggerisce la tecnica di topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) che permette di ridurre la presenza di feltro e migliorare la struttura del terreno. I benefici saranno ulteriori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.
Per aiutare il prato a recuperare dagli stress e proteggersi dalle patologie invernali è fortemente consigliato continuare a utilizzare biostimolanti a base di microrganismi utili, in particolare Trichoderma, ma anche di fosfito di potassio e pre-inibitine.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti.
Per aiutare il tappeto erboso si procede quindi con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.
Come suggerito nel calendario verde di ottobre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida velocemente assimilabile, anche in condizioni sfavorevoli.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che permette anche al tuo cliente di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto.
Distribuire Double-D in miscela con Fosfo-K massimizza l’azione fungistatica dei microelementi contenuti e la stimolazione alla produzione di molecole di resistenza naturali. Grazie al potere cicatrizzante di Rame e Zinco Double-D è efficace anche in fase curativa contro Phytium.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che vengono così apportati al suolo, la pianta è in grado di proteggersi da attacchi di patogeni fungini portatori di malattie come il Microdochium nivale o Marciume rosa invernale. Essendo stabilizzati per la loro conservazione, è sempre consigliato abbinare l’uso di questi biostimolanti a della sostanza organica in forma liquida come Nutribio N, disponibile anche in formato ridotto da 0,5 litri.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast, usato su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti? C’è GiardinaggioStore
Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di ottobre sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo d’impianto e delle reali condizioni meteorologiche del periodo.
Operazioni colturali d’autunno – specie microterme
I mesi autunnali, a dispetto di una graduale riduzione dell’attività vegetativa, rappresentano in realtà un notevole impegno sotto il profilo delle operazioni colturali per il mantenimento della buona salute del nostro tappeto erboso.
Questo impegno è assai diversificato a seconda del posizionamento del tappeto erboso e, soprattutto, della tipologia di specie insediata. In questo articolo vedremo tutte quelle operazioni colturali necessarie – alcune indispensabili – a garantire la buona qualità del tappeto nei mesi di settembre e ottobre e per predisporlo ad affrontare nel migliore dei modi le rigidità dei mesi invernali.
Partiremo dall’analisi delle operazioni colturari d’autunno per le specie microterme, le principali utilizzate in Italia: Lolium perenne, Poa pratensis, Poa annua, Poa trivialis, Festuca arundinacea, Festuca rubra, Festuca ovina, Agrostis stolonifera, Agrostis tenuis.
Lasciamo in un altro articolo la trattazione delle operazioni culturali sulle macroterme come: Bermuda (Cynodon dactylon se da seme, oppure Cynodon dactylon x Cynodon transvaalensis se cv vegetative), Zoysia spp e Paspalum vaginatum.
Altezza di taglio in Autunno
Dopo i mesi estivi in cui si è cercato di mitigare gli eccessi termici attraverso una maggiore altezza di taglio si può tornare ad impostare un’altezza minima tollerabile dalle specie.
L’altezza di taglio del tappeto erboso a settembre va fissata intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale (taglio a frequenza bisettimanale e utilizzando macchinari rotativi) e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo (con frequenza trisettimanale e l’uso di macchinari elicoidali).
Le varietà di Agrostide fanno eccezione a queste regole; le Agrostis spp dovranno essere comunque tagliate con macchinario elicoidale ma ad altezze non superiori ai 15 mm nel settore ornamentale, e avere un’altezza di taglio pari a 3/5 mm nei green dei campi da golf e nei campi da tennis.
Mantenendo queste frequenze di taglio solitamente non è necessario raccogliere il clipping (residuo di taglio) in quanto le sue ridotte dimensioni, unite ad una sempre intensa attività dei microorganismi del suolo data dall’apporto di prodotti organici di qualità, possono consentire una veloce degradazione della sostanza organica. Attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, la raccolta può essere necessaria per evitare lo sviluppo di patologie.
