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Il consumo energetico del diserbo naturale

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Dato l’incremento delle restrizioni riguardo l’uso di diserbi chimici in molte nazioni europee, Italia compresa, negli ultimi anni il diserbo termico è diventato un’alternativa per eliminare le piante infestanti. Ci si chiede se funzionano, quando durano rispetto al diserbo con glifosate ma in pochi si interrogano sul consumo energetico dei macchinari per diserbo termico. Il diserbo termico è davvero un’alternativa ecologica al diserbo chimico?

I diversi tipi di diserbo termico

Il termine “diserbo termico” si riferisce all’utilizzo di shock termico tramite apposita attrezzatura basata su diverse fonti di energia con lo scopo di eliminare le infestanti. Queste soluzioni rendono possibile la rottura delle pareti cellulari della pianta e il suo successivo allettamento e morte per disidratazione.

Lo shock termico può essere applicato tramite acqua calda, schiuma, vapore, aria calda, infrarossi o una fiamma. La linea di prodotti Ripagreen, ad esempio, usa aria calda per produrre lo shock termico necessario alla seccatura e morte delle cosiddette erbacce.

Questi macchinari per diserbo termico utilizzano, a seconda del meccanismo, diverse fonti di energia per funzionare. Alcuni macchinari utilizzano motori e di conseguenza benzina e diesel, altri sono elettrici e usano gas, come il propano. Quest’ultimo è il caso delle macchine da termodiserbo Ripagreen.

Consumi di energia e impatto ambientale

L’impatto ambientale dei diserbanti termici varia a seconda dell’energia utilizzata. Quelli che utilizzano acqua calda o vapore, ad esempio, consumano acqua e necessitano un motore di tipo termico o elettrico. L’acqua che viene consumata con queste attrezzature può raggiungere i 1500L/h nei modelli con più capienza, a cui bisogna ancora aggiungere la benzina o l’elettricità per il motore. Questi mezzi di diserbo naturale hanno quindi un impatto notevole, non solo economico, ma anche ambientale.

I modelli che funzionano ad aria calda, infrarossi o quelli “bruciatori” richiedono solo gas o elettricità per poter operare. L’impatto ambientale di queste macchine è di conseguenza minore rispetto ai modelli che utilizzano acqua (in grandi quantità) in abbinamento ad una fonte energetica (gas, diesel, elettricità).

Consumo di gas nei prodotti Ripagreen

I prodotti della linea RIPAGREEN funzionano con propano e non necessitano altre fonti di energia. Grazie all’innovazione con cui è stata costruita la lancia, viene sfruttato il sistema Venturi per cui l’aria calda emessa è composta dal 94% di aria dell’ambiente circostante e solo al 6% di propano. Il consumo è quindi basso e varia da 3.06 a 4.1 kg/h a seconda della pressione utilizzata, regolabile tra 1.5 e 2.5 bar.

I sistemi da termodiserbo Ripagreen non sono quindi solamente rapidi ed efficaci ma garantiscono anche una bassa impronta sull’ambiente.

 

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