Calendario Verde di Agosto – consigli per giardini verdi anche in estate
Ecco il calendario verde per il tappeto erboso e il giardino di agosto 2023, sviluppato dai nostri agronomi del settore giardinaggio.
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Calendario Verde di Luglio – un prato verde anche in estate
Ecco il calendario verde per il tappeto erboso di luglio 2023, sviluppato dai nostri agronomi del settore giardinaggio.
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Le alte temperature e la mancanza di acqua mettono il nostro tappeto erboso e le piante sotto un forte stress durante il mese di luglio. È importante adottare le giuste precauzioni per assicurare una corretta manutenzione. Prima fra tutti, è importante alzare l’altezza di taglio di almeno 1 cm rispetto alla primavera, mantenendo i tappeti erbosi ricreativi e ornamentali a un’altezza di almeno 5 cm e quelli a uso sportivo a un’altezza di almeno 3 cm.
Calendario verde di Novembre – bisogni del tappeto erboso in inverno
Ecco il calendario verde di Novembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti riguardo le necessità del tappeto erboso in questo mese di transizione tra autunno e inverno.
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L’autunno sembra essere finalmente arrivato.
A novembre, con temperature via via più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso si prepara al riposo invernale. Questo è il mese ideale per lavorare sul tappeto erboso affinché possa splendere al meglio la prossima Primavera.
È ora di spegnere l’impianto d’irrigazione e di supportare il prato con Potassio (K).
Per le semine tardive – in un periodo non ideale – vengono invece in nostro soccorso miscugli con varietà di loietto che germinano anche a temperature prossime allo zero.
Vediamo meglio come gestire il tappeto erboso a novembre nell’articolo qui sotto che approfondisce il Calendario del Verde.
Semina del tappeto erboso a Novembre
Novembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono però disponibili delle varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive.
Per semine a novembre il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida. Nel centro-sud Italia e fino a metà mese in Nord Italia, consigliamo di seminare blend di loietti come Overseeding Sport (3 varietà americane di loietto perenne) o Green Overseeding (loietti europei di colore verde brillante).
Quando le temperature iniziano ad abbassarsi ulteriormente (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne) e scendono sotto i 6 gradi, gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e le specie macroterme non avranno così problemi al risveglio la prossima tarda primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonchè per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), in questo periodo conviene evitare di “spingere” eccessivamente con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
Semina di prati fioriti in autunno
Al contrario dei miscugli fioriti comunemente disponibili sul mercato, ve ne sono alcuni all’interno del nostro range che possono essere seminati anche a novembre. Miscugli come Polline selvaggio e Tappeto Campestre, essendo composti solamente da specie fiorite selvagge, non hanno problemi di germinabilità e, anzi, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene fioriture migliori la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Novembre
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio simili a quelle di ottobre (intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo).
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, previene il passaggio di luce e aria sul prato.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere notevolmente diradate. Fino a che le temperature sono superiori allo zero termico (anche di notte) e perdura lo stato di siccità si può continuare a irrigare il prato 1-2 volte alla settimana, aggiustando la quantità di acqua in base alle reali condizioni dell’area. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce e d’irrigare sempre dopo aver eseguito le concimazioni.
A fine mese o comunque quando c’è possibilità di gelate, svuotare l’impianto d’irrigazione per evitare che alcune tubature si possano danneggiare durante l’inverno.
Novembre è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio offre molti benefici al tappeto erboso tra cui fornire resistenza meccanica alle pareti cellulari e quindi indurre una maggiore resistenza a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine). Se vuoi sapere tutti i benefici apportati dal potassio, guarda il nostro video.
In gran parte d’Italia, novembre inizia a essere un mese “a rischio” per portare avanti operazioni importanti di lavorazione del suolo come le aerificazioni o verticutting. Se necessario effettuare una lavorazione del suolo, si consiglia di farlo quando non sono previste gelate nei giorni a venire per non rischiare di compattare estremamente il terreno e di esporre a un freddo eccessivo le radici.
Operazioni del suolo non troppo impattanti come il topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) sono raccomandate per migliorare la struttura del terreno e ridurre la presenza di feltro nelle aree a clima più tipiedo come quelle del centro-sud Italia. I benefici saranno maggiori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale finissimo Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti. Per aiutare il tappeto erboso si deve procedere quindi il prima possibile con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.
Come suggerito nel calendario verde di novembre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida che risulta velocemente assimilabile anche in condizioni sfavorevoli come le basse temperature.
