Come rigenerare il tappeto erboso in primavera: consigli pratici

Se sei un professionista del verde o un appassionato di giardinaggio, se come lavoro gestisci superfici sportive come campi da calcio o da rugby, saprai che un inverno particolarmente freddo o piovoso, l’insorgenza di malattie fungine autunno-invernali, un utilizzo molto intenso delle superfici o qualsiasi altra causa di deperimento possono rovinare e diradare anche in modo evidente un tappeto erboso di microterme. Ci si può trovare così in primavera con un tappeto erboso rovinato, sia esteticamente che nella sua funzionalità.
La soluzione per riportare il prato in condizioni ottimali a Primavera è la sua rigenerazione.

Cosa vuol dire rigenerare un prato

La rigenerazione del tappeto erboso consiste in un insieme di operazioni agronomiche, delle quali la fondamentale è la trasemina. Questo processo comporta la semina di loietto o di un miscuglio (solitamente con grande percentuale di loietto) su un prato già esistente allo scopo di migliorarne la densità, l’aspetto e la funzionalità. La primavera, insieme all’autunno, è la stagione ideale per la trasemina dei prati di microterme (Festuca, Loietto e Poa pratense). In questo momento dell’anno, il grado di umidità e la temperatura dell’aria e del suolo coincidono con le migliori condizioni per favorire la germinazione e l’affermazione del nuovo seme. In particolare, la temperatura del terreno si avvicina ai 20°C ovvero i gradi ottimali per mettere a dimora nuovo seme.

Ai fini della miglior riuscita è fondamentale la tempestività di intervento, evitando di procedere alla rigenerazione del tappeto erboso in prossimità delle temperature elevate tipiche della nostra estate, caratterizzata anche da scarsità d’acqua.

Come rigenerare il tappeto erboso

Per procedere con una rigenerazione del tappeto erboso di qualità, è importante eseguire alcune operazioni agronomiche fondamentali.

Preparazione del terreno per la trasemina

  1. Taglio basso del tappeto erboso a 2-2,5 cm. In caso di erba molto alta, è meglio raggiungere l’altezza opportuna suddividendo in due tagli successivi, a distanza di qualche giorno uno dall’altro.
  2. Verticutting con macchina con lame verticali in grado di strappare-asportare feltro e muschio e incidere la superficie del terreno per preparare al meglio lo spazio destinato al nuovo seme. Un’eccessiva presenza di feltro è molto insidiosa perché favorisce le malattie fungine, rallenta gli scambi idrici e gassosi tra terreno e atmosfera e non permette ai concimi e alle sementi di venire a contatto con alcune aree del terreno. Se il verticutting non è abbastanza per la rimozione del feltro, ti consigliamo l’uso di buoni concimi organici e di un prodotto liquido come NoThatch.
  3. Raccolta del materiale di risulta (feltro e residui di taglio).
  4. Bucatura con una macchina operatrice dotata di punte e movimento “lifting” per rimediare a un eccessivo grado di compattamento del terreno e favorire la crescita degli apparati radicali in profondità. Un’operazione ancora più efficace, seppure più impegnativa e costosa, è la carotatura con macchina operatrice dotata di fustelle cave.
    Maggiormente diffusa in tappeti erbosi a uso intensivo e sportivo quali campi da golf e da calcio, la carotatura permette l’estrazione e l’asportazione delle carote di terra. Aggiungendo negli spazi creatosi ammendanti di qualità si avranno notevoli miglioramenti sulla tessitura, la struttura e la fertilità biologica del terreno e sul drenaggio del tappeto erboso.
  5. Stesura di un mix composto da sabbia silicea di fiume specifica per tappeto erboso con Vegevert, ammendante organico biologico contenente lo stimolante radicale Osyr e sostanza organica viva. In alternativa si può optare per un Top dressing con terriccio professionale Orgasyl Regarnissage contenente pozzolana e stimolante radicale Osyr, in quantità sufficiente per la chiusura dei fori della carotatura e la livellatura del terreno. L’apporto di questi prodotti permette non solo di migliorare la struttura del terreno ma anche di stimolare la vita microbica del suolo e lo sviluppo radicale delle piante.
  6. Passaggio con rete e spazzolatrice per regolarizzare al meglio la superficie del terreno e riempire i buchi della bucatura-carotatura con il top dress precedentemente steso.

Trasemina del tappeto erboso

È il momento della semina con blend o miscuglio di sementi per tappeto erboso a base di Lolium perenne.
Il Loietto è infatti la specie che per caratteristiche intrinseche si presta al meglio per questa operazione, essendo caratterizzata da notevole aggressività e rapidità di insediamento. Questi due sono parametri fondamentali per recuperare la superficie del tappeto erboso in tempi stretti e consoni alle esigenze di utilizzo. Ma anche per tutelarci dalla competizione delle piante infestanti a foglia larga e stretta che incontrano, andando verso la stagione più calda, le migliori condizioni per affermarsi.
Per la trasemina si prestano bene, seppur con meno efficacia, anche Festuca, Poa e Agrostide, per rigenerare tappeti erbosi della stessa tipologia di composizione floristica. Queste specie hanno minore prontezza di germinazione ed emergenza (Poa) e l’esigenza di avere molto spazio a disposizione e il miglior contatto possibile con il terreno per svilupparsi al meglio (Festuca).

Ciuffi d'erba che crescono dopo la rigenerazione del tappeto erboso

Cosa fare dopo la trasemina del tappeto erboso

Una volta che si sono eseguite tutte le operazioni per preparare il suolo e si è distribuito il seme per la trasemina, si può procedere così per avere una corretta rigenerazione:

  1. Sistemazione dell’impianto di irrigazione per assicurarsi di mantenere il seme al giusto grado di umidità, senza creare ristagno. L’ideale è fare più cicli di bagnatura durante il giorno ma di breve durata.
  2. Primo taglio delle nuove piantine ben radicate operando con un rasaerba con lame ben mantenute e affilate per evitare sfilacciature e strappi, preferibilmente con raccolta del materiale. Ricordarsi di regolare la macchina a un’altezza tale da non tagliare mai oltre 1/3 della foglia per ogni singolo taglio ma cercare di “spuntare” solamente.
  3. Dopo il primo taglio, concimare con fertilizzante apposito con alto titolo in fosforo come Unigreen 10-18-10 Starter, alla dose di 30-35 g/mq, distribuendo il prodotto a foglia asciutta e irrigando subito dopo. Fondamentale è il ruolo del fosforo nelle prime fasi di crescita delle giovani piantine per favorire lo sviluppo e l’approfondimento degli apparati radicali e nello stimolare l’accestimento ovvero la produzione dei germogli laterali.

La scelta del seme per la trasemina

La scelta del seme è fondamentale per ottenere una buona riuscita nella rigenerazione del tappeto erboso. Prima di tutto, è importante decidere quali essenze seminare: è possibile optare per una sola varietà di Lolium perenne, del loietto in blend o un miscuglio di Lolium perenne e Poa pratensis.
Tra i prodotti più indicati per la trasemina abbiamo:

  • Overseeding sport, un blend composto da tre varietà di Loietto che si insedia rapidamente e garantisce un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro. Questo seme tollera il taglio basso e ha dimostrato di essere resistente agli attacchi di insetti e alle principali malattie fungine, grazie agli endofiti presenti in alta percentuale. Inoltre, il seme è BIOATTIVATO, ovvero trattato con biostimolanti a base di micorrize, batteri della rizosfera e radicanti naturali, per esaltarne le qualità e la velocità di sviluppo. Overseeding Sport è indicato per la trasemina di tappeti erbosi sportivi e giardini a foglie fini di microterme e per la trasemina autunnale su macroterme. Apprezzato anche come miscuglio per le operazioni di copertura dei divot nei fairway dei campi da golf. La dose di semina consigliata per la rigenerazione primaverile del tappeto erboso ornamentale è di 35-45 g/mq, che può essere aumentata fino a 60 g/mq per i campi sportivi, in base al grado di copertura erbosa e al periodo di intervento.
  • Overseeding super contiene 3 varietà di Lolium perenne e Poa pratensis, con composizione 90-10.  Anche questo miscuglio si insedia rapidamente e garantisce un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro, tollerante il taglio basso e resistente agli attacchi di insetti e alle principali malattie fungine. Overseeding Super è indicato per la trasemina di tappeti erbosi sportivi e giardini a foglie fini di microterme e per la copertura di divot sui fairway dei golf. La dose di semina consigliata è di 30-40 g/mq.; è rapido per insediamento e chiusura, permette di ottenere un tappeto erboso a foglie fini di colore verde scuro.
  • Green overseeding è un blend con tre varietà di Lolium perenne di origine europea che si insedia rapidamente e garantisce un tappeto erboso di colore verde brillante. Questo miscuglio è ottimo per traseminare tappeti di colore chiaro e per dissimulare la presenza di Poa annua.
  • Sono disponibili anche varietà singole di Lolium perenne di ultima generazione come Cleopatra, Gallop, Intense, Pearlgreen e Silver Sun.