Nutrizione in Autunno
Poiché nel periodo estivo abbiamo limitato al minimo le integrazioni di elementi nutritivi, soprattutto quelle azotate, è importante che tale elemento sia fornito nuovamente e in misura massiccia.
Ogni anno è diverso ma, grosso modo nel mese di settembre si verifica il secondo picco di crescita vegetativa del tappeto erboso (dopo quello primaverile) e occorre pertanto assecondare questo rigoglio del vegetale fornendo la materia prima per la crescita: l’azoto.
Questo elemento potrà essere fornito inizialmente (settembre e ottobre) in forma di pronto effetto con una conseguente rapida assunzione da parte del tappeto erboso.
Il Potassio, seppur importante fin da subito in combinazione con l’Azoto, riveste particolare rilievo nel mese di novembre. Intervenendo con Potassio prima dell’inverno, si potrà sfruttare la sua dote principale, quella di fornire resistenza meccanica alle pareti cellulari e di conseguenza indurre una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso ad eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine).
In presenza di precise carenze evidenziate da analisi chimiche, in questo periodo possono venire somministrati anche Fosforo e Ferro.
Irrigazione in Autunno
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere diradate a 2/3 la settimana, facendole sempre corrispondere e seguire alle fertilizzazioni. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce.
Rigenerazione del tappeto erboso
La rigenerazione del tappeto erboso mediante trasemina può essere effettuata previa operazione di verticutting (taglio verticale del tappeto) e successiva trasemina con traseminatrice a spaglio o a file.
Nel settore ornamentale, l’operazione può essere eseguita con un blend di loietti (due o più cultivars di Lolium perenne) alla dose di 25/40 g/m² oppure con un mix di Lolium perenne e Poa pratensis con dosi in funzione della % di Poa presente (ad es. per una miscela classica 80/20 la dose suggerita è 25/35 g/m²). Nel settore sportivo l’operazione di trasemina è da eseguirsi con un blend di loietti con livelli di elevata purezza, alla dose di 40/60 g/m².
Altre operazioni autunnali
Tra le varie operazioni raccomandabili nel periodo autunnale si suggerisce il programma di topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) che permette di ridurre la presenza di feltro e migliorare la struttura del terreno. I benefici saranno ulteriori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte. Nel settore ornamentali si consiglia di tenere dosi per ogni singolo trattamento pari a 0,2 m³/100 m², in quello sportivo dosi di 0,1 m³/100 m².
Consigli di nutrizione per il settore ornamentale
Settembre – Ottobre: Unigreen 15 5 10 Sport (granulo 1,5/2,0 mm) – concime granulare organo minerale a pronto effetto, a reazione acida, la cui quota azotata è suddivisa in una frazione ammoniacale (10,5 %) ed in una ureica (2,5 %). Un residuo 2% è invece organico e permette un’azione leggermente più prolungata nel tempo. La dose per un’intensa fertilizzazione può essere di 2,5 – 3,0 kg/100 m².
Novembre: Unigreen 12 5 20 Park 2 (granulo 1,5 / 2,5 mm) – fertilizzante minerale complesso con Azoto a lenta cessione da Ureaform. La quota di N infatti è suddivisa in pronto effetto – ammoniacale (2,5%), ureica (2,5%) – e lenta cessione – Ureaformaldeide (7%). L’alto tenore in Potassio da Solfato rende questo fertilizzante fortemente indicato come anti stress da fattori climatici, quali termici e idrici. Il Potassio in esso contenuto induce nelle cellule un maggior potenziale osmotico e un ispessimento della parete cellulare prevenendo l’evapotraspirazione estiva e la lisi cellulare per il freddo invernale.. Il Fosforo in esso contenuto aiuta la stimolazione radicale con la conseguenza di avere una maggior esplorazione della rizosfera e una maggiore resistenza agli stress idrici. L’elevato apporto di Magnesio (3%) e di Ferro (2%) completano un prodotto ideale per avere tappeti erbosi di alta qualità.
