Calendario verde di Ottobre – come gestire al meglio il giardino in autunno

Ecco il calendario verde di Ottobre, attentamente sviluppato dai nostri agronomi per assistere i professionisti del tappeto erboso durante l’autunno.

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A Ottobre l’autunno entra nel vivo.

Questo mese rappresenta un periodo ideale per nuove semine e trasemine, grazie alla minima competizione con le infestanti e alle condizioni di umidità ottimali. Le temperature iniziano a calare e le giornate si accorciano, segnando l’inizio del periodo di riposo del tappeto erboso e di molte piante. In questa fase, è cruciale supportare le piante con l’apporto di potassio, preparandole per l’inverno imminente.

Ottobre rappresenta anche un momento importante per continuare i trattamenti biologici che supportano le piante. Con i piani di manutenzione WeGreencare, progettati per promuovere pratiche agricole più sostenibili, è possibile prevenire gli attacchi fungini più comuni. Questi trattamenti non solo proteggono le piante, ma contribuiscono anche a preservare l’ecosistema circostante, incrementando la vita microbica del suolo.

Calendario verde di Settembre – come gestire al meglio il giardino in autunno

Benvenuto a settembre, il mese in cui le piante cominciano a respirare nuovamente, grazie alle temperature più miti e all’umidità crescente. In questo periodo, il nostro impegno per un ambiente più verde è più forte che mai, e siamo lieti di presentarvi il Calendario Verde di settembre, progettato per aiutare i professionisti del giardinaggio a prendersi cura del verde in autunno.

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Calendario Verde di Aprile: la guida completa per la cura del giardino in primavera

Il calendario verde di Aprile, sviluppato dai nostri esperti agronomi, può diventare un prezioso strumento a disposizione dei professionisti del verde e degli appassionati di giardinaggio, che fornisce utili consigli su tutte le attività da svolgere nel giardino durante la primavera. Questo mese è particolarmente ricco di lavori da fare, e il calendario verde di Aprile si presenta come una guida completa per ogni singola attività.

Il calendario verde di Aprile prevede due pagine: una dedicata alla semina e manutenzione del tappeto erboso, mentre l’altra si concentra sulla cura delle piante, la semina dei prati fioriti e in generale sul mantenimento del giardino in maniera sostenibile. Grazie a questo strumento, potrai ottenere una visione d’insieme sulle attività da svolgere in questo mese primaverile e organizzarti al meglio per effettuare tutti i lavori necessari negli spazi verdi dei tuoi clienti.

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Aprile, dolce dormire?
La natura non la pensa così…

Con l’allungarsi del fotoperiodo e l’aumento delle temperature (anche notturne), la fotosintesi delle piante funziona a pieno ritmo, facendo sì che piante, arbusti e tappeto erboso siano in pieno risveglio vegetativo.

Aprile, infatti, è un mese molto importante per il giardinaggio: con il risveglio vegetativo delle piante e la crescita del tappeto erboso, è fondamentale prestare la giusta attenzione alle esigenze della vegetazione per farla crescere sana e rigogliosa tutto l’anno.
In questo articolo, vedremo come concimare al meglio il tappeto erboso e le piante del giardino, come effettuare la semina di un nuovo prato o di un prato fiorito, e come gestire il giardino in modo biologico utilizzando i giusti microrganismi e biostimolanti.

Nuove semine in giardino

Aprile è un mese particolarmente adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. In particolare, i miscugli fioriti con molte specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e godersi tutte le loro fioriture.

Semina del tappeto erboso in aprile

All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Guarda il nostro video per conoscere tutti i fattori di cui tenere conto per una semina perfetta.

Se vuoi ottenere un tappeto erboso verde scuro, puoi optare per un miscuglio della linea Blue che è bioattivato per garantire maggior rapidità di crescita e contiene solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per la loro resistenza a malattie, alte temperature e siccità. Se invece preferisci un prato di colore verde brillante che nasconda eventuali problemi di infestazione di Poa, puoi scegliere un miscuglio della linea Green, caratterizzata da varietà di alto livello prodotte in Europa.