Dopo la metà di novembre o a inizio Dicembre, per le regioni più calde, è fortemente consigliato fare l’ultima concimazione dell’anno con l’ammendante Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che permette anche al cliente finale di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto. Il prato, più forte, sarà meglio in grado di difendersi dagli attacchi di patogeni invernali.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
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Gestione delle Macroterme in autunno: consigli per professionisti del verde
Nel periodo autunnale, la gestione delle macroterme e del tappeto erboso in generale, richiede particolare attenzione. A differenza di quanto si possa pensare, la riduzione dell’attività vegetativa non diminuisce il lavoro necessario per mantenerle in salute.
Nel caso delle specie macroterme il tappeto erboso deve essere accompagnato, nelle migliori condizioni di salute possibili, verso la inevitabile fase di dormienza invernale.
Questo fenomeno, caratterizzato da una evidente decolorazione dei tessuti fogliari, è un meccanismo di difesa che queste specie adottano per proteggersi dai rigori invernali. Intorno ai 10° C le specie macroterme come Cynodon e Paspalum arrestano il metabolismo e la propria crescita vegetativa.
Temperature al di sotto dello zero per periodi prolungati possono causare danni gravi e persino la morte delle macroterme, quindi in zone con climi rigidi, è consigliabile optare per specie microterme.
Calendario Verde di Giugno – consigli per i giardini d’estate
Ecco il calendario verde di Giugno sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.
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Con l’arrivo del mese di giugno, le temperature si alzano e restano costantemente sopra i 20 gradi, anche di notte. Le giornate si allungano e l’umidità dell’aria aumenta, mentre le precipitazioni diminuiscono.
Questo periodo rappresenta una sfida per il tappeto erboso e i giardini, in quanto le alte temperature e la mancanza di acqua possono causare uno stress significativo. Con i nostri accorgimenti e l’uso corretto dei prodotti, è possibile preparare il tappeto erboso e le piante ad affrontare al meglio le sfide dell’estate.
È il momento di preparare il tappeto erboso allo stress estivo
Una pratica utile consiste nell’aumentare l’altezza di taglio del prato di almeno 1 cm rispetto alla lunghezza mantenuta durante la primavera. Inoltre, è importante incrementare la quantità di acqua fornita tramite l’irrigazione, evitando però di irrigare di sera.
È consigliabile studiare un piano di irrigazioneche mantenga un corretto livello di idratazione del tappeto erboso nel tempo. Questo piano dovrebbe stabilire turni di irrigazione, quantità di acqua da somministrare e momenti di intervento in base alle condizioni pedoclimatiche e al tipo di tappeto erboso presente.
Nel caso in cui sia necessario effettuare una semina d’emergenza per il tappeto erboso in microterme, è preferibile optare per la posa di zolle anziché seminare. Al fine di ridurre lo stress subito dal prato a rotoli e favorirne un rapido attecchimento, si può considerare l’utilizzo del biostimolante Nutribio N dopo la posa. Questo prodotto contiene lo stimolante radicale Osyr e polifenoli antiossidanti che stimolano la crescita delle piante, aumentano la resistenza del tappeto erboso allo stress ossidativo e ottimizzano la sua nutrizione idro minerale. Noterai subito la differenza nell’attecchimento e nella ripresa del prato pronto.
La nutrizione dei tappeti erbosi già insediati
A giugno, uno degli obiettivi principali è aiutare le piante a sopportare gli stress ambientali come il caldo, la siccità e le malattie estive. In questa sfida, i concimi giusti svolgono un ruolo significativo. In particolare, si consiglia l’utilizzo di fertilizzanti ad alto contenuto di potassio e con azoto a lento rilascio.
Il potassio ha diverse funzioni benefiche: aiuta a prevenire l’evapotraspirazione estiva e aumenta la resistenza del tappeto erboso alle patologie fungine, al calpestio e all’usura meccanica.
A seconda delle esigenze e del livello di manutenzione richiesto, è possibile procedere con la fertilizzazione del tappeto erboso prima dell’arrivo del grande caldo secondo le diverse opzioni disponibili: concimi minerali, organo-minerali o concimi organici come Ever 7.
Come suggerito nel calendario verde di giugno, i concimi liquidi possono essere particolarmente utili in questo periodo, poiché vengono assorbiti più rapidamente dalla pianta, riducendo notevolmente il rischio di bruciature. I prodotti Nutribio 4.3.6 e Nutribio K, entrambi contenenti lo stimolante radicale Osyr e una serie di molecole antiossidanti con funzione antistress, offrono un apporto completo e un reale supporto per le piante, tappeto erboso compreso.