 

La rigenerazione del tappeto erboso richiede attenzione e cura, ma i risultati sono sorprendenti. La tua superficie sportiva o il tuo giardino torneranno densi, verdi e splendenti. Inoltre, un tappeto erboso sano e rigenerato è un toccasana per il pianeta: contribuirà a ridurre l’effetto serra, a trattenere l’acqua piovana e a migliorare la qualità dell’aria.

Calendario Verde di Aprile: la guida completa per la cura del giardino in primavera

Il calendario verde di Aprile, sviluppato dai nostri esperti agronomi, può diventare un prezioso strumento a disposizione dei professionisti del verde e degli appassionati di giardinaggio, che fornisce utili consigli su tutte le attività da svolgere nel giardino durante la primavera. Questo mese è particolarmente ricco di lavori da fare, e il calendario verde di Aprile si presenta come una guida completa per ogni singola attività.

Il calendario verde di Aprile prevede due pagine: una dedicata alla semina e manutenzione del tappeto erboso, mentre l’altra si concentra sulla cura delle piante, la semina dei prati fioriti e in generale sul mantenimento del giardino in maniera sostenibile. Grazie a questo strumento, potrai ottenere una visione d’insieme sulle attività da svolgere in questo mese primaverile e organizzarti al meglio per effettuare tutti i lavori necessari negli spazi verdi dei tuoi clienti.

[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Aprile senza leggere l’approfondimento]

Aprile, dolce dormire?
La natura non la pensa così…

Con l’allungarsi del fotoperiodo e l’aumento delle temperature (anche notturne), la fotosintesi delle piante funziona a pieno ritmo, facendo sì che piante, arbusti e tappeto erboso siano in pieno risveglio vegetativo.

Aprile, infatti, è un mese molto importante per il giardinaggio: con il risveglio vegetativo delle piante e la crescita del tappeto erboso, è fondamentale prestare la giusta attenzione alle esigenze della vegetazione per farla crescere sana e rigogliosa tutto l’anno.
In questo articolo, vedremo come concimare al meglio il tappeto erboso e le piante del giardino, come effettuare la semina di un nuovo prato o di un prato fiorito, e come gestire il giardino in modo biologico utilizzando i giusti microrganismi e biostimolanti.

Nuove semine in giardino

Aprile è un mese particolarmente adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. In particolare, i miscugli fioriti con molte specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e godersi tutte le loro fioriture.

Semina del tappeto erboso in aprile

All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Guarda il nostro video per conoscere tutti i fattori di cui tenere conto per una semina perfetta.

Se vuoi ottenere un tappeto erboso verde scuro, puoi optare per un miscuglio della linea Blue che è bioattivato per garantire maggior rapidità di crescita e contiene solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per la loro resistenza a malattie, alte temperature e siccità. Se invece preferisci un prato di colore verde brillante che nasconda eventuali problemi di infestazione di Poa, puoi scegliere un miscuglio della linea Green, caratterizzata da varietà di alto livello prodotte in Europa.

Con le temperature di Aprile iniziano anche le trasemine e le rigenerazioni di tappeti erbosi già esistenti che risultano diradati o sofferenti. I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e uniforme del tappeto erboso.

Per ottenere risultati garantiti, si consiglia di utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante Osyr di Frayssinet).

Posa di zolle in giardino

Se preferisci una soluzione più semplice e non vuoi rischiare di scontentare il cliente con una semina primaverile, puoi optare per la posa di zolle di prato pronto. Tuttavia, è importante preparare il terreno adeguatamente prima della posa per garantire un attecchimento sano e duraturo. Ti consigliamo di utilizzare l’ammendante organico Vegevert come base per il letto di semina. Una volta posate le zolle, puoi applicare un concime liquido con biostimolante come Nutribio N per migliorare l’attecchimento delle radici e prevenire lo stress da trapianto del prato.

Semina del prato fiorito ad aprile

Per la semina del prato fiorito, è importante scegliere un miscuglio adatto alle proprie esigenze e lavorare bene il terreno, effettuando un paio di false semine per eliminare le infestanti. Si consiglia di seminare alla dose raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati e di miscelare il miscuglio con un supporto neutro come la sabbia o il terriccio. Dopo aver coperto la superficie con una leggera spolverata di terriccio e aver rullato il terreno, è importante irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno) per mantenere la giusta umidità in superficie, fino alla nascita delle prime foglie.

I miscugli per prato fiorito non sono tutti uguali: alcuni sono composti da specie annuali, mentre altri da perenni e biennali. Ci sono anche differenze per quanto riguarda altezza, colore ed epoca di fioritura.
Un’altra caratteristica importante da tenere in considerazione è il tipo di specie presenti nel miscuglio. Quelli con varietà autoctone e selvatiche (Polline selvaggio, Tappeto Campestre) hanno un maggiore valore di biodiversità, attirano api e pronubi e sono più resistenti agli stress ambientali come siccità e temperature elevate. Inoltre, durano a lungo nel tempo (anche fino a 10 anni). I miscugli con specie ornamentali, invece, sono apprezzati soprattutto per il loro valore estetico, ma contribuiscono anche alla biodiversità. Tra questi, il miscuglio Estate Italiana è particolarmente indicato per le sue ottime performance anche in estate, quando le condizioni di scarsità di acqua e alte temperature sono comuni in Italia.

Nutrizione e risveglio del tappeto erboso

Con l’arrivo della primavera e l’aumento delle temperature, le specie da tappeto erboso riprendono la loro fase vegetativa. Se per le specie macroterme (come bermuda e zoysia) è ancora un po’ presto, i prati in microterme già insediati avranno bisogno di una spinta per vegetare al meglio. Come approfondito in questo post, il prato in Primavera ha bisogno di un concime ad alto titolo di azoto. A seconda delle esigenze e del livello di manutenzione, si può procedere alla prima fertilizzazione dell’anno del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici. Per esempio, nell’ordine, Unigreen 20.5.8, Unigreen 15.5.10, Knox 24.0.5 con 30% di XRT o Ever 10, biologico e con stimolante radicale.

Se il tappeto ha bisogno di riprendere velocemente la colorazione, il concime liquido biologico Nutribio Fe è la risposta per un rinverdimento rapido ed efficace.

È importante ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione e prevenire eventuali bruciature. Se l’irrigazione non è possibile, si può concimare quando è prevista pioggia.

Calendario verde di aprile tappeto erboso

Prevenzione e cura delle malattie, è il momento di agire

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino in generale, marzo e aprile sono i mesi corretti in cui iniziare a utilizzare a calendario i vari prodotti che inducono resistenza naturale di resistenza nelle piante. Così da poter limitare o eliminare del tutto l’uso di fitofarmaci, dannosi per l’ambiente.

