Biostimolanti e stimolanti radicali: il segreto per migliorare la resistenza delle piante

Oggi la viticoltura, l’orticoltura e la frutticoltura così come il giardinaggio e la coltivazione di piante ornamentali devono affrontare numerose sfide. Da un lato, è necessario adattarsi ai rapidi cambiamenti climatici e ambientali in atto, dall’altro, soddisfare le aspettative sociali e dei clienti.

Con i limiti imposti dalla legge e la maggior coscienza ambientale che si sta sviluppando in tutti noi, concimare le piante per averle sane/produttive risulta spesso non essere più abbastanza. Oltre a un’attenta osservazione delle piante, ecco che ci vengono in aiuto i biostimolanti.

Cosa sono i biostimolanti

I biostimolanti sono sostanze naturali, come biomolecole di estratti vegetali e alghe, microrganismi o sostanze minerali non nutrienti, che migliorano il metabolismo fisiologico delle piante e possono essere applicati alle piante o al suolo.

  • I biostimolanti migliorano l’efficacia degli elementi nutritivi (N, P, K, Mg, Ca) presenti nell’ambiente o apportati tramite concimazione
  • Incrementano la resistenza agli stress abiotici come basse temperature, stress idrici, salinità, caldo eccessivo
  • Attivano i processi metabolici delle piante, migliorando la capacità di assorbire nutrienti e acqua dal suolo e favorendo la fotosintesi. Ciò porta a un aumento della produzione di biomassa e di frutta, migliorando la resa e la qualità dei raccolti.

Meccanismo d’azione dei biostimolanti

Più che per i loro costituenti, è il meccanismo d’azione che permette di definire i biostimolanti.
Sono 5 i meccanismi d’azione chiave dei biostimolanti:

  1. Il riconoscimento dei principi attivi su dei recettori specifici che permette la penetrazione delle molecole attive del prodotto nelle cellule e nei tessuti della pianta
  2. La traslocazione e la trasformazione di queste molecole attive
  3. La manifestazione dei geni di difesa, dei segnali e della regolazione dello stato ormonale che permettono una resistenza locale indotta
  4. L’attivazione dei processi metabolici
  5. La trasmissione dei segnali e il trasferimento della resistenza indotta all’intera pianta

Come usare i biostimolanti

I biostimolanti possono essere utilizzati in diverse modalità a seconda delle esigenze delle piante e delle condizioni ambientali.
Solitamente si distinguono queste modalità di applicazione:

  1. Applicazione fogliare: i biostimolanti possono essere applicati direttamente sulle foglie delle piante utilizzando un’apposita attrezzatura come un atomizzatore o uno spruzzatore. Questa modalità è particolarmente indicata quando le piante stanno subendo stress ambientali o quando è necessario fornire un immediato supporto nutrizionale.
  2. Applicazione al suolo: alcuni biostimolanti possono essere applicati direttamente al suolo. Questo metodo è utile per migliorare la struttura del suolo e aumentare la capacità di assorbimento di nutrienti e acqua da parte delle radici delle piante.
  3. Trattamenti di immersione: i biostimolanti possono essere utilizzati per la preparazione di soluzioni di immersione delle radici delle piante come l’inzaffardatura. Questo metodo è particolarmente utile durante la fase di trapianto e/o di messa a dimora, in quanto aiuta le piante a sviluppare un sistema radicale forte e resistente e riduce i livello di stress da trapianto.
  4. Trattamenti di pre-germinazione: i biostimolanti possono essere utilizzati per migliorare la germinazione dei semi. In questo caso, i semi vengono immersi in una soluzione contenente uno o più biostimolanti prima di essere seminati. Questa modalità è utile per aumentare la velocità e l’efficacia della germinazione. Noi ti abbiamo risolto la fatica con il nostro trattamento di Bioattivazione delle sementi da tappeto erboso della linea Blue.

In ogni caso, è importante seguire le dosi e le modalità di utilizzo consigliate e tenere conto delle specifiche esigenze delle piante e delle condizioni ambientali in cui queste crescono.

Il concetto alla base dei biostimolanti

Lavorare sui meccanismi fisiologici naturali per migliorare le prestazioni di radicazione delle piante: azione di crescita radicale, ottimizzazione della nutrizione, miglioramento della resistenza delle radici e limitazione degli stress (idrici, termici, ecc.). La ricerca sulla sostanza organica del suolo di Frayssinet ha permesso di isolare molecole organiche transitorie che agiscono per stimolare il metabolismo delle piante. OSYR, il principio attivo di NUTRIBIO, ottenuto dalla depolimerizzazione di composti lignocellulosici, stimola la crescita e la rigenerazione delle radici proteggendo le auxine dai meccanismi ossidativi e stimolando la produzione di isoperossidasi.

Un esempio di biostimolanti di qualità: i prodotti Frayssinet

I biostimolanti Frayssinet sono composti da aminoacidi, polifenoli e dalla molecola omologata Osyr.

Osyr, stimolante della crescita radicale, favorisce l’assorbimento idrico e minerale, ottimizzando così la crescita e la nutrizione delle piante.

Gli antiossidanti naturali, così come gli aminoacidi e i polifenoli, proteggono il metabolismo fotosintetico dell’organismo. Essi combattono contro i meccanismi di ossidazione responsabili dei disequilibri nello sviluppo delle colture, del malfunzionamento della fotosintesi, di una messa in riserva insufficiente.

La gamma di concimi biologici liquidi Nutribio è costituita da tutti questi elementi permettendo di rispondere in modo funzionale alle necessità della pianta.

confronto osyr e altro biostimolante

Gli stimolanti radicali

Gli stimolanti radicali sono biostimolanti del metabolismo delle piante che influenzano lo sviluppo delle piante e dei microrganismi rizosferici. Gli studi agronomici recenti confermano l’importanza, sia nelle radici che nella rizosfera, di una moltitudine di piccole molecole organiche semplici chiamate “transitorie” (ormoni, enzimi, aminoacidi, …) che agiscono sulla crescita e la salute radicale della pianta.

