Calendario Verde di Agosto – consigli per giardini verdi anche in estate

Ecco il calendario verde per il tappeto erboso e il giardino di agosto 2023, sviluppato dai nostri agronomi del settore giardinaggio.

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Calendario verde di Maggio 2023: consigli per un prato verde e sano

Il giardinaggio è un’arte che richiede passione, impegno e conoscenza. Per chi lavora nel settore del verde o per gli appassionati di giardinaggio, il calendario verde di Maggio rappresenta uno strumento prezioso per pianificare e organizzare al meglio le attività da svolgere in questo mese. Il calendario, sviluppato dai nostri esperti agronomi, fornisce consigli dettagliati su tutte le attività da svolgere nel giardino durante la primavera, in modo da garantire piante forti, sane e resistenti.

Questo mese è particolarmente ricco di lavori da fare, e il calendario verde di Maggio si presenta come una guida completa e dettagliata per ogni singola attività. Le due pagine del calendario si concentrano sulla semina e manutenzione del tappeto erboso, sulla cura delle piante e sul rafforzamento di tutti i vegetali, aumentandone la resistenza agli stress e ai cambiamenti climatici, in maniera sostenibile. Grazie a questo strumento, potrai ottenere una visione d’insieme sulle attività da svolgere in questo mese tra primavera ed estate e organizzarti al meglio per effettuare tutti i lavori necessari negli spazi verdi dei tuoi clienti.

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Maggio è il momento di pieno splendore per tappeto erboso e giardini!

Maggio è il mese in cui le nuove semine e le trasemine continuano a tenere occupati i giardinieri, ma data la temperatura e il rischio di infestanti, alcuni preferiscono optare per la posa delle zolle per avere un prato già formato. Tuttavia, indipendentemente dalla scelta, è fondamentale nutrire con potassio i tappeti erbosi già insediati, in modo da rafforzarli e proteggerli preventivamente dagli stress estivi.

Tutte le piante si apprestano ad affrontare il periodo stressante dell’estate, e per questo è importante aiutarle preventivamente con biostimolanti dati a calendario. Se si verificano problemi già conclamati, la miscela di fosfito di potassio e Double-D può rappresentare la soluzione salvavita per la situazione.

In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio le attività da svolgere per mantenere un giardino sano e resistente durante il mese di maggio, concentrandoci sui giusti interventi di nutrizione e protezione delle piante.

Prodotti per il tappeto erboso a maggio

Calendario verde di maggio: Semina e rigenerazione del prato

Posa prato a rotoli

Le operazioni di semina e trasemina continuano ma c’è chi si sente più tranquillo, date le temperature ballerine, le carenze idriche protratte e il rischio di diffusione di piante infestanti, a creare un nuovo tappeto erboso posando zolle. Il taglio del prato a rotoli e la sua posa sono sempre uno stress importante per il tappeto erboso; per ridurre gli stress subiti dal prato pronto e farlo attecchire rapidamente è sempre consigliato irrigare, dopo la posa, con una soluzione del concime liquido biostimolante Nutribio N o Nutribio 5.4.2.
Entrambi contengono lo stimolante radicale Osyr e polifenoli antiossidanti che stimolano la crescita delle piante, ne aumentano la resistenza agli stress ossidativi e ottimizzano la nutrizione idro minerale. Il silicio contenuto in Nutribio 5.4.2 aumenta anche la resistenza fisica del tappeto erboso.

Semina del tappeto erboso

Se si è invece fan della semina, ricordarsi sempre, prima di iniziare, di fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto. Per avere risultati di successo e un tappeto erboso bello nel lungo periodo, bisogna sempre valutare l’esposizione dell’area, il tipo di suolo, le temperature, il livello di manutenzione prevista, il tipo e la frequenza d’irrigazione e la destinazione d’uso. Tra i miscugli fatti da Unmaco trovi la linea Blue, con sementi di origine americana e colore più scuro e la linea Green, con sementi di qualità di provenienza europea.