Vediamo qualcuno dei prodotti da utilizzare a calendario che sono solitamente presenti nel programma di gestione #WeGreencare

I microrganismi concentrati contenuti in BacilliumBeauvumBioseed, Turikum e Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini o di insetti dannosi come Popillia Japonica. Per una maggiore efficacia, consigliamo di abbinarli al concime liquido con biostimolante e antiossidanti Nutribio N.

Per promuovere la crescita della pianta, accelerarne la germinazione e contrastare gli stress ambientali, si può introdurre nel piano di gestione del tappeto erboso Asset Chitosano. Questo prodotto liquido concentrato è a base di chitina, una sostanza naturale e sostenibile che promuove la resistenza della pianta.

Pratiche per contenere lo sviluppo di malattie su prato

Come visto in maniera più approfondita nel calendario di marzo, la stagione presenta ancora alti livelli di umidità, soprattutto tra notte e mattina presto, che richiedono attenzione per evitare lo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.
In breve: è importante raccogliere i residui di taglio, mantenere il prato pulito da foglie e residui vegetali di altre piante, ridurre l’umidità sulle lamine fogliari e controllare lo sviluppo eccessivo del feltro (se è troppo tardi, c’è NoThatch). Nel caso in cui si notino macchie tipiche delle patologie fungine, la soluzione migliore senza l’utilizzo di fitofarmaci è il fosfito di potassio Fosfo-K combinato con Double-D. Nel caso in cui si noti che il tappeto erboso è in sofferenza ma non si riescono a individuare le cause, è possibile utilizzare alghe come stimolante naturale delle piante. Le alghe estratte a freddo hanno un forte potere antistress e miglioratore del suolo.

Altri possibili problemi primaverili del prato possono essere causati da un eccesso di lombrichi, che possono essere allontanati con prodotti repellenti naturali come Team Cast. È importante utilizzare questi prodotti solo su suolo ben bagnato.

La nutrizione delle piante ad aprile

Aprile rappresenta il momento ideale per nutrire adeguatamente le piante, sia quelle ornamentali che quelle da produzione. Per ottenere il massimo dalle piante e garantirne una crescita sana ed equilibrata, è necessario prestare la giusta attenzione alle loro esigenze, iniziando dalla corretta concimazione.
Per piante perenni e arbusti, è consigliabile utilizzare il concime organico Actimus, contenente Boro e Zinco, elementi essenziali per migliorare la fioritura e la crescita primaverile. Inoltre, l’aggiunta di Osyr stimolante radicale aiuta a sviluppare un sistema radicale sano e protegge la pianta da stress e malattie.

Per le piante in vivaio o in giardino, il concime organico biologico a cessione prolungata Solesia rappresenta una buona scelta. In particolare, Solesia F3 garantisce nutrimento alla pianta per ben 6 mesi, perfetto per le aree verdi a bassa manutenzione o nella produzione florovivaistica.

I concimi liquidi possono essere una soluzione efficace per la ripresa delle piante in primavera, soprattutto in situazioni dove c’è bisogno di un assorbimento veloce dei nutrienti oppure dove non è possibile distribuirne, come negli impianti di verde pensile. Il concime liquido NPK Nutribio 4.3.6, con stimolatore di crescita radicale, permette di correggere rapidamente le carenze di N e microelementi, stimolando la crescita e ottimizzando la fotosintesi anche in situazioni di stress.

Se si teme la clorosi ferrica o se la pianta necessita di una forte ripresa della fotosintesi, è possibile utilizzare Nutribio Fe con Ferro chelato, stimolatore di crescita radicale e antiossidante.

Calendario verde di aprile per il giardino

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Primavera: Operazioni essenziali per un tappeto erboso sano e rigoglioso

Anche se sotto il profilo termico si potrebbe quasi affermare che la bella stagione non è mai andata via, la primavera è arrivata e con lei il periodo in cui iniziare a prendersi cura del tappeto erboso per averlo sano e rigoglioso tutto l’anno. Vediamo insieme le operazioni essenziali.

Chiariamo subito un aspetto, spesso dimenticato: tutte le specie da tappeto erboso, in corrispondenza con l’abbassarsi delle temperature e della riduzione delle ore di luce, limitano e/o arrestano del tutto il loro metabolismo. Ciò vale per le microterme (specie adattate ai climi freschi e umidi) così come per le macroterme (specie adattate ai climi caldi e umidi). Il luogo comune per cui le macroterme vanno in dormienza mentre le microterme no, è quindi agronomicamente una favola.
Basti vedere cosa succede a una Agrostis stolonifera in termini di decolorazione quando le temperature scendono sotto zero…

Come si presenta il tappeto erboso dopo l’inverno?

Nel corso di quest’ultimo inverno, in genere le microterme hanno manifestato una discreta ritenzione del colore e si presentano alla ripresa primaverile per lo più in buone condizioni. In diverse aree d’Italia le piante sono sotto stato di stress derivato dalla siccità continuata, gli improvvisi sbalzi termici e da malattie subito lo scorso inverno, come il Microdochium nivale, che ha trovato per settimane condizioni ideali di sviluppo. Le macroterme, dopo le temperature invernali prossime o sotto zero nel nord Italia ma non solo, sembrano essere quest’anno in ritardo nel risveglio e si presentano, a inizio marzo, ancora ferme. Saranno le prossime settimane a permetterci di capire meglio come affronteranno la nuova stagione di crescita.

Vediamo quindi ora le principali operazioni colturali da fare su microterme e macroterme per garantirsi un tappeto erboso sano e rigoglioso per tutta la stagione.

Operazioni su specie microterme

In primavera le specie microterme come Agrostide stolonifera, Loietto perenne, Festuca arundinacea e Poa pratense si risvegliano per dare il meglio di sé; vediamo le operazioni essenziali per aiutarle a riprendere il loro vigore vegetativo.

L’altezza di taglio va impostata intorno ai 25/35 mm con frequenza bisettimanale (settore ornamentale) utilizzando macchinari rotativi (tranne le Agrostis) ed intorno ai 20/25 mm con frequenza bisettimanale (nel settore sportivo) utilizzando macchinari elicoidali. Nel primo caso il taglio con macchinari mulching può consentire anche di raccogliere l’eventuale residuo di foglie rimasto sul tappeto.
In entrambi i casi, trattandosi dei primissimi tagli stagionali, può essere conveniente raccogliere il clipping (residuo di taglio) in quanto le giornate non sono ancora così asciutte e l’attività dei microorganismi del suolo così rapida da permettere una veloce degradazione della sostanza organica. Pertanto i residui potrebbero rimanere più tempo del dovuto sul tappeto compromettendone l’uniformità, la salute e la regolarità dei tagli successivi.

