Gli Amminoacidi nella gestione del tappeto erboso

Gli Amminoacidi svolgono un ruolo importante nella manutenzione del tappeto erboso, in particolare in quello dei campi sportivi e dei manti molto utilizzati. Questi composti biologici svolgono un ruolo fondamentale nella manutenzione e nella promozione di un aspetto sano e resistente, contribuendo anche a ridurre lo stress che può affliggere il tappeto erboso a causa dell’uso intenso. Attraverso gli stomi e le radici, il tappeto erboso può assorbire gli amminoacidi, sfruttando le loro numerose proprietà benefiche, tra cui la riduzione degli stress più comuni.

Calendario Verde di Giugno – consigli per i giardini d’estate

Ecco il calendario verde di Giugno sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.

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Con l’arrivo del mese di giugno, le temperature si alzano e restano costantemente sopra i 20 gradi, anche di notte. Le giornate si allungano e l’umidità dell’aria aumenta, mentre le precipitazioni diminuiscono.

Questo periodo rappresenta una sfida per il tappeto erboso e i giardini, in quanto le alte temperature e la mancanza di acqua possono causare uno stress significativo. Con i nostri accorgimenti e l’uso corretto dei prodotti, è possibile preparare il tappeto erboso e le piante ad affrontare al meglio le sfide dell’estate.

Calendario verde di Marzo – consigli per il giardino e il tappeto erboso

Ecco il calendario verde di Marzo sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti e dare consigli su tutti i lavori da fare in giardino a marzo. Essendo un mese ricco di cose da fare, troverai due pagine di calendario, una dedicata al tappeto erboso e una ad alberi, orto e in generale alla cura del giardino a marzo.

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Marzo, il mese che porta alla Primavera e al risveglio della nostra amata Natura

È infatti in questo periodo che aumentano il fotoperiodo (allungarsi delle ore di luce) e le temperature, sia diurne che notturne. Queste condizioni stimolano la fotosintesi e quindi il risveglio vegetativo di piante, arbusti e tappeto erboso.

Il sole potrebbe però ingannarci; soprattutto nella prima metà del mese, fare attenzione alle gelate tardive e tener conto delle temperature notturne prima di agire. 

Nuove semine in giardino

Marzo è il mese adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Vediamo come partire con il piede giusto nelle semine di questi miscugli.

Semina del prato fiorito a marzo

I miscugli fioriti con specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e potersi godere l’alternarsi di tutte le fioriture.

Per quanto i prati fioriti tendano ad adattarsi alle situazioni che trovano e non soffrano condizioni limitanti come i suoli poco fertili, è sempre meglio metterli a dimora con attenzione per assicurarsi risultati duraturi ed evitare che le piante infestanti ne facciano da padrone. Prima di tutto bisogna scegliere il miscuglio fiorito adatto alle proprie esigenze dopo di che bisogna lavorare il suolo ed effettuare alcune false semine per essere sicuri che il terreno sia più pulito possibile da infestanti.
Seminare alla dose di semina raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati. Tenendo conto della bassa dose di semina è consigliata la miscela del miscuglio con un supporto neutro (sabbia, terriccio).
Dopo aver coperto leggermente la superficie e aver rullato il terreno, si consiglia di irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno, giusto per inumidire il suolo e mantenere l’umidità in superficie), fino alla nascita delle prime foglie.

Semina del tappeto erboso

All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante by Frayssinet Osyr).

Scegli un miscuglio della linea Blue se desideri un tappeto erboso verde scuro; questi miscugli sono inoltre bioattivati per un maggiore effetto sprint già dalla semina e contengono solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per resistenza a malattie e siccità. La linea Green contiene, invece, varietà di alto livello prodotte in Europa e quindi caratterizzate da un colore più verde brillante, l’ideale per nascondere i problemi di infestazione di Poa.

giardiniere forbici giardino con piante a marzo

Nutrizione e risveglio del prato

Con il rialzo delle temperature, inizia la stagione vegetativa anche delle specie da tappeto erboso microterme. I prati già insediati avranno quindi bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali (come Unigreen 20.5.8), organo-minerali (Unigreen 15.5.10), a rilascio controllato dell’azoto (Knox 24.0.5 con XRT) od organici (Ever 10 con stimolante radicale).

Ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione ed evitare bruciature. Se l’irrigazione non è disponibile, concimare prima di un evento di pioggia.

Problematiche del prato

Prevenzione e cura dei patogeni fungini

In questo periodo vi sono ancora alti livelli di umidità, soprattutto notturna-mattino presto, per cui non deve calare l’attenzione e prevenzione allo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.

Prima di tutto ci vuole buon senso: nel mese di marzo ricominciano i tagli del tappeto erboso. Organizzarsi per raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante. 

Rugiada e umidità sul prato

Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire i rischi di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) e Tournament Ready permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.