La selezione di alcune molecole organiche, estratte da composti vegetali, ha permesso di sviluppare stimolanti radicali che agiscono sia sulla crescita che sulla resistenza radicale.

Nelle situazioni stressanti, come l’emergenza delle plantule, il trapianto, i deficit nutrizionali, gli stress abiotici e la stanchezza a fine ciclo, la pianta regola il suo metabolismo abituale degradando le auxine, ormoni naturali dedicati alla crescita radicale. L’applicazione di uno stimolante di crescita radicale adatto protegge le auxine dalla degradazione, agendo così sul rilancio della crescita del vegetale e del suo sistema radicale e sulla resistenza fisica dell’apparato radicale.

Il meccanismo di azione di uno stimolante radicale come Osyr

In situazione di stress e di deficit nutritivi, le auxine, molecole coinvolte nella fisiologia della pianta (crescita, riproduzione, fioritura, rizogenesi), vengono degradate. Questa degradazione delle auxine porta un impatto negativo sui meccanismi di riproduzione ma anche sulla qualità dei raccolti. I biostimolanti nutrizionali Nutribio contengono lo stimolante di crescita Osyr che ha la capacità di proteggere, incapsulandole, le auxine dalla degradazione e, al tempo stesso, permettere uno sviluppo equilibrato delle piante, così come della loro resistenza agli stress ambientali. I prodotti biologici liquidi Nutribio contengono inoltre una parte di nutrienti e degli antiossidanti specifici, per un’azione completa sulle piante.

Osyr protegge le auxine della pianta
Meccanismo d’azione di Osyr contenuto in un biostimolante Frayssinet

 

In sintesi, i biostimolanti sono un modo efficace e sostenibile per migliorare la qualità delle piante, aumentare la loro resistenza agli stress ambientali e migliorarne la nutrizione. Usati a calendario e in prevenzione si rivelano una soluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente per migliorare la produzione e la salute delle piante, senza sostanze chimiche nocive per l’ambiente o per la salute umana.

 

Articolo liberamente ispirato da Frayssinet, azienda leader nella produzione di fertilizzanti organici e biostimolanti

Calendario Verde di Aprile: la guida completa per la cura del giardino in primavera

Il calendario verde di Aprile, sviluppato dai nostri esperti agronomi, può diventare un prezioso strumento a disposizione dei professionisti del verde e degli appassionati di giardinaggio, che fornisce utili consigli su tutte le attività da svolgere nel giardino durante la primavera. Questo mese è particolarmente ricco di lavori da fare, e il calendario verde di Aprile si presenta come una guida completa per ogni singola attività.

Il calendario verde di Aprile prevede due pagine: una dedicata alla semina e manutenzione del tappeto erboso, mentre l’altra si concentra sulla cura delle piante, la semina dei prati fioriti e in generale sul mantenimento del giardino in maniera sostenibile. Grazie a questo strumento, potrai ottenere una visione d’insieme sulle attività da svolgere in questo mese primaverile e organizzarti al meglio per effettuare tutti i lavori necessari negli spazi verdi dei tuoi clienti.

[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Aprile senza leggere l’approfondimento]

Aprile, dolce dormire?
La natura non la pensa così…

Con l’allungarsi del fotoperiodo e l’aumento delle temperature (anche notturne), la fotosintesi delle piante funziona a pieno ritmo, facendo sì che piante, arbusti e tappeto erboso siano in pieno risveglio vegetativo.

Aprile, infatti, è un mese molto importante per il giardinaggio: con il risveglio vegetativo delle piante e la crescita del tappeto erboso, è fondamentale prestare la giusta attenzione alle esigenze della vegetazione per farla crescere sana e rigogliosa tutto l’anno.
In questo articolo, vedremo come concimare al meglio il tappeto erboso e le piante del giardino, come effettuare la semina di un nuovo prato o di un prato fiorito, e come gestire il giardino in modo biologico utilizzando i giusti microrganismi e biostimolanti.

Nuove semine in giardino

Aprile è un mese particolarmente adatto per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. In particolare, i miscugli fioriti con molte specie annuali vanno seminati a inizio primavera, per permettergli di germogliare in tempo e godersi tutte le loro fioriture.

Semina del tappeto erboso in aprile

All’atto della semina del prato bisogna sempre fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Guarda il nostro video per conoscere tutti i fattori di cui tenere conto per una semina perfetta.

Se vuoi ottenere un tappeto erboso verde scuro, puoi optare per un miscuglio della linea Blue che è bioattivato per garantire maggior rapidità di crescita e contiene solo varietà americane di ultima generazione, selezionate per la loro resistenza a malattie, alte temperature e siccità. Se invece preferisci un prato di colore verde brillante che nasconda eventuali problemi di infestazione di Poa, puoi scegliere un miscuglio della linea Green, caratterizzata da varietà di alto livello prodotte in Europa.

Con le temperature di Aprile iniziano anche le trasemine e le rigenerazioni di tappeti erbosi già esistenti che risultano diradati o sofferenti. I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e uniforme del tappeto erboso.

Per ottenere risultati garantiti, si consiglia di utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante Osyr di Frayssinet).

Posa di zolle in giardino

Se preferisci una soluzione più semplice e non vuoi rischiare di scontentare il cliente con una semina primaverile, puoi optare per la posa di zolle di prato pronto. Tuttavia, è importante preparare il terreno adeguatamente prima della posa per garantire un attecchimento sano e duraturo. Ti consigliamo di utilizzare l’ammendante organico Vegevert come base per il letto di semina. Una volta posate le zolle, puoi applicare un concime liquido con biostimolante come Nutribio N per migliorare l’attecchimento delle radici e prevenire lo stress da trapianto del prato.

Semina del prato fiorito ad aprile

Per la semina del prato fiorito, è importante scegliere un miscuglio adatto alle proprie esigenze e lavorare bene il terreno, effettuando un paio di false semine per eliminare le infestanti. Si consiglia di seminare alla dose raccomandata effettuando 2 passaggi incrociati e di miscelare il miscuglio con un supporto neutro come la sabbia o il terriccio. Dopo aver coperto la superficie con una leggera spolverata di terriccio e aver rullato il terreno, è importante irrigare con pioggia fine (circa 5 mm al giorno) per mantenere la giusta umidità in superficie, fino alla nascita delle prime foglie.