Manutenzione microterme nel settore ornamentale

  • Rullatura post invernale
    La rullatura post invernale, che solitamente ha lo scopo di far meglio aderire le zolle al suolo a seguito del distacco provocato dall’azione di gelo-disgelo dell’inverno, può essere rimandata. Date le temperature miti registrate nello scorso inverno, infatti, nella maggior parte d’Italia non ci sono state azioni di allontanamento dal suolo.
  • Arieggiatura
    A seconda della dimensione e del tipo di manutenzione del giardino, si può pensare di arieggiare il tappeto erboso con uno strumento manuale o elettrico. I fori creati, lunghi 5-7 cm, sono utili per evitare un’eccessiva compattazione del suolo, per disgregare eventuale feltro e per stimolare lo sviluppo di batteri aerobi.
  • Altezza di taglio
    L’altezza di taglio primaverile va impostata intorno ai 25-35 mm con frequenza bisettimanale e utilizzando macchinari rotativi (tranne per le Agrostis). Il taglio con macchinari mulching può consentire anche di raccogliere l’eventuale residuo di foglie rimasto sul tappeto.
    Trattandosi dei primissimi tagli stagionali, può essere conveniente raccogliere il clipping (residuo di taglio) in quanto le giornate non sono ancora così asciutte e l’attività dei microorganismi del suolo così rapida da permettere una veloce degradazione della sostanza organica. Pertanto i residui potrebbero rimanere più tempo del dovuto sul tappeto compromettendone l’uniformità, la salute e la regolarità dei tagli successivi, nonché portando alla formazione di feltro eccessivo.
  • Prima fertilizzazione del tappeto erboso
    Si può programmare una prima fertilizzazione del tappeto allo scopo di accompagnare il primo rigoglio vegetativo con un apporto azotato immediatamente disponibile utilizzando un concime come Unigreen 15 5 10 Sport. Concime organo minerale a pronto effetto, a reazione acida, Unigreen 15-5-10 è monogranulare e ha granuli di dimensioni pari a 1,5-2 mm, ed è costituito da una quota azotata suddivisa in una frazione ammoniacale (10,5%) e una ureica (2,5%). Un residuo 2% è invece organico e permette un’azione leggermente più prolungata nel tempo. Questo prodotto è consigliato soprattutto per la ripresa di un tappeto erboso in sofferenza. La dose standard per la prima fertilizzazione primaverile è di 2-3 kg/100 m².
    Con un tappeto erboso in salute e quando si è certi che la ripresa vegetativa sia iniziata, si può prevedere invece l’utilizzo di un concime con azoto a lento rilascio, sia esso di natura organica (come Ever 10, con stimolante radicale Osyr) oppure minerale ricoperto da polimeri (Knox 24.0.5 con azoto XRT).
  • Inizio programma con biostimolanti
    Il risveglio primaverile del tappeto erboso è il momento giusto per iniziare un programma di gestione sostenibile alle malattie, attraverso l’uso di biostimolanti. Alghe, micorrize e altri tipi di biostimolanti organici sono infatti utili per evitare o ridurre al minimo l’uso di agrofarmaci ma, per essere efficaci, devono essere utilizzati a calendario e in maniera preventiva. La maggior parte di questi prodotti risulta invece inefficace o poco efficace, se utilizzata dopo che è insorta la malattia. Il programma di nutrizione e stimolazione We Greencare per spazi ornamentali prevede solitamente trattamenti ogni 2-4 settimane.

Manutenzione microterme nel settore sportivo

  • Rullatura post invernale
    Date le temperature miti registrate lo scorso inverno in gran parte d’Italia o che comunque non hanno portato a numerosi azioni di gelo-disgelo del suolo, la rullatura post invernale può essere eseguita con rulli più leggeri e meno costipanti.
  • Arieggiatura
    L’arieggiatura meccanica con fori lunghi 5-7 cm è sempre consigliata almeno due volte l’anno, prima della ripresa vegetativa. Questo tipo di lavorazione meccanica, tanto più su suoli a forte calpestio come quelli dei campi sportivi, evita l’eccessiva compattazione del terreno, riduce in minima parte la presenza di feltro e stimola lo sviluppo di batteri aerobi.
  • Top dressing
    Questa operazione prevede la stesura di un sottile velo di sabbia oppure di un mix di sabbia e sostanza organica (in genere torba ben sminuzzata oppure Cup Green 1) allo scopo di levigare quanto più possibile la superficie del tappeto e permettere tagli elicoidali più netti.
  • Altezza di taglio
    L’altezza di taglio primaverile va impostata intorno ai 20/25 mm con frequenza bisettimanale e utilizzando macchinari elicoidali.
    Trattandosi dei primissimi tagli stagionali, può essere conveniente raccogliere il clipping (residuo di taglio) per ridurre il rischio di sviluppo di patogeni fungini e la formazione di feltro.
  • Prima concimazione del campo
    La scelta del concime dipende dallo stato del tappeto erboso al risveglio primaverile e dal tipo di manutenzione fatta verso la fine dell’anno precedente. Su tappeti erbosi non in sofferenza, si consiglia l’uso di concimi con azoto a lenta cessione (Unigreen 20.5.8) oppure a cessione controllata (Knox 24.0.5 con il 30% di azoto coperto da XRT). In caso di una gestione più sostenibile, si può pensare di effettuare la prima fertilizzazione dell’anno con Ever 10, concime organico con stimolante radicale Osyr e ProT10 per un effetto spinta.
    Nel caso invece di tappeti erbosi sofferenti, è meglio procedere con un concime azoto a cessione più rapida, che aiuterà il tappeto a riprendersi e a “chiudersi” anche in caso di trasemina. Unigreen 15-5-10, concime organo-minerale con frazione ammoniacale (10,5%) e una ureica (2,5%) può fare a questo caso.
  • Inizio programma con biostimolanti
    Il risveglio primaverile è il momento adatto ad iniziare un programma di gestione sostenibile alle malattie, attraverso l’uso di biostimolanti. Alghe, micorrize e altri tipi di biostimolanti organici sono infatti utili per evitare l’uso di agrofarmaci ma, per essere efficaci, devono essere utilizzati a calendario e in maniera preventiva. La maggior parte di questi prodotti risulta invece inefficace o poco efficace, se utilizzata dopo che è insorta la malattia. Il programma di nutrizione e stimolazione We Greencare per tappeti erbosi sportivi prevede solitamente trattamenti ogni 1-2 settimane, a seconda anche del livello di manutenzione.

Operazioni su specie macroterme

Per quanto per le specie macroterme come Bermuda le giornate sono ancora troppo fresche e poco luminose per una vera e propria ripresa vegetativa, ci sono delle operazioni che, fatte a marzo, permetteranno di avere tappeti erbosi più di qualità durante l’anno.

Manutenzione macroterme nel settore ornamentale

  • Taglio
    Al momento è ancora prematuro programmare dei tagli settimanali. Le macroterme sono infatti ancora in dormienza, anche se iniziano ad apparire le prime foglioline verdi.
    Una volta che si è certi della ripresa vegetativa della specie macroterma, si può impostare l’altezza di taglio sui 20/25 cm con frequenza bisettimanale e macchinario rotativo.
  • Scalping
    Nel settore ornamentale è consigliabile praticare uno scalping severo allo scopo di togliere tutto il secco possibile. Non bisogna avere paura di questo intervento, anche se può sembrare che comprometta la futura crescita del tappeto; quanto più materiale secco si asporta e quanto più rapida sarà la ripresa vegetativa dei rizomi e, soprattutto, degli stoloni.

Manutenzione macroterme nel settore sportivo

  • Rullatura post invernale
    Anche in questo caso la consueta rullatura post invernale, può essere utile. Nel caso delle essenze macroterme essa ha più la funzione di levigare il tappeto in vista dei prossimi tagli che non quella di far meglio aderire al suolo le zolle distaccate dall’azione del gelo/disgelo.
  • Verticutting
    Nel settore sportivo, che in genere prevede uno o più overseeding (trasemine) nel corso dei mesi invernali, si può cominciare a programmare un verticutting (taglio verticale del tappeto erboso) allo scopo di favorire la ripresa della macroterma defogliando la microterma traseminata (in genere loietto). Siamo infatti nel periodo più delicato della stagione, quello relativo alla transizione primaverile, cioè il momento in cui il tappeto passa da una presenza dominante della microterma ad una presenza dominante della macroterma.
  • Altezza di taglio
    Una volta che ci si è assicurati della ripresa della macroterma, l’altezza di taglio va impostata intorno ai 15/20 mm con frequenza bisettimanale utilizzando macchinari elicoidali.
  • Topdressing
    Al momento non sono ancora programmabili operazioni di fertilizzazione mentre si possono cominciare a programmare dei leggeri e frequenti topdressing (proprio un velo di sabbia, per una dose pari a 0,1 m³/100 m²).A partire dal mese di aprile, con maggiore ore diurne, si potranno programmare interventi di fertilizzazione anche per le specie macroterme.

 

Calendario verde di Marzo – consigli per il giardino e il tappeto erboso

Ecco il calendario verde di Marzo sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti e dare consigli su tutti i lavori da fare in giardino a marzo. Essendo un mese ricco di cose da fare, troverai due pagine di calendario, una dedicata al tappeto erboso e una ad alberi, orto e in generale alla cura del giardino a marzo.