Se si semina dopo la metà di maggio, quando le temperature iniziano a essere elevate anche la sera, è meglio scegliere un miscuglio più resistente come quelli conciati della linea Uniland Blue. Questi miscugli, come Blue Strong, Blue House e Blue Rough, sono bioattivati con una formula esclusiva Unmaco che permette, in modo naturale, di avere sementi con performance migliori fin dalla semina.

Rigenerazione del tappeto erboso

Maggio è anche il mese principale in cui si fanno rigenerazioni primaverili di tappeti erboso già esistenti che si presentano diradati o sofferenti. Per la trasemina è meglio usare Lolium perenne in purezza oppure miscugli di solo loietto perenne o con una percentuale molto alta (per sapere perché e come traseminare al meglio, leggi qui il nostro articolo di approfondimento). I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e omogenea del tappeto erboso. Per chi preferisce un miscuglio a foglie fini, Overseeding super contiene anche un 10% di Poa pratensis.

Per risultati assicurati nelle semine conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter con alto titolo in fosforo come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che, posato su letto di semina, possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).

La semina di prati fioriti

Per avere risultati soddisfacenti e duraturi, maggio rappresenta l’ultimo mese primaverile utile per la semina di miscugli per prati fioriti. Tuttavia, in alcune zone d’Italia potrebbe essere già troppo tardi per la semina di miscugli con specie annuali. In questi casi, è consigliabile scegliere miscugli con la maggioranza di specie perenni per garantire una buona sopravvivenza delle piante.
Per le aree in cui si vuole promuovere la biodiversità, Mix Polline Selvaggio rappresenta la scelta ideale. Questo miscuglio è composto solo da specie selvatiche, selezionate per la loro particolare attrattiva nei confronti delle api e degli insetti pronubi. Inoltre, grazie alla loro naturalezza e resistenza, queste piante richiedono meno manutenzione e garantiscono una maggiore longevità del prato.

Per chi, invece, è preoccupato per la scarsità idrica sempre più diffusa nel territorio ma vuole comunque delle fioriture molto ornamentali, Mix Estate Italiana rappresenta la soluzione ideale. Questo miscuglio è stato appositamente sviluppato per tollerare meglio la siccità e le alte temperature estive.

La nutrizione dei tappeti erbosi già insediati

A maggio è importante nutrire i tappeti erbosi già insediati e non dimenticarsi di rafforzarli e proteggerli con i giusti biostimolanti affinché siano meno suscettibili alle malattie e alla siccità durante la stagione calda.

Nella prima metà del mese, finché le temperature notturne non si alzano sopra i 18-20 gradi, si può continuare con le fertilizzazioni ad alto titolo in azoto, scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto od organici come Ever 10.

Dalla seconda metà di maggio, invece, è importante concentrarsi sulla concimazione antistress del prato, per prepararlo all’estate. L’uso di concimi ad alto titolo in potassio (K) aiuta a ridurre l’evapotraspirazione estiva e aumenta la resistenza delle piante al caldo. Come concime potassico granulare si può scegliere tra l’organico Ever 7, l’organo-minerale 8-5-18 No Stress e il fertilizzante minerale 12-5-20 Park 2. Per le concimazioni liquidi è utile Nutribio K, ricco di potassio ma anche di antiossidanti e stimolante radicale Osyr. Usabile a una concentrazione minore del 5%, migliora la resistenza delle piante in situazioni di stress, comprese alte temperature e carenze idriche.

Concimazione delle specie macroterme

Come sappiamo, le specie macroterme (Cynodon dactylon, Zoysia japonica, Paspalum vaginatum, Paspalum notatum, Stenotaphrum secundatum) hanno un ciclo di vita differente da quelle microterme, con un picco di crescita prettamente estivo.

In genere, la concimazione primaverile viene effettuata in concomitanza con l’inizio della crescita attiva del tappeto erboso, che si verifica quando le temperature notturne superano i 15 gradi Celsius. Per avere il giusto effetto green up e sostenere il tappeto per la stagione di crescita, è importante scegliere il giusto tipo di concime.