I miscugli per prato fiorito non sono tutti uguali: alcuni sono composti da specie annuali, mentre altri da perenni e biennali. Ci sono anche differenze per quanto riguarda altezza, colore ed epoca di fioritura.
Un’altra caratteristica importante da tenere in considerazione è il tipo di specie presenti nel miscuglio. Quelli con varietà autoctone e selvatiche (Polline selvaggio, Tappeto Campestre) hanno un maggiore valore di biodiversità, attirano api e pronubi e sono più resistenti agli stress ambientali come siccità e temperature elevate. Inoltre, durano a lungo nel tempo (anche fino a 10 anni). I miscugli con specie ornamentali, invece, sono apprezzati soprattutto per il loro valore estetico, ma contribuiscono anche alla biodiversità. Tra questi, il miscuglio Estate Italiana è particolarmente indicato per le sue ottime performance anche in estate, quando le condizioni di scarsità di acqua e alte temperature sono comuni in Italia.

Nutrizione e risveglio del tappeto erboso

Con l’arrivo della primavera e l’aumento delle temperature, le specie da tappeto erboso riprendono la loro fase vegetativa. Se per le specie macroterme (come bermuda e zoysia) è ancora un po’ presto, i prati in microterme già insediati avranno bisogno di una spinta per vegetare al meglio. Come approfondito in questo post, il prato in Primavera ha bisogno di un concime ad alto titolo di azoto. A seconda delle esigenze e del livello di manutenzione, si può procedere alla prima fertilizzazione dell’anno del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici. Per esempio, nell’ordine, Unigreen 20.5.8, Unigreen 15.5.10, Knox 24.0.5 con 30% di XRT o Ever 10, biologico e con stimolante radicale.

Se il tappeto ha bisogno di riprendere velocemente la colorazione, il concime liquido biologico Nutribio Fe è la risposta per un rinverdimento rapido ed efficace.

È importante ricordarsi di irrigare sempre dopo la distribuzione del concime per permetterne la degradazione e prevenire eventuali bruciature. Se l’irrigazione non è possibile, si può concimare quando è prevista pioggia.

Calendario verde di aprile tappeto erboso

Prevenzione e cura delle malattie, è il momento di agire

In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino in generale, marzo e aprile sono i mesi corretti in cui iniziare a utilizzare a calendario i vari prodotti che inducono resistenza naturale di resistenza nelle piante. Così da poter limitare o eliminare del tutto l’uso di fitofarmaci, dannosi per l’ambiente.

Vediamo qualcuno dei prodotti da utilizzare a calendario che sono solitamente presenti nel programma di gestione #WeGreencare

I microrganismi concentrati contenuti in BacilliumBeauvumBioseed, Turikum e Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini o di insetti dannosi come Popillia Japonica. Per una maggiore efficacia, consigliamo di abbinarli al concime liquido con biostimolante e antiossidanti Nutribio N.

Per promuovere la crescita della pianta, accelerarne la germinazione e contrastare gli stress ambientali, si può introdurre nel piano di gestione del tappeto erboso Asset Chitosano. Questo prodotto liquido concentrato è a base di chitina, una sostanza naturale e sostenibile che promuove la resistenza della pianta.

Pratiche per contenere lo sviluppo di malattie su prato

Come visto in maniera più approfondita nel calendario di marzo, la stagione presenta ancora alti livelli di umidità, soprattutto tra notte e mattina presto, che richiedono attenzione per evitare lo sviluppo di malattie fungine del tappeto erboso.
In breve: è importante raccogliere i residui di taglio, mantenere il prato pulito da foglie e residui vegetali di altre piante, ridurre l’umidità sulle lamine fogliari e controllare lo sviluppo eccessivo del feltro (se è troppo tardi, c’è NoThatch). Nel caso in cui si notino macchie tipiche delle patologie fungine, la soluzione migliore senza l’utilizzo di fitofarmaci è il fosfito di potassio Fosfo-K combinato con Double-D. Nel caso in cui si noti che il tappeto erboso è in sofferenza ma non si riescono a individuare le cause, è possibile utilizzare alghe come stimolante naturale delle piante. Le alghe estratte a freddo hanno un forte potere antistress e miglioratore del suolo.

Altri possibili problemi primaverili del prato possono essere causati da un eccesso di lombrichi, che possono essere allontanati con prodotti repellenti naturali come Team Cast. È importante utilizzare questi prodotti solo su suolo ben bagnato.

La nutrizione delle piante ad aprile

Aprile rappresenta il momento ideale per nutrire adeguatamente le piante, sia quelle ornamentali che quelle da produzione. Per ottenere il massimo dalle piante e garantirne una crescita sana ed equilibrata, è necessario prestare la giusta attenzione alle loro esigenze, iniziando dalla corretta concimazione.
Per piante perenni e arbusti, è consigliabile utilizzare il concime organico Actimus, contenente Boro e Zinco, elementi essenziali per migliorare la fioritura e la crescita primaverile. Inoltre, l’aggiunta di Osyr stimolante radicale aiuta a sviluppare un sistema radicale sano e protegge la pianta da stress e malattie.

Per le piante in vivaio o in giardino, il concime organico biologico a cessione prolungata Solesia rappresenta una buona scelta. In particolare, Solesia F3 garantisce nutrimento alla pianta per ben 6 mesi, perfetto per le aree verdi a bassa manutenzione o nella produzione florovivaistica.

I concimi liquidi possono essere una soluzione efficace per la ripresa delle piante in primavera, soprattutto in situazioni dove c’è bisogno di un assorbimento veloce dei nutrienti oppure dove non è possibile distribuirne, come negli impianti di verde pensile. Il concime liquido NPK Nutribio 4.3.6, con stimolatore di crescita radicale, permette di correggere rapidamente le carenze di N e microelementi, stimolando la crescita e ottimizzando la fotosintesi anche in situazioni di stress.

