Calendario Verde di Agosto – consigli per giardini verdi anche in estate
Ecco il calendario verde per il tappeto erboso e il giardino di agosto 2023, sviluppato dai nostri agronomi del settore giardinaggio.
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Il Silicio (Si) e i suoi benefici per la nutrizione delle piante
Il Silicio (Si) è un elemento minerale di grande interesse per la nutrizione delle piante. L’intensa attività di ricerca e sviluppo tesa a evidenziarne funzioni e meccanismi di azione – in parte non ancora chiariti del tutto – ne ha fatto guadagnare rapidamente posizioni nella considerazione del suo impiego nella coltivazione delle piante.
Nonostante il Silicio non sia ancora classificato come elemento nutriente essenziale (cioè un elemento indispensabile per il ciclo vitale delle piante, comprese le fasi vegetative e riproduttive), è stato riconosciuto come un elemento quasi essenziale che apporta notevoli benefici soprattutto in condizioni di stress biotico e abiotico.
Calendario Verde di Giugno – consigli per i giardini d’estate
Ecco il calendario verde di Giugno sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.
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Con l’arrivo del mese di giugno, le temperature si alzano e restano costantemente sopra i 20 gradi, anche di notte. Le giornate si allungano e l’umidità dell’aria aumenta, mentre le precipitazioni diminuiscono.
Questo periodo rappresenta una sfida per il tappeto erboso e i giardini, in quanto le alte temperature e la mancanza di acqua possono causare uno stress significativo. Con i nostri accorgimenti e l’uso corretto dei prodotti, è possibile preparare il tappeto erboso e le piante ad affrontare al meglio le sfide dell’estate.
Primavera: Operazioni essenziali per un tappeto erboso sano e rigoglioso
Anche se sotto il profilo termico si potrebbe quasi affermare che la bella stagione non è mai andata via, la primavera è arrivata e con lei il periodo in cui iniziare a prendersi cura del tappeto erboso per averlo sano e rigoglioso tutto l’anno. Vediamo insieme le operazioni essenziali.
Chiariamo subito un aspetto, spesso dimenticato: tutte le specie da tappeto erboso, in corrispondenza con l’abbassarsi delle temperature e della riduzione delle ore di luce, limitano e/o arrestano del tutto il loro metabolismo. Ciò vale per le microterme (specie adattate ai climi freschi e umidi) così come per le macroterme (specie adattate ai climi caldi e umidi). Il luogo comune per cui le macroterme vanno in dormienza mentre le microterme no, è quindi agronomicamente una favola.
Basti vedere cosa succede a una Agrostis stolonifera in termini di decolorazione quando le temperature scendono sotto zero…
Come si presenta il tappeto erboso dopo l’inverno?
Nel corso di quest’ultimo inverno, in genere le microterme hanno manifestato una discreta ritenzione del colore e si presentano alla ripresa primaverile per lo più in buone condizioni. In diverse aree d’Italia le piante sono sotto stato di stress derivato dalla siccità continuata, gli improvvisi sbalzi termici e da malattie subito lo scorso inverno, come il Microdochium nivale, che ha trovato per settimane condizioni ideali di sviluppo. Le macroterme, dopo le temperature invernali prossime o sotto zero nel nord Italia ma non solo, sembrano essere quest’anno in ritardo nel risveglio e si presentano, a inizio marzo, ancora ferme. Saranno le prossime settimane a permetterci di capire meglio come affronteranno la nuova stagione di crescita.
Vediamo quindi ora le principali operazioni colturali da fare su microterme e macroterme per garantirsi un tappeto erboso sano e rigoglioso per tutta la stagione.
Operazioni su specie microterme
In primavera le specie microterme come Agrostide stolonifera, Loietto perenne, Festuca arundinacea e Poa pratense si risvegliano per dare il meglio di sé; vediamo le operazioni essenziali per aiutarle a riprendere il loro vigore vegetativo.
L’altezza di taglio va impostata intorno ai 25/35 mm con frequenza bisettimanale (settore ornamentale) utilizzando macchinari rotativi (tranne le Agrostis) ed intorno ai 20/25 mm con frequenza bisettimanale (nel settore sportivo) utilizzando macchinari elicoidali. Nel primo caso il taglio con macchinari mulching può consentire anche di raccogliere l’eventuale residuo di foglie rimasto sul tappeto.
In entrambi i casi, trattandosi dei primissimi tagli stagionali, può essere conveniente raccogliere il clipping (residuo di taglio) in quanto le giornate non sono ancora così asciutte e l’attività dei microorganismi del suolo così rapida da permettere una veloce degradazione della sostanza organica. Pertanto i residui potrebbero rimanere più tempo del dovuto sul tappeto compromettendone l’uniformità, la salute e la regolarità dei tagli successivi.
Manutenzione microterme nel settore ornamentale
Rullatura post invernale
La rullatura post invernale, che solitamente ha lo scopo di far meglio aderire le zolle al suolo a seguito del distacco provocato dall’azione di gelo-disgelo dell’inverno, può essere rimandata. Date le temperature miti registrate nello scorso inverno, infatti, nella maggior parte d’Italia non ci sono state azioni di allontanamento dal suolo.
Arieggiatura
A seconda della dimensione e del tipo di manutenzione del giardino, si può pensare di arieggiare il tappeto erboso con uno strumento manuale o elettrico. I fori creati, lunghi 5-7 cm, sono utili per evitare un’eccessiva compattazione del suolo, per disgregare eventuale feltro e per stimolare lo sviluppo di batteri aerobi.
Altezza di taglio
L’altezza di taglio primaverile va impostata intorno ai 25-35 mm con frequenza bisettimanale e utilizzando macchinari rotativi (tranne per le Agrostis). Il taglio con macchinari mulching può consentire anche di raccogliere l’eventuale residuo di foglie rimasto sul tappeto.
Trattandosi dei primissimi tagli stagionali, può essere conveniente raccogliere il clipping (residuo di taglio) in quanto le giornate non sono ancora così asciutte e l’attività dei microorganismi del suolo così rapida da permettere una veloce degradazione della sostanza organica. Pertanto i residui potrebbero rimanere più tempo del dovuto sul tappeto compromettendone l’uniformità, la salute e la regolarità dei tagli successivi, nonché portando alla formazione di feltro eccessivo.