Per le specie macroterme come il cynodon dactylon, è consigliabile utilizzare concimi ad alto contenuto di azoto (N), con una bassa percentuale di fosforo (P). Questi concimi aiutano a promuovere una crescita rigogliosa e sana delle piante e aumentano la loro resistenza agli stress ambientali come la siccità e le temperature elevate.

Tra i concimi più indicati per questo tipo di prato troviamo Antys 15 e Knox 24-0-5. Antys 15 è un concime organo-minerale granulare ad alto contenuto di azoto (15%) che fornisce un rapido effetto di crescita e vigoria del prato. Grazie alla presenza di sostanze organiche, è in grado di migliorare la struttura del suolo, favorire lo sviluppo delle radici e aumentare la resistenza della pianta alle avversità ambientali.

Knox 24-0-5, invece, è un concime minerale a rilascio controllato con un alto tenore di azoto (24%) e potassio (5%). Grazie alla sua formulazione, garantisce un’azione prolungata nel tempo, fornendo nutrienti alla pianta gradualmente e in modo equilibrato.

Maggio è anche il mese in cui iniziare con le operazioni meccaniche (verticut, bucatura, chiodatura) su gramigna e macroterme. C’è bisogno, infatti, che il tappeto sia in ottima forma per poter rispondere prontamente e chiudere velocemente gli spazi.

Prodotti per il giardino a maggio

We Greencare, giocare d’anticipo sugli stress

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino, maggio è il mese in cui essere costanti nell’utilizzo dei prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante così da renderle pronte al meglio agli stress estivi e agli attacchi di insetti e patogeni fungini.

Le micorrize ad alta concentrazione contenute in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Inoltre, grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini e alcuni insetti (come ad esempio la tanto temuta Popillia japonica). Sempre consigliato, per una miglior attivazione dei microrganismi, l’abbinamento di questi prodotti al concime liquido ricco di sostanza organica Nutribio N.

L’uso programmato di agenti umettanti e alghe verdi estratte a freddo completano il piano di gestione sostenibile di tappeto erboso e piante.

In caso di attacchi fungini già accertati, meglio utilizzare direttamente la miscela di fosfito di potassio Fosfo-K e del fungistatico naturale Double-D.

 

 

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Le indicazioni date dai nostri agronomi nel calendario Verde di maggio sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo. Contatta il tuo referente tecnico-commerciale di zona per un piano di gestione personalizzato. 

I vantaggi dei concimi specifici da tappeto erboso

Il tappeto erboso ha esigenze nutrizionali differenti da tutte le altre tipologie di coltivazioni vegetali, per questo sono stati sviluppati concimi specifici alla sua creazione e gestione.

Perché UTILIZZARE CONCIMI SPECIFICI

I concimi specifici per tappeto erboso sono nati per garantire il rilascio degli elementi nutritivi nelle quantità e nei tempi dettati dalle richieste fisiologiche dell’apparato fogliare e radicale di queste piante.
Un concime specifico per tappeto erboso permette di conseguire un risultato ottimale in un ampissimo ventaglio di situazioni differenti. La nutrizione infatti, in termini di quantità, natura degli elementi nutrienti e del periodo di somministrazione varia in modo sensibile a seconda che si parli di specie macroterme o microterme, in funzione della composizione floristica dei miscugli dei diversi tappeti erbosi ma anche delle locali condizioni pedoclimatiche e dell’intensità di utilizzo del prato.

Come è facilmente intuibile a soddisfare tali esigenze non può essere un concime “agricolo” caratterizzato da alte titolazioni di azoto a pronto effetto e ridottissima efficacia nel tempo in quanto non è adatto a garantire costanza e regolarità di nutrizione.
Un concime nato per la produzione agricola provoca l’effetto “crescita urto” della vegetazione e porta con sé l’alto rischio di bruciature da eccesso di elementi nutrienti nella soluzione circolante del terreno. Concimando il tappeto erboso con fertilizzanti non specifici ci sarebbero  ricadute negative sulla gestione e sui relativi costi di manutenzione a causa dei numerosi e ripetuti interventi, dell’aumento del numero di tagli e dei relativi residui da smaltire, oltre ad un aumento delle patologie da stress quindi degli attacchi parassitari fungini.