La dose per un’intensa fertilizzazione può essere di 3,0 – 3,5 kg/100 m².
Semina & Trasemina: Unigreen 10 18 10 Starter (granulo 2,0 / 2,5 mm) – Da consigliare in caso di rigenerazioni del tappeto erboso operate con trasemine e/o semine. È un fertilizzante ad alto tenore in Fosforo con effetto starter per nuove semine e rigenerazioni di qualsiasi tappeto erboso. Il Fosforo infatti è un macroelemento che stimola la radicazione, soprattutto in terreni molto sabbiosi dove questo elemento è scarso. Inoltre sia il Fosforo che la Sostanza Organica in esso presente sono poco mobili nel suolo restando disponibili nella rizosfera esplorata dalle radici per lungo tempo. L’Azoto presente contribuisce alla nutrizione sia delle nuove plantule che delle piante esistenti. La dose per una concimazione di mantenimento può essere di 2,5 – 3,0 kg/100 m², ma se l’impiego è relativo ad una semina e/o trasemina occorre intensificare la dose a 3,0 – 3,5 kg/100 m².
Nutrizione sostenibile 💚
Per una manutenzione del tappeto erboso secondo la sostenibilità ambientale si consigliano i prodotti organici naturali il cui apporto di elementi nutritivi proviene esclusivamente da sostanza organica di origine vegetale. I prodotti della linea Frassynet hanno granuli fissati a freddo (esclusività del marchio) e sono quindi in grado di mantenere in vita i microorganismi utili alla decomposizione della stessa sostanza organica. Un eccellente prodotto granulare è Ever 10 – 10 2 4 (granulo 1,5 / 2,5 mm) – alla dose di 4 kg/100 m², che presenta la particolarità di essere addizionato con lo stimolante radicale Osyr. Osyr è un prodotto naturale di origine vegetale che agisce in qualità di protettore delle auxine, impedendone la degradazione e di stimolatore dei processi di lignificazione delle cellule dei tessuti radicali. Il suo uso frequente permette un maggiore accrescimento dell’apparato radicale stimabile in 25 / 75 % di incremento. I prodotti della linea Ever presentano un apporto di elementi nutritivi (N P K) di origine integralmente organica naturale e non presentano alcuna molecola chimica di sintesi come eccipienti. Oltre a Ever 10, è disponibile Ever 7 – 7 4 7 (granulo 1,5 / 2,5 mm) – alla dose di 3/5 kg/100 m².
Per il periodo autunnale si consiglia l’uso di Ever 10 a settembre e Ever 7 a novembre. Prima dell’arrivo dell’inverno si può fare un passaggio ulteriore con Ever 7 o con Vegevert, la sostanza organica vegetale apportata aiuterà la messa a dimora dei nutrienti e una ripartenza più rapida nella primavera successiva.
Consigli di nutrizione per il settore sportivo
Settembre – Ottobre: Cup Green 11 – 11 5 11 (granulo 0,8/1,5 mm) – fertilizzante Organo-Minerale microgranulare a pronto effetto che dà una ripresa vegetativa molto veloce e un colore verde intenso. L’apporto azotato è suddiviso in pronto effetto (ammoniacale e nitrico per un 8%) e in lenta cessione (organico al 3%). Il suo utilizzo è consigliato ogni qual volta si abbia bisogno di un forte potere start-up dopo periodi di stress o scarsa attività vegetativa dovuta alle più svariate situazioni siano esse pedoclimatiche o fitopatologiche. La presenza di Potassio in quantità pari all’Azoto lo rende utile anche in periodi dell’anno con fattori climatici sfavorevoli quali freddo e caldo. È un fertilizzante di alta qualità da inserire nei piani di fertilizzazione di Greens, Tees e Fairways dei campi da golf in Agrostis stolonifera, ma ottimale anche per campi sportivi di pregio. La dose raccomandabile è compresa tra 2,5 e 4,0 kg/100 m².