Scegliendo i concimi adeguati e seguendo le linee guida consigliate, si potrà garantire una corretta nutrizione delle piante durante il periodo estivo, aiutandole a superare gli stress ambientali in modo efficace. Leggi il calendario verde per i dosaggi consigliati.
Nuove semine di Macroterme
Sebbene sia fortemente sconsigliato seminare specie microterme come festuca, loietto, poa e agrostide a giugno, questo è invece il periodo ideale per la semina delle specie macroterme da tappeto erboso, come la bermuda (Cynodon dactylon). Nel nostro catalogo prodotti, offriamo una nuova cultivar di bermuda d’élite da seme chiamata SunQueen. Questa varietà è stata sviluppata da Pure Seed Testing e si è classificata al primo posto NTEP (National Turfgrass Evaluation Program) per la sua capacità di rapido insediamento.
SunQueen non solo si distingue per la sua rapida crescita, ma è anche altamente resistente alle malattie, alla siccità e alla salinità del terreno. Inoltre, presenta un’eccezionale capacità di mantenere a lungo il suo colore anche durante l’autunno, aggiungendo un tocco di bellezza al giardino durante la stagione più fresca dell’anno.
Per ottenere i migliori risultati nella semina della bermuda SunQueen, è consigliabile seguire alcuni semplici passaggi. Innanzitutto, preparare il terreno rimuovendo eventuali detriti, livellandolo accuratamente e rompendo eventuali zolle. Successivamente, distribuire uniformemente i semi sulla superficie, cercando di coprirli leggermente con terriccio specifico (come EasyGreen) oppure sabbia miscelata da ammendante organico (come Vegevert, specifico per tappeti erbosi). È importante mantenere il terreno costantemente umido durante il processo di germinazione, irrigando regolarmente senza eccedere per evitare il ristagno d’acqua. Dopo circa 14 giorni si potranno già ammirare i primi risultati.
Manutenzione della Bermuda già insediata
I tappeti erbosi costituiti da specie macroterme come bermuda, paspalum e zoysia, che sono già ben insediati, necessitano di un apporto nutrizionale extra per garantire una crescita ottimale durante la stagione estiva. Queste specie sono conosciute per la loro richiesta di azoto, quindi è fondamentale fornire loro concimi ad alto contenuto di azoto per soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Due prodotti consigliati per stimolare la crescita dei tappeti erbosi di cynodon, paspalum e zoysia sono Knox 24-0-5, che contiene il 30% di azoto ricoperto da XRT, e Antys 15, un concime liquido 15-4-6 arricchito con oligoelementi.
È importante tenere a mente che le altezze di taglio ideali per la bermuda variano generalmente tra i 10 e i 25 mm, a seconda della varietà selezionata. Altezze di taglio superiori potrebbero causare un tappeto erboso eccessivamente infeltrito, con il rischio di effettuare tagli troppo bassi durante le operazioni di cura. In generale, queste specie tendono a formare uno strato di feltro denso, pertanto è necessario effettuare regolarmente verticut per eliminarlo e applicare periodici top dressing con sabbia e Vegevert. In caso di strati di feltro particolarmente spessi e difficilmente rimovibili meccanicamente, consigliamo l’uso del prodotto biologico anti feltro NoThatch.
Prestando attenzione a questi aspetti cruciali nella gestione del tappeto erboso, si potrà garantire una crescita sana e rigogliosa delle specie macroterme come bermuda, paspalum e zoysia, mantenendo un prato di qualità durante tutta la stagione estiva.
Agenti umettanti per gestire al meglio l’acqua
L’utilizzo di un agente umettante, come Tournament Ready, Magnum granulare o Magnum 44 Oneshot, offre numerosi benefici, soprattutto in termini di risparmio idrico durante il periodo estivo. Questo tipo di prodotto è in grado di migliorare l’uniformità di distribuzione dell’acqua lungo la superficie del terreno e la sua percolazione nel profilo del suolo. Ciò contribuisce a creare e conservare una riserva idrica all’interno della zona radicale, dove le radici delle piante possono trarre nutrimento e idratazione.
Grazie all’utilizzo di agenti umettanti, è possibile ridurre al minimo le perdite d’acqua dovute al ruscellamento superficiale e all’evaporazione, migliorando così l’efficienza degli interventi di irrigazione. Questa migliore gestione idrica permette un notevole risparmio di acqua, che può essere quantificato in una riduzione dei consumi totali annui del 20-30%.