VANTAGGI DELL’UTILIZZO DI CONCIMI SPECIFICI

I vantaggi di concimi minerali specifici per tappeto erboso sono quelli di garantire la nutrizione per almeno 2-3 mesi; grazie a meccanismi di lenta cessione, ovvero in cui il graduale e costante rilascio degli elementi nutrienti è determinato da apposite formulazioni chimiche (ad es. metilenurea e isobutilendendiurea), oppure tramite meccanismi di cessione controllata dove tale gradualità è determinata da una copertura del granulo con polimeri e resine (come la tecnologia XRT di Knox). La combinazione di questi con forme d’azoto a pronto rilascio nitrica, ammoniacale e ureica assicura un opportuno effetto “immediato” di spinta vegetativa, di ripresa della colorazione verde e del controllo di malattie fungine come Dollar Spot e Filo Rosso, insorgenti in terreni carenti in azoto.
Una gradualità di cessione degli elementi può essere ottenuta anche con formulazioni organiche dell’azoto che, oltre a sostenere un “effetto foglia”, esaltano la fertilità biologica del terreno e la vita degli apparati radicali; la linea EVER con stimolante radicale Osyr e materie prime organiche di qualità, ne è un ottimo esempio.

L’utilizzo di concimi specifici per tappeto erboso semplifica la redazione del piano di concimazione annuale, permettendo al professionista di limitarsi ad un unico intervento fertilizzante per stagione, riducendo il dosaggio di applicazione e i pericoli derivanti da eccessi o carenze di distribuzione. Il tappeto erboso concimato con prodotti studiati appositamente sarà meglio nutrito, più sano e porterà con sé un minore impatto ambientale, grazie alla decisa riduzione delle perdite per lisciviazione.

COME SCEGLIERE IL CONCIME

In termini generali per ogni fase di crescita del tappeto erboso è necessario adottare un concime specifico con differente titolazione:
– ad alto titolo in Fosforo al momento di una nuova semina o di una trasemina, per stimolare radicazione e accestimento
– ad alto titolo in Azoto per sostenere la crescita nelle stagioni favorevoli (Primavera e Autunno)
– ad alto titolo in Potassio per rendere il tappeto più erboso più resistente agli stress nelle stagioni meno idonee al suo sviluppo (Estate e tardo Autunno).

Le opportune titolazioni dei concimi specifici per tappeto erboso aiutano a fornire la giusta quantità di ogni singolo elemento nutriente e, contemporaneamente, a rispettare i loro rapporti evitando che gli eccessi di uno pregiudichino, a causa di effetti competitivi, l’assorbimento degli altri.
Al momento della scelta del concime è da non sottovalutare la possibilità di trovare in alcune titolazioni, oltre ai principali elementi della nutrizione azoto, fosforo e potassio altri nutrienti utili quali Ferro, Magnesio, Zolfo e una lunga serie di microelementi essenziali per la crescita. L’uso di corrette formulazioni con basso livello di fosforo permettono inoltre di contenere lo sviluppo di alcune piante infestanti particolarmente insidiose come la Poa annua in primavera.

La granulazione regolare e l’assenza di polvere dei concimi specifici per tappeto erboso ne facilitano la  distribuzione nel giusto dosaggio e nel modo più uniforme possibile sulla superficie, garantendo risultati nettamente migliori e facilità di esecuzione del lavoro.

Gli strumenti per una gestione sostenibile del tappeto erboso

La riduzione dell’utilizzo di input chimici ed agronomici sul tappeto erboso è ormai divenuta una priorità e una necessità anche per il verde ornamentale e sportivo. L’attenzione sempre crescente riguardo i temi della sostenibilità ambientale e il contenimento dell’impatto derivante dalle azioni dell’uomo, in linea con quanto previsto dal PAN (Piano d’Azione Nazionale), prevedono per essere affrontati l’adozione di azioni e strumenti della massima efficacia.