Se si teme la clorosi ferrica o se la pianta necessita di una forte ripresa della fotosintesi, è possibile utilizzare Nutribio Fe con Ferro chelato, stimolatore di crescita radicale e antiossidante.

Calendario verde di aprile per il giardino

📍 Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti per curare il giardino ad aprile? C’è GiardinaggioStore

I fertilizzanti liquidi come strumento utile

Una volta che è stato garantito il fabbisogno delle piante in elementi nutrienti attraverso il “classico” piano di concimazione granulare con apporto al terreno, possiamo affidarci ad un valido strumento agronomico quale l’uso di fertilizzanti liquidi per distribuire con facilità, rapidità ed efficacia immediata, nutrienti complementari. Tramite fertilizzazione liquida si possono anche introdurre molecole antiossidanti naturali e induttori di resistenza, rinverdenti, radicanti e biostimolanti.

La somministrazione di nutrienti e altri principi fertilizzanti in forma liquida, diluiti con opportuni volumi d’acqua può avvenire tramite aspersione fogliare o per via radicale, veicolando i prodotti nel terreno.

Vantaggi dei concimi liquidi

Il vantaggio principale della fertilizzazione fogliare è la possibilità di apportare con precisione opportuni elementi nutrienti nella corretta quantità e nel momento in cui servono per rimediare tempestivamente ad eventuali carenze. La fertilizzazione fogliare permette di bypassare problemi di tessitura e struttura del terreno che possono limitare l’assorbimento degli apparati radicali ma anche difetti di pH e conseguenti processi di insolubilizzazione di nutrienti, e infine, situazioni stressanti di diversa origine.

La fertilizzazione liquida permette, con gli stessi punti di forza, la distribuzione di prodotti specifici per la stimolazione e l’attivazione dei processi biologici e fisiologici delle piante, la crescita e l’efficienza degli apparati radicale e fogliare e il miglioramento delle performance delle piante.

Utilizzare fertilizzanti liquidi garantisce:

  • Assorbimento più rapido
  • Apporto più preciso di alcuni elementi carenti
  • Superamento problemi di insolubilizzazione e di tessitura del terreno
  • Dosaggio semplice

Che concimi liquidi scegliere

Ottimi allo scopo sono i concimi liquidi della gamma Nutribio di Frayssinet studiati per garantire allo stesso tempo stimolazione biologica, un ottimale equilibrio idrico e nutrizionale ed esaltare la resistenza agli stress di natura biotica ed abiotica.

I prodotti Nutribio, biologici ed utilizzabili sia sulle piante che sul tappeto erboso, si contraddistinguono per contenere:

  • MACRO E MICROELEMENTI NUTRIENTI essenziali per il ciclo vitale e produttivo delle piante
  • ORTODIFENOLI, molecole di resistenza per la prevenzione degli stress ossidativi causati da fattori biotici e abiotici. Si tratta di polifenoli vegetali in grado di neutralizzare radicali liberi ad alto potere ossidante. Difendono la pianta da tutti i meccanismi degradativi causati da situazioni stressanti quali squilibri idrici, eccessi termici e attacchi di malattie fungine.
  • OSYR, molecola naturale di origine vegetale per la stimolazione della crescita degli apparati radicali secondo un meccanismo metabolico di protezione delle auxine (gli ormoni vegetali che ne presiedono i processi di crescita e lo sviluppo) dai meccanismi ossidativi e degradativi. Apparati radicali più sviluppati ed approfonditi favoriscono, tra gli altri, maggior ancoraggio delle piante al terreno, l’assorbimento di acqua ed elementi nutrienti e la capacità di immagazzinaggio delle sostanze di riserva prodotte con la fotosintesi.

La somministrazione dei concimi NUTRIBIO è possibile per aspersione fogliare o tramite assorbimento radicale. Generalmente i diversi prodotti sono miscibili tra loro (buona norma accertarsene con i nostri tecnici prima di formulare miscele con due o più prodotti) permettendo di ridurre i tempi di intervento e aumentarne ulteriormente l’efficacia e tempestività.

Fertilizzanti liquidi: i rinverdenti

Tra i fertilizzanti liquidi da dare velocemente alle piante troviamo anche i rinverdenti, nutrienti specifici per mantenere ed esaltare la colorazione verde, prevenire e curare fenomeni di clorosi ferrica a carico di piante e tappeto erboso. Oltre a Nutribio Fe con il 3,5% di Ferro chelato EDTA, come rinverdenti liquidi efficaci consigliamo: Manursol Ferplus Cu che, al Ferro aggiunge il Rame – entrambi chelati EDTA – con un’efficace azione fungistatica e cicatrizzante, Asset Titanium, fertilizzante fogliare nutriente di nuova formulazione che assicura l’effetto rinverdente rimpiazzando, in parte, il Ferro con Titanio. Il Titanio sostituisce, in termini funzionali, il Ferro nei processi di produzione della clorofilla e nel risolvere problemi di decolorazione da clorosi. Grande vantaggio è l’applicazione a dosaggi molto contenuti e la possibilità di evitare continui ed eccessivi apporti di Ferro che portano spesso ad un’eccessiva acidificazione del terreno.

Fertilizzanti liquidi: biostimolanti

I prodotti con azione biostimolante per piante si trovano comunemente in forma liquida e rientrano quindi tra i fertilizzanti liquidi. Esistono sul mercato molteplici prodotti, differenti per materie prime utilizzate, processi di fabbricazione del prodotto e più o meno specifici per la pianta di interesse.

Compass Bio Active, a base di alga bruna Ascophyllum nodosum, è un fertilizzante liquido, una vera e propria miniera di biostimolanti e molecole no-stress fatta di carboidrati, aminoacidi, vitamine, ormoni fitoregolatori (auxine, citochinine e giberelline), elementi minerali (calcio, potassio, magnesio), betaine osmoprotettrici, acido alginico, mannitolo e laminaria. Ad una sua regolare applicazione si apprezzano effetti positivi a carico di crescita per foglie e radici, miglioramento del colore e rilancio dell’attività fotosintetica grazie alla stimolazione della produzione di clorofilla anche durante periodi siccitosi e basse temperature, conservazione di un bilancio idrico equilibrato durante periodi caldi e incremento della tolleranza alle malattie e recupero della piena funzionalità a seguito di eventi stressanti.