Con le temperature di Aprile iniziano anche le trasemine e le rigenerazioni di tappeti erbosi già esistenti che risultano diradati o sofferenti. I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e uniforme del tappeto erboso.

Per ottenere risultati garantiti, si consiglia di utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante Osyr di Frayssinet).

Posa di zolle in giardino

Se preferisci una soluzione più semplice e non vuoi rischiare di scontentare il cliente con una semina primaverile, puoi optare per la posa di zolle di prato pronto. Tuttavia, è importante preparare il terreno adeguatamente prima della posa per garantire un attecchimento sano e duraturo. Ti consigliamo di utilizzare l’ammendante organico Vegevert come base per il letto di semina. Una volta posate le zolle, puoi applicare un concime liquido con biostimolante come Nutribio N per migliorare l’attecchimento delle radici e prevenire lo stress da trapianto del prato.

Semina del prato fiorito ad aprile

Per la semina del prato fiorito, è importante scegliere un miscuglio adatto alle proprie esigenze e lavorare bene il terreno, effettuando un paio di false semine per eliminare le infestanti. Si consiglia di seminare alla dose raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati e di miscelare il miscuglio con un supporto neutro come la sabbia o il terriccio. Dopo aver coperto la superficie con una leggera spolverata di terriccio e aver rullato il terreno, è importante irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno) per mantenere la giusta umidità in superficie, fino alla nascita delle prime foglie.

I miscugli per prato fiorito non sono tutti uguali: alcuni sono composti da specie annuali, mentre altri da perenni e biennali. Ci sono anche differenze per quanto riguarda altezza, colore ed epoca di fioritura.
Un’altra caratteristica importante da tenere in considerazione è il tipo di specie presenti nel miscuglio. Quelli con varietà autoctone e selvatiche (Polline selvaggio, Tappeto Campestre) hanno un maggiore valore di biodiversità, attirano api e pronubi e sono più resistenti agli stress ambientali come siccità e temperature elevate. Inoltre, durano a lungo nel tempo (anche fino a 10 anni). I miscugli con specie ornamentali, invece, sono apprezzati soprattutto per il loro valore estetico, ma contribuiscono anche alla biodiversità. Tra questi, il miscuglio Estate Italiana è particolarmente indicato per le sue ottime performance anche in estate, quando le condizioni di scarsità di acqua e alte temperature sono comuni in Italia.

Nutrizione e risveglio del tappeto erboso

Con l’arrivo della primavera e l’aumento delle temperature, le specie da tappeto erboso riprendono la loro fase vegetativa. Se per le specie macroterme (come bermuda e zoysia) è ancora un po’ presto, i prati in microterme già insediati avranno bisogno di una spinta per vegetare al meglio. Come approfondito in questo post, il prato in Primavera ha bisogno di un concime ad alto titolo di azoto. A seconda delle esigenze e del livello di manutenzione, si può procedere alla prima fertilizzazione dell’anno del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici. Per esempio, nell’ordine, Unigreen 20.5.8, Unigreen 15.5.10, Knox 24.0.5 con 30% di XRT o Ever 10, biologico e con stimolante radicale.

Se il tappeto ha bisogno di riprendere velocemente la colorazione, il concime liquido biologico Nutribio Fe è la risposta per un rinverdimento rapido ed efficace.

È importante ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione e prevenire eventuali bruciature. Se l’irrigazione non è possibile, si può concimare quando è prevista pioggia.

Calendario verde di aprile tappeto erboso

Prevenzione e cura delle malattie, è il momento di agire

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino in generale, marzo e aprile sono i mesi corretti in cui iniziare a utilizzare a calendario i vari prodotti che inducono resistenza naturale di resistenza nelle piante. Così da poter limitare o eliminare del tutto l’uso di fitofarmaci, dannosi per l’ambiente.