COME INIZIARE – LE BASI

Le corrette pratiche agronomiche sono un primo e fondamentale tassello di ogni strategia di gestione ecocompatibile del tappeto erboso:

impiego alla semina di cultivar e miscugli di nuova generazione , naturalmente resistenti a patologie specifiche nonché richiedenti una minor quantità di acqua. Fare attenzione anche alla qualità delle sementi, la purezza 0/0 garantisce l’assenza di infestanti alla semina.
tagli con la giusta frequenza ed altezza in funzione della specie e della stagione, condotti con macchine in perfetto ordine
adeguati turni di irrigazione con corretti volumi di adacquamento per evitare carenze ma anche eccessi idrici estivi
interventi meccanici di riduzione del feltro, decompattamento e top-dressing per ossigenare la rizosfera e migliorare la struttura del suolo
nutrizione adeguata con utilizzo quasi esclusivo di molecole organiche naturali per aumentare la sostanza organica e far sviluppare naturalmente i microrganismi del suolo
incremento della resistenza e tolleranza della pianta a stress biotici ed abiotici con l’uso di opportuni biostimolanti e radicanti

We Greencare PER LA GESTIONE DEL TAPPETO ERBOSO

Noi di Unmaco riteniamo di poter offrire un pacchetto di prodotti e soluzioni completo e di grande interesse nell’ambito della gestione eco compatibile del tappeto erboso professionale, sia ornamentale che sportivo.

LE SEMENTI – miscugli naturalmente endofizzati di elevata resistenza e tolleranza agli stress biotici ed abiotici, miscugli bioattivati con funghi micorrizogeni e stimolante radicale Osyr  per esaltarne ulteriormente la dotazione di protezione naturale. Abbiamo inoltre l’esclusiva su varietà rizomatose di Festuca arundinacea e Lolium perenne , nonché su una varietà di Poa ibrida che garantisce grande resistenza alle alte temperature.

LA NUTRIZIONEI nostri concimi organo-minerali, organici ed ammendanti BIO 100% ad alto potenziale humus soddisfano appieno le necessità di elementi nutrienti del tappeto erboso ed esaltano nel terreno che lo ospita la fertilità biologica e la struttura fisica. Chiari risvolti positivi si registrano sulla disponibilità idrica e di nutrienti permettendo un minor impiego di acqua e sull’attività microbiologica del terreno. Si ottimizza la degradazione di residui organici biologici e di quelli chimici di sintesi con sensibile guadagno ambientale, si riducono il numero di tagli e il tasso di insorgenza delle malattie.

GLI STIMOLANTI RADICALI – Gli stimolanti radicali biologici spingono la crescita in volume e in profondità dell’apparato radicale con l’accelerazione del processo naturale. Un tappeto erboso maggiormente radicato ha un’aumentata capacità di ancoraggio al terreno e maggiore resistenza agli strappi, una maggior capacità di esplorazione del terreno per la ricerca dell’acqua e degli elementi nutrienti e quindi maggior salute.

I BIOSTIMOLANTI – Non ultimo per importanza il ruolo dei biostimolanti  nell’esaltare le difese naturali del tappeto erboso e lavorare con grande efficacia in sede preventiva contro gli stress di origine biotica ed abiotica. Prodotti studiati appositamente a base di microelementi nutrienti, amminoacidi, vitamine, batteri quali Bacillum spp. e micorrize quali Trichoderma spp., sono in grado di stimolare la produzione di molecole di resistenza naturali delle piante come le fitoalessine e di rinforzare fisicamente membrane e pareti cellulari contro funghi ed insetti dannosi.