Prima fertilizzazione del tappeto erboso
Si può programmare una prima fertilizzazione del tappeto allo scopo di accompagnare il primo rigoglio vegetativo con un apporto azotato immediatamente disponibile utilizzando un concime come Unigreen 15 5 10 Sport. Concime organo minerale a pronto effetto, a reazione acida, Unigreen 15-5-10 è monogranulare e ha granuli di dimensioni pari a 1,5-2 mm, ed è costituito da una quota azotata suddivisa in una frazione ammoniacale (10,5%) e una ureica (2,5%). Un residuo 2% è invece organico e permette un’azione leggermente più prolungata nel tempo. Questo prodotto è consigliato soprattutto per la ripresa di un tappeto erboso in sofferenza. La dose standard per la prima fertilizzazione primaverile è di 2-3 kg/100 m².
Con un tappeto erboso in salute e quando si è certi che la ripresa vegetativa sia iniziata, si può prevedere invece l’utilizzo di un concime con azoto a lento rilascio, sia esso di natura organica (come Ever 10, con stimolante radicale Osyr) oppure minerale ricoperto da polimeri (Knox 24.0.5 con azoto XRT).
Inizio programma con biostimolanti
Il risveglio primaverile del tappeto erboso è il momento giusto per iniziare un programma di gestione sostenibile alle malattie, attraverso l’uso di biostimolanti. Alghe, micorrize e altri tipi di biostimolanti organici sono infatti utili per evitare o ridurre al minimo l’uso di agrofarmaci ma, per essere efficaci, devono essere utilizzati a calendario e in maniera preventiva. La maggior parte di questi prodotti risulta invece inefficace o poco efficace, se utilizzata dopo che è insorta la malattia. Il programma di nutrizione e stimolazione We Greencare per spazi ornamentali prevede solitamente trattamenti ogni 2-4 settimane.
Manutenzione microterme nel settore sportivo
Rullatura post invernale
Date le temperature miti registrate lo scorso inverno in gran parte d’Italia o che comunque non hanno portato a numerosi azioni di gelo-disgelo del suolo, la rullatura post invernale può essere eseguita con rulli più leggeri e meno costipanti.
Arieggiatura
L’arieggiatura meccanica con fori lunghi 5-7 cm è sempre consigliata almeno due volte l’anno, prima della ripresa vegetativa. Questo tipo di lavorazione meccanica, tanto più su suoli a forte calpestio come quelli dei campi sportivi, evita l’eccessiva compattazione del terreno, riduce in minima parte la presenza di feltro e stimola lo sviluppo di batteri aerobi.
Top dressing
Questa operazione prevede la stesura di un sottile velo di sabbia oppure di un mix di sabbia e sostanza organica (in genere torba ben sminuzzata oppure Cup Green 1) allo scopo di levigare quanto più possibile la superficie del tappeto e permettere tagli elicoidali più netti.
Altezza di taglio
L’altezza di taglio primaverile va impostata intorno ai 20/25 mm con frequenza bisettimanale e utilizzando macchinari elicoidali.
Trattandosi dei primissimi tagli stagionali, può essere conveniente raccogliere il clipping (residuo di taglio) per ridurre il rischio di sviluppo di patogeni fungini e la formazione di feltro.
Prima concimazione del campo
La scelta del concime dipende dallo stato del tappeto erboso al risveglio primaverile e dal tipo di manutenzione fatta verso la fine dell’anno precedente. Su tappeti erbosi non in sofferenza, si consiglia l’uso di concimi con azoto a lenta cessione (Unigreen 20.5.8) oppure a cessione controllata (Knox 24.0.5 con il 30% di azoto coperto da XRT). In caso di una gestione più sostenibile, si può pensare di effettuare la prima fertilizzazione dell’anno con Ever 10, concime organico con stimolante radicale Osyr e ProT10 per un effetto spinta.
Nel caso invece di tappeti erbosi sofferenti, è meglio procedere con un concime azoto a cessione più rapida, che aiuterà il tappeto a riprendersi e a “chiudersi” anche in caso di trasemina. Unigreen 15-5-10, concime organo-minerale con frazione ammoniacale (10,5%) e una ureica (2,5%) può fare a questo caso.
Inizio programma con biostimolanti Il risveglio primaverile è il momento adatto ad iniziare un programma di gestione sostenibile alle malattie, attraverso l’uso di biostimolanti. Alghe, micorrize e altri tipi di biostimolanti organici sono infatti utili per evitare l’uso di agrofarmaci ma, per essere efficaci, devono essere utilizzati a calendario e in maniera preventiva. La maggior parte di questi prodotti risulta invece inefficace o poco efficace, se utilizzata dopo che è insorta la malattia. Il programma di nutrizione e stimolazione We Greencare per tappeti erbosi sportivi prevede solitamente trattamenti ogni 1-2 settimane, a seconda anche del livello di manutenzione.
Operazioni su specie macroterme
Per quanto per le specie macroterme come Bermuda le giornate sono ancora troppo fresche e poco luminose per una vera e propria ripresa vegetativa, ci sono delle operazioni che, fatte a marzo, permetteranno di avere tappeti erbosi più di qualità durante l’anno.
Manutenzione macroterme nel settore ornamentale
Taglio
Al momento è ancora prematuro programmare dei tagli settimanali. Le macroterme sono infatti ancora in dormienza, anche se iniziano ad apparire le prime foglioline verdi.
Una volta che si è certi della ripresa vegetativa della specie macroterma, si può impostare l’altezza di taglio sui 20/25 cm con frequenza bisettimanale e macchinario rotativo.
Scalping
Nel settore ornamentale è consigliabile praticare uno scalping severo allo scopo di togliere tutto il secco possibile. Non bisogna avere paura di questo intervento, anche se può sembrare che comprometta la futura crescita del tappeto; quanto più materiale secco si asporta e quanto più rapida sarà la ripresa vegetativa dei rizomi e, soprattutto, degli stoloni.
Manutenzione macroterme nel settore sportivo
Rullatura post invernale
Anche in questo caso la consueta rullatura post invernale, può essere utile. Nel caso delle essenze macroterme essa ha più la funzione di levigare il tappeto in vista dei prossimi tagli che non quella di far meglio aderire al suolo le zolle distaccate dall’azione del gelo/disgelo.
Verticutting
Nel settore sportivo, che in genere prevede uno o più overseeding (trasemine) nel corso dei mesi invernali, si può cominciare a programmare un verticutting (taglio verticale del tappeto erboso) allo scopo di favorire la ripresa della macroterma defogliando la microterma traseminata (in genere loietto). Siamo infatti nel periodo più delicato della stagione, quello relativo alla transizione primaverile, cioè il momento in cui il tappeto passa da una presenza dominante della microterma ad una presenza dominante della macroterma.