Novembre: Cup Green 10 – 10 2 4 (granulo 0,8/1,5 mm) – fertilizzante organico granulato a freddo con lo stimolante radicale Osyr. In autunno è il concime ideale per l’accumulo delle riserve. I prodotti della linea presentano un apporto di elementi nutritivi (N P K) di origine integralmente organica naturale, senza alcuna molecola chimica di sintesi. Riattiva l’attività biologica grazie alla combinazione di diverse fonti di Azoto organico.
oppure: Knox 10 0 30 Super Kappa (granulo 2/3mm) – fertilizzante per tappeti erbosi di alta qualità a forte apporto di Potassio. Il vettore azotato è suddiviso in frazione a pronto effetto costituita da urea (5%) e da frazione a lenta cessione XRT (5%). XRT o Exented Release Technology è una tecnologia che permette un rilascio azotato in modo continuativo, ma graduale per oltre 90 giorni. Nel periodo considerato, in considerazione dell’alto titolo in Potassio e della necessità di ridurre gli apporti azotati può essere sufficiente una dose di 1 kg/100 m².
Nutribio K (liquido) – Concime liquido biologico con Potassio, stimolatore di crescita radicale e antiossidante per la correzione delle carenze e il miglioramento della resistenza delle piante. Il potassio contenuto è puro ed immediatamente e completamente assimilabile dal tappeto erboso. Il dosaggio è variabile in funzione delle necessità, ma è quasi sempre all’interno di un range tra 20 e 50 kg/ha.
La rigenerazione autunnale con trasemina di loietto
Se da un sopralluogo sul tappeto erboso avete notato la superficie diradata e rovinata a seguito di un’estate calda e siccitosa, all’insorgenza di malattie fungine o ad un utilizzo particolarmente intenso, diventa fondamentale la rigenerazione autunnale con l’impiego di Lolium perenne per migliorarne densità, aspetto e funzionalità.
Una volta chiarite le cause per le quali il tappeto erboso ha perso qualità e risolte le stesse per non incorrere nuovamente nei medesimi problemi, la trasemina con Loietto risulta tra le buone pratiche di manutenzione ordinaria per mantenerlo in ordine nel corso degli anni.
Perchè scegliere il loietto
Fine estate/inizio autunno è il periodo migliore per la trasemina con Loietto dei prati di microterme. Il grado di umidità dell’aria e del suolo, le temperature ottimali dell’aria e del terreno – quest’ultima vicino ai 20°C – la ridotta competizione delle piante infestanti, rappresentano le migliori condizioni per favorire la germinazione e l’affermazione del nuovo seme.
Il loietto è la specie che si presta al meglio per questa operazione essendo quella con la migliore rapidità di insediamento.
Per la trasemina della stessa tipologia di composizione floristica si prestano bene, seppur con meno efficacia, anche festuche, poe e agrostidi.
La trasemina con loietto
L’operazione principale di un processo di rigenerazione è costituita dalla trasemina, ovvero una semina su tappeto già esistente, con Loietto. Una pratica colturale che se ben condotta ci permette di migliorare in maniera considerevole la qualità di un tappeto erboso in condizioni fortemente compromesse e di mantenerlo nel tempo.
Vediamo brevemente come rigenerare al meglio:
– Taglio basso a 2-2,5 cm con raccolta
– Verticutting con asportazione del feltro e dei residui vegetali rimasti sul terreno
– Bucatura per rimediare ad un eccessivo grado di compattamento del terreno. Oppure si può scegliere la carotatura, maggiormente diffusa in tappeti erbosi ad uso intensivo e sportivo, con asportazione delle carote di terra, per migliorarne la tessitura e le capacità di infiltrazione di aria, acqua ed elementi nutrienti oltre all’azione di decompattamento.
– Top dressing con ORGASYL REGARNISSAGE, quanto basta per la chiusura dei fori della carotatura e la livellatura del terreno
– Semina con miscuglio a base di Loietto o Loietto in purezza
– Gestione dell’irrigazione avendo cura di mantenere umido il seme senza creare ristagno, facendo più cicli durante il giorno, di breve durata.
