Calendario Verde di Luglio – un prato verde anche in estate
Ecco il calendario verde per il tappeto erboso di luglio 2023, sviluppato dai nostri agronomi del settore giardinaggio.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Luglio senza leggere l’approfondimento]
Le alte temperature e la mancanza di acqua mettono il nostro tappeto erboso e le piante sotto un forte stress durante il mese di luglio. È importante adottare le giuste precauzioni per assicurare una corretta manutenzione. Prima fra tutti, è importante alzare l’altezza di taglio di almeno 1 cm rispetto alla primavera, mantenendo i tappeti erbosi ricreativi e ornamentali a un’altezza di almeno 5 cm e quelli a uso sportivo a un’altezza