Vediamo qualcuno dei prodotti da utilizzare a calendario che sono solitamente presenti nel programma di gestione #WeGreencare

I microrganismi concentrati contenuti in BacilliumBeauvumBioseed, Turikum e Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini o di insetti dannosi come Popillia Japonica. Per una maggiore efficacia, consigliamo di abbinarli al concime liquido con biostimolante e antiossidanti Nutribio N.

Per promuovere la crescita della pianta, accelerarne la germinazione e contrastare gli stress ambientali, si può introdurre nel piano di gestione del tappeto erboso Asset Chitosano. Questo prodotto liquido concentrato è a base di chitina, una sostanza naturale e sostenibile che promuove la resistenza della pianta.

Pratiche per contenere lo sviluppo di malattie su prato

Come visto in maniera più approfondita nel calendario di marzo, la stagione presenta ancora alti livelli di umidità, soprattutto tra notte e mattina presto, che richiedono attenzione per evitare lo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.
In breve: è importante raccogliere i residui di taglio, mantenere il prato pulito da foglie e residui vegetali di altre piante, ridurre l’umidità sulle lamine fogliari e controllare lo sviluppo eccessivo del feltro (se è troppo tardi, c’è NoThatch). Nel caso in cui si notino macchie tipiche delle patologie fungine, la soluzione migliore senza l’utilizzo di fitofarmaci è il fosfito di potassio Fosfo-K combinato con Double-D. Nel caso in cui si noti che il tappeto erboso è in sofferenza ma non si riescono a individuare le cause, è possibile utilizzare alghe come stimolante naturale delle piante. Le alghe estratte a freddo hanno un forte potere antistress e miglioratore del suolo.

Altri possibili problemi primaverili del prato possono essere causati da un eccesso di lombrichi, che possono essere allontanati con prodotti repellenti naturali come Team Cast. È importante utilizzare questi prodotti solo su suolo ben bagnato.

La nutrizione delle piante ad aprile

Aprile rappresenta il momento ideale per nutrire adeguatamente le piante, sia quelle ornamentali che quelle da produzione. Per ottenere il massimo dalle piante e garantirne una crescita sana ed equilibrata, è necessario prestare la giusta attenzione alle loro esigenze, iniziando dalla corretta concimazione.
Per piante perenni e arbusti, è consigliabile utilizzare il concime organico Actimus, contenente Boro e Zinco, elementi essenziali per migliorare la fioritura e la crescita primaverile. Inoltre, l’aggiunta di Osyr stimolante radicale aiuta a sviluppare un sistema radicale sano e protegge la pianta da stress e malattie.

Per le piante in vivaio o in giardino, il concime organico biologico a cessione prolungata Solesia rappresenta una buona scelta. In particolare, Solesia F3 garantisce nutrimento alla pianta per ben 6 mesi, perfetto per le aree verdi a bassa manutenzione o nella produzione florovivaistica.

I concimi liquidi possono essere una soluzione efficace per la ripresa delle piante in primavera, soprattutto in situazioni dove c’è bisogno di un assorbimento veloce dei nutrienti oppure dove non è possibile distribuirne, come negli impianti di verde pensile. Il concime liquido NPK Nutribio 4.3.6, con stimolatore di crescita radicale, permette di correggere rapidamente le carenze di N e microelementi, stimolando la crescita e ottimizzando la fotosintesi anche in situazioni di stress.

Se si teme la clorosi ferrica o se la pianta necessita di una forte ripresa della fotosintesi, è possibile utilizzare Nutribio Fe con Ferro chelato, stimolatore di crescita radicale e antiossidante.

Calendario verde di aprile per il giardino

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Calendario verde di Marzo – consigli per il giardino e il tappeto erboso

Ecco il calendario verde di Marzo sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti e dare consigli su tutti i lavori da fare in giardino a marzo. Essendo un mese ricco di cose da fare, troverai due pagine di calendario, una dedicata al tappeto erboso e una ad alberi, orto e in generale alla cura del giardino a marzo.