– Concimazione, dopo il primo o secondo taglio, con UNIGREEN 10-18-10 STARTER alla dose di 30-35 g/m2, distribuendo il prodotto a foglia asciutta e irrigando subito dopo
– Primo taglio con le nuove piantine ben radicate con un rasaerba affilato, preferibilmente con raccolta del materiale, regolando la macchina ad un’altezza tale da non tagliare mai oltre 1/3 dell’altezza della foglia
Quale loietto seminare in autunno
La gamma Unmaco offre Loietti in blend (differenti varietà di Loietto miscelate insieme), Loietto con Poa e varietà in purezza di ultima generazione – di origine americana e colore verde scuro e di colore verde brillante, più chiaro, quelle di origine europea.
OVERSEEDING SPORT con 3 varietà di Loietto di velocissima rapidità di insediamento e chiusura per un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro. Tollera il taglio basso e ha elevata resistenza agli attacchi da parte di insetti e alle principali malattie fungine, grazie agli endofiti presenti in alta percentuale. Il miscuglio esalta le proprie qualità perché il seme è Bioattivato con biostimolanti a base di micorrize e radicanti naturali (Osiryl).
È indicato per la trasemina di tappeti erbosi sportivi e giardini a foglie fini di microterme e trasemina autunnale su macroterme, per le operazioni di ripristino su campi sportivi dopo intenso utilizzo e la copertura di divot sui fairway dei golf.
OVERSEEDING SUPER con 3 varietà di Loietto e il 10% di Poa pratensis. Di veloce rapidità di insediamento e chiusura per un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro. Tollera il taglio basso e ha elevata resistenza agli attacchi da parte di insetti e alle principali malattie fungine, grazie agli endofiti presenti in alta percentuale.
Per la trasemina di tappeti erbosi sportivi e giardini a foglie fini di microterme, per le operazioni di ripristino su campi sportivi dopo intenso utilizzo e la copertura di divot sui fairway dei golf.
Come riconoscere le specie da tappeto erboso
Tutte le specie da tappeto erboso, selezionate nel tempo per la capacità di creare manti densi e compatti, tolleranti a tagli ripetuti e ad intenso calpestio appartengono alle Gramineae (sinonimo di Poaceae e Graminaceae), famiglia di piante angiosperme monocotiledoni appartenente all’ordine Cyperales.
LA FAMIGLIA DELLE GRAMINACEE
Le graminacee si differenziarono circa 70 milioni di anni fa e si diffusero circa 40 milioni di anni fa a seguito della comparsa sulla terra degli animali da pascolo: bovini, ovini, caprini. Fu il pascolo di questi animali che comportò un adattamento evolutivo delle graminacee, caratterizzato da corti internodi basali e capacità di propagazione vegetativa attraverso i culmi di accestimento, i rizomi e gli stoloni.
La famiglia delle Poaceae o Graminaceae è una delle più importanti dell’intero Regno vegetale e conta circa 600 generi ed oltre 7500 specie, di cui circa 25 hanno importanza per i tappeti erbosi.
Le principali sottofamiglie maggiormente impiegate nel mondo sono le seguenti:
- Sottofamiglia POOIDEAE
Tribù POEAE – Genere FESTUCA, LOLIUM, POA
Tribù AGROSTIDEAE – Genere AGROSTIS
- Sottofamiglia PANICOIDEAE
Tribù PANICEAE – Genere PASPALUM, PENNISETUM, STENOTAPHRUM
Tribù ANDROPOGONEAE – Genere EREMOCHLOA
- Sottofamiglia ERAGROSTIDEAE
Tribù CHLORIDEAE – Genere BUCHLOE, CYNODON
Tribù ZOYSIAE – Genere ZOYSIA
COME IDENTIFICARE LE SPECIE DA TAPPETO ERBOSO
Per l’identificazione della specie da tappeto erboso ci vengono in aiuto alcune caratteristiche tassonomiche botaniche:
HABITUS
ovvero l’aspetto, il portamento, la forma di crescita generale caratteristica di ciascuna specie vegetale. Può essere cespitoso, rizomatoso e stolonifero.