Degradazione del feltro

Uno sviluppo eccessivo di feltro sotto il tappeto erboso favorisce lo sviluppo di malattie del prato, soprattutto fungine. Oltre che con le opportune pratiche meccaniche di lavorazione dei primi 10-15 cm di suolo, per evitare la formazione di strati consistenti di suolo si consiglia l’utilizzo di prodotti con sostanza organica di qualità e viva (per evitare l’effetto accumulo nella zona, predisponente il feltro). Nel caso in cui lo strato di feltro sia già formato e importante, un prodotto biologico come NoThatch permette di degradare il feltro e restituire vitalità al tappeto. Favorendo la proteolisi della sostanza organica accumulata e la sua trasformazione in azoto ammoniacale, ha azione enzimatica su cellulosa e lignina, rendendo disponibili gli zuccheri e i minerali bloccati nel feltro.

La cura alle malattie fungine

Cosa fare se si notano macchie tipiche delle patologie invernali del prato (quest’inverno le condizioni erano spesso perfette per lo sviluppo di Microdochium nivale)?
Senza usare fitofarmaci, la soluzione è il fosfito di Potassio. Fosfo-K stimola la protezione endogena della pianta tramite la produzione di fitoalessine (molecole ad azione fungitossica) e rende le pareti cellulari più resistenti. Combinato con Double-D, prodotto liquido a forte potere acidificante, permette di combattere anche i patogeni fungini già attivi sulla pianta. 

Se vedi il tappeto erboso in sofferenza e non riesci bene a individuarne le cause, un trattamento con alghe potrebbe aiutare a ristabilire un equilibrio. In particolare le alghe Ascophyllum nodosum, se estratte a freddo, hanno azione di stimolante naturale delle piante, ma anche di agente antistress e miglioratore del suolo. Compass Bio Active contiene alghe brune estratte con tecnologia di scoppio a celle fredde che permette di non degradare le molecole e mantenere appieno i benefici portati dalle alghe. La formulazione è concentrata in piccole bustine per uso economico su larga scala, riducendo l’impatto ambientale, la quantità di plastica da smaltire e facilitando lo stoccaggio e il trasporto.

Altri possibili problemi del prato

Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per vari motivi, ci siano giardini dove la loro presenza è davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast.
Mi raccomando, usalo solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).

Quest’anno vuoi muoverti in anticipo sullo sviluppo d’infestanti? Sicuramente è il metodo migliore se non si utilizza glifosate. In questo articolo ti spieghiamo come fare, in ottica #WeGreencare

gestione e prodotti per il prato a marzo

La gestione degli alberi in giardino a marzo

Marzo è un po’ un mese di passaggio ed è difficile prevedere come saranno le temperature, se pioverà o sarà secco. In generale, finché le temperature lo permettono e non si mettono troppo a rischio la ripresa degli esemplari, a marzo si possono continuare i lavori di potatura e stabilizzazione delle piante e di messa a dimora di nuove alberature. 

Come non stressare le piante

Ancora di più con queste condizioni limite la pianta potrebbe riportare a postumi sintomi di stress; per aiutarla a riprendersi velocemente, è consigliato l’uso di prodotti contenenti biostimolanti antistress (come Osyr).

Per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso della pianta, consigliamo, dopo aver scavato una buca della dimensione adatta alla specie e al suo apparato radicale, di distribuire un terriccio specifico per la piantumazione come Orgasyl Plantation. Questo terriccio contiene infatti concime organico per un effetto sprint iniziale e stimolante radicale Osyr che proteggerà la pianta dalle situazioni stressanti.

In caso di messa a dimora di specie di particolare valore o in condizioni sfavorevoli, si può utilizzare in aggiunta la tecnica dell’inzaffardatura(video). Tecnica agricola storica, negli ultimi anni è stato rivalorizzata anche in ambito produttivo e ornamentale. In un catino ampio creare una soluzione con Nutribio N e Idronano quindi immergerci l’apparato radicale della pianta (non ci sono pericoli di bruciature) e procedere con la messa a dimora.
Nutribio N contiene antiossidanti e lo stimolante radicale Osyr e quindi proteggerà la pianta dagli stress e ne stimolerà lo sviluppo radicale, apportando anche una piccola dose di azoto organico. Idronano, ritentore idrico biodegradabile, accumulerà fino a 700 volte il proprio peso in acqua e garantirà che la pianta non soffra anche in caso di siccità.

In questo periodo potrebbe anche essere necessario consolidare o potare alcune specie arboree. Per i nostri consigli a riguardo, ti rimandiamo alla parte iniziale del Calendario di Febbraio.

Nutrire le piante a marzo

Marzo è anche il momento in cui prendersi cura della nutrizione delle piante, sia floricole che da produzione. Su piante e arbusti meglio prediligere il concime organico Actimus che contiene Boro e Zinco, elementi utili per migliorare l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Lo stimolante radicale Osyr al suo interno avrà grande influenza nella crescita degli apparati radicali ma anche sulla protezione della pianta da stress e malattie.

Biostimolazione e protezione di prato e piante

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile – senza o con utilizzo limitato di fitofarmaci – marzo è il periodo in cui iniziare l’utilizzo dei vari prodotti induttori naturali di resistenza nelle piante. Come anche da nostri protocolli #WeGreencare, la programmazione a calendario degli interventi è necessaria per poter gestire il verde senza utilizzare fitofarmaci e concimi minerali. Bisogna agire in prevenzione.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum e Tricum si sviluppano nel suolo (dove c’è una base di sostanza organica) e aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante.
Hai bisogno di uno sviluppo più rapido? Abbina i microrganismi alla sostanza organica liquida contenuta in Nutribio N.