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Marzo, il mese che porta alla Primavera e al risveglio della nostra amata Natura

È infatti in questo periodo che aumentano il fotoperiodo (allungarsi delle ore di luce) e le temperature, sia diurne che notturne. Queste condizioni stimolano la fotosintesi e quindi il risveglio vegetativo di piante, arbusti e tappeto erboso.

Il sole potrebbe però ingannarci; soprattutto nella prima metà del mese, fare attenzione alle gelate tardive e tener conto delle temperature notturne prima di agire. 

Nuove semine in giardino

Marzo è il mese adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Vediamo come partire con il piede giusto nelle semine di questi miscugli.

Semina del prato fiorito a marzo

I miscugli fioriti con specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e potersi godere l’alternarsi di tutte le fioriture.

Per quanto i prati fioriti tendano ad adattarsi alle situazioni che trovano e non soffrano condizioni limitanti come i suoli poco fertili, è sempre meglio metterli a dimora con attenzione per assicurarsi risultati duraturi ed evitare che le piante infestanti ne facciano da padrone. Prima di tutto bisogna scegliere il miscuglio fiorito adatto alle proprie esigenze dopo di che bisogna lavorare il suolo ed effettuare alcune false semine per essere sicuri che il terreno sia più pulito possibile da infestanti.
Seminare alla dose di semina raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati. Tenendo conto della bassa dose di semina è consigliata la miscela del miscuglio con un supporto neutro (sabbia, terriccio).
Dopo aver coperto leggermente la superficie e aver rullato il terreno, si consiglia di irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno, giusto per inumidire il suolo e mantenere l’umidità in superficie), fino alla nascita delle prime foglie.

Semina del tappeto erboso

All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante by Frayssinet Osyr).

Scegli un miscuglio della linea Blue se desideri un tappeto erboso verde scuro; questi miscugli sono inoltre bioattivati per un maggiore effetto sprint già dalla semina e contengono solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per resistenza a malattie e siccità. La linea Green contiene, invece, varietà di alto livello prodotte in Europa e quindi caratterizzate da un colore più verde brillante, l’ideale per nascondere i problemi di infestazione di Poa.

giardiniere forbici giardino con piante a marzo

Nutrizione e risveglio del prato

Con il rialzo delle temperature, inizia la stagione vegetativa anche delle specie da tappeto erboso microterme. I prati già insediati avranno quindi bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali (come Unigreen 20.5.8), organo-minerali (Unigreen 15.5.10), a rilascio controllato dell’azoto (Knox 24.0.5 con XRT) od organici (Ever 10 con stimolante radicale).

Ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione ed evitare bruciature. Se l’irrigazione non è disponibile, concimare prima di un evento di pioggia.

Problematiche del prato

Prevenzione e cura dei patogeni fungini

In questo periodo vi sono ancora alti livelli di umidità, soprattutto notturna-mattino presto, per cui non deve calare l’attenzione e prevenzione allo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.

Prima di tutto ci vuole buon senso: nel mese di marzo ricominciano i tagli del tappeto erboso. Organizzarsi per raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante. 

Rugiada e umidità sul prato

Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire i rischi di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) e Tournament Ready permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.

Degradazione del feltro

Uno sviluppo eccessivo di feltro sotto il tappeto erboso favorisce lo sviluppo di malattie del prato, soprattutto fungine. Oltre che con le opportune pratiche meccaniche di lavorazione dei primi 10-15 cm di suolo, per evitare la formazione di strati consistenti di suolo si consiglia l’utilizzo di prodotti con sostanza organica di qualità e viva (per evitare l’effetto accumulo nella zona, predisponente il feltro). Nel caso in cui lo strato di feltro sia già formato e importante, un prodotto biologico come NoThatch permette di degradare il feltro e restituire vitalità al tappeto. Favorendo la proteolisi della sostanza organica accumulata e la sua trasformazione in azoto ammoniacale, ha azione enzimatica su cellulosa e lignina, rendendo disponibili gli zuccheri e i minerali bloccati nel feltro.