[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Marzo senza leggere l’approfondimento]

Marzo, il mese che porta alla Primavera e al risveglio della nostra amata Natura

È infatti in questo periodo che aumentano il fotoperiodo (allungarsi delle ore di luce) e le temperature, sia diurne che notturne. Queste condizioni stimolano la fotosintesi e quindi il risveglio vegetativo di piante, arbusti e tappeto erboso.

Il sole potrebbe però ingannarci; soprattutto nella prima metà del mese, fare attenzione alle gelate tardive e tener conto delle temperature notturne prima di agire. 

Nuove semine in giardino

Marzo è il mese adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Vediamo come partire con il piede giusto nelle semine di questi miscugli.

Semina del prato fiorito a marzo

I miscugli fioriti con specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e potersi godere l’alternarsi di tutte le fioriture.

Per quanto i prati fioriti tendano ad adattarsi alle situazioni che trovano e non soffrano condizioni limitanti come i suoli poco fertili, è sempre meglio metterli a dimora con attenzione per assicurarsi risultati duraturi ed evitare che le piante infestanti ne facciano da padrone. Prima di tutto bisogna scegliere il miscuglio fiorito adatto alle proprie esigenze dopo di che bisogna lavorare il suolo ed effettuare alcune false semine per essere sicuri che il terreno sia più pulito possibile da infestanti.
Seminare alla dose di semina raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati. Tenendo conto della bassa dose di semina è consigliata la miscela del miscuglio con un supporto neutro (sabbia, terriccio).
Dopo aver coperto leggermente la superficie e aver rullato il terreno, si consiglia di irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno, giusto per inumidire il suolo e mantenere l’umidità in superficie), fino alla nascita delle prime foglie.

Semina del tappeto erboso

All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante by Frayssinet Osyr).

Scegli un miscuglio della linea Blue se desideri un tappeto erboso verde scuro; questi miscugli sono inoltre bioattivati per un maggiore effetto sprint già dalla semina e contengono solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per resistenza a malattie e siccità. La linea Green contiene, invece, varietà di alto livello prodotte in Europa e quindi caratterizzate da un colore più verde brillante, l’ideale per nascondere i problemi di infestazione di Poa.

giardiniere forbici giardino con piante a marzo

Nutrizione e risveglio del prato

Con il rialzo delle temperature, inizia la stagione vegetativa anche delle specie da tappeto erboso microterme. I prati già insediati avranno quindi bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali (come Unigreen 20.5.8), organo-minerali (Unigreen 15.5.10), a rilascio controllato dell’azoto (Knox 24.0.5 con XRT) od organici (Ever 10 con stimolante radicale).

Ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione ed evitare bruciature. Se l’irrigazione non è disponibile, concimare prima di un evento di pioggia.

Problematiche del prato

Prevenzione e cura dei patogeni fungini

In questo periodo vi sono ancora alti livelli di umidità, soprattutto notturna-mattino presto, per cui non deve calare l’attenzione e prevenzione allo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.

Prima di tutto ci vuole buon senso: nel mese di marzo ricominciano i tagli del tappeto erboso. Organizzarsi per raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante. 

Rugiada e umidità sul prato

Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire i rischi di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) e Tournament Ready permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.

Degradazione del feltro

Uno sviluppo eccessivo di feltro sotto il tappeto erboso favorisce lo sviluppo di malattie del prato, soprattutto fungine. Oltre che con le opportune pratiche meccaniche di lavorazione dei primi 10-15 cm di suolo, per evitare la formazione di strati consistenti di suolo si consiglia l’utilizzo di prodotti con sostanza organica di qualità e viva (per evitare l’effetto accumulo nella zona, predisponente il feltro). Nel caso in cui lo strato di feltro sia già formato e importante, un prodotto biologico come NoThatch permette di degradare il feltro e restituire vitalità al tappeto. Favorendo la proteolisi della sostanza organica accumulata e la sua trasformazione in azoto ammoniacale, ha azione enzimatica su cellulosa e lignina, rendendo disponibili gli zuccheri e i minerali bloccati nel feltro.

La cura alle malattie fungine

Cosa fare se si notano macchie tipiche delle patologie invernali del prato (quest’inverno le condizioni erano spesso perfette per lo sviluppo di Microdochium nivale)?
Senza usare fitofarmaci, la soluzione è il fosfito di Potassio. Fosfo-K stimola la protezione endogena della pianta tramite la produzione di fitoalessine (molecole ad azione fungitossica) e rende le pareti cellulari più resistenti. Combinato con Double-D, prodotto liquido a forte potere acidificante, permette di combattere anche i patogeni fungini già attivi sulla pianta. 

Se vedi il tappeto erboso in sofferenza e non riesci bene a individuarne le cause, un trattamento con alghe potrebbe aiutare a ristabilire un equilibrio. In particolare le alghe Ascophyllum nodosum, se estratte a freddo, hanno azione di stimolante naturale delle piante, ma anche di agente antistress e miglioratore del suolo. Compass Bio Active contiene alghe brune estratte con tecnologia di scoppio a celle fredde che permette di non degradare le molecole e mantenere appieno i benefici portati dalle alghe. La formulazione è concentrata in piccole bustine per uso economico su larga scala, riducendo l’impatto ambientale, la quantità di plastica da smaltire e facilitando lo stoccaggio e il trasporto.

Altri possibili problemi del prato

Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per vari motivi, ci siano giardini dove la loro presenza è davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast.
Mi raccomando, usalo solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).

Quest’anno vuoi muoverti in anticipo sullo sviluppo d’infestanti? Sicuramente è il metodo migliore se non si utilizza glifosate. In questo articolo ti spieghiamo come fare, in ottica #WeGreencare

gestione e prodotti per il prato a marzo

La gestione degli alberi in giardino a marzo

Marzo è un po’ un mese di passaggio ed è difficile prevedere come saranno le temperature, se pioverà o sarà secco. In generale, finché le temperature lo permettono e non si mettono troppo a rischio la ripresa degli esemplari, a marzo si possono continuare i lavori di potatura e stabilizzazione delle piante e di messa a dimora di nuove alberature. 

Come non stressare le piante

Ancora di più con queste condizioni limite la pianta potrebbe riportare a postumi sintomi di stress; per aiutarla a riprendersi velocemente, è consigliato l’uso di prodotti contenenti biostimolanti antistress (come Osyr).

Per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso della pianta, consigliamo, dopo aver scavato una buca della dimensione adatta alla specie e al suo apparato radicale, di distribuire un terriccio specifico per la piantumazione come Orgasyl Plantation. Questo terriccio contiene infatti concime organico per un effetto sprint iniziale e stimolante radicale Osyr che proteggerà la pianta dalle situazioni stressanti.

In caso di messa a dimora di specie di particolare valore o in condizioni sfavorevoli, si può utilizzare in aggiunta la tecnica dell’inzaffardatura(video). Tecnica agricola storica, negli ultimi anni è stato rivalorizzata anche in ambito produttivo e ornamentale. In un catino ampio creare una soluzione con Nutribio N e Idronano quindi immergerci l’apparato radicale della pianta (non ci sono pericoli di bruciature) e procedere con la messa a dimora.
Nutribio N contiene antiossidanti e lo stimolante radicale Osyr e quindi proteggerà la pianta dagli stress e ne stimolerà lo sviluppo radicale, apportando anche una piccola dose di azoto organico. Idronano, ritentore idrico biodegradabile, accumulerà fino a 700 volte il proprio peso in acqua e garantirà che la pianta non soffra anche in caso di siccità.

In questo periodo potrebbe anche essere necessario consolidare o potare alcune specie arboree. Per i nostri consigli a riguardo, ti rimandiamo alla parte iniziale del Calendario di Febbraio.