Particolarmente suggerito in questo periodo l’utilizzo di:

Double-D miscela di microelementi BIO 100% a base di Zinco, Rame e Manganese complessata ad acido citrico sottoforma di idracido a pH 2,5 in grado di correggere rapidamente situazioni di stress. Il valore del pH ne accresce disponibilità, efficacia e rapidità d’azione anche in condizioni di piante sofferenti a causa di stress in corso. Il meccanismo d’azione di Double-D è quello di stimolare la produzione di pre-inibitine ad elevata capacità di protezione biologica nel caso di stress biotici ed abiotici e ledere mortalmente le membrane cellulari degli agenti patogeni fungini. Oltre che in prevenzione è efficace anche in via curativa.

GESTIONE ECO COMPATIBILE DEL TAPPETO ERBOSO
Esempio di piano per la gestione biologica di un tappeto erboso ornamentale.

 

ELEMENTI NUTRITIVI DELLE PIANTE: MACRO E MICRONUTRIENTI

In letteratura si trovano diverse definizioni di “elemento nutritivo”, quella più completa lo definisce come: sostanza indispensabile all’organismo per il mantenimento della vita, la sua crescita e il rinnovamento delle sue strutture.

Questo articolo è dedicato agli elementi nutritivi minerali che possiedono funzioni importanti in strutture molecolari delle piante (ad es. il Magnesio nella clorofilla), che hanno azione attivante nei confronti di un enzima (come cofattore enzimatico – ad es. Molibdeno nella nitrogenasi per la fissazione dell’azoto atmosferico da parte dei batteri simbionti nelle leguminose), che instaurano un potenziale osmotico (ad es. Potassio) o che instaurano equilibri elettrochimici cellulari fondamentali.

COME CAPIRE SE UN ELEMENTO NUTRITIVO È ESSENZIALE

Sono due le definizioni, nell’ambito della nutrizione minerale delle piante, per stabilire se un elemento nutriente è essenziale.

La prima ha un carattere essenzialmente biologico: un elemento nutriente si definisce essenziale se la pianta non è in grado di completare il proprio ciclo vitale (ciclo vegetativo e riproduttivo) senza di esso.

La seconda ha un carattere prettamente chimico: un elemento nutriente si definisce essenziale se forma una molecola o un costituente della pianta a sua volta essenziale.

Inoltre, un elemento nutritivo non deve essere sostituibile da un altro (ad es. il Cloro non è essenziale perché sostituibile dal Bromo) e,  rimuovendo questo elemento dalla pianta, essa non sarà in grado di compiere un intero ciclo vitale e presenterà sintomi da carenza.

MACRO E MICRONUTRIENTI: COSA SONO

Gli elementi nutritivi sono classificati secondo numerosi criteri; il principale e più comune è quello che distingue macronutrienti (presenti in quantità superiore allo 0,01%) e micronutrienti (presenti nella pianta in concentrazione fino allo 0,01% in peso).
I Macronutrienti sono: Carbonio, Idrogeno, Ossigeno, Azoto, Fosforo, Potassio, Zolfo, Calcio, Magnesio, Potassio e Cloro.
I Micronutrienti sono: Ferro, Manganese, Zinco, Rame, Boro e Molibdeno.
Vi sono poi altri elementi assorbiti dalle piante, in piccolissime quantità, che non rispondono al criterio di essenzialità come Silicio, Sodio, Alluminio e Cobalto.

Carbonio, Idrogeno, Ossigeno e Cloro non costituiscono fattori limitanti per la vita vegetale essendo disponibili abbondantemente in atmosfera e litosfera sotto forma di anidride carbonica e acqua o, abbondanti in natura.

Per i restanti elementi minerali si deve invece prevedere una più opportuna messa a disposizione per l’assorbimento da parte delle piante tramite l’uso di appositi piani di fertilizzazione.