La cura alle malattie fungine

Cosa fare se si notano macchie tipiche delle patologie invernali del prato (quest’inverno le condizioni erano spesso perfette per lo sviluppo di Microdochium nivale)?
Senza usare fitofarmaci, la soluzione è il fosfito di Potassio. Fosfo-K stimola la protezione endogena della pianta tramite la produzione di fitoalessine (molecole ad azione fungitossica) e rende le pareti cellulari più resistenti. Combinato con Double-D, prodotto liquido a forte potere acidificante, permette di combattere anche i patogeni fungini già attivi sulla pianta. 

Se vedi il tappeto erboso in sofferenza e non riesci bene a individuarne le cause, un trattamento con alghe potrebbe aiutare a ristabilire un equilibrio. In particolare le alghe Ascophyllum nodosum, se estratte a freddo, hanno azione di stimolante naturale delle piante, ma anche di agente antistress e miglioratore del suolo. Compass Bio Active contiene alghe brune estratte con tecnologia di scoppio a celle fredde che permette di non degradare le molecole e mantenere appieno i benefici portati dalle alghe. La formulazione è concentrata in piccole bustine per uso economico su larga scala, riducendo l’impatto ambientale, la quantità di plastica da smaltire e facilitando lo stoccaggio e il trasporto.

Altri possibili problemi del prato

Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per vari motivi, ci siano giardini dove la loro presenza è davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast.
Mi raccomando, usalo solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).

Quest’anno vuoi muoverti in anticipo sullo sviluppo d’infestanti? Sicuramente è il metodo migliore se non si utilizza glifosate. In questo articolo ti spieghiamo come fare, in ottica #WeGreencare

gestione e prodotti per il prato a marzo

La gestione degli alberi in giardino a marzo

Marzo è un po’ un mese di passaggio ed è difficile prevedere come saranno le temperature, se pioverà o sarà secco. In generale, finché le temperature lo permettono e non si mettono troppo a rischio la ripresa degli esemplari, a marzo si possono continuare i lavori di potatura e stabilizzazione delle piante e di messa a dimora di nuove alberature. 

Come non stressare le piante

Ancora di più con queste condizioni limite la pianta potrebbe riportare a postumi sintomi di stress; per aiutarla a riprendersi velocemente, è consigliato l’uso di prodotti contenenti biostimolanti antistress (come Osyr).

Per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso della pianta, consigliamo, dopo aver scavato una buca della dimensione adatta alla specie e al suo apparato radicale, di distribuire un terriccio specifico per la piantumazione come Orgasyl Plantation. Questo terriccio contiene infatti concime organico per un effetto sprint iniziale e stimolante radicale Osyr che proteggerà la pianta dalle situazioni stressanti.

In caso di messa a dimora di specie di particolare valore o in condizioni sfavorevoli, si può utilizzare in aggiunta la tecnica dell’inzaffardatura(video). Tecnica agricola storica, negli ultimi anni è stato rivalorizzata anche in ambito produttivo e ornamentale. In un catino ampio creare una soluzione con Nutribio N e Idronano quindi immergerci l’apparato radicale della pianta (non ci sono pericoli di bruciature) e procedere con la messa a dimora.
Nutribio N contiene antiossidanti e lo stimolante radicale Osyr e quindi proteggerà la pianta dagli stress e ne stimolerà lo sviluppo radicale, apportando anche una piccola dose di azoto organico. Idronano, ritentore idrico biodegradabile, accumulerà fino a 700 volte il proprio peso in acqua e garantirà che la pianta non soffra anche in caso di siccità.

In questo periodo potrebbe anche essere necessario consolidare o potare alcune specie arboree. Per i nostri consigli a riguardo, ti rimandiamo alla parte iniziale del Calendario di Febbraio.

Nutrire le piante a marzo

Marzo è anche il momento in cui prendersi cura della nutrizione delle piante, sia floricole che da produzione. Su piante e arbusti meglio prediligere il concime organico Actimus che contiene Boro e Zinco, elementi utili per migliorare l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Lo stimolante radicale Osyr al suo interno avrà grande influenza nella crescita degli apparati radicali ma anche sulla protezione della pianta da stress e malattie.