Prodotti e consigli per la gestione del giardino a marzo

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Calendario verde di Novembre – bisogni del tappeto erboso in inverno

Ecco il calendario verde di Novembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti riguardo le necessità del tappeto erboso in questo mese di transizione tra autunno e inverno.

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L’autunno sembra essere finalmente arrivato.
A novembre, con temperature via via più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso si prepara al riposo invernale. Questo è il mese ideale per lavorare sul tappeto erboso affinché possa splendere al meglio la prossima Primavera.
È ora di spegnere l’impianto d’irrigazione e di supportare il prato con Potassio (K).

Per le semine tardive – in un periodo non ideale –  vengono invece in nostro soccorso miscugli con varietà di loietto che germinano anche a temperature prossime allo zero.

Vediamo meglio come gestire il tappeto erboso a novembre nell’articolo qui sotto che approfondisce il Calendario del Verde.

Semina del tappeto erboso a Novembre

Novembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono però disponibili delle varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive.

Per semine a novembre il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida. Nel centro-sud Italia e fino a metà mese in Nord Italia, consigliamo di seminare blend di loietti come Overseeding Sport (3 varietà americane di loietto perenne) o Green Overseeding (loietti europei di colore verde brillante).

Quando le temperature iniziano ad abbassarsi ulteriormente (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne) e scendono sotto i 6 gradi, gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.

Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e le specie macroterme non avranno così problemi al risveglio la prossima tarda primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonchè per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.

Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), in questo periodo conviene evitare di “spingere” eccessivamente con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).

Semina di prati fioriti in autunno

Al contrario dei miscugli fioriti comunemente disponibili sul mercato, ve ne sono alcuni all’interno del nostro range che possono essere seminati anche a novembre. Miscugli come Polline selvaggio e Tappeto Campestre, essendo composti solamente da specie fiorite selvagge, non hanno problemi di germinabilità e, anzi, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene fioriture migliori la prossima Primavera.

Consigli per gestire il prato a Novembre

Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio simili a quelle di ottobre (intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo).
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, previene il passaggio di luce e aria sul prato.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa m
iscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie. 

Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere notevolmente diradate. Fino a che le temperature sono superiori allo zero termico (anche di notte) e perdura lo stato di siccità si può continuare a irrigare il prato 1-2  volte alla settimana, aggiustando la quantità di acqua in base alle reali condizioni dell’area. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce e d’irrigare sempre dopo aver eseguito le concimazioni.
A fine mese o comunque quando c’è possibilità di gelate, svuotare l’impianto d’irrigazione per evitare che alcune tubature si possano danneggiare durante l’inverno.

Novembre è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio offre molti benefici al tappeto erboso tra cui fornire resistenza meccanica alle pareti cellulari e quindi indurre una maggiore resistenza a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine). Se vuoi sapere tutti i benefici apportati dal potassio, guarda il nostro video. 

In gran parte d’Italia, novembre inizia a essere un mese “a rischio” per portare avanti operazioni importanti di lavorazione del suolo come le aerificazioni o verticutting. Se necessario effettuare una lavorazione del suolo, si consiglia di farlo quando non sono previste gelate nei giorni a venire per non rischiare di compattare estremamente il terreno e di esporre a un freddo eccessivo le radici.
Operazioni del suolo non troppo impattanti come il topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) sono raccomandate per migliorare la struttura del terreno e ridurre la presenza di feltro nelle aree a clima più tipiedo come quelle del centro-sud Italia. I benefici saranno maggiori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale finissimo Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.

Foglia autunnale con brina

La nutrizione del tappeto erboso in autunno

Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti.
Per aiutare il tappeto erboso si deve procedere quindi il prima possibile con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.

Come suggerito nel calendario verde di novembre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida che risulta velocemente assimilabile anche in condizioni sfavorevoli come le basse temperature.

Dopo la metà di novembre o a inizio Dicembre, per le regioni più calde, è fortemente consigliato fare l’ultima concimazione dell’anno con l’ammendante Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato. 

We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile

Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.

Un prodotto che permette anche al cliente finale di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto. Il prato, più forte, sarà meglio in grado di difendersi dagli attacchi di patogeni invernali. 

Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini.

È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.

Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).

Calendario verde novembre per gestione tappeto erboso

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I benefici degli agenti umettanti

Gli agenti umettanti sono di vitale importanza nella gestione di un tappeto erboso di qualità e nella risoluzione di problematiche come dry spot o accumulo eccessivo di acqua in superficie.
Il ruolo di un agente umettante include: prevenire e risolvere aree secche, migliorare la capacità di trattenere l’acqua nella zona radicale, aumentare la penetrazione e la percolazione dell’acqua in eccesso durante i periodi di grande piovosità, ridurre la formazione di rugiada, migliorare lo sviluppo delle radici e l’assorbimento dei nutrienti.

CHE COSA SONO GLI AGENTI UMETTANTI

Un agente umettante è un surfactante (SURFace ACTive AgeNTS) che, riducendo la tensione superficiale dell’acqua, ne migliora l’uniformità di distribuzione lungo la superficie del terreno e la percolazione lungo il profilo. L’agente umettante, molecola con una testa idrofila e una idrofobica, risolve situazioni di idrofobicità ripristinando la corretta polarità di legame tra l’acqua e le particelle del suolo.