Altezza di taglio
Una volta che ci si è assicurati della ripresa della macroterma, l’altezza di taglio va impostata intorno ai 15/20 mm con frequenza bisettimanale utilizzando macchinari elicoidali.
Topdressing
Al momento non sono ancora programmabili operazioni di fertilizzazione mentre si possono cominciare a programmare dei leggeri e frequenti topdressing (proprio un velo di sabbia, per una dose pari a 0,1 m³/100 m²).A partire dal mese di aprile, con maggiore ore diurne, si potranno programmare interventi di fertilizzazione anche per le specie macroterme.
Calendario verde di Marzo – consigli per il giardino e il tappeto erboso
Ecco il calendario verde di Marzo sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti e dare consigli su tutti i lavori da fare in giardino a marzo. Essendo un mese ricco di cose da fare, troverai due pagine di calendario, una dedicata al tappeto erboso e una ad alberi, orto e in generale alla cura del giardino a marzo.
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Marzo, il mese che porta alla Primavera e al risveglio della nostra amata Natura
È infatti in questo periodo che aumentano il fotoperiodo (allungarsi delle ore di luce) e le temperature, sia diurne che notturne. Queste condizioni stimolano la fotosintesi e quindi il risveglio vegetativo di piante, arbusti e tappeto erboso.
Il sole potrebbe però ingannarci; soprattutto nella prima metà del mese, fare attenzione alle gelate tardive e tener conto delle temperature notturne prima di agire.
Nuove semine in giardino
Marzo è il mese adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Vediamo come partire con il piede giusto nelle semine di questi miscugli.
Semina del prato fiorito a marzo
I miscugli fioriti con specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e potersi godere l’alternarsi di tutte le fioriture.
Per quanto i prati fioriti tendano ad adattarsi alle situazioni che trovano e non soffrano condizioni limitanti come i suoli poco fertili, è sempre meglio metterli a dimora con attenzione per assicurarsi risultati duraturi ed evitare che le piante infestanti ne facciano da padrone. Prima di tutto bisogna scegliere il miscuglio fiorito adatto alle proprie esigenze dopo di che bisogna lavorare il suolo ed effettuare alcune false semine per essere sicuri che il terreno sia più pulito possibile da infestanti.
Seminare alla dose di semina raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati. Tenendo conto della bassa dose di semina è consigliata la miscela del miscuglio con un supporto neutro (sabbia, terriccio).
Dopo aver coperto leggermente la superficie e aver rullato il terreno, si consiglia di irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno, giusto per inumidire il suolo e mantenere l’umidità in superficie), fino alla nascita delle prime foglie.
Semina del tappeto erboso
All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante by Frayssinet Osyr).
Scegli un miscuglio della linea Blue se desideri un tappeto erboso verde scuro; questi miscugli sono inoltre bioattivati per un maggiore effetto sprint già dalla semina e contengono solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per resistenza a malattie e siccità. La linea Green contiene, invece, varietà di alto livello prodotte in Europa e quindi caratterizzate da un colore più verde brillante, l’ideale per nascondere i problemi di infestazione di Poa.
Nutrizione e risveglio del prato
Con il rialzo delle temperature, inizia la stagione vegetativa anche delle specie da tappeto erboso microterme. I prati già insediati avranno quindi bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali (come Unigreen 20.5.8), organo-minerali (Unigreen 15.5.10), a rilascio controllato dell’azoto (Knox 24.0.5 con XRT) od organici (Ever 10 con stimolante radicale).
Ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione ed evitare bruciature. Se l’irrigazione non è disponibile, concimare prima di un evento di pioggia.
Problematiche del prato
Prevenzione e cura dei patogeni fungini
In questo periodo vi sono ancora alti livelli di umidità, soprattutto notturna-mattino presto, per cui non deve calare l’attenzione e prevenzione allo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.
Prima di tutto ci vuole buon senso: nel mese di marzo ricominciano i tagli del tappeto erboso. Organizzarsi per raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante.
Rugiada e umidità sul prato
Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire i rischi di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) eTournament Ready permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.
Degradazione del feltro
Uno sviluppo eccessivo di feltro sotto il tappeto erboso favorisce lo sviluppo di malattie del prato, soprattutto fungine. Oltre che con le opportune pratiche meccaniche di lavorazione dei primi 10-15 cm di suolo, per evitare la formazione di strati consistenti di suolo si consiglia l’utilizzo di prodotti con sostanza organica di qualità e viva (per evitare l’effetto accumulo nella zona, predisponente il feltro). Nel caso in cui lo strato di feltro sia già formato e importante, un prodotto biologico come NoThatch permette di degradare il feltro e restituire vitalità al tappeto. Favorendo la proteolisi della sostanza organica accumulata e la sua trasformazione in azoto ammoniacale, ha azione enzimatica su cellulosa e lignina, rendendo disponibili gli zuccheri e i minerali bloccati nel feltro.
La cura alle malattie fungine
Cosa fare se si notano macchie tipiche delle patologie invernali del prato (quest’inverno le condizioni erano spesso perfette per lo sviluppo di Microdochium nivale)?
Senza usare fitofarmaci, la soluzione è il fosfito di Potassio. Fosfo-Kstimola la protezione endogena della pianta tramite la produzione di fitoalessine (molecole ad azione fungitossica) e rende le pareti cellulari più resistenti. Combinato con Double-D, prodotto liquido a forte potere acidificante, permette di combattere anche i patogeni fungini già attivi sulla pianta.
Se vedi il tappeto erboso in sofferenza e non riesci bene a individuarne le cause, un trattamento con alghe potrebbe aiutare a ristabilire un equilibrio. In particolare le alghe Ascophyllum nodosum, se estratte a freddo, hanno azione di stimolante naturale delle piante, ma anche di agente antistress e miglioratore del suolo. Compass Bio Active contiene alghe brune estratte con tecnologia di scoppio a celle fredde che permette di non degradare le molecole e mantenere appieno i benefici portati dalle alghe. La formulazione è concentrata in piccole bustine per uso economico su larga scala, riducendo l’impatto ambientale, la quantità di plastica da smaltire e facilitando lo stoccaggio e il trasporto.
Altri possibili problemi del prato
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per vari motivi, ci siano giardini dove la loro presenza è davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast.