Biostimolazione e protezione di prato e piante

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile – senza o con utilizzo limitato di fitofarmaci – marzo è il periodo in cui iniziare l’utilizzo dei vari prodotti induttori naturali di resistenza nelle piante. Come anche da nostri protocolli #WeGreencare, la programmazione a calendario degli interventi è necessaria per poter gestire il verde senza utilizzare fitofarmaci e concimi minerali. Bisogna agire in prevenzione.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum e Tricum si sviluppano nel suolo (dove c’è una base di sostanza organica) e aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante.
Hai bisogno di uno sviluppo più rapido? Abbina i microrganismi alla sostanza organica liquida contenuta in Nutribio N.

Prodotti e consigli per la gestione del giardino a marzo

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Come scegliere un miscuglio per prato fiorito

I benefici di un prato fiorito sono numerosi e non si legano solo all’aumento di bellezza e biodiversità del luogo d’impianto.
Non sempre però con la semina di un prato fiorito, si ottengono i risultati sperati; le cause possono essere diverse, ma spesso sono dovute a una preparazione inefficace del terreno e a una scelta non del tutto consapevole del miscuglio fiorito adatto per il luogo. In questo articolo, esploreremo come scegliere il miscuglio fiorito ideale per il tuo progetto.

In commercio si trovano i miscugli fioriti più disparati, adattabili al sito d’intervento: possono contenere specie con altezze differenti (i cossidetti miscugli fioriti nani con specie fino a 35 cm d’altezza, oppure i più comuni, con altezze medie che variano da 70 fino a 110 cm), specie con fioritura scalare o che hanno una sola fioritura importante all’anno. Vi sono miscugli che apportano specifiche esigenze estetiche di colore, altri che hanno funzionalità specifiche come l’attrarre farfalle o dar da mangiare agli insetti pronubi.

Bisogna sempre tenere a mente che la semina di un miscuglio fiorito ricco di specie non porta mai a un risultato definitivo e che, solo con gli anni, attraverso la competizione tra le varie specie impiantate e l’ambiente circostante, si potrà vedere una comunità vegetale stabile, che si è adeguata al sito e al tipo di cure ricevute.

Vediamo in linea generale che aspetti dobbiamo valutare per scegliere il miscuglio fiorito adatto al progetto.

Idrosemina del prato: come funziona (Aggiornamento 2021)

L’idrosemina è la tecnica agronomica che consente di inerbire a prato con successo tutte le superfici dove non è possibile utilizzare seminatrici tradizionali come le aree declive e/o difficilmente accessibili.

Con l’ausilio di un’apposita macchina idroseminatrice è possibile distribuire in un unico passaggio una sospensione acquosa contenente seme, collante, mulch (pacciamante), colorante, ritentore idrico ma anche ammendante e fertilizzante.

COS’È L’IDROSEMINA

L’idrosemina ci permette di inerbire sponde, argini, scarpate, terreni in forte pendenza così come di realizzare opere di ripristino ambientale tra le quali la rinaturalizzazione di cave e discariche di rifiuti, la stabilizzazione e protezione di piste da sci e inerbimenti tecnici per terre armate.

L’estrema adattabilità e flessibilità della tecnica di idrosemina la rendono idonea anche per l’inerbimento di aree estensive in piano, campi sportivi, percorsi golfistici e grandi aree pubbliche ricreative. L’idrosemina ha il vantaggio di distribuire tutto il materiale in un unico passaggio e di assicurarsi risultati più sicuri di impianto del tappeto, anche quando le condizioni ambientali non sono ideali (grande presenza di animali, freddo, vento).

COME FUNZIONA L’IDROSEMINA

L’idrosemina, grazie alla natura degli ingredienti che compongono la sospensione acquosa, comporta numerosi vantaggi  che permettono la riuscita certa degli interventi di inerbimento, anche nelle condizioni ambientali più difficili.