Inoltre, l’uso di agenti umettanti aiuta a prevenire la formazione di aree secche (dry spot), particolarmente problematiche durante un periodo in cui il tappeto erboso è già soggetto a perdite di liquidi. Evitare l’insorgenza di tali zone secche è essenziale per mantenere un aspetto uniforme e sano del prato.
We Greencare, come proteggere la pianta dagli stress estivi
Anche nel mese di giugno, è possibile adottare una gestione del tappeto erboso e del giardino in generale più biologica e sostenibile, agendo con costanza e prevenzione. Utilizzando prodotti che favoriscono la resistenza naturale delle piante, si può garantire una migliore capacità di sopportare gli stress estivi causati da alte temperature, siccità e attacchi di insetti e patogeni fungini.
Una combinazione efficace è quella di distribuire Double-D insieme a Fosfo-K, massimizzando l’azione fungistatica dei microelementi contenuti e stimolando la produzione di molecole di resistenza naturali. Grazie alle proprietà cicatrizzanti del Rame e dello Zinco, Double-D è efficace anche in fase curativa.
Per ottenere risultati più efficaci, si consiglia di abbinare anche le alghe pure contenute in Compass Bio ai L-aminoacidi liberi di Turbine Amino. Questa miscela concentrata di prodotti liquidi avrà un effetto antistress e rigenerante sia sul tappeto erboso che sulle piante.
Per accelerare il processo di recupero dagli stress estivi come il caldo e la siccità, è possibile utilizzare trattamenti a base di chitosano, come Asset Chitosan. Si tratta di un prodotto liquido concentrato, derivato dalla chitina, un biopolimero organico sostenibile, che favorisce la salute e la crescita delle piante.
Fino a quando le temperature non diventano eccessivamente elevate (oltre i 29-30 gradi), i microrganismi concentrati presenti in Bacillium, Beauvum, Bio seed e Tricum possono contribuire a rendere più sani e resistenti sia il tappeto erboso che le piante. Inoltre, grazie ai microrganismi apportati al suolo, aiutano le piante a difendersi dagli attacchi di patogeni fungini associati alle malattie estive e da alcuni insetti dannosi. È sempre consigliabile abbinare l’uso di questi prodotti all’uso di un concime liquido con biostimolante e antiossidanti come Nutribio N, per ottimizzare la nutrizione e la resistenza del tappeto erboso e delle piante.
Con l’adozione di queste soluzioni naturali e sostenibili, si può garantire la salute e la vitalità del tappeto erboso e del giardino durante la stagione estiva, minimizzando l’impatto ambientale e promuovendo una gestione consapevole e rispettosa dell’ambiente.
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Le indicazioni date dai nostri agronomi nel Calendario Verde di giugno sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo. Contatta il tuo referente tecnico-commerciale di zona per un piano di gestione personalizzato.
Carenza di Potassio (K), un elemento fondamentale in vigna
Il ruolo del potassio (K) per la vite
In passato quando il valore della produzione viticola era basato sul grado alcolico, apportare in gran quantità potassio era sinonimo di aumento del rendimento. Al giorno d’oggi, con una ricerca sempre maggiore di qualità nei vini e l’osservazione di grandi concentrazioni di questo elemento nei suoli, si è evoluto il pensiero verso questa pratica in quanto può portare squilibrio di maturità, aumento del pH dei mosti e instabilità dei vini.
Il ruolo del potassio è ben noto; oltre ad aumentare il tasso di zucchero e il volume del raccolto, agisce sul controllo dell’apertura e chiusura degli stomi e quindi nella traspirazione, permettendo di migliorare la resistenza delle colture in caso di stress idrico. Questo catione molto mobile regola gli scambi osmotici, favorendo l’aumento della salinità nella cellula.
Da qui il suo ruolo d’interesse per rinforzare le colture nelle situazioni ad alto rischio di gelata. Nutribio K e Nutrikali sono prodotti adatti per la salvaguardia dei vigneti in queste situazioni.
L’antagonismo con Magnesio e Calcio
Sintomi da carenza di Potassio
Il potassio agisce come antagonista nell’assimilazione di calcio e magnesio il che, oltre che a carenze nutrizionali, può portare ad un aumento di sensibilità alla Botrite (blocco del calcio) e a un disequilibrio della maturazione (riduzione del colore per mancanza di magnesio come nel grenache).