A COSA SERVONO GLI AGENTI UMETTANTI

Un programma di distribuzione di agenti umettanti può assumere un ruolo centrale nella gestione del bilancio idrico e nel mantenimento di uno stato di salute ottimale di un tappeto erboso, contribuendo alla creazione e conservazione di una riserva idrica utile nello strato di suolo occupato dagli apparati radicali e, al contempo, favorendo l’allontanamento in profondità degli eccessi idrici, evitando pericolose situazioni di asfissia.
Contenere le perdite d’acqua per ruscellamento superficiale ed evaporazione migliora l’efficienza degli interventi irrigui permettendo un notevole risparmio irriguo, quantificabile in un 20-30% dei consumi di acqua totali annui.

Gli agenti umettanti sono inoltre gli strumenti più efficaci per agire a livello preventivo e curativo contro il verificarsi di situazioni di secco (dry spot) di zone del terreno divenute idrofobiche e quindi repellenti all’acqua e all’idratazione.

COME SI CREA L’IDROFOBIA DEL TERRENO

L’idrorepellenza può essere determinata dall’avvolgimento delle particelle di suolo con rivestimenti idrofobici, solitamente cere, derivanti dalla decomposizione da parte dei microrganismi del suolo di materiali vegetali freschi e diffusi attraverso la soluzione circolante.
La presenza di feltro su terreno prettamente sabbioso può portare idrofobia.

I terreni sabbiosi hanno infatti maggior propensione a diventare idrofobici. Le particelle sabbiose, in conseguenza della loro minore superficie specifica, sono infatti più facilmente ricoperte da composti organici idrofobici rispetto alle particelle argillose più fini.

PREDISPOSIZIONE A DRY SPOT

Green, tee, superfici sportive costruite su supporti sabbiosi, zolle coltivate su sabbia e tutte le superfici a tappeto erboso sottoposte a regolare top dressing con sabbia sono inclini a diventare aree idrofobiche. Terreni permanentemente coperti e tappeti erbosi di lungo corso, aree con residui di taglio e ripetuti cicli di bagnatura/asciugatura accentuano la tendenza a diventare idrofobici.

PERCHÉ USARE GLI AGENTI UMETTANTI IN PREVENZIONE

Trattare condizioni di suolo idrofobico è più efficace in via preventiva che non in via curativa.
Il lavoro di prevenzione limita il numero e l’estensione delle zone di dry spot e migliora la capacità del suolo di reidratarsi una volta intercorsi eventi di secco.

Con gli adeguati trattamenti preventivi, migliorano le performance estetiche e prestazionali del tappeto erboso in condizioni stressanti di caldo e siccità grazie alla maggiore disponibilità di acqua, al maggiore assorbimento di nutrienti con la soluzione circolante e al maggior approfondimento raggiunto dagli apparati radicali.
Fare regolarmente interventi preventivi con agenti umettanti, permette di ridurre notevolmente i dosaggi da utilizzare eventualmente in fase curativa, grazie alla loro persistenza temporale nel terreno.

COME SCEGLIERE IL CORRETTO AGENTE UMETTANTE

Per impiegare correttamente gli agenti umettanti bisogna orientarsi tra i diversi tipi di prodotto presenti sul mercato, tenendo conto di numerose funzioni ambientali e agronomiche, tra cui: tessitura del terreno (contenuto % in sabbia), tenore in sostanza organica (eccessi di sostanza organica indeboliscono l’azione degli agenti umettanti), umidità del terreno, composizione floristica del tappeto erboso, profondità raggiunta dagli apparati radicali, presenza di feltro e grado di idrofobicità.

  • TOURNAMENT READY è un surfactante non ionico (privo di carica elettrica) di elevata qualità che, riducendo la tensione superficiale e l’adesività dell’acqua, è in grado di favorire l’infiltrazione e il drenaggio di suoli idrofobici e compattati, eliminare le chiazze di dry spot e permettere un’adeguato livello idrico del suolo nei periodi siccitosi.
    Grande qualità di TOURNAMENT READY è la flessibilità di utilizzo grazie alla formulazione con una miscela di tre diversi surfactanti, la Smart Surfactant TechnologyTM, che ne permette l’uso sia in fase preventiva che curativa, successo in ogni condizione e durata d’effetto.
    TOURNAMENT READY è un prodotto sicuro, non fitotossico e utilizzabile con sicurezza nell’ambito del tappeto erboso e vivaismo.
    È disponibile sia in forma liquida che in pellet, da distribuire con l’apposito erogatore.
  • MAGNUM 44 OneShot è un agente umettante altamente concentrato progettato per favorire la penetrazione dell’acqua in terreni idrofobici, rendendo uniforme l’idratazione dei substrati a dosaggio di applicazione significativamente inferiore ad un liquido convenzionale, con conseguente notevole risparmio economico. L’ideale per risolvere i problemi da eccessi idrici superficiali quando si prevedono eventi piovosi intensi.
    Può anche essere utilizzato in miscela per favorire la diffusione e la penetrazione dei fertilizzanti fogliari.
    La particolare confezione in busta (linea Oneshot) facilita stoccaggio, trasporto, riduzione degli imballaggi e impiego.
    MAGNUM 44 è miscelabile con tutti gli altri prodotti biostimolanti della linea OneShot di Indigrow: FUSION TRACER (microelementi), COMPASS BIOACTIVE (alghe estratte a freddo) e TURBINE AMINO (L-aminoacidi).
  • YUCCA è un agente umettante biologico avanzato derivante dalla pianta Yucca Schidigera.
    Le proprietà umettanti di Yucca migliorano la penetrazione dell’acqua e la sua dispersione nel terreno, aiutano a prevenire la formazione di dry patch localizzati e permettono di ammorbidire i terreni compatti. Yucca è un’alternativa ideale ai tensioattivi sintetici, agli agenti umettanti e penetranti del suolo, in quanto è completamente non fitotossica per il tappeto erboso e le piante, anche quando usata in acqua calda. Ha inoltre proprietà biostimolanti che possono aumentare l’attività biologica del terreno e stimolare la crescita delle piante e il loro sviluppo. Ha inoltre il vantaggio di non causare bruciature a qualsiasi concentrazione di utilizzo.
  • MAGNUM RECOIL è un agente disperdente per la rugiada. Contiene una miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e olii che, formando una barriera sulla lamina fogliare, contribuiscono a disperdere la rugiada. Le applicazioni regolari, mantenendo la foglia asciutta, diminuiranno l’insorgenza di malattie fungine.