Nutrire le piante a marzo

Marzo è anche il momento in cui prendersi cura della nutrizione delle piante, sia floricole che da produzione. Su piante e arbusti meglio prediligere il concime organico Actimus che contiene Boro e Zinco, elementi utili per migliorare l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Lo stimolante radicale Osyr al suo interno avrà grande influenza nella crescita degli apparati radicali ma anche sulla protezione della pianta da stress e malattie.

Biostimolazione e protezione di prato e piante

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile – senza o con utilizzo limitato di fitofarmaci – marzo è il periodo in cui iniziare l’utilizzo dei vari prodotti induttori naturali di resistenza nelle piante. Come anche da nostri protocolli #WeGreencare, la programmazione a calendario degli interventi è necessaria per poter gestire il verde senza utilizzare fitofarmaci e concimi minerali. Bisogna agire in prevenzione.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum e Tricum si sviluppano nel suolo (dove c’è una base di sostanza organica) e aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante.
Hai bisogno di uno sviluppo più rapido? Abbina i microrganismi alla sostanza organica liquida contenuta in Nutribio N.

Prodotti e consigli per la gestione del giardino a marzo

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I fertilizzanti liquidi come strumento utile

Una volta che è stato garantito il fabbisogno delle piante in elementi nutrienti attraverso il “classico” piano di concimazione granulare con apporto al terreno, possiamo affidarci ad un valido strumento agronomico quale l’uso di fertilizzanti liquidi per distribuire con facilità, rapidità ed efficacia immediata, nutrienti complementari. Tramite fertilizzazione liquida si possono anche introdurre molecole antiossidanti naturali e induttori di resistenza, rinverdenti, radicanti e biostimolanti.

La somministrazione di nutrienti e altri principi fertilizzanti in forma liquida, diluiti con opportuni volumi d’acqua può avvenire tramite aspersione fogliare o per via radicale, veicolando i prodotti nel terreno.

Vantaggi dei concimi liquidi

Il vantaggio principale della fertilizzazione fogliare è la possibilità di apportare con precisione opportuni elementi nutrienti nella corretta quantità e nel momento in cui servono per rimediare tempestivamente ad eventuali carenze. La fertilizzazione fogliare permette di bypassare problemi di tessitura e struttura del terreno che possono limitare l’assorbimento degli apparati radicali ma anche difetti di pH e conseguenti processi di insolubilizzazione di nutrienti, e infine, situazioni stressanti di diversa origine.

La fertilizzazione liquida permette, con gli stessi punti di forza, la distribuzione di prodotti specifici per la stimolazione e l’attivazione dei processi biologici e fisiologici delle piante, la crescita e l’efficienza degli apparati radicale e fogliare e il miglioramento delle performance delle piante.

Utilizzare fertilizzanti liquidi garantisce:

  • Assorbimento più rapido
  • Apporto più preciso di alcuni elementi carenti
  • Superamento problemi di insolubilizzazione e di tessitura del terreno
  • Dosaggio semplice

Che concimi liquidi scegliere

Ottimi allo scopo sono i concimi liquidi della gamma Nutribio di Frayssinet studiati per garantire allo stesso tempo stimolazione biologica, un ottimale equilibrio idrico e nutrizionale ed esaltare la resistenza agli stress di natura biotica ed abiotica.

I prodotti Nutribio, biologici ed utilizzabili sia sulle piante che sul tappeto erboso, si contraddistinguono per contenere:

  • MACRO E MICROELEMENTI NUTRIENTI essenziali per il ciclo vitale e produttivo delle piante
  • ORTODIFENOLI, molecole di resistenza per la prevenzione degli stress ossidativi causati da fattori biotici e abiotici. Si tratta di polifenoli vegetali in grado di neutralizzare radicali liberi ad alto potere ossidante. Difendono la pianta da tutti i meccanismi degradativi causati da situazioni stressanti quali squilibri idrici, eccessi termici e attacchi di malattie fungine.
  • OSYR, molecola naturale di origine vegetale per la stimolazione della crescita degli apparati radicali secondo un meccanismo metabolico di protezione delle auxine (gli ormoni vegetali che ne presiedono i processi di crescita e lo sviluppo) dai meccanismi ossidativi e degradativi. Apparati radicali più sviluppati ed approfonditi favoriscono, tra gli altri, maggior ancoraggio delle piante al terreno, l’assorbimento di acqua ed elementi nutrienti e la capacità di immagazzinaggio delle sostanze di riserva prodotte con la fotosintesi.

La somministrazione dei concimi NUTRIBIO è possibile per aspersione fogliare o tramite assorbimento radicale. Generalmente i diversi prodotti sono miscibili tra loro (buona norma accertarsene con i nostri tecnici prima di formulare miscele con due o più prodotti) permettendo di ridurre i tempi di intervento e aumentarne ulteriormente l’efficacia e tempestività.

Fertilizzanti liquidi: i rinverdenti

Tra i fertilizzanti liquidi da dare velocemente alle piante troviamo anche i rinverdenti, nutrienti specifici per mantenere ed esaltare la colorazione verde, prevenire e curare fenomeni di clorosi ferrica a carico di piante e tappeto erboso. Oltre a Nutribio Fe con il 3,5% di Ferro chelato EDTA, come rinverdenti liquidi efficaci consigliamo: Manursol Ferplus Cu che, al Ferro aggiunge il Rame – entrambi chelati EDTA – con un’efficace azione fungistatica e cicatrizzante, Asset Titanium, fertilizzante fogliare nutriente di nuova formulazione che assicura l’effetto rinverdente rimpiazzando, in parte, il Ferro con Titanio. Il Titanio sostituisce, in termini funzionali, il Ferro nei processi di produzione della clorofilla e nel risolvere problemi di decolorazione da clorosi. Grande vantaggio è l’applicazione a dosaggi molto contenuti e la possibilità di evitare continui ed eccessivi apporti di Ferro che portano spesso ad un’eccessiva acidificazione del terreno.

Fertilizzanti liquidi: biostimolanti

I prodotti con azione biostimolante per piante si trovano comunemente in forma liquida e rientrano quindi tra i fertilizzanti liquidi. Esistono sul mercato molteplici prodotti, differenti per materie prime utilizzate, processi di fabbricazione del prodotto e più o meno specifici per la pianta di interesse.

Compass Bio Active, a base di alga bruna Ascophyllum nodosum, è un fertilizzante liquido, una vera e propria miniera di biostimolanti e molecole no-stress fatta di carboidrati, aminoacidi, vitamine, ormoni fitoregolatori (auxine, citochinine e giberelline), elementi minerali (calcio, potassio, magnesio), betaine osmoprotettrici, acido alginico, mannitolo e laminaria. Ad una sua regolare applicazione si apprezzano effetti positivi a carico di crescita per foglie e radici, miglioramento del colore e rilancio dell’attività fotosintetica grazie alla stimolazione della produzione di clorofilla anche durante periodi siccitosi e basse temperature, conservazione di un bilancio idrico equilibrato durante periodi caldi e incremento della tolleranza alle malattie e recupero della piena funzionalità a seguito di eventi stressanti.

Azione biostimolante non dissimile si può ottenere anche con le bustine eco-friendly di Turbine Amino a base di L-aminoacidi rapidamente assimilabili.

Fertilizzanti liquidi: prevenzione e difesa della pianta

Come per i prodotti biostimolanti, anche quelli che inducono la pianta a rafforzare i propri meccanismi di difesa sono spesso in formato liquido. Di efficacia provata in casa di attacchi fungini e parassitari, possiamo citare: Double-D miscela di microelementi Zinco, Rame e Manganese complessati ad acido citrico, capace di riequilibrare eventuali carenze nutritive. Ha anche azione fungistatica e curativa perché cicatrizzante, in particolare contro Phytium spp.

Ancora più efficace come induttore di resistenza se abbinato con Manursol Fosfo-K, concime a base di fosfito di potassio 100% sequestrato che stimola le protezioni endogene delle piante tramite la produzione di fitoalessine. Il prodotto sistemico ha un’azione molto veloce attivandosi nella pianta in sole 3-6 ore.