La scelta del vitigno e del porta innesto ha un ruolo importante sulla dinamica del potassio: vi sono dei vitigni, come il Merlot, Corvina e Sangiovese e dei porta innesto che sono particolarmente sensibili alla carenza di potassio. Quindi, su tali vitigni e in pr
imavere fredde e umide, il magnesio e il calcio, meglio assimilati (via passiva), possono agire in antagonismo con il potassio.
Si potranno così osservare delle carenze o disfunzioni potassiche, anche in suoli opportunamente provvisti di questo elemento.
L’impatto del Potassio nei vini
La qualità dei vini dipende dal tenore di potassio presente negli acini e nei mosti in quanto influenza il livello di acidità e il livello di zuccheri nel mosto. L’acidità gioca un ruolo essenziale nella composizione fisico-chimica dei vini e quindi nella percezione di equilibrio dal punto di vista organolettico: la tensione dei profumi, la percezione di dolcezza e dei tannini, ecc
L’acidità ha un’incidenza su più parametri: sui microrganismi, sulla gestione della fermentazione, sui metodi di macerazione (nel caso dei vitigni rossi), sul colore e la sua stabilità, sull’intorbidimento e sulla conservazione dei vini.
La conoscenza degli aspetti chimici permette di comprendere meglio l’influenza del potassio sull’acidità:
Il vino contiene differenti acidi: l’acido tartarico, l’acido malico e citrico che derivano direttamente dagli acini. Gli altri acidi, alcolici e malolattici, sono prodotti nel corso delle fermentazioni e hanno un potere acidificante variabile.
Sul mosto l’equilibrio acido-base è costituito essenzialmente dall’acido tartarico, l’acido malico e il potassio. L’acido tartarico è un acido forte ma che precipita con i minerali come il potassio. L’acido malico è un acido debole che non precipita ma è instabile (e diminuisce in caso di fermentazione malolattica); viene trasformato dai lieviti e dai batteri in acido acetico e succinico.
Il pH del mosto è quindi determinato essenzialmente dal tenore in acido tartarico e in potassio. Quando il tenore in potassio è elevato questo aumenta le combinazioni potassio-acido tartarico e ciò comporta quindi delle precipitazioni tartariche e una diminuzione dell’acidità.
Quindi il tenore in potassio dei mosti ha un’incidenza:
Sull’acidità dei vini: eccessi di potassio comportano una diminuzione dell’acido tartarico (precipitazione tartarica) e quindi una bassa acidità dei vini
Un eccesso di potassio è spesso all’origine di vini eccessivamente alcolici
Il 30% del potassio si trova nella buccia degli acini: è comprensibile quindi come la pigiatura abbia un’incidenza diretta sul tenore in potassio dei mosti e quindi sulla sua importanza.
Un’acidità relativamente bassa rimane un obiettivo qualitativo essenziale per fare dei grandi vini ma tutto sta nell’equilibrio. Un’acidità maggiore maschera un po’ la mancanza di struttura, dona freschezza ai vini bianchi e rosati, ma può anche portare un lato che “secca” nel retrogusto.
Basta un solo prodotto per correggere rapidamente le carenze di potassio: NUTRIBIO K, con antiossidanti e stimolante radicale omologato.
Dalla fase di forte spinta vegetativa che ha caratterizzato le operazioni colturali primaverili, nei mesi estivi si assiste solitamente ad una riduzione di attività per quanto riguarda i tappeti erbosi. Questo però non accade in modo uniforme sul nostro territorio in quanto ricco di microclimi, e non avviene per le specie macroterme, tipicamente bene adattate a climi caldi e ben tolleranti ad una riduzione delle precipitazioni atmosferiche.
Le alte temperature, con il conseguente aumento dell’evapotraspirazione, riducono invece fortemente il rigoglio vegetativo delle specie microterme. In questa puntata del nostro excursus manutentivo sul tappeto erboso, vediamo insieme ed in estrema sintesi quali sono le operazioni colturali che ci attendono in questo particolare periodo dell’anno caratterizzato da un forte caldo.
In questi mesi è bene impostare l’altezza di taglio al di sopra delle medie praticate nel corso dell’anno. Un’altezza maggiore determina anche un maggiore approfondimento dell’apparato radicale a tutto vantaggio di una maggiore capacità nel prelevare acqua dagli strati di suolo più profondi da parte del tappeto erboso.
L’altezza di taglio va quindi impostata intorno a 30/35 mm con frequenza bisettimanale (settore ornamentale) utilizzando macchinari rotativi (fanno eccezione le Agrostis spp. che dovranno essere comunque tagliate con macchinario elicoidale ad altezze non superiori ai 20 mm) ed intorno a 25/30 mm con frequenza trisettimanale nel settore sportivo utilizzando macchinari elicoidali.