 

La distribuzione di agenti umettanti è ad oggi lo strumento più rapido, efficace e meno lesivo della salute del tappeto erboso nel trattamento di zone idrofobiche oltre che un ottimo complemento a drenaggio e utilizzo sostanza organica.

 

 

L’uso di microrganismi utili sul tappeto erboso

L’impiego di microrganismi utili presenti in natura e opportunamente selezionati per la stimolazione, la difesa e la cura del tappeto erboso e delle piante è in rapidissima affermazione.

DIFFUSIONE DEI MICRORGANISMI UTILI

Il grande valore economico del mercato “microbico” globale si giova (e giustifica) di un settore ricerca e sviluppo di altissimo livello tecnologico. I protagonisti mondiali del settore agricolo, in collaborazione con università e istituzioni scientifiche, sono ormai in grado di mettere a disposizione degli operatori prodotti e microrganismi utili sempre nuovi e maggiormente efficaci.

A livello globale c’è una sempre maggiore consapevolezza riguardo i temi della sostenibilità ambientale e del contenimento dell’impatto derivante dalle azioni dell’uomo, sia in agricoltura che nell’ambito del verde ornamentale e sportivo, affiancata a leggi sempre più restrittive in questo senso – vedi PAN (Piano d’Azione Nazionale) – è presto evidente il motivo per considerare i prodotti “microbici”  strumenti e soluzioni alternative e della massima efficacia.

I VANTAGGI DEI MICRORGANISMI UTILI

L’impiego adeguato di microrganismi utili comporta molteplici vantaggi che riguardano il biocontrollo di microorganismi patogeni, la biostimolazione delle piante per favorirne salubrità e produttività e le attività di biorimedio ambientale.

  • Azione di Biocontrollo

I microrganismi utili esercitano un’azione competitiva e quindi di controllo nei confronti di organismi dannosi, grazie alla colonizzazione degli spazi e la competizione per le fonti nutrienti. Hanno inoltre un ruolo di difesa “meccanica” grazie a modifiche strutturali indotte nei tessuti radicali e all’avvolgimento a “manicotto” dei peli radicali, a costituire una vera e propria barriera fisica. Il ruolo difensivo prettamente biologico è portato avanti grazie alla produzione di metaboliti secondari antibiotici ad azione fungicida e battericida quali streptomicina, nonactina, griseina, lipopolipeptidi, bacteriocina, ecc e alla produzione di enzimi idrolitici in grado di “parassitizzare” microrganismi dannosi, degradandone proteine e chitine, comprese quelle componenti artropodi e insetti.

  • Azione di Biostimolazione

I microrganismi utili sono in grado di “endofitizzare” piante di interesse agronomico inducendo una risposta sistemica atta a rispondere ad un attacco sulla pianta da parte di microrganismi patogeni. Ad esempio, stimolando la produzione di fitoalessine, molecole di resistenza.
Essi interagiscono positivamente con il sistema endogeno delle piante stimolando la produzione, e/o rallentandone la degradazione, di fitormoni della crescita e dello sviluppo come auxine e gibberelline. Questi prodotti incrementano, con l’escrezione di siderofori quali pseudomonina, pseudobactina, pioverdina e piochelina, la solubilizzazione di Ferro e Fosforo e, con l’escrezione di acidi organici, di tutti gli elementi nutrienti che si giovano dell’azione di acidificazione della rizosfera.

  • Azione di Biorimedio

È di notevole valenza a livello ecologico e di conservazione ambientale la capacità di alcuni microrganismi utili di ridurre chimicamente il Cromo esavalente, pericoloso ossidante ad alto potenziale cancerogeno e inquinante delle falde acquifere. Vi sono alcune famiglie di microrganismi che hanno la possibilità di degradare idrocarburi aromatici e residui di fitofarmaci accumulatisi nel tempo a cause delle attività antropiche in agricoltura.