 

 

 

Calendario Verde di Maggio – cosa fare in giardino

Ecco il calendario verde di Maggio sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.

Le temperature a maggio si stabilizzano e diminuisce l’escursione termica tra notte e giorno. Le giornate continuano ad allungarsi e il sole riscalda ormai appieno le piante, fino alle radici.

È il momento di splendore per tappeto erboso e giardini!

Le nuove semine e le trasemine continuano ma c’è chi si sente più tranquillo, date temperature, carenze idriche e rischio di diffusioni infestanti, a posare le zolle. Per ridurre gli stress subiti dal prato a rotoli e farlo attecchire rapidamente è sempre consigliato irrigare, dopo la posa, con una soluzione di Nutribio N o Nutribio 5.4.2.
Entrambi contengono lo stimolante radicale Osyr e polifenoli antiossidanti che stimolano la crescita delle piante, ne aumentano la resistenza agli stress ossidativi e ottimizzano la nutrizione idro minerale. Il silicio di Nutribio 5.4.2 aumenta la resistenza fisica del tappeto erboso.

Se si è invece fan della semina, ricordarsi sempre, prima di iniziare, di fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto. Per avere risultati di successo e un tappeto erboso bello nel lungo periodo, bisogna sempre valutare l’esposizione dell’area, il tipo di suolo, le temperature, il livello di manutenzione prevista, il tipo e la frequenza d’irrigazione e la destinazione d’uso. Tra i miscugli fatti da Unmaco trovi la linea Blue, con sementi di origine americana e colore più scuro e la linea Green,  con sementi di qualità di provenienza europea.

Ancora più necessari miscugli con alte percentuali di germinabilità e purezza per le trasemine e le rigenerazioni di tappeti erbosi già esistenti che risultano diradati o sofferenti. I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e omogenea del tappeto erboso.

Per risultati assicurati nelle semine conviene sempre utilizzare, oltre ad un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).

La semina di prati fioriti

Per avere risultati soddisfacenti e duraturi, maggio è l’ultimo mese primaverile utile per seminare miscugli per prati fioriti. In alcune zone d’Italia potrebbe già essere troppo tardi per la semina di miscugli con specie annuali, meglio allora scegliere miscugli con la maggioranza di specie perenni. Mix Polline Selvaggio è la risposta per le aree dove si vuole riportare biodiversità; costituito solo da specie selvatiche (più naturali e più resistenti) selezionate perché particolarmente amate da api e altri insetti pronubi. Per chi è preoccupato della scarsità idrica sempre più comune sul territorio, c’è Mix Estate Italiana, sviluppato apposta per tollerare meglio la siccità e le alte temperature estive.

La nutrizione dei tappeti erbosi già insediati

Importante nutrire i tappeti già insediati e non dimenticarsi di rafforzarli e proteggerli con i giusti biostimolanti.

I prati già insediati avranno bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale e prepararsi a risplendere in questa stagione. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici come Ever 7.

Se il tappeto ha bisogno di riprendere velocemente la colorazione, il concime Nutribio Fe è la risposta per un rinverdimento rapido ed efficace.

We Greencare, giocare d’anticipo sugli stress

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino in generale, maggio è il mese in cui essere costanti nell’utilizzo dei prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante così da renderle pronte al meglio agli stress estivi e agli attacchi di insetti e patogeni fungini.

I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Inoltre, grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini e alcuni insetti. Sempre consigliato l’abbinamento di questi prodotti al concime liquido con biostimolante e antiossidanti Nutribio N.

Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di maggio sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo.


Calendario verde di maggio giardinaggio

La ripresa vegetativa delle piante in Primavera

Alla ripresa della Primavera le piante e le loro radici hanno bisogno di essere stimolate dopo un periodo di riposo vegetativo. È infatti questo il periodo di ripresa vegetativa delle piante, ovvero il momento in cui, complici temperature più miti e un allungamento del fotoperiodo (durata illuminazione giornaliera), la fotosintesi riprende a pieno ritmo.

Stimolare la crescita radicale ora permette di favorire la ripresa primaverile delle piante così da garantirne il pieno risveglio e un’annata produttiva e in salute.

Ripresa vegetativa delle piante: alberi da frutto e alberi ornamentali

Sta per iniziare il periodo di attività più intensa per le piante da frutto. La ripresa vegetativa è visibile con il rigonfiamento delle gemme, simbolo di riattivazione della circolazione della linfa che inizia a trasportare le sostanze nutritive dagli organi di riserva (radici e organi legnosi) ai punti di crescita, le gemme.
Dopo l’inverno, con temperature rigide e una riduzione delle ore di luce, le piante possono presentare una colorazione giallastra per mancanza di ferro e/o di azoto e di una debole attività biologica del suolo durante il periodo invernale (particolarmente in suoli molto basici, suoli umidi con basse temperature).

Per le piante messe a dimora lo scorso autunno è più frequente arrivare in difficoltà alla fine dell’inverno e un booster di energia è ancora più importante per assicurarne la ripresa vegetativa e quindi la formazione dei bottoni florali.

Nutribio N e Nutribio 4.3.6 sono concimi liquidi contenenti un’alta percentuale di Osyr, stimolante di crescita radicale omologato che, proteggendo le auxine dalla degradazione, permette lo sviluppo delle radici e migliora la resistenza delle piante, anche nei giovani alberi. La parte azotata dei concimi stimola inoltre la corretta formazione degli organi fiorali e la maturazione del polline.

Il nostro consiglio: Nutribio N o Nutribio 4.3.6 in irrigazione con concentrazione del 2 per 1000. Due interventi a distanza di 2-3 settimane.

 

Il tappeto erboso in primavera

Anche il tappeto erboso potrebbe essere arrivato al risveglio vegetativo in difficoltà, tanto più se ha sofferto di malattie invernali o se non gli sono stati forniti i giusti nutrienti nell’autunno precedente. È quindi utile capire il livello di scorte di carboidrati di riserva prodotti dalla pianta prima dell’inverno; son stati tutti consumati durante il periodo freddo o rimane qualcosa?

Nella maggior parte dei casi, date anche le temperature non così rigide, il tappeto erboso avrà consumato tutte le sue scorte energetiche e ora ha bisogno di una fertilizzazione di risveglio per superare questa fase primaverile iniziale. Nel caso in cui non si vogliano utilizzare concimi solidi specifici o, se il tappeto è particolarmente sofferente, si consiglia l’uso di concimi liquidi di qualità.

Nutribio N concime liquido con stimolante di crescita radicale e antiossidanti, è il prodotto per facilitare la ripresa vegetativa del tappeto erboso dopo l’inverno:

  • Assicura una migliore partenza primaverile, con un volume radicale più denso (+75% di radici) e più performante, nonché una migliore gestione della pianta delle risorse (acqua ed elementi nutrienti)
  • Aumenta la resistenza delle piante con un accrescimento dell’attività rizosferica e della flora associata, ma anche una migliore nutrizione
  • Migliora la resistenza delle piante in situazioni di stress, sia biotico che abiotico

Nutribio N è il prodotto che fa la differenza anche nelle nuove semine di tappeto erboso, come si può evidenziare da questi studi:

ricerca sullo sviluppo radicale del tappeto erboso con osyr

Località: Ceremher – laboratorio di fisiologia vegetale – Meze (34)
Specie: festuca arundinacea Villageoise
Trattamento con Osyr tramite irrigazione, una volta a settimana
Densità di semina: 25-30 g/m2
Concentrazione: 0,2%
Applicazione: testate 3 dosi d’applicazione (10-20-40 l/ha) in 3 applicazioni
Durata dell’esperimento: 3 settimane dopo la germinazione

Meccanismo d’azione antistress di Osyr

Proteggendo le auxine dalla degradazione, Osyr provoca lo stimolo della crescita dell’apparato radicale della pianta e quindi della pianta stessa.