L’habitus CESPITOSO, sinonimo di cespuglioso, è determinato da sviluppo intravaginale ovvero quando le gemme, e quindi i culmi di accestimento, si formano all’interno della guaina della foglia basale, in verticale.
Lolium perenne, Festuca arundinacea, Festuca rubra commutata sono specie tipicamente cespitose. Questo tipo di crescita comporta una minor capacità di recupero del tappeto erboso in caso di danni, per questo le ultime varietà di Loietto e Festuca arundinacea sviluppate sono state selezionate per la tendenza ad un comportamento rizomatoso (vedi Xtender, CT7, Rhizing Moon).
Gli habitus RIZOMATOSO e STOLONIFERO sono determinati da sviluppo extravaginale ovvero quando le gemme, e quindi i culmi di accestimento, si formano all’esterno della guaina della foglia basale.
Le specie rizomatose, come Poa pratensis, Festuca rubra rubra e Festuca rubra trichophylla (quest’ultima debolmente) presentano strutture di crescita orizzontali, i rizomi, culmi laterali secondari che crescono al di sotto della superficie del terreno. Le specie così dette stolonifere come Agrostis stolonifera e Stenothaprum secondatum presentano strutture di crescita orizzontali, gli stoloni, che crescono al di sopra della superficie del terreno. Questi sono in grado di produrre nodi da cui nasce una nuova corona così che la pianta possa autorigenerarsi.
Alcune specie come Cynodon, Paspalum vaginatum e Zoysia sono caratterizzate da entrambi gli habitus, quindi hanno portamento sia rizomatoso che stolonifero.
Come è intuitivo, le specie rizomatose e/o stolonifere hanno grande capacità di autorigenerazione, copertura degli spazi e di recupero dai danni generando sempre nuove strutture di crescita.
PREFOGLIAZIONE
Riguarda la sistemazione della foglia più giovane, in attesa di essere emessa, all’interno del culmo. Può essere CONVOLUTA (A. stolonifera, F. arundinacea, Zoysia spp.) quando la foglia più giovane è arrotolata e il culmo ha sezione circolare oppure DUPLICATA (Loietto perenne, Poa pratensis, Festuca rubra, Paspalum vaginatum, S. secundatum, Cynodon spp.) quando la foglia più giovane è ripiegata e il culmo ha sezione compressa.
LAMINA FOGLIARE
Alcuni aspetti della lamina fogliare sono importanti caratteri tassonomici: la lamina può essere piatta, a V o arrotolata (tipico delle Festuche fini, possono presentarsi così anche le piante in stress idrico); la punta della foglia può essere acuta, arrotondata o a barchetta (tipico delle Poe).
GUAINA
La guaina è la porzione basale della foglia che circonda il culmo. Importanti caratteri tassonomici sono FORMA cilindrica o compressa, MARGINI chiusi, aperti o sovrapposti (vedi II immagine disegno), PUBESCENZA e COLORE.
LIGULA
La ligula è la sezione fogliare presente tra lamina e guaina. Può essere CILIATA, MEMBRANOSA (acuta, ottusa, tronca) oppure del tutto ASSENTE.
AURICOLE
Le auricole sono estroflessioni di tessuto tra la lamina e la guaina. Spesso non sono presenti; in pochi casi possono essere ABBOZZATE oppure sono ben evidenti, ABBRACCIANTI.
COLLARE
Il collare è la sezione di foglia dove la lamina incontra la guaina, nella parte posteriore. È la parte più suberificata di tessuto, assume un colore diverso dalla foglia. Può essere: LARGO, STRETTO o DIVISO.