I MICRORGANISMI UTILI

Numerosi sono sul mercato i prodotti a base di microrganismi utili. Per un lavoro di difesa preventiva del tappeto erboso e delle pianta da numerose malattia e insetti patogeni, ci avvaliamo di prodotti ad elevato contenuto di microrganismi e da provenienza sicura. I nostri prodotti a base di microrganismi utili infatti non contengono organismi geneticamente modificati, patogeni come salmonella, coliformi fecali, mesofili aerobici e uova di nematodi. Sono quindi sicuri sia per la pianta che per l’utilizzatore.
Tutti i prodotti sono consentiti per uso in agricoltura Biologica.

BACILLIUM

Inoculo di funghi micorrizici che permette lo sviluppo di batteri utili di Bacillus subtilis, Bacillus velezensis e Bacillus amyloliquefaciens, produttori di sostanze con funzione bio-preservante e antibatterica. Il biocontrollo è esercitato nei confronti di numerosi funghi patogeni appartenenti ai generi Fusarium, Sclerotinia, Pythium, Rhizoctonia, Alternaria, Xanthomonas, Pseudomonas e Botrytis cinerea, grazie alla produzione di metaboliti secondari del tipo Lipopeptidi a forte azione fungicida e battericida. I lipopeptidi contribuiscono alla degradazione di aggregazioni di microrganismi patogeni e attivano meccanismi di resistenza sistemica indotta.
Notevole l’effetto biostimolante verso gli apparati radicali grazie alla produzione di auxine e gibberelline e alla solubilizzazione di elementi nutrienti.

BEAUVUM

Inoculo di funghi micorrizici in forma liquida che aiuta lo sviluppo nel suolo di funghi utili di Beauvaria bassiana, Beauvaria brongniartii, Glomus intraradices, Glomus mosseae e Metarhizium anisopliae, favorendo così lo sviluppo dell’apparato radicale della pianta. Questa particolare combinazione di funghi entomoparassiti ha azione di biocontrollo producendo enzimi che degradano la cuticola degli insetti, agendo come parassita di diverse famiglie di insetti e neutralizzandone le larve. L’efficacia è assicurata verso: Aleurodidi, Afidi, Acari, Coleotteri, Popilia japonica, Tignola, Diabrotica, Nottue, Grillotalpa, Oziorinco, Cocciniglia, Tripidi, Tingidi, Processionaria, Pentatomidi.
La presenza di Metarhizium anisopliae garantisce anche un’azione di biostimolazione della pianta tramite l’aumento dell’assorbimento di elementi minerali presenti nel terreno e la colonizzazione endofitica degli apparati radicali.

BIOSEED

Inoculo di funghi micorrizici e azotobatteri studiato per apportare micorrize arbuscolari e batteri PGPR (promotori della crescita) in elevata concentrazione. Il prodotto permette lo sviluppo della superficie e del volume radicale con conseguente aumento notevole del volume di terreno esplorato. I microrganismi, sviluppandosi, producono una serie di metaboliti utili, stimolando lo sviluppo e le difese endogene della pianta; sono in grado di attuare azioni di inibizione allo sviluppo di molte specie fungine patogene; aiutano a creare nella zona di terreno esplorata dalle radici, condizioni ottimali di fertilità.

TRICUM

Inoculo di funghi micorrizici in forma liquida che aiuta lo sviluppo nel suolo di funghi utili di Trichoderma longibrachiatum, Trichoderma asperellum, Trichoderma harzianum. Questi microrganismi utili sono in grado di instaurare feconde simbiosi con le radici delle piante ed innalzare sensibilmente la fertilità biologica della rizosfera, con esiti positivi nei confronti del biocontrollo delle malattie. Tricum agisce come antagonista per molti microrganismi dannosi quali Fusarium spp., Phytium spp., Armillaria spp., Sclerotinia spp., Rhizoctonia solani, Thielaviopsis basicola, grazie alla secrezione di metaboliti secondari ed enzimi in grado di causarne degradazione cellulare. Riesce ad endofitizzare le piante stimolando la produzione di molecole naturali endogene di resistenza e a favorire la degradazione di residui di fitofarmaci nel terreno.

 

A seguito dei numerosi anni di esperienza, abbiamo messo a punto una gamma completa di prodotti funzionali a base di microrganismi utili.

Pratiche agronomiche autunnali sul tappeto erboso

L’abbassamento delle temperature del terreno e l’accorciarsi delle giornate, con diminuzione delle ore di illuminazione utili all’attività fotosintetica, sono segnali per il tappeto erboso di prepararsi ad affrontare l’arrivo dell’inverno, e quindi ad una serie di stress biotici ed abiotici di particolare rilevanza e potenziale pericolo.

STRESS INVERNALI PER IL TAPPETO ERBOSO

Tra gli stress maggiormente dannosi per il tappeto erboso annoveriamo i danni meccanici e da disidratazione dei tessuti fogliari. In particolare, nel caso di arrivo repentino del freddo e di improvvise gelate autunno-invernali, le lamine fogliari si trovano ad essere molto sensibili e facilmente lesionabili per via del mancato adattamento e indurimento dei tessuti che si verificherebbe più facilmente con un abbassamento graduale delle temperature. Inoltre l’alternarsi di gelo e disgelo, fessurando il suolo, favorisce la formazione di crepe e la conseguente frammentazione degli apparati radicali.