*le auxine sono ormoni naturali coinvolti nella crescita delle piante e nello sviluppo radicale. Le auxine vengono degradate per via enzimatica quando la pianta si trova in situazioni di stress (germinazione delle plantule, trapianto, stress nutrizionali, malattie e sbalzi di temperatura)

Le molecole auxine vengono protette da Osyr

Articolo liberamente ispirato da Frayssinet

 

Calendario Verde di Aprile – cosa fare in giardino ad aprile

Ecco il calendario verde di Aprile sviluppato dai nostri agronomi del settore verde.

Aprile, dolce dormire?
La natura non la pensa così…

Il fotoperiodo si è allungato, le temperature si sono alzate (anche quelle notturne), la fotosintesi funziona a pieno ritmo e piante, arbusti e tappeto erboso sono in pieno risveglio vegetativo.

È ora di concimare e seminare

Aprile è un mese particolarmente adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. In particolare, i miscugli fioriti con specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e godersi tutte le loro fioriture.

All’atto della semina del prato fare invece attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto. Per avere risultati di successo e un tappeto erboso bello nel lungo periodo, bisogna sempre valutare l’esposizione dell’area, il tipo di suolo, le temperature, il livello di manutenzione prevista, il tipo e la frequenza d’irrigazione e la destinazione d’uso.

Con le temperature di Aprile iniziano anche le trasemine e le rigenerazioni di tappeti erbosi già esistenti che risultano diradati o sofferenti. I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e omogenea del tappeto erboso.

Per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre ad un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).

I prati già insediati avranno invece bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici. Se il tappeto ha bisogno di riprendere velocemente la colorazione, il concime liquido Nutribio Fe è la risposta per un rinverdimento rapido ed efficace.

We Greencare, è il momento

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino in generale, aprile è il mese corretto in cui iniziare a utilizzare i vari prodotti che inducono resistenza naturale di resistenza nelle piante. Così da poter limitare o eliminare del tutto l’uso di fitofarmaci.

I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed e Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Inoltre, grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini.

Sempre consigliato l’abbinamento di questi prodotti al concime liquido con biostimolante e antiossidanti Nutribio N.
L’utilizzo di Nutribio N fa la differenza anche nella posa di zolle, riducendone fortemente lo stress da trasporto e nuovo impianto.

Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di aprile sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo. Soprattutto nella prima metà del mese, fare attenzione alle gelate tardive.


Calendario del verde di aprile i prodotti consigliati per la gestione del giardino ad aprile

Calendario Verde di Marzo – cosa fare in giardino a marzo

Ecco il calendario verde di Marzo sviluppato dai nostri agronomi del settore verde. 

Marzo, il mese che porta alla Primavera e quindi al risveglio della Natura.

È infatti in questo periodo che aumentano fotoperiodo (allungarsi delle ore di luce) e temperature, stimolando la fotosintesi e quindi il risveglio vegetativo di piante, arbusti e tappeto erboso.

Marzo è il mese adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. In particolare, i miscugli fioriti con specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e godersi tutte le fioriture.
All’atto della semina del prato fare invece attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre ad un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
I prati già insediati avranno invece bisogno di nutrizione e stimolazione per riprendersi dal periodo di rallentamento vegetativo invernale. A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla prima fertilizzazione del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici.
In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile, senza o con utilizzo limitato di fitofarmaci, marzo è il periodo in cui iniziare a programmare l’utilizzo dei vari prodotti induttori naturali di resistenza nelle piante. I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed e Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante.
 
 
Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di marzo sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo. Soprattutto nella prima metà del mese, fare attenzione alle gelate tardive.
gli agronomi consigliano che prodotti utilizzare a marzo sul prato

I DANNI DA SPRING DEAD SPOT SU TAPPETO ERBOSO DI CYNODON DACTYLON

La macchia primaverile, Spring Dead Spot in inglese, è una delle più gravi malattie fungine a carico dei tappeti erbosi di Cynodon dactylon e di alcune varietà di Zoysia.
Gli agenti eziologici segnalati in infezioni riconosciute come Spring Dead Spot sono i funghi Ophiosphaerella herpotricha, Leptosphaeria korrae (responsabile diretto della macchia necrotica ad anello primaverile ed autunnale di tappeti di microterme) e Gaeumannomyces graminis.

COME RICONOSCERE SPRING DEAD SPOT

La malattia può colpire il prato di Cynodon in primavera, al risveglio vegetativo. La malattia si riconosce dalle tipiche macchie circolari di erba secca biancastra-color paglia dal diametro variabile da 5 cm a più di 1 m. Tali macchie compaiono, anno dopo anno, nello stesso punto del tappeto erboso, aumentando sempre più ad ogni stagione il loro diametro. Le macchie possono tornare ad essere visibili anche in autunno dopo alcuni giorni a temperature fredde e ad alto livello di umidità relativa dell’aria. Le piante colpite possono presentare oltre alla tipica decolorazione fogliare stoloni, rizomi, corona e radici annerite e marcite.
Le aree colpite tendono, lentamente e senza particolare vigore (nel caso di gravi attacchi impiegano un’intera stagione di crescita), a riprendersi a partire da rizomi e stoloni delle piante sopravvissute al centro o ai bordi delle macchie originando un anello verdastro e il sintomo classico ad occhio di rana. Generalmente le aree interne delle macchie si riempiono con facilità di una grande quantità di piante infestanti, mentre in altri casi collassano generando zone caratterizzate dalla presenza di una depressione a forma di cratere al loro interno. I funghi non uccidono direttamente le piante e spesso i danni più sensibili sono dovuti alla conseguente minor resistenza che il tappeto erboso sarà in grado di opporre ad altre situazioni stressanti biotiche ed abiotiche, in particolare ai danni da freddo e congelamento nella stagione tardo autunnale ed invernale.
Gli attacchi di Spring Dead Spot, come è intuibile, possono minare gravemente l’estetica e l’uniformità della superficie, rendendo il tappeto erboso, nel caso di campi sportivi, non più compatibile con il gioco e l’utilizzo.

QUANDO SI SVILUPPA SPRING DEAD SPOT

Le condizioni ambientali favorevoli alla malattia sono:

– temperature dell’aria molto fresche comprese tra i 12 e i 14°C; al risveglio vegetativo, a questi livelli di temperatura, le radici si sviluppano più lentamente e il fungo acquisisce un importante vantaggio competitivo

–  terreno molto umido con drenaggio insufficiente

– feltro oltre i 1,2 cm di spessore

– eccessi azotati; (in particolare gli eccessi a fine estate possono aumentare la gravità della malattia la primavera successiva

– carenze di potassio, l’elemento “no stress” per eccellenza

Generalmente i danni maggiori da Spring Dead Spot si rilevano su tappeti di Cynodon di almeno 3-5 anni nei quali si è trascurato il controllo della malattia nel corso delle stagioni precedenti, nonché prati ad utilizzo intensivo come campi sportivi e campi da golf. In Italia è maggiormente diffuso nelle zone del Nord, dove le temperature invernali sono più rigide e dove risulta più lungo il periodo di dormienza invernale.

COSA FARE PER CONTROLLARE SPRING DEAD SPOT?

I suggerimenti agronomici per il controllo del Spring Dead Spot sono i seguenti:
– gestire ottimamente i fertilizzanti rispettando dosaggi e periodi di applicazione. Si ribadisce di evitare eccessi azotati in generale e apporti nelle sei settimane che precedono la dormienza invernale
– adottare un appropriato programma di utilizzo di biostimolanti e radicanti in grado di esaltare la resistenza naturale del tappeto erboso alle situazioni stressanti
– migliorare il drenaggio del tappeto erboso con operazioni estive (con il Cynodon dactilon in piena attività vegetativa) di bucatura – carotatura – topdressing con ammendanti di qualità
– contenere e rimuovere il feltro con apposite arieggiature
– se possibile, evitare situazione stressanti quali tagli frequenti ad altezze inferiori a quelle ottimali ed eccessi idrici