SUDDIVISIONE DELLE GRAMINACEE DA TAPPETO ERBOSO
Per le capacità di adattamento alle diverse condizioni climatiche e in particolare agli andamenti termici stagionali le specie da tappeto erboso si suddividono in microterme e macroterme.
Le specie MICROTERME sono maggiormente adattate a climi freddo umidi con temperature aeree ottimali per la crescita comprese tra i 15 e i 24 °C e due picchi di attività, uno primaverile e uno autunnale. È buona la resistenza alle temperature rigide invernali mentre, per contro, scarsa è la resistenza alle alte temperature e alla siccità a causa anche di un apparato radicale generalmente superficiale. Sono usate prevalentemente in miscuglio al fine di migliorare le capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali e aumentare le possibilità di impiego.
Le appartenenti alle microterme sono tutte specie perenni, tranne Lolium multiflorum e Poa annua.
Le specie MACROTERME hanno un solo picco di crescita, in estate e sono quindi adatte per ambienti caldi, con temperature minime di circa 15 gradi. La temperatura ideale di crescita è tra i 30 e i 37 gradi. Sono specie poco resistenti alle basse temperature e generalmente in inverno vanno in dormienza. Sopportano meglio caldo, siccità e traffico intenso rispetto alle specie microterme. Meno suscettibili alle malattie fungine, hanno però problemi con gli insetti.
In Italia si propagano generalmente per via vegetativa invece che per semina.
Creiamo miscugli importando sementi di alta qualità e purezza da Stati Uniti e Europa per soddisfare le diverse necessità dei professionisti del verde e dei privati. Su richiesta creiamo anche specifici miscugli su formula.
Scegliere il miscuglio da tappeto erboso in base alla condizioni
Con l’avvento della primavera si verificano nei nostri climi le condizioni di temperatura e umidità ottimali per la semina e la germinazione di un miscuglio di sementi per tappeto erboso di specie microterme.
Premessa di fondamentale importanza per la buona riuscita della semina primaverile del tappeto erboso è la tempestività d’intervento. Buona norma è adoperarsi il prima possibile ed evitare le condizioni biotiche ed abiotiche avverse al tappeto erboso tipiche dell’estate, nonché l’agguerrita competizione delle piante infestanti.
L’IMPORTANZA DI SCEGLIERE IL MISCUGLIO DA TAPPETO ERBOSO ADEGUATO
Per lavorare con ampi margini di successo è necessario, dopo aver messo in atto tutte le tecniche agronomiche adatte alla preparazione del letto di semina, fare attenzione alla qualità e al tipo di miscuglio di sementi per il tappeto erboso da adottare. In questo articolo dedichiamo ampio spazio ai due miscugli di sementi Unmaco per nuovi impianti più performanti: BLUE STRONG & BLUE HOUSE.
La scelta del miscuglio da tappeto erboso dovrà essere presa considerando diverse condizioni, tra le quali lo scopo del prato in costruzione, la natura del terreno, le condizioni climatiche, il grado di manutenzione assicurato e la disponibilità idrica, per citarne solo le più importanti.
BLUE STRONG: 3 varietà di Festuca per un risultato TOP
BLUE STRONG è il miscuglio professionale a base di Festuca arundinacea. È confezionato con varietà di origine americana di ultima generazione con elevate percentuali di purezza e miscelato con composizione 85% Festuca arundinacea (3 varietà), 10% Lolium perenne, 5% Poa ibrida.
- Origina un tappeto di colorazione molto scura e tessitura fogliare particolarmente fine (molto somigliante ad un miscuglio Loietto-Poa) ad elevata calpestabilità, utilizzabile in qualsiasi contesto estetico ornamentale, ricreazionale e sportivo.
- BLUE STRONG è un miscuglio di sementi estremamente adattabile alle diverse condizioni pedologiche italiane, comprese le situazioni non perfettamente idonee quali terreni argillosi, terreni a reazione subalcalina, terreni con bassi livelli di fertilità, e aree climatiche caratterizzate da elevate temperature e siccità estiva. Si adatta molto bene con esposizione in pieno sole così come in condizioni di parziale ombreggiamento.