Azione biostimolante non dissimile si può ottenere anche con le bustine eco-friendly di Turbine Amino a base di L-aminoacidi rapidamente assimilabili.

Fertilizzanti liquidi: prevenzione e difesa della pianta

Come per i prodotti biostimolanti, anche quelli che inducono la pianta a rafforzare i propri meccanismi di difesa sono spesso in formato liquido. Di efficacia provata in casa di attacchi fungini e parassitari, possiamo citare: Double-D miscela di microelementi Zinco, Rame e Manganese complessati ad acido citrico, capace di riequilibrare eventuali carenze nutritive. Ha anche azione fungistatica e curativa perché cicatrizzante, in particolare contro Phytium spp.

Ancora più efficace come induttore di resistenza se abbinato con Manursol Fosfo-K, concime a base di fosfito di potassio 100% sequestrato che stimola le protezioni endogene delle piante tramite la produzione di fitoalessine. Il prodotto sistemico ha un’azione molto veloce attivandosi nella pianta in sole 3-6 ore.

 

 

 

La ripresa vegetativa delle piante in Primavera

Alla ripresa della Primavera le piante e le loro radici hanno bisogno di essere stimolate dopo un periodo di riposo vegetativo. È infatti questo il periodo di ripresa vegetativa delle piante, ovvero il momento in cui, complici temperature più miti e un allungamento del fotoperiodo (durata illuminazione giornaliera), la fotosintesi riprende a pieno ritmo.

Stimolare la crescita radicale ora permette di favorire la ripresa primaverile delle piante così da garantirne il pieno risveglio e un’annata produttiva e in salute.

Ripresa vegetativa delle piante: alberi da frutto e alberi ornamentali

Sta per iniziare il periodo di attività più intensa per le piante da frutto. La ripresa vegetativa è visibile con il rigonfiamento delle gemme, simbolo di riattivazione della circolazione della linfa che inizia a trasportare le sostanze nutritive dagli organi di riserva (radici e organi legnosi) ai punti di crescita, le gemme.
Dopo l’inverno, con temperature rigide e una riduzione delle ore di luce, le piante possono presentare una colorazione giallastra per mancanza di ferro e/o di azoto e di una debole attività biologica del suolo durante il periodo invernale (particolarmente in suoli molto basici, suoli umidi con basse temperature).

Per le piante messe a dimora lo scorso autunno è più frequente arrivare in difficoltà alla fine dell’inverno e un booster di energia è ancora più importante per assicurarne la ripresa vegetativa e quindi la formazione dei bottoni florali.

Nutribio N e Nutribio 4.3.6 sono concimi liquidi contenenti un’alta percentuale di Osyr, stimolante di crescita radicale omologato che, proteggendo le auxine dalla degradazione, permette lo sviluppo delle radici e migliora la resistenza delle piante, anche nei giovani alberi. La parte azotata dei concimi stimola inoltre la corretta formazione degli organi fiorali e la maturazione del polline.

Il nostro consiglio: Nutribio N o Nutribio 4.3.6 in irrigazione con concentrazione del 2 per 1000. Due interventi a distanza di 2-3 settimane.

 

Il tappeto erboso in primavera

Anche il tappeto erboso potrebbe essere arrivato al risveglio vegetativo in difficoltà, tanto più se ha sofferto di malattie invernali o se non gli sono stati forniti i giusti nutrienti nell’autunno precedente. È quindi utile capire il livello di scorte di carboidrati di riserva prodotti dalla pianta prima dell’inverno; son stati tutti consumati durante il periodo freddo o rimane qualcosa?

Nella maggior parte dei casi, date anche le temperature non così rigide, il tappeto erboso avrà consumato tutte le sue scorte energetiche e ora ha bisogno di una fertilizzazione di risveglio per superare questa fase primaverile iniziale. Nel caso in cui non si vogliano utilizzare concimi solidi specifici o, se il tappeto è particolarmente sofferente, si consiglia l’uso di concimi liquidi di qualità.

Nutribio N concime liquido con stimolante di crescita radicale e antiossidanti, è il prodotto per facilitare la ripresa vegetativa del tappeto erboso dopo l’inverno:

  • Assicura una migliore partenza primaverile, con un volume radicale più denso (+75% di radici) e più performante, nonché una migliore gestione della pianta delle risorse (acqua ed elementi nutrienti)
  • Aumenta la resistenza delle piante con un accrescimento dell’attività rizosferica e della flora associata, ma anche una migliore nutrizione
  • Migliora la resistenza delle piante in situazioni di stress, sia biotico che abiotico

Nutribio N è il prodotto che fa la differenza anche nelle nuove semine di tappeto erboso, come si può evidenziare da questi studi:

ricerca sullo sviluppo radicale del tappeto erboso con osyr

Località: Ceremher – laboratorio di fisiologia vegetale – Meze (34)
Specie: festuca arundinacea Villageoise
Trattamento con Osyr tramite irrigazione, una volta a settimana
Densità di semina: 25-30 g/m2
Concentrazione: 0,2%
Applicazione: testate 3 dosi d’applicazione (10-20-40 l/ha) in 3 applicazioni
Durata dell’esperimento: 3 settimane dopo la germinazione

Meccanismo d’azione antistress di Osyr

Proteggendo le auxine dalla degradazione, Osyr provoca lo stimolo della crescita dell’apparato radicale della pianta e quindi della pianta stessa.

*le auxine sono ormoni naturali coinvolti nella crescita delle piante e nello sviluppo radicale. Le auxine vengono degradate per via enzimatica quando la pianta si trova in situazioni di stress (germinazione delle plantule, trapianto, stress nutrizionali, malattie e sbalzi di temperatura)

Le molecole auxine vengono protette da Osyr

Articolo liberamente ispirato da Frayssinet

 

Gli strumenti per una gestione sostenibile del tappeto erboso

La riduzione dell’utilizzo di input chimici ed agronomici sul tappeto erboso è ormai divenuta una priorità e una necessità anche per il verde ornamentale e sportivo. L’attenzione sempre crescente riguardo i temi della sostenibilità ambientale e il contenimento dell’impatto derivante dalle azioni dell’uomo, in linea con quanto previsto dal PAN (Piano d’Azione Nazionale), prevedono per essere affrontati l’adozione di azioni e strumenti della massima efficacia.