Leggere precipitazioni nevose possono favorire la formazione di ghiaccio, lesioni fogliari e l’insorgenza di malattie fungine invernali quali marciume grigio (Typhula spp) al tempo del discioglimento e marciume rosa (Microdochium nivale). Diversamente, coltri di neve più spesse sarebbero utili a costituire uno strato termoisolante che impedisce alle temperature vicino al tappeto erboso di scendere pericolosamente vicino o sotto lo 0°C.

CONCIMAZIONE POTASSICA: COME AIUTA IL TAPPETO ERBOSO

Un ruolo chiave nel migliorare il livello di resistenza del tappeto erboso agli stress invernali biotici e abiotici lo gioca il Potassio. Tra le principali funzioni metaboliche del Potassio a livello cellulare ci sono l’efficienza fotosintetica e dell’immagazzinamento delle sostanze di riserva fondamentali per superare il periodo sfavorevole.

In particolare, nel tappeto erboso le cellule vegetali, accumulando ioni potassio a livello citoplasmatico e aumentando la concentrazione dei succhi cellulari, esaltano la resistenza agli stress, quali appunto il freddo invernale, l’usura da calpestamento e l’attacco di agenti patogeni.

Ecco perché la distribuzione tra fine ottobre-novembre di un concime specifico, ricco in potassio e con azoto a lento rilascio, si rivela il principale strumento agronomico per la difesa del tappeto erboso dagli stress invernali.
A questo scopo, si può scegliere se utilizzare un concime minerale con azoto a lenta cessione come Unigreen 12-5-20 oppure un concime organo-minerale come Unigreen 8-5-18. Utilizzabili entrambi con dosaggio di 30 grammi per metro quadrato; oltre a soddisfare le esigenze nutritive in Potassio, hanno un effetto importante sulla colorazione e sull’aspetto generale del tappeto erboso.
Se interessati ad apportare sostanza organica nel suolo o a seguire un protocollo biologico, in questo periodo si può scegliere di utilizzare un concime organico come Ever 7 con materie prime scelte, stimolante radicale e senza rifiuti urbani.

ALTRE PRATICHE AGRONOMICHE UTILI

Tutte le operazioni agronomiche tese a favorire lo sviluppo radicale e l’immagazzinamento delle riserve nutrienti risultano decisive per incrementare la resistenza del tappeto erboso a stress sia biotici che abiotici.

  • L’impiego di un ammendante organico biologico quale Vegevert, contenente stimolante radicale omologato stimola la crescita della fertilità biologica e lo sviluppo degli apparati radicali, ottimizzando la funzione del suolo a livello della rizosfera e migliorando la funzionalità radicale delle piante e quindi la loro salute. Per il periodo autunno-inverno se ne consiglia l’utilizzo in dose di 100 grammi per metro quadrato;
  • Alzare l’altezza dell’ultimo taglio autunnale ad almeno 5-6 cm permette una migliore attività fotosintetica e una maggiore crescita delle radici;
  • La rimozione del muschio con Unigreen Tappeti Erbosi AM e la pulizia del tappeto erboso dalle foglie, che tendono a formare strati compatti, favoriscono la penetrazione dei raggi del sole, gli scambi idrici e gassosi e impediscono la creazione di un ambiente umido favorevole alla proliferazione di malattie fungine, marciumi e di un eccesso di lombrichi.

ALTRI PRODOTTI PER DIFENDERE IL TAPPETO ERBOSO IN INVERNO

Oltre alle pratiche agronomiche, si possono utilizzare prodotti specifici che creino nel tappeto erboso una maggiore resistenza endogena agli stress biotici e abiotici e un più rapido recupero in caso di danni, anche nel periodo freddo.

Si tratta di prodotti liquidi o in polvere di pronto assorbimento e azione istantanea, per lo più biologici, ad azione radicante e biostimolante che agiscono come induttori di resistenza fisiologica e meccanica. Sicuramente utili per il periodo possono essere: Compass Bioactive, pratici sacchetti monodose a base di Ascophyllum nodosum alga pura estratta a freddo; Turbine Reaction stimolante con L-aminoacidi; Double-D, miscela fertilizzante a pH 2,5 di Zinco, Rame e Manganese con azione fungicida naturale; Fosfo-K, a base di fosfito di potassio che stimola la pianta a produrre fitoallessine. A seconda delle diverse necessità del tappeto erboso si può pensare anche di utilizzare la linea di concimi liquidi organici Nutribio ad azione combinata nutriente, stimolante e antiossidante.

 

Clicca sui link per conoscere meglio le caratteristiche di ogni prodotto.

Operazioni colturali estive – Specie microterme

Dalla fase di forte spinta vegetativa che ha caratterizzato le operazioni colturali primaverili, nei mesi estivi si assiste solitamente ad una riduzione di attività per quanto riguarda i tappeti erbosi. Questo però non accade in modo uniforme sul nostro territorio in quanto ricco di microclimi, e non avviene per le specie macroterme, tipicamente bene adattate a climi caldi e ben tolleranti ad una riduzione delle precipitazioni atmosferiche.
Le alte temperature, con il conseguente aumento dell’evapotraspirazione, riducono invece fortemente il rigoglio vegetativo delle specie microterme. In questa puntata del nostro excursus manutentivo sul tappeto erboso, vediamo insieme ed in estrema sintesi quali sono le operazioni colturali che ci attendono in questo particolare periodo dell’anno caratterizzato da un forte caldo.