- La rapidità di insediamento è mediamente veloce, il tappeto si mantiene in alta efficienza con un ridotto livello di manutenzione e un ridotto fabbisogno idrico. Ha dimostrato inoltre elevata resistenza alle malattie, Rhizoctonia solani compresa, verso la quale normalmente risulta sensibile.
- La varietà di Lolium perenne presente presenta habitus stolonifero permettendo un rapidissimo affrancamento del tappeto erboso, una notevole capacità di recupero dai danni e il contenimento nella diffusione delle piante infestanti.
- La Poa ibrida presente, oltre alla spiccata capacità autorigenerativa, dimostra particolare tolleranza ad alte temperature e periodi siccitosi.
- Tutte le varietà contenute in BLUE STRONG sono ad alto livello di endofiti e, per questo, di particolare resistenza a malattie fungine e attacchi da parte di insetti patogeni.
La dose per lavori di nuova semina è di 45-50 grammi/mq.
Se ne consiglia la rigenerazione con OVERSEEDING SPORT o varietà in purezza di Lolium perenne.
BLUE HOUSE: per un prato fine
BLUE HOUSE è il miscuglio di sementi per tappeto erboso a base di Lolium perenne e Poa pratensis per giardini ornamentali.
Confezionato con varietà di origine americana di ultima generazione con elevate % di purezza e germinabilità, il miscuglio ha la seguente composizione: 50% Lolium perenne (2 varietà), 30% Poa pratensis (2 varietà), 20% Festuca rubra commutata.
- È il miscuglio che origina un tappeto erboso “all’inglese”; molto denso, con tessitura fogliare estremamente fine e colorazione verde scuro che lo rende il migliore da un punto estetico e dell’appagamento della vista.
- L’insediamento è molto rapido ed è in grado di mantenere la colorazione scura in ogni stagione, estate ed inverno compresi.
- La ricchezza in Poa pratensis esalta la capacità di autorigenerazione del miscuglio da rizomi rendendolo eccezionalmente resistente al calpestio e pronto a recuperare rapidamente da eventuali danni da strappo.
- Cresce come prato estremamente denso, soffocando così l’eventuale insorgenza di piante infestanti, alle quali lascia poco spazio per germinazione ed emergenza.
- Si presta alla realizzazione di giardini di pregio in zone anche parzialmente ombreggiate.
- BLUE HOUSE è molto resistente alle malattie grazie all’alto livello di endofiti naturali.
- Le eccezionali performance raggiunte da Blue House lo rendono più esigente rispetto a Blue Strong e ad altri miscugli Unmaco della linea UNILAND BLUE. Meglio preferire terreni con composizioni equilibrate di medio impasto e tendenzialmente sabbiose, per il maggior fabbisogno idrico e di elementi nutrienti. Tener conto anche della necessità di un maggior e più assiduo livello di manutenzione.
La dose di semina è di 35-40 grammi/mq. Se ne consiglia la rigenerazione con OVERSEEDING SPORT o varietà in purezza di Lolium perenne.
MISCUGLI DA TAPPETO ERBOSO BIOATTIVATI
Entrambi i miscugli professionali sono BIOATTIVATI, ovvero sottoposti a trattamento con micorrize, batteri della rizosfera (PGPR) e stimolante radicale Osyr. I funghi micorrizogeni instaurano un’attività simbiotica con l’apparato radicale esaltando, insieme a batteri della rizosfera del genere Pseudomonas spp., le difese del tappeto all’insorgere di malattie fungine. Osyr stimola la crescita in volume e profondità dell’apparato radicale con evidenti vantaggi riguardo l’ancoraggio del tappeto e la capacità di esplorare il suolo alla ricerca di acqua ed elementi nutrienti, oltre a proteggere le auxine dalla degenerazione in condizioni di stress.