COME INIZIARE – LE BASI

Le corrette pratiche agronomiche sono un primo e fondamentale tassello di ogni strategia di gestione ecocompatibile del tappeto erboso:

impiego alla semina di cultivar e miscugli di nuova generazione , naturalmente resistenti a patologie specifiche nonché richiedenti una minor quantità di acqua. Fare attenzione anche alla qualità delle sementi, la purezza 0/0 garantisce l’assenza di infestanti alla semina.
tagli con la giusta frequenza ed altezza in funzione della specie e della stagione, condotti con macchine in perfetto ordine
adeguati turni di irrigazione con corretti volumi di adacquamento per evitare carenze ma anche eccessi idrici estivi
interventi meccanici di riduzione del feltro, decompattamento e top-dressing per ossigenare la rizosfera e migliorare la struttura del suolo
nutrizione adeguata con utilizzo quasi esclusivo di molecole organiche naturali per aumentare la sostanza organica e far sviluppare naturalmente i microrganismi del suolo
incremento della resistenza e tolleranza della pianta a stress biotici ed abiotici con l’uso di opportuni biostimolanti e radicanti

We Greencare PER LA GESTIONE DEL TAPPETO ERBOSO

Noi di Unmaco riteniamo di poter offrire un pacchetto di prodotti e soluzioni completo e di grande interesse nell’ambito della gestione eco compatibile del tappeto erboso professionale, sia ornamentale che sportivo.

LE SEMENTI – miscugli naturalmente endofizzati di elevata resistenza e tolleranza agli stress biotici ed abiotici, miscugli bioattivati con funghi micorrizogeni e stimolante radicale Osyr  per esaltarne ulteriormente la dotazione di protezione naturale. Abbiamo inoltre l’esclusiva su varietà rizomatose di Festuca arundinacea e Lolium perenne , nonché su una varietà di Poa ibrida che garantisce grande resistenza alle alte temperature.

LA NUTRIZIONEI nostri concimi organo-minerali, organici ed ammendanti BIO 100% ad alto potenziale humus soddisfano appieno le necessità di elementi nutrienti del tappeto erboso ed esaltano nel terreno che lo ospita la fertilità biologica e la struttura fisica. Chiari risvolti positivi si registrano sulla disponibilità idrica e di nutrienti permettendo un minor impiego di acqua e sull’attività microbiologica del terreno. Si ottimizza la degradazione di residui organici biologici e di quelli chimici di sintesi con sensibile guadagno ambientale, si riducono il numero di tagli e il tasso di insorgenza delle malattie.

GLI STIMOLANTI RADICALI – Gli stimolanti radicali biologici spingono la crescita in volume e in profondità dell’apparato radicale con l’accelerazione del processo naturale. Un tappeto erboso maggiormente radicato ha un’aumentata capacità di ancoraggio al terreno e maggiore resistenza agli strappi, una maggior capacità di esplorazione del terreno per la ricerca dell’acqua e degli elementi nutrienti e quindi maggior salute.

I BIOSTIMOLANTI – Non ultimo per importanza il ruolo dei biostimolanti  nell’esaltare le difese naturali del tappeto erboso e lavorare con grande efficacia in sede preventiva contro gli stress di origine biotica ed abiotica. Prodotti studiati appositamente a base di microelementi nutrienti, amminoacidi, vitamine, batteri quali Bacillum spp. e micorrize quali Trichoderma spp., sono in grado di stimolare la produzione di molecole di resistenza naturali delle piante come le fitoalessine e di rinforzare fisicamente membrane e pareti cellulari contro funghi ed insetti dannosi.

Particolarmente suggerito in questo periodo l’utilizzo di:

Double-D miscela di microelementi BIO 100% a base di Zinco, Rame e Manganese complessata ad acido citrico sottoforma di idracido a pH 2,5 in grado di correggere rapidamente situazioni di stress. Il valore del pH ne accresce disponibilità, efficacia e rapidità d’azione anche in condizioni di piante sofferenti a causa di stress in corso. Il meccanismo d’azione di Double-D è quello di stimolare la produzione di pre-inibitine ad elevata capacità di protezione biologica nel caso di stress biotici ed abiotici e ledere mortalmente le membrane cellulari degli agenti patogeni fungini. Oltre che in prevenzione è efficace anche in via curativa.

GESTIONE ECO COMPATIBILE DEL TAPPETO ERBOSO
Esempio di piano per la gestione biologica di un tappeto erboso ornamentale.

 

L’uso di microrganismi utili sul tappeto erboso

L’impiego di microrganismi utili presenti in natura e opportunamente selezionati per la stimolazione, la difesa e la cura del tappeto erboso e delle piante è in rapidissima affermazione.

DIFFUSIONE DEI MICRORGANISMI UTILI

Il grande valore economico del mercato “microbico” globale si giova (e giustifica) di un settore ricerca e sviluppo di altissimo livello tecnologico. I protagonisti mondiali del settore agricolo, in collaborazione con università e istituzioni scientifiche, sono ormai in grado di mettere a disposizione degli operatori prodotti e microrganismi utili sempre nuovi e maggiormente efficaci.

A livello globale c’è una sempre maggiore consapevolezza riguardo i temi della sostenibilità ambientale e del contenimento dell’impatto derivante dalle azioni dell’uomo, sia in agricoltura che nell’ambito del verde ornamentale e sportivo, affiancata a leggi sempre più restrittive in questo senso – vedi PAN (Piano d’Azione Nazionale) – è presto evidente il motivo per considerare i prodotti “microbici”  strumenti e soluzioni alternative e della massima efficacia.

I VANTAGGI DEI MICRORGANISMI UTILI

L’impiego adeguato di microrganismi utili comporta molteplici vantaggi che riguardano il biocontrollo di microorganismi patogeni, la biostimolazione delle piante per favorirne salubrità e produttività e le attività di biorimedio ambientale.