In questi mesi è bene impostare l’altezza di taglio al di sopra delle medie praticate nel corso dell’anno. Un’altezza maggiore determina anche un maggiore approfondimento dell’apparato radicale a tutto vantaggio di una maggiore capacità nel prelevare acqua dagli strati di suolo più profondi da parte del tappeto erboso.
L’altezza di taglio va quindi impostata intorno a 30/35 mm con frequenza bisettimanale (settore ornamentale) utilizzando macchinari rotativi (fanno eccezione le Agrostis spp. che dovranno essere comunque tagliate con macchinario elicoidale ad altezze non superiori ai 20 mm) ed intorno a 25/30 mm con frequenza trisettimanale nel settore sportivo utilizzando macchinari elicoidali.
Anche qui fanno eccezione le Agrostis spp. dei greens dei campi da golf e dei campi da tennis che avranno un’altezza di taglio pari a 4/5 mm.
In questi mesi, dopo l’ultima fertilizzazione di giugno, è bene ridurre del tutto gli apporti azotati quantomeno fino alla fine del mese di agosto/primi di settembre, ma può essere assai utile continuare con le somministrazioni di potassio ed eventualmente minime integrazioni di N nel settore sportivo. In questo periodo fosforo e ferro sono elementi che possono venire somministrati solo in presenza di precise carenze evidenziate da analisi chimiche.

Di fondamentale importanza il continuo supporto irriguo. Buona regola quella di reintegrare in modo costante il quantitativo di acqua che il tappeto ed il suolo perdono per effetto combinato dell’evapotraspirazione. Da sfatare del tutto infatti il seguente ragionamento, purtroppo ancora molto seguito: “L’irrigazione diurna dell’erba è assolutamente da evitare poiché i raggi del sole, irradiando la singola goccia d’acqua posata sulla foglia, vengono intensificati dall’effetto “lente”, con il risultato di ustionare le lamine fogliari causando danni a volte irreparabili”

Con la tropicalizzazione del Mediterraneo in atto, dopo le calde estati con le quali abbiamo imparato a convivere, e con i tappeti erbosi di giardini ed impianti sportivi a volte ridotti in condizioni pietose dal micidiale connubio di siccità e alte temperature, il ragionamento di cui sopra può rappresentare persino un’insidia per il tappeto.
Lo scopo del Syringing (leggera somministrazione di acqua al tappeto un paio di ore prima del manifestarsi delle massime temperature giornaliere) è quello di abbassare la temperatura del tappeto erboso in quanto evaporando, l’acqua depositata sulle foglie raffredda l’interno dell’apparato vegetativo. Possiamo così affermare senza tema di smentite che da un punto di vista agronomico sarebbe senz’altro preferibile una irrigazione diurna piuttosto che notturna.

Nella variegata gamma Unmaco i prodotti che possono essere utilizzati nel periodo estivo sono:

SETTORE ORNAMENTALE
Knox 10-0-30 Super Kappa (granulo 2/3 mm) – fertilizzante per tappeti erbosi di alta qualità a forte apporto di potassio. Il vettore azotato è suddiviso in frazione a pronto effetto costituita da urea (5%) e da frazione a lenta cessione XRT (5%). XRT o Exented release Technology è una tecnologia che permette un rilascio azotato in modo continuativo, ma graduale per oltre 90 giorni. Nel periodo considerato, in considerazione dell’alto titolo in Potassio e della necessità di ridurre gli apporti azotati può essere sufficiente una dose di 1-2 kg/100 m².
Unigreen 8-5-18 – fertilizzante organo-minerale con azoto organico a lenta cessione, da usare in dose di 30-40 g/mq, a seconda delle necessità e della situazione.
Unigreen 12-5-25 + Fe + Mg – fertilizzante minerale con azoto a lenta cessione e microelementi per aumentare la resistenza del tappeto erboso e mantenere un colore verde brillante. Da usare in dose di 30-40 g/mq, a seconda delle necessità e della situazione.
Nutribio K (liquido) – fertilizzante con antiossidanti naturali che migliora la resistenza delle piante alle malattie e agli stress, oltre a correggere velocemente le carenze potassiche (effetto tensioattivo). Contiene anche lo stimolante radicale omologato Osyr.
Il dosaggio è variabile in funzione delle necessità, all’interno di un range tra 5 e 10 l/ha.

SETTORE SPORTIVO
Knox 10-0-30 Super Kappa (granulo 2/3 mm)
Unigold 0-0-47 – fertilizzante micro granulare con alto tenore di ossido di potassio. Dose: 20-30 g/mq.
Unigreen 6-5-20
Nutribio K (liquido)
Nutribio N (liquido) – prodotto radicante e biostimolante naturale di origine vegetale. Agisce come protettore delle auxine, impedendone la degradazione, e come stimolo dei processi cellulari di lignificazione nei tessuti radicali. Il dosaggio è variabile da 10 a 20 kg/ha in soluzione allo 0,2 %.
L’uso ripetuto di Nutribio N permette d’incrementare dal 25 al 75% l’estensione dell’apparato radicale.