Mi raccomando, usalo solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Quest’anno vuoi muoverti in anticipo sullo sviluppo d’infestanti? Sicuramente è il metodo migliore se non si utilizza glifosate. In questo articolo ti spieghiamo come fare, in ottica #WeGreencare
La gestione degli alberi in giardino a marzo
Marzo è un po’ un mese di passaggio ed è difficile prevedere come saranno le temperature, se pioverà o sarà secco. In generale, finché le temperature lo permettono e non si mettono troppo a rischio la ripresa degli esemplari, a marzo si possono continuare i lavori di potatura e stabilizzazione delle piante e di messa a dimora di nuove alberature.
Come non stressare le piante
Ancora di più con queste condizioni limite la pianta potrebbe riportare a postumi sintomi di stress; per aiutarla a riprendersi velocemente, è consigliato l’uso di prodotti contenenti biostimolanti antistress (come Osyr).
Per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso della pianta, consigliamo, dopo aver scavato una buca della dimensione adatta alla specie e al suo apparato radicale, di distribuire un terriccio specifico per la piantumazione come Orgasyl Plantation. Questo terriccio contiene infatti concime organico per un effetto sprint iniziale e stimolante radicale Osyr che proteggerà la pianta dalle situazioni stressanti.
In caso di messa a dimora di specie di particolare valore o in condizioni sfavorevoli, si può utilizzare in aggiunta la tecnica dell’inzaffardatura(video). Tecnica agricola storica, negli ultimi anni è stato rivalorizzata anche in ambito produttivo e ornamentale. In un catino ampio creare una soluzione con Nutribio N e Idronano quindi immergerci l’apparato radicale della pianta (non ci sono pericoli di bruciature) e procedere con la messa a dimora.
Nutribio N contiene antiossidanti e lo stimolante radicale Osyr e quindi proteggerà la pianta dagli stress e ne stimolerà lo sviluppo radicale, apportando anche una piccola dose di azoto organico. Idronano, ritentore idrico biodegradabile, accumulerà fino a 700 volte il proprio peso in acqua e garantirà che la pianta non soffra anche in caso di siccità.
In questo periodo potrebbe anche essere necessario consolidare o potare alcune specie arboree. Per i nostri consigli a riguardo, ti rimandiamo alla parte iniziale del Calendario di Febbraio.
Nutrire le piante a marzo
Marzo è anche il momento in cui prendersi cura della nutrizione delle piante, sia floricole che da produzione. Su piante e arbusti meglio prediligere il concime organico Actimus che contiene Boro e Zinco, elementi utili per migliorare l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Lo stimolante radicale Osyr al suo interno avrà grande influenza nella crescita degli apparati radicali ma anche sulla protezione della pianta da stress e malattie.
Biostimolazione e protezione di prato e piante
In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile – senza o con utilizzo limitato di fitofarmaci – marzo è il periodo in cui iniziare l’utilizzo dei vari prodotti induttori naturali di resistenza nelle piante. Come anche da nostri protocolli #WeGreencare, la programmazione a calendario degli interventi è necessaria per poter gestire il verde senza utilizzare fitofarmaci e concimi minerali. Bisogna agire in prevenzione.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum e Tricum si sviluppano nel suolo (dove c’è una base di sostanza organica) e aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante.
Hai bisogno di uno sviluppo più rapido? Abbina i microrganismi alla sostanza organica liquida contenuta in Nutribio N.
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Calendario verde di Novembre – bisogni del tappeto erboso in inverno
Ecco il calendario verde di Novembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti riguardo le necessità del tappeto erboso in questo mese di transizione tra autunno e inverno.
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L’autunno sembra essere finalmente arrivato.
A novembre, con temperature via via più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso si prepara al riposo invernale. Questo è il mese ideale per lavorare sul tappeto erboso affinché possa splendere al meglio la prossima Primavera.
È ora di spegnere l’impianto d’irrigazione e di supportare il prato con Potassio (K).
Per le semine tardive – in un periodo non ideale – vengono invece in nostro soccorso miscugli con varietà di loietto che germinano anche a temperature prossime allo zero.
Vediamo meglio come gestire il tappeto erboso a novembre nell’articolo qui sotto che approfondisce il Calendario del Verde.
Semina del tappeto erboso a Novembre
Novembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono però disponibili delle varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive.
Per semine a novembre il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida. Nel centro-sud Italia e fino a metà mese in Nord Italia, consigliamo di seminare blend di loietti come Overseeding Sport (3 varietà americane di loietto perenne) o Green Overseeding (loietti europei di colore verde brillante).
Quando le temperature iniziano ad abbassarsi ulteriormente (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne) e scendono sotto i 6 gradi, gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e le specie macroterme non avranno così problemi al risveglio la prossima tarda primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonchè per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), in questo periodo conviene evitare di “spingere” eccessivamente con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
Semina di prati fioriti in autunno
Al contrario dei miscugli fioriti comunemente disponibili sul mercato, ve ne sono alcuni all’interno del nostro range che possono essere seminati anche a novembre. Miscugli come Polline selvaggio e Tappeto Campestre, essendo composti solamente da specie fiorite selvagge, non hanno problemi di germinabilità e, anzi, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene fioriture migliori la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Novembre
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio simili a quelle di ottobre (intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo).
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, previene il passaggio di luce e aria sul prato.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere notevolmente diradate. Fino a che le temperature sono superiori allo zero termico (anche di notte) e perdura lo stato di siccità si può continuare a irrigare il prato 1-2 volte alla settimana, aggiustando la quantità di acqua in base alle reali condizioni dell’area. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce e d’irrigare sempre dopo aver eseguito le concimazioni.
A fine mese o comunque quando c’è possibilità di gelate, svuotare l’impianto d’irrigazione per evitare che alcune tubature si possano danneggiare durante l’inverno.
Novembre è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio offre molti benefici al tappeto erboso tra cui fornire resistenza meccanica alle pareti cellulari e quindi indurre una maggiore resistenza a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine). Se vuoi sapere tutti i benefici apportati dal potassio, guarda il nostro video.
In gran parte d’Italia, novembre inizia a essere un mese “a rischio” per portare avanti operazioni importanti di lavorazione del suolo come le aerificazioni o verticutting. Se necessario effettuare una lavorazione del suolo, si consiglia di farlo quando non sono previste gelate nei giorni a venire per non rischiare di compattare estremamente il terreno e di esporre a un freddo eccessivo le radici.
Operazioni del suolo non troppo impattanti come il topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) sono raccomandate per migliorare la struttura del terreno e ridurre la presenza di feltro nelle aree a clima più tipiedo come quelle del centro-sud Italia. I benefici saranno maggiori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale finissimo Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti. Per aiutare il tappeto erboso si deve procedere quindi il prima possibile con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.