COME VENGONO ASSORBITI GLI ELEMENTI NUTRITIVI

L’assorbimento degli elementi nutritivi, e quindi lo stato nutrizionale generale delle piante, dipende da numerosissime variabili:
– efficacia di assorbimento dei singoli nutrienti ed esigenza specifica della specie di pianta
– capacità di perlustrazione del terreno da parte delle radici
– caratteristiche fisiche del terreno come tessitura e struttura
– caratteristiche chimiche del terreno come pH e presenza di elementi minerali
– grado di umidità del suolo
– tasso di sostanza organica viva e livello di fertilità biologica del terreno

Pensiamo ad esempio al grado di acidità del suolo. La maggior parte degli elementi nutrienti è solubile e disponibile a pH neutro o sub acido (valori compresi tra 6,5 e 7).
Le piante, nel corso dell’evoluzione, si sono distinte in acidofile (come camelie, gardenie, rododendri e azalee), in neutrofile e basofile (come lattuga, cipolla e barbabietola). Il pH alcalino condiziona negativamente la solubilità di Calcio e Fosforo, favorendo la formazione di sali indisponibili mentre aumentano Potassio e Sodio. Un pH molto acido, per contro, favorisce un eccesso di elementi tossici quali Alluminio e Idrogeno.
Il professionista del verde, conoscendo la situazione dell’area di intervento e le piante interessate, deve agire sulla disponibilità degli elementi nutritivi. Può aumentarne il contenuto assoluto nel suolo con appositi programmi di fertilizzazione e con azioni, anche agronomiche, tese a migliorare il ciclo degli elementi e la facilità di assorbimento da parte delle piante ma anche rimuovendo e/o correggendo i fattori limitanti.

QUALI SONO GLI ELEMENTI NUTRITIVI

In ordine alfabetico questi sono gli elementi nutrienti minerali utili alle piante:

  • Azoto Elemento nutriente tra i più importanti per la crescita; è infatti costituente degli amminoacidi (quindi delle proteine), delle basi azotate (quindi degli acidi nucleici) e delle molecole per la conservazione e il trasferimento dell’energia, oltre che di tante altre molecole biologiche strutturali e funzionali essenziali. Stimola la moltiplicazione cellulare e condiziona da vicino l’attività fotosintetica favorendo la crescita dei tessuti vegetali. Condiziona l’assorbimento di fosforo P e potassio K.
  • Boro Ha un effetto marcato sulla funzione riproduttiva, in particolare la germinazione del polline e la differenziazione delle gemme a fiore. Condiziona il grado di lignificazione delle pareti cellulari favorendone al contempo stabilità ed elasticità. Stimola l’assorbimento degli altri cationi quali Calcio, Magnesio e Potassio.
  • Calcio È un importante cofattore enzimatico, stimola la divisione cellulare stabilizzando le strutture che la permettono (fuso mitotico) e la distensione cellulare. Sotto forma di sali pectati rinforza e stabilizza membrane e pareti cellulari per una maggiore resistenza agli stress. È un regolatore e messaggero cellulare e ha un ruolo essenziale nella produzione e maturazione dei frutti.
  • Cloro Elemento capace di elevare la pressione osmotica cellulare, influenza quindi il grado di idratazione e il meccanismo di chiusura e apertura degli stomi. Condiziona il processo fotosintetico.
  • Ferro Componente strutturale fondamentale di alcuni enzimi (proteine eme) e delle proteine ferro-zolfo. Ricopre il ruolo di cofattore enzimatico, ha un ruolo nella sintesi proteica, nella sintesi della clorofilla e dei pigmenti antociani. Partecipa a stabilizzare la struttura dei cloroplasti con un diretto effetto riguardo al livello e all’efficienza della fotosintesi e alla colorazione verde della vegetazione.
  • Fosforo Componente di fondamentali molecole biologiche quali nucleotidi e quindi acidi nucleici, fosfolipidi delle membrane cellulari e nucleotidi fosfati, implicati nella conservazione e nel rilascio di energia al servizio di tutti i processi metabolici cellulari. È un regolatore del pH cellulare e cofattore enzimatico. È elemento fondamentale nella fase di sviluppo degli apparati radicali, per la fioritura, la precocità di produzione dei frutti e la loro qualità e resistenza, per il fenomeno dell’accestimento di tutte le graminacee, comprese le specie da tappeto erboso.
  • Magnesio Costituente strutturale fondamentale della molecola della clorofilla e responsabile del colore verde. Ha diverse funzioni di trasporto cellulare, osmolare, regolatore del pH, cofattore di enzimi importanti come la ATPasi (responsabile dei meccanismi che mettono a disposizione l’energia per sostenere i processi metabolici). È immagazzinato come sostanza di riserva nei semi sotto forma di fitati di Magnesio.
  • Manganese Importante cofattore enzimatico, è implicato nella reazione fotosintetica di Hill in cui l’acqua viene scissa in ossigeno e idrogeno e nello stadio finale di riduzione dei nitrati. Agisce sulla distensione cellulare.
  • Molibdeno Fondamentale per la fissazione dell’azoto atmosferico da parte dei batteri simbionti delle leguminose, cofattore enzimatico, protagonista per la fase riproduttiva a determinare quantità e germinabilità del polline. In alcune piante, come la soia, aiuta la resa produttiva in semi e frutti.
  • Potassio Elemento nutriente tra i più importanti sia dal punto di vista quantitativo che del numero di funzioni alle quali attiene. Equilibratore di carica elettrica, contro ione per il trasporto di anioni come il nitrato, ha funzione osmolare per il turgore cellulare e l’apertura e chiusura degli stomi, nonché per la distensione cellulare. È inoltre elemento no stress per eccellenza contro gli stress biotici e abiotici, cofattore enzimatico. Essenziale è il suo ruolo nella sintesi proteica e fotosintetica.
  • Rame Cofattore enzimatico implicato nella sintesi e stabilità di clorofilla e altri pigmenti vegetali, ha ruolo nella sintesi della lignina. Siccome è un elemento in grado di cambiare carica elettrica, viene usato per la creazione di potenziali ossido riduttivi cellulari.
  • Zinco Cofattore enzimatico, ha un importante ruolo nella sintesi di amminoacidi solforati (triptofano) e nella sintesi delle proteine.
  • Zolfo Importante componente degli amminoacidi solforati e quindi delle proteine. Ha un ruolo decisivo nella sintesi proteica e come cofattore enzimatico.