Anche qui fanno eccezione le Agrostis spp. dei greens dei campi da golf e dei campi da tennis che avranno un’altezza di taglio pari a 4/5 mm.
In questi mesi, dopo l’ultima fertilizzazione di giugno, è bene ridurre del tutto gli apporti azotati quantomeno fino alla fine del mese di agosto/primi di settembre, ma può essere assai utile continuare con le somministrazioni di potassio ed eventualmente minime integrazioni di N nel settore sportivo. In questo periodo fosforo e ferro sono elementi che possono venire somministrati solo in presenza di precise carenze evidenziate da analisi chimiche.
Di fondamentale importanza il continuo supporto irriguo. Buona regola quella di reintegrare in modo costante il quantitativo di acqua che il tappeto ed il suolo perdono per effetto combinato dell’evapotraspirazione. Da sfatare del tutto infatti il seguente ragionamento, purtroppo ancora molto seguito: “L’irrigazione diurna dell’erba è assolutamente da evitare poiché i raggi del sole, irradiando la singola goccia d’acqua posata sulla foglia, vengono intensificati dall’effetto “lente”, con il risultato di ustionare le lamine fogliari causando danni a volte irreparabili”
Con la tropicalizzazione del Mediterraneo in atto, dopo le calde estati con le quali abbiamo imparato a convivere, e con i tappeti erbosi di giardini ed impianti sportivi a volte ridotti in condizioni pietose dal micidiale connubio di siccità e alte temperature, il ragionamento di cui sopra può rappresentare persino un’insidia per il tappeto.
Lo scopo del Syringing (leggera somministrazione di acqua al tappeto un paio di ore prima del manifestarsi delle massime temperature giornaliere) è quello di abbassare la temperatura del tappeto erboso in quanto evaporando, l’acqua depositata sulle foglie raffredda l’interno dell’apparato vegetativo. Possiamo così affermare senza tema di smentite che da un punto di vista agronomico sarebbe senz’altro preferibile una irrigazione diurna piuttosto che notturna.
Nella variegata gamma Unmaco i prodotti che possono essere utilizzati nel periodo estivo sono:
SETTORE ORNAMENTALE Knox 10-0-30 Super Kappa (granulo 2/3 mm) – fertilizzante per tappeti erbosi di alta qualità a forte apporto di potassio. Il vettore azotato è suddiviso in frazione a pronto effetto costituita da urea (5%) e da frazione a lenta cessione XRT (5%). XRT o Exented release Technology è una tecnologia che permette un rilascio azotato in modo continuativo, ma graduale per oltre 90 giorni. Nel periodo considerato, in considerazione dell’alto titolo in Potassio e della necessità di ridurre gli apporti azotati può essere sufficiente una dose di 1-2 kg/100 m². Unigreen 8-5-18 – fertilizzante organo-minerale con azoto organico a lenta cessione, da usare in dose di 30-40 g/mq, a seconda delle necessità e della situazione. Unigreen 12-5-25 + Fe + Mg – fertilizzante minerale con azoto a lenta cessione e microelementi per aumentare la resistenza del tappeto erboso e mantenere un colore verde brillante. Da usare in dose di 30-40 g/mq, a seconda delle necessità e della situazione. Nutribio K (liquido) – fertilizzante con antiossidanti naturali che migliora la resistenza delle piante alle malattie e agli stress, oltre a correggere velocemente le carenze potassiche (effetto tensioattivo). Contiene anche lo stimolante radicale omologato Osyr.
Il dosaggio è variabile in funzione delle necessità, all’interno di un range tra 5 e 10 l/ha.
SETTORE SPORTIVO Knox 10-0-30 Super Kappa (granulo 2/3 mm) Unigold 0-0-47 – fertilizzante micro granulare con alto tenore di ossido di potassio. Dose: 20-30 g/mq. Unigreen 6-5-20 Nutribio K (liquido) Nutribio N (liquido) – prodotto radicante e biostimolante naturale di origine vegetale. Agisce come protettore delle auxine, impedendone la degradazione, e come stimolo dei processi cellulari di lignificazione nei tessuti radicali. Il dosaggio è variabile da 10 a 20 kg/ha in soluzione allo 0,2 %.
L’uso ripetuto di Nutribio N permette d’incrementare dal 25 al 75% l’estensione dell’apparato radicale.