  • Azione di Biocontrollo

I microrganismi utili esercitano un’azione competitiva e quindi di controllo nei confronti di organismi dannosi, grazie alla colonizzazione degli spazi e la competizione per le fonti nutrienti. Hanno inoltre un ruolo di difesa “meccanica” grazie a modifiche strutturali indotte nei tessuti radicali e all’avvolgimento a “manicotto” dei peli radicali, a costituire una vera e propria barriera fisica. Il ruolo difensivo prettamente biologico è portato avanti grazie alla produzione di metaboliti secondari antibiotici ad azione fungicida e battericida quali streptomicina, nonactina, griseina, lipopolipeptidi, bacteriocina, ecc e alla produzione di enzimi idrolitici in grado di “parassitizzare” microrganismi dannosi, degradandone proteine e chitine, comprese quelle componenti artropodi e insetti.

  • Azione di Biostimolazione

I microrganismi utili sono in grado di “endofitizzare” piante di interesse agronomico inducendo una risposta sistemica atta a rispondere ad un attacco sulla pianta da parte di microrganismi patogeni. Ad esempio, stimolando la produzione di fitoalessine, molecole di resistenza.
Essi interagiscono positivamente con il sistema endogeno delle piante stimolando la produzione, e/o rallentandone la degradazione, di fitormoni della crescita e dello sviluppo come auxine e gibberelline. Questi prodotti incrementano, con l’escrezione di siderofori quali pseudomonina, pseudobactina, pioverdina e piochelina, la solubilizzazione di Ferro e Fosforo e, con l’escrezione di acidi organici, di tutti gli elementi nutrienti che si giovano dell’azione di acidificazione della rizosfera.

  • Azione di Biorimedio

È di notevole valenza a livello ecologico e di conservazione ambientale la capacità di alcuni microrganismi utili di ridurre chimicamente il Cromo esavalente, pericoloso ossidante ad alto potenziale cancerogeno e inquinante delle falde acquifere. Vi sono alcune famiglie di microrganismi che hanno la possibilità di degradare idrocarburi aromatici e residui di fitofarmaci accumulatisi nel tempo a cause delle attività antropiche in agricoltura.

I MICRORGANISMI UTILI

Numerosi sono sul mercato i prodotti a base di microrganismi utili. Per un lavoro di difesa preventiva del tappeto erboso e delle pianta da numerose malattia e insetti patogeni, ci avvaliamo di prodotti ad elevato contenuto di microrganismi e da provenienza sicura. I nostri prodotti a base di microrganismi utili infatti non contengono organismi geneticamente modificati, patogeni come salmonella, coliformi fecali, mesofili aerobici e uova di nematodi. Sono quindi sicuri sia per la pianta che per l’utilizzatore.
Tutti i prodotti sono consentiti per uso in agricoltura Biologica.

BACILLIUM

Inoculo di funghi micorrizici che permette lo sviluppo di batteri utili di Bacillus subtilis, Bacillus velezensis e Bacillus amyloliquefaciens, produttori di sostanze con funzione bio-preservante e antibatterica. Il biocontrollo è esercitato nei confronti di numerosi funghi patogeni appartenenti ai generi Fusarium, Sclerotinia, Pythium, Rhizoctonia, Alternaria, Xanthomonas, Pseudomonas e Botrytis cinerea, grazie alla produzione di metaboliti secondari del tipo Lipopeptidi a forte azione fungicida e battericida. I lipopeptidi contribuiscono alla degradazione di aggregazioni di microrganismi patogeni e attivano meccanismi di resistenza sistemica indotta.
Notevole l’effetto biostimolante verso gli apparati radicali grazie alla produzione di auxine e gibberelline e alla solubilizzazione di elementi nutrienti.

BEAUVUM

Inoculo di funghi micorrizici in forma liquida che aiuta lo sviluppo nel suolo di funghi utili di Beauvaria bassiana, Beauvaria brongniartii, Glomus intraradices, Glomus mosseae e Metarhizium anisopliae, favorendo così lo sviluppo dell’apparato radicale della pianta. Questa particolare combinazione di funghi entomoparassiti ha azione di biocontrollo producendo enzimi che degradano la cuticola degli insetti, agendo come parassita di diverse famiglie di insetti e neutralizzandone le larve. L’efficacia è assicurata verso: Aleurodidi, Afidi, Acari, Coleotteri, Popilia japonica, Tignola, Diabrotica, Nottue, Grillotalpa, Oziorinco, Cocciniglia, Tripidi, Tingidi, Processionaria, Pentatomidi.
La presenza di Metarhizium anisopliae garantisce anche un’azione di biostimolazione della pianta tramite l’aumento dell’assorbimento di elementi minerali presenti nel terreno e la colonizzazione endofitica degli apparati radicali.

BIOSEED

Inoculo di funghi micorrizici e azotobatteri studiato per apportare micorrize arbuscolari e batteri PGPR (promotori della crescita) in elevata concentrazione. Il prodotto permette lo sviluppo della superficie e del volume radicale con conseguente aumento notevole del volume di terreno esplorato. I microrganismi, sviluppandosi, producono una serie di metaboliti utili, stimolando lo sviluppo e le difese endogene della pianta; sono in grado di attuare azioni di inibizione allo sviluppo di molte specie fungine patogene; aiutano a creare nella zona di terreno esplorata dalle radici, condizioni ottimali di fertilità.

TRICUM

Inoculo di funghi micorrizici in forma liquida che aiuta lo sviluppo nel suolo di funghi utili di Trichoderma longibrachiatum, Trichoderma asperellum, Trichoderma harzianum. Questi microrganismi utili sono in grado di instaurare feconde simbiosi con le radici delle piante ed innalzare sensibilmente la fertilità biologica della rizosfera, con esiti positivi nei confronti del biocontrollo delle malattie. Tricum agisce come antagonista per molti microrganismi dannosi quali Fusarium spp., Phytium spp., Armillaria spp., Sclerotinia spp., Rhizoctonia solani, Thielaviopsis basicola, grazie alla secrezione di metaboliti secondari ed enzimi in grado di causarne degradazione cellulare. Riesce ad endofitizzare le piante stimolando la produzione di molecole naturali endogene di resistenza e a favorire la degradazione di residui di fitofarmaci nel terreno.