COME INTEGRARE GLI ELEMENTI NUTRITIVI

I macroelementi, fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle piante, devono essere integrati abitualmente, seguendo il loro ciclo vegetativo. Per farlo si utilizzano concimi di varia natura in forma solida o liquida.
Ad esempio, un tappeto erboso avrà bisogno un apporto maggiore di Potassio durante l’estate e l’inverno, ovvero i periodi in cui, complici caldo e riduzione dell’acqua disponibile, sarà più esposto agli stress. Una concimazione con un fertilizzante ricco in Fosforo è invece consigliata alla semina in quanto questo elemento rafforza l’accestimento della pianta e la sua resistenza. Le dosi più alte di Azoto sono invece necessarie nei picchi di crescita, nel caso del tappeto erboso con specie microterme, in Primavera e Autunno.

Nel caso in cui le piante evidenzino carenza di alcuni microelementi vi sono prodotti liquidi a pronto effetto come la gamma NUTRIBIO (Nutribio Mg con magnesio e zolfoNutribio Fe con ferro, Antys K, Antys Ca …) con funzione antiossidante e stimolante radicale biologico, sviluppata da anni di ricerca dell’azienda Frayssinet. I microelementi Magnesio, Ferro, Manganese, Zinco, Rame e Molibdeno possono essere facilmente somministrati tramite la bustina super concentrata di FUSION TRACER. Può essere utile anche il fosfito di Potassio sequestrato FOSFO-K, con potere di prevenzione e cura degli attacchi fungini.
Quando si nota uno scolorimento della foglia, tipico della carenza di ferro, si può reintegrare l’elemento nutritivo tramite FERPLUS CU, rinverdente endoterapico in forma liquida oppure, quando l’oggetto di interesse è il tappeto erboso, usare il solfato di ferro granulare IRON TOP.