Per l’idrosemina serve in primis una macchina specifica, detta idroseminatrice, che può essere acquistata o noleggiata apposta per il lavoro (contattaci per sapere se i nostri macchinari sono disponibili). L’idroseminatrice è composta principalmente da una cisterna, un mescolatore per  mantenere i materiali in perfetta sospensione nella cisterna, un impianto idrico e una pompa per distribuire il prodotto a pressione costante.

Vi è poi bisogno di:

  • un miscuglio di semi, generalmente a base di essenze graminacee e leguminose, ma può essere scelto in base all’obiettivo dell’intervento, alle condizioni pedoclimatiche e al budget a disposizione
  • Collante e mulch per ridurre il dilavamento e il movimento del seme, favorendo il grado e la regolarità della copertura erbosa. Permettono inoltre di limitare la predazione del seme da parte di uccelli e insetti
  • un mulch biodegradabile, a base di cellulosa, paglia o legno, che si decomponga una volta affermato l’inerbimento. Il mulch contribuisce in modo fondamentale a creare il miglior microclima per una perfetta germinazione del seme e a stabilizzare le superfici contro l’erosione del terreno a causa di acqua e vento. Il mulch, ricoprendo il terreno, evita la formazione di crosta superficiale che influirebbe negativamente su una buona germinazione
  • un ritentore idrico ben performante. Riduce le preoccupazioni riguardo il grado d’umidità ambientale e del terreno, mancanza di irrigazione e temperature non ottimali al momento della semina
  • un buon ammendante, specialmente se di origine vegetale, migliora la fertilità fisico-chimica e biologica del terreno favorendo la crescita e l’affermazione della copertura vegetale
  • un fertilizzante garantisce il giusto effetto starter al seme scelto
  • un colorante aiuta a migliorare l’uniformità di applicazione evitando sovrapposizioni o zone di mancato intervento

LA SOLUZIONE UNMACO

A seguito dell’esperienza decennale sviluppata nel mondo dell’idrosemina, compresa di test di diversi prodotti e diversi macchinari, proponiamo un piano di idrosemina specifico.
Questo piano per idrosemina è pensato per utilizzo con macchina idroseminatrice con cisterna da 500 litri con agitatore (possibilità di noleggio) ma è facilmente adattabile ad altri mezzi.

La natura della sospensione acquosa, per tipologia e quantità di miscuglio e dei coadiuvanti, può variare in funzione dell’intervento da eseguire e della pendenza della superficie da trattare. In generale per un buon lavoro di idrosemina consigliamo:

  • Miscugli suggeriti: GREEN ROUGH con il 70% di Festuca arundinacea e il 30 % Lolium perenne. Oppure: BLUE STRONG con l’85% di Festuca arundinacea, il 10% di Loietto e il 5% di Poa ibrida, per una resistenza ancora maggiore.
    Dose suggerita: 50 grammi/mq (15 kg per cisterna)
  • Mulch con paglia HYDRO STRAW  in dose di 110 grammi/mq (33 kg per cisterna) oppure, EDGE, pellet secco che contiene un’esclusiva composizione a base di cellulosa e fibra di granturco con funzione stabilizzante del suolo, utilizzabile anche in aree senza acqua disponibile
  • Collante SUPER-TACH in polvere: 1 grammo/mq (0,3 kg per cisterna)
  • Ritentore idrico super assorbente IDRONANO BASIC, sviluppato a partire da nanotecnologie è capace di assorbire e rilasciare acqua fino a 700 volte il proprio peso per lungo tempo. Attivo per cinque anni e biodegradabile  (0,5 kg per cisterna)
  • Ammendante organico di origine vegetale in polvere VEGETHUMUS: 80 grammi/mq (25 kg per cisterna)
  • Concime starter liquido
  • Colorante MANURSOL SUPER GREEN in dose di 100-250 gr per cisterna, a seconda del colore desiderato

La capacità di lavoro con una macchina da 500 l è di circa 300 metri quadrati; con acqua a disposizione in prossimità del luogo di intervento si riuscirà a raggiungere una capacità oraria di circa 1.000 metri quadrati.