Come suggerito nel calendario verde di novembre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida che risulta velocemente assimilabile anche in condizioni sfavorevoli come le basse temperature.
Dopo la metà di novembre o a inizio Dicembre, per le regioni più calde, è fortemente consigliato fare l’ultima concimazione dell’anno con l’ammendante Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che permette anche al cliente finale di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto. Il prato, più forte, sarà meglio in grado di difendersi dagli attacchi di patogeni invernali.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
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Calendario Verde di Settembre – cosa fare in giardino in Autunno
Ecco il calendario verde di Settembre per aiutare i professionisti sul da farsi in giardino in autunno.
Dato che Settembre è un mese pieno di impegni in giardino, i nostri agronomi hanno pensato di suddividere il calendario Verde in due: uno dedicato al tappeto erboso e uno a giardinaggio, piante e orto.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Settembre senza leggere l’approfondimento]
È arrivato Settembre, il mese in cui le piante ricominciano a respirare e si riducono i livelli di stress a cui sono sottoposte grazie a temperature minori e a un tasso di umidità più elevato. Per molti di noi le ferie sono solo un lontano ricordo; è ora di aiutare le piante a riprendersi dagli stress estivi ma anche il periodo ideale per nuove semine, trasemine e la creazione di orti invernali.
Nuove semine e trasemine a Settembre
Settembre è il mese ideale per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Grazie a un maggiore livello di umidità dell’aria e del terreno e a temperature inferiori ai 30 °C, la germinazione dei semi di graminacee è particolarmente favorito.
Se invece al termine di quest’estate calda e siccitosa e/o all’insorgenza di malattie fungine, il prato risulta diradato e rovinato, si può procedere in questo periodo per rigenerarlo con del nuovo seme (trasemina) così da rinfoltirlo e riportarlo nelle migliori condizioni. Per la rigenerazione del tappeto erboso si suggeriscono miscugli con alta percentuale di Loietto perenne.
All’atto della semina del prato fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo d’impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
I miscugli fioriti, in particolare quelli con specie selvagge, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene tutte le fioriture la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Settembre
Con la diminuzione delle temperature, soprattutto quelle notturne, si può gradualmente riabbassare l’altezza di taglio del tappeto erboso fino a raggiungere quella desiderata (attenzione che non tutte le specie ben sopportano altezze molto ridotte). L’altezza va quindi fissata intorno ai 25/30 mm con frequenza bisettimanale (settore ornamentale) utilizzando macchinari rotativi e intorno ai 20/25 mm con frequenza trisettimanale nel settore sportivo, utilizzando macchinari elicoidali.
Settembre è periodo di concimazione autunnale, una spinta di azoto che permette al prato di riprendersi dagli stress estivi e di crescere per tutta la stagione.
Per aiutare il prato a recuperare dagli stress estivi, quest’anno particolarmente importanti, e proteggersi dalle patologie del periodo, è fortemente consigliato continuare a utilizzare biostimolanti a base di microrganismi utili ma anche di fosfito di potassio e pre-inibitine. Attenzione perché, anche se le temperature sono minori, alcune malattie fungine del prato sono ancora in agguato. In particolare, le nuove semine potrebbero essere colpite da phytium. In caso di attacco riconosciuto, si può utilizzare Double-D come soluzione naturale al phytium.
Dato il cambiamento climatico in atto, con piogge rare o di portata esagerata, attenzione all’irrigazione del tappeto erboso. Se non si è dotati di strumentazioni specifiche, anche l’occhio può essere un buono strumento per capire quando il prato ha bisogno di acqua. Evitare sempre le irrigazioni serali per non aumentare il rischio di attacchi di malattie fungine.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Poiché nel periodo estivo abbiamo limitato al minimo le integrazioni di elementi nutritivi, soprattutto quelle azotate, è importante che tale elemento sia fornito nuovamente e in misura massiccia. Nel mese di settembre infatti, si verifica il secondo picco di crescita vegetativa delle specie microterme (dopo quello primaverile) e occorre assecondare questo rigoglio del vegetale fornendo la materia prima per la crescita.
Come suggerito nel calendario verde di settembre, i concimi granulari più consigliati in questo periodo hanno tutti alti livelli di azoto.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici.
Il giardino in autunno
Con l’arrivo di settembre anche i giardini si preparano al cambio stagione, come accompagnarli al meglio in questo passaggio?
In queste settimane bisogna continuare ad annaffiare e concimare i giardini, facendo attenzione costante allo sviluppo delle infestanti (soprattutto quelle che ora stanno andando a seme). Nutrire le piante con concimi specifici granulari o liquidi le aiuterà a riprendersi più velocemente dai danni dovuti all’estate torrida e a prolungare le eventuali fioriture. Le piante che invece hanno sofferto eccessivamente il caldo estivo possono essere rimosse così come le annuali che hanno già concluso il loro ciclo vegetativo e sono andate a seme. In preparazione al giardino in autunno, si possono mettere a dimora nuove piante e coprire gli spazi vuoti. Per la messa a dimora delle piante meglio utilizzare un terriccio specifico con struttura fibrosa e porosa che garantisca un’ottima circolazione dell’acqua e dell’aria e con un forte potere di ritenzione (idrico e minerale) così che la pianta si stabilizzi meglio e sia più resistente negli anni a venire.
Sempre più clienti amano l’idea di cogliere in giardino il proprio cibo e desiderano una zona orto – meglio se biologico – tra gli spazi verdi. I primi quindici giorni di settembre sono il momento giusto per creare un orto invernale. Per renderlo produttivo consigliamo di preparare adeguatamente il terreno utilizzando un ammendante di qualità ricco di sostanza organica come Vegethumus e, una volta trapiantate le piantine, concimare con un concime biologico come 6-7-13.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o comunque più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno in grado di riprendersi più velocemente dagli stress estivi da alte temperature e siccità e difendersi dagli attacchi d’insetti e patogeni fungini.
Distribuire Double-D in miscela con Fosfo-K massimizza l’azione fungistatica dei microelementi contenuti e la stimolazione alla produzione di molecole di resistenza naturali. Grazie al potere cicatrizzante di Rame e Zinco Double-D è efficace anche in fase curativa contro Phytium.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che vengono così apportati al suolo, la pianta è in grado di proteggersi da attacchi di patogeni fungini portatori di malattie estive e da alcuni insetti. Essendo stabilizzati per la loro conservazione, è sempre consigliato abbinare l’uso di questi biostimolanti a della sostanza organica in forma liquida come Nutribio N (che contiene anche stimolante radicale e antiossidanti).
L’alga Ascophyllum nodosumse pura ed estratta a freddo è una vera e propria miniera di biostimolanti e molecole no-stress. Il suo uso promuove il rilancio dell’attività fotosintetica in quanto stimola la produzione di clorofilla anche durante i periodi siccitosi e aiuta la pianta a mantenere un bilancio idrico equilibrato.
Per chi preferisce l’efficacia degli aminoacidi come agenti antistress c’è Turbine Amino One Shot, con il 35% di L-aminoacidi liberi, disponibili prontamente. Sollievo per le piante colpite da stress metabolici, caldo e freddo, operazioni di trapianto e carenze idriche.
Si sa che il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast, usato su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di settembre sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo d’impianto e delle reali condizioni meteorologiche del periodo.
Calendario Verde di Giugno – consigli per i giardini d’estate
Ecco il calendario verde di Giugno sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Giugno senza leggere l’approfondimento]
Con l’arrivo del mese di giugno, le temperature si alzano e restano costantemente sopra i 20 gradi, anche di notte. Le giornate si allungano e l’umidità dell’aria aumenta, mentre le precipitazioni diminuiscono.
Questo periodo rappresenta una sfida per il tappeto erboso e i giardini, in quanto le alte temperature e la mancanza di acqua possono causare uno stress significativo. Con i nostri accorgimenti e l’uso corretto dei prodotti, è possibile preparare il tappeto erboso e le piante ad affrontare al meglio le sfide dell’estate.
È il momento di preparare il tappeto erboso allo stress estivo
Una pratica utile consiste nell’aumentare l’altezza di taglio del prato di almeno 1 cm rispetto alla lunghezza mantenuta durante la primavera. Inoltre, è importante incrementare la quantità di acqua fornita tramite l’irrigazione, evitando però di irrigare di sera.
È consigliabile studiare un piano di irrigazioneche mantenga un corretto livello di idratazione del tappeto erboso nel tempo. Questo piano dovrebbe stabilire turni di irrigazione, quantità di acqua da somministrare e momenti di intervento in base alle condizioni pedoclimatiche e al tipo di tappeto erboso presente.
Nel caso in cui sia necessario effettuare una semina d’emergenza per il tappeto erboso in microterme, è preferibile optare per la posa di zolle anziché seminare. Al fine di ridurre lo stress subito dal prato a rotoli e favorirne un rapido attecchimento, si può considerare l’utilizzo del biostimolante Nutribio N dopo la posa. Questo prodotto contiene lo stimolante radicale Osyr e polifenoli antiossidanti che stimolano la crescita delle piante, aumentano la resistenza del tappeto erboso allo stress ossidativo e ottimizzano la sua nutrizione idro minerale. Noterai subito la differenza nell’attecchimento e nella ripresa del prato pronto.
La nutrizione dei tappeti erbosi già insediati
A giugno, uno degli obiettivi principali è aiutare le piante a sopportare gli stress ambientali come il caldo, la siccità e le malattie estive. In questa sfida, i concimi giusti svolgono un ruolo significativo. In particolare, si consiglia l’utilizzo di fertilizzanti ad alto contenuto di potassio e con azoto a lento rilascio.
Il potassio ha diverse funzioni benefiche: aiuta a prevenire l’evapotraspirazione estiva e aumenta la resistenza del tappeto erboso alle patologie fungine, al calpestio e all’usura meccanica.
A seconda delle esigenze e del livello di manutenzione richiesto, è possibile procedere con la fertilizzazione del tappeto erboso prima dell’arrivo del grande caldo secondo le diverse opzioni disponibili: concimi minerali, organo-minerali o concimi organici come Ever 7.
Come suggerito nel calendario verde di giugno, i concimi liquidi possono essere particolarmente utili in questo periodo, poiché vengono assorbiti più rapidamente dalla pianta, riducendo notevolmente il rischio di bruciature. I prodotti Nutribio 4.3.6 e Nutribio K, entrambi contenenti lo stimolante radicale Osyr e una serie di molecole antiossidanti con funzione antistress, offrono un apporto completo e un reale supporto per le piante, tappeto erboso compreso.
Scegliendo i concimi adeguati e seguendo le linee guida consigliate, si potrà garantire una corretta nutrizione delle piante durante il periodo estivo, aiutandole a superare gli stress ambientali in modo efficace. Leggi il calendario verde per i dosaggi consigliati.
Nuove semine di Macroterme
Sebbene sia fortemente sconsigliato seminare specie microterme come festuca, loietto, poa e agrostide a giugno, questo è invece il periodo ideale per la semina delle specie macroterme da tappeto erboso, come la bermuda (Cynodon dactylon). Nel nostro catalogo prodotti, offriamo una nuova cultivar di bermuda d’élite da seme chiamata SunQueen. Questa varietà è stata sviluppata da Pure Seed Testing e si è classificata al primo posto NTEP (National Turfgrass Evaluation Program) per la sua capacità di rapido insediamento.
SunQueen non solo si distingue per la sua rapida crescita, ma è anche altamente resistente alle malattie, alla siccità e alla salinità del terreno. Inoltre, presenta un’eccezionale capacità di mantenere a lungo il suo colore anche durante l’autunno, aggiungendo un tocco di bellezza al giardino durante la stagione più fresca dell’anno.
Per ottenere i migliori risultati nella semina della bermuda SunQueen, è consigliabile seguire alcuni semplici passaggi. Innanzitutto, preparare il terreno rimuovendo eventuali detriti, livellandolo accuratamente e rompendo eventuali zolle. Successivamente, distribuire uniformemente i semi sulla superficie, cercando di coprirli leggermente con terriccio specifico (come EasyGreen) oppure sabbia miscelata da ammendante organico (come Vegevert, specifico per tappeti erbosi). È importante mantenere il terreno costantemente umido durante il processo di germinazione, irrigando regolarmente senza eccedere per evitare il ristagno d’acqua. Dopo circa 14 giorni si potranno già ammirare i primi risultati.
Manutenzione della Bermuda già insediata
I tappeti erbosi costituiti da specie macroterme come bermuda, paspalum e zoysia, che sono già ben insediati, necessitano di un apporto nutrizionale extra per garantire una crescita ottimale durante la stagione estiva. Queste specie sono conosciute per la loro richiesta di azoto, quindi è fondamentale fornire loro concimi ad alto contenuto di azoto per soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Due prodotti consigliati per stimolare la crescita dei tappeti erbosi di cynodon, paspalum e zoysia sono Knox 24-0-5, che contiene il 30% di azoto ricoperto da XRT, e Antys 15, un concime liquido 15-4-6 arricchito con oligoelementi.
È importante tenere a mente che le altezze di taglio ideali per la bermuda variano generalmente tra i 10 e i 25 mm, a seconda della varietà selezionata. Altezze di taglio superiori potrebbero causare un tappeto erboso eccessivamente infeltrito, con il rischio di effettuare tagli troppo bassi durante le operazioni di cura. In generale, queste specie tendono a formare uno strato di feltro denso, pertanto è necessario effettuare regolarmente verticut per eliminarlo e applicare periodici top dressing con sabbia e Vegevert. In caso di strati di feltro particolarmente spessi e difficilmente rimovibili meccanicamente, consigliamo l’uso del prodotto biologico anti feltro NoThatch.
Prestando attenzione a questi aspetti cruciali nella gestione del tappeto erboso, si potrà garantire una crescita sana e rigogliosa delle specie macroterme come bermuda, paspalum e zoysia, mantenendo un prato di qualità durante tutta la stagione estiva.
Agenti umettanti per gestire al meglio l’acqua
L’utilizzo di un agente umettante, come Tournament Ready, Magnum granulare o Magnum 44 Oneshot, offre numerosi benefici, soprattutto in termini di risparmio idrico durante il periodo estivo. Questo tipo di prodotto è in grado di migliorare l’uniformità di distribuzione dell’acqua lungo la superficie del terreno e la sua percolazione nel profilo del suolo. Ciò contribuisce a creare e conservare una riserva idrica all’interno della zona radicale, dove le radici delle piante possono trarre nutrimento e idratazione.
Grazie all’utilizzo di agenti umettanti, è possibile ridurre al minimo le perdite d’acqua dovute al ruscellamento superficiale e all’evaporazione, migliorando così l’efficienza degli interventi di irrigazione. Questa migliore gestione idrica permette un notevole risparmio di acqua, che può essere quantificato in una riduzione dei consumi totali annui del 20-30%.
Inoltre, l’uso di agenti umettanti aiuta a prevenire la formazione di aree secche (dry spot), particolarmente problematiche durante un periodo in cui il tappeto erboso è già soggetto a perdite di liquidi. Evitare l’insorgenza di tali zone secche è essenziale per mantenere un aspetto uniforme e sano del prato.
We Greencare, come proteggere la pianta dagli stress estivi
Anche nel mese di giugno, è possibile adottare una gestione del tappeto erboso e del giardino in generale più biologica e sostenibile, agendo con costanza e prevenzione. Utilizzando prodotti che favoriscono la resistenza naturale delle piante, si può garantire una migliore capacità di sopportare gli stress estivi causati da alte temperature, siccità e attacchi di insetti e patogeni fungini.
Una combinazione efficace è quella di distribuire Double-D insieme a Fosfo-K, massimizzando l’azione fungistatica dei microelementi contenuti e stimolando la produzione di molecole di resistenza naturali. Grazie alle proprietà cicatrizzanti del Rame e dello Zinco, Double-D è efficace anche in fase curativa.
Per ottenere risultati più efficaci, si consiglia di abbinare anche le alghe pure contenute in Compass Bio ai L-aminoacidi liberi di Turbine Amino. Questa miscela concentrata di prodotti liquidi avrà un effetto antistress e rigenerante sia sul tappeto erboso che sulle piante.
Per accelerare il processo di recupero dagli stress estivi come il caldo e la siccità, è possibile utilizzare trattamenti a base di chitosano, come Asset Chitosan. Si tratta di un prodotto liquido concentrato, derivato dalla chitina, un biopolimero organico sostenibile, che favorisce la salute e la crescita delle piante.
Fino a quando le temperature non diventano eccessivamente elevate (oltre i 29-30 gradi), i microrganismi concentrati presenti in Bacillium, Beauvum, Bio seed e Tricum possono contribuire a rendere più sani e resistenti sia il tappeto erboso che le piante. Inoltre, grazie ai microrganismi apportati al suolo, aiutano le piante a difendersi dagli attacchi di patogeni fungini associati alle malattie estive e da alcuni insetti dannosi. È sempre consigliabile abbinare l’uso di questi prodotti all’uso di un concime liquido con biostimolante e antiossidanti come Nutribio N, per ottimizzare la nutrizione e la resistenza del tappeto erboso e delle piante.
Con l’adozione di queste soluzioni naturali e sostenibili, si può garantire la salute e la vitalità del tappeto erboso e del giardino durante la stagione estiva, minimizzando l’impatto ambientale e promuovendo una gestione consapevole e rispettosa dell’ambiente.
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Le indicazioni date dai nostri agronomi nel Calendario Verde di giugno sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo. Contatta il tuo referente tecnico-commerciale di zona per un piano di gestione personalizzato.
Calendario Verde di Maggio – cosa fare in giardino
Ecco il calendario verde di Maggio sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.
Le temperature a maggio si stabilizzano e diminuisce l’escursione termica tra notte e giorno. Le giornate continuano ad allungarsi e il sole riscalda ormai appieno le piante, fino alle radici.
È il momento di splendore per tappeto erboso e giardini!
Le nuove semine e le trasemine continuano ma c’è chi si sente più tranquillo, date temperature, carenze idriche e rischio di diffusioni infestanti, a posare le zolle. Per ridurre gli stress subiti dal prato a rotoli e farlo attecchire rapidamente è sempre consigliato irrigare, dopo la posa, con una soluzione di Nutribio N o Nutribio 5.4.2.
Entrambi contengono lo stimolante radicale Osyr e polifenoli antiossidanti che stimolano la crescita delle piante, ne aumentano la resistenza agli stress ossidativi e ottimizzano la nutrizione idro minerale. Il silicio di Nutribio 5.4.2 aumenta la resistenza fisica del tappeto erboso.
Se si è invece fan della semina, ricordarsi sempre, prima di iniziare, di fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto. Per avere risultati di successo e un tappeto erboso bello nel lungo periodo, bisogna sempre valutare l’esposizione dell’area, il tipo di suolo, le temperature, il livello di manutenzione prevista, il tipo e la frequenza d’irrigazione e la destinazione d’uso. Tra i miscugli fatti da Unmaco trovi la linea Blue, con sementi di origine americana e colore più scuro e la linea Green, con sementi di qualità di provenienza europea.
Ancora più necessari miscugli con alte percentuali di germinabilità e purezza per le trasemine e le rigenerazioni di tappeti erbosi già esistenti che risultano diradati o sofferenti. I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e omogenea del tappeto erboso.
Per risultati assicurati nelle semine conviene sempre utilizzare, oltre ad un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
La semina di prati fioriti
Per avere risultati soddisfacenti e duraturi, maggio è l’ultimo mese primaverile utile per seminare miscugli per prati fioriti. In alcune zone d’Italia potrebbe già essere troppo tardi per la semina di miscugli con specie annuali, meglio allora scegliere miscugli con la maggioranza di specie perenni. Mix Polline Selvaggio è la risposta per le aree dove si vuole riportare biodiversità; costituito solo da specie selvatiche (più naturali e più resistenti) selezionate perché particolarmente amate da api e altri insetti pronubi. Per chi è preoccupato della scarsità idrica sempre più comune sul territorio, c’è Mix Estate Italiana, sviluppato apposta per tollerare meglio la siccità e le alte temperature estive.
La nutrizione dei tappeti erbosi già insediati
Importante nutrire i tappeti già insediati e non dimenticarsi di rafforzarli e proteggerli con i giusti biostimolanti.
I prati già insediati avranno bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale e prepararsi a risplendere in questa stagione. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici come Ever 7.
Se il tappeto ha bisogno di riprendere velocemente la colorazione, il concime Nutribio Fe è la risposta per un rinverdimento rapido ed efficace.
We Greencare, giocare d’anticipo sugli stress
In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino in generale, maggio è il mese in cui essere costanti nell’utilizzo dei prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante così da renderle pronte al meglio agli stress estivi e agli attacchi di insetti e patogeni fungini.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Inoltre, grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini e alcuni insetti. Sempre consigliato l’abbinamento di questi prodotti al concime liquido con biostimolante e antiossidanti Nutribio N.
Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di maggio sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo.
La ripresa vegetativa delle piante in Primavera
Alla ripresa della Primavera le piante e le loro radici hanno bisogno di essere stimolate dopo un periodo di riposo vegetativo. È infatti questo il periodo di ripresa vegetativa delle piante, ovvero il momento in cui, complici temperature più miti e un allungamento del fotoperiodo (durata illuminazione giornaliera), la fotosintesi riprende a pieno ritmo.
Stimolare la crescita radicale ora permette di favorire la ripresa primaverile delle piante così da garantirne il pieno risveglio e un’annata produttiva e in salute.
Ripresa vegetativa delle piante: alberi da frutto e alberi ornamentali
Sta per iniziare il periodo di attività più intensa per le piante da frutto. La ripresa vegetativa è visibile con il rigonfiamento delle gemme, simbolo di riattivazione della circolazione della linfa che inizia a trasportare le sostanze nutritive dagli organi di riserva (radici e organi legnosi) ai punti di crescita, le gemme.
Dopo l’inverno, con temperature rigide e una riduzione delle ore di luce, le piante possono presentare una colorazione giallastra per mancanza di ferro e/o di azoto e di una debole attività biologica del suolo durante il periodo invernale (particolarmente in suoli molto basici, suoli umidi con basse temperature).
Per le piante messe a dimora lo scorso autunno è più frequente arrivare in difficoltà alla fine dell’inverno e un booster di energia è ancora più importante per assicurarne la ripresa vegetativa e quindi la formazione dei bottoni florali.
Nutribio N e Nutribio 4.3.6sono concimi liquidi contenenti un’alta percentuale di Osyr, stimolante di crescita radicale omologato che, proteggendo le auxine dalla degradazione, permette lo sviluppo delle radici e migliora la resistenza delle piante, anche nei giovani alberi. La parte azotata dei concimi stimola inoltre la corretta formazione degli organi fiorali e la maturazione del polline.
Il nostro consiglio: Nutribio N o Nutribio 4.3.6 in irrigazione con concentrazione del 2 per 1000. Due interventi a distanza di 2-3 settimane.
Il tappeto erboso in primavera
Anche il tappeto erboso potrebbe essere arrivato al risveglio vegetativo in difficoltà, tanto più se ha sofferto di malattie invernali o se non gli sono stati forniti i giusti nutrienti nell’autunno precedente. È quindi utile capire il livello di scorte di carboidrati di riserva prodotti dalla pianta prima dell’inverno; son stati tutti consumati durante il periodo freddo o rimane qualcosa?
Nella maggior parte dei casi, date anche le temperature non così rigide, il tappeto erboso avrà consumato tutte le sue scorte energetiche e ora ha bisogno di una fertilizzazione di risveglio per superare questa fase primaverile iniziale. Nel caso in cui non si vogliano utilizzare concimi solidi specifici o, se il tappeto è particolarmente sofferente, si consiglia l’uso di concimi liquidi di qualità.
Nutribio N concime liquido con stimolante di crescita radicale e antiossidanti, è il prodotto per facilitare la ripresa vegetativa del tappeto erboso dopo l’inverno:
Assicura una migliore partenza primaverile, con un volume radicale più denso (+75% di radici) e più performante, nonché una migliore gestione della pianta delle risorse (acqua ed elementi nutrienti)
Aumenta la resistenza delle piante con un accrescimento dell’attività rizosferica e della flora associata, ma anche una migliore nutrizione
Migliora la resistenza delle piante in situazioni di stress, sia biotico che abiotico
Nutribio N è il prodotto che fa la differenza anche nelle nuove semine di tappeto erboso, come si può evidenziare da questi studi:
Località: Ceremher – laboratorio di fisiologia vegetale – Meze (34)
Specie: festuca arundinacea Villageoise
Trattamento con Osyr tramite irrigazione, una volta a settimana
Densità di semina: 25-30 g/m2
Concentrazione: 0,2%
Applicazione: testate 3 dosi d’applicazione (10-20-40 l/ha) in 3 applicazioni
Durata dell’esperimento: 3 settimane dopo la germinazione
Meccanismo d’azione antistress di Osyr
Proteggendo le auxine dalla degradazione, Osyr provoca lo stimolo della crescita dell’apparato radicale della pianta e quindi della pianta stessa.
*le auxine sono ormoni naturali coinvolti nella crescita delle piante e nello sviluppo radicale. Le auxine vengono degradate per via enzimatica quando la pianta si trova in situazioni di stress (germinazione delle plantule, trapianto, stress nutrizionali, malattie e sbalzi di temperatura)