 

A seguito dei numerosi anni di esperienza, abbiamo messo a punto una gamma completa di prodotti funzionali a base di microrganismi utili.

Pratiche agronomiche autunnali sul tappeto erboso

L’abbassamento delle temperature del terreno e l’accorciarsi delle giornate, con diminuzione delle ore di illuminazione utili all’attività fotosintetica, sono segnali per il tappeto erboso di prepararsi ad affrontare l’arrivo dell’inverno, e quindi ad una serie di stress biotici ed abiotici di particolare rilevanza e potenziale pericolo.

STRESS INVERNALI PER IL TAPPETO ERBOSO

Tra gli stress maggiormente dannosi per il tappeto erboso annoveriamo i danni meccanici e da disidratazione dei tessuti fogliari. In particolare, nel caso di arrivo repentino del freddo e di improvvise gelate autunno-invernali, le lamine fogliari si trovano ad essere molto sensibili e facilmente lesionabili per via del mancato adattamento e indurimento dei tessuti che si verificherebbe più facilmente con un abbassamento graduale delle temperature. Inoltre l’alternarsi di gelo e disgelo, fessurando il suolo, favorisce la formazione di crepe e la conseguente frammentazione degli apparati radicali.

Leggere precipitazioni nevose possono favorire la formazione di ghiaccio, lesioni fogliari e l’insorgenza di malattie fungine invernali quali marciume grigio (Typhula spp) al tempo del discioglimento e marciume rosa (Microdochium nivale). Diversamente, coltri di neve più spesse sarebbero utili a costituire uno strato termoisolante che impedisce alle temperature vicino al tappeto erboso di scendere pericolosamente vicino o sotto lo 0°C.

CONCIMAZIONE POTASSICA: COME AIUTA IL TAPPETO ERBOSO

Un ruolo chiave nel migliorare il livello di resistenza del tappeto erboso agli stress invernali biotici e abiotici lo gioca il Potassio. Tra le principali funzioni metaboliche del Potassio a livello cellulare ci sono l’efficienza fotosintetica e dell’immagazzinamento delle sostanze di riserva fondamentali per superare il periodo sfavorevole.

In particolare, nel tappeto erboso le cellule vegetali, accumulando ioni potassio a livello citoplasmatico e aumentando la concentrazione dei succhi cellulari, esaltano la resistenza agli stress, quali appunto il freddo invernale, l’usura da calpestamento e l’attacco di agenti patogeni.

Ecco perché la distribuzione tra fine ottobre-novembre di un concime specifico, ricco in potassio e con azoto a lento rilascio, si rivela il principale strumento agronomico per la difesa del tappeto erboso dagli stress invernali.
A questo scopo, si può scegliere se utilizzare un concime minerale con azoto a lenta cessione come Unigreen 12-5-20 oppure un concime organo-minerale come Unigreen 8-5-18. Utilizzabili entrambi con dosaggio di 30 grammi per metro quadrato; oltre a soddisfare le esigenze nutritive in Potassio, hanno un effetto importante sulla colorazione e sull’aspetto generale del tappeto erboso.
Se interessati ad apportare sostanza organica nel suolo o a seguire un protocollo biologico, in questo periodo si può scegliere di utilizzare un concime organico come Ever 7 con materie prime scelte, stimolante radicale e senza rifiuti urbani.

ALTRE PRATICHE AGRONOMICHE UTILI

Tutte le operazioni agronomiche tese a favorire lo sviluppo radicale e l’immagazzinamento delle riserve nutrienti risultano decisive per incrementare la resistenza del tappeto erboso a stress sia biotici che abiotici.

  • L’impiego di un ammendante organico biologico quale Vegevert, contenente stimolante radicale omologato stimola la crescita della fertilità biologica e lo sviluppo degli apparati radicali, ottimizzando la funzione del suolo a livello della rizosfera e migliorando la funzionalità radicale delle piante e quindi la loro salute. Per il periodo autunno-inverno se ne consiglia l’utilizzo in dose di 100 grammi per metro quadrato;
  • Alzare l’altezza dell’ultimo taglio autunnale ad almeno 5-6 cm permette una migliore attività fotosintetica e una maggiore crescita delle radici;
  • La rimozione del muschio con Unigreen Tappeti Erbosi AM e la pulizia del tappeto erboso dalle foglie, che tendono a formare strati compatti, favoriscono la penetrazione dei raggi del sole, gli scambi idrici e gassosi e impediscono la creazione di un ambiente umido favorevole alla proliferazione di malattie fungine, marciumi e di un eccesso di lombrichi.

ALTRI PRODOTTI PER DIFENDERE IL TAPPETO ERBOSO IN INVERNO

Oltre alle pratiche agronomiche, si possono utilizzare prodotti specifici che creino nel tappeto erboso una maggiore resistenza endogena agli stress biotici e abiotici e un più rapido recupero in caso di danni, anche nel periodo freddo.

Si tratta di prodotti liquidi o in polvere di pronto assorbimento e azione istantanea, per lo più biologici, ad azione radicante e biostimolante che agiscono come induttori di resistenza fisiologica e meccanica. Sicuramente utili per il periodo possono essere: Compass Bioactive, pratici sacchetti monodose a base di Ascophyllum nodosum alga pura estratta a freddo; Turbine Reaction stimolante con L-aminoacidi; Double-D, miscela fertilizzante a pH 2,5 di Zinco, Rame e Manganese con azione fungicida naturale; Fosfo-K, a base di fosfito di potassio che stimola la pianta a produrre fitoallessine. A seconda delle diverse necessità del tappeto erboso si può pensare anche di utilizzare la linea di concimi liquidi organici Nutribio ad azione combinata nutriente, stimolante e antiossidante.

 

Clicca sui link per conoscere meglio le caratteristiche di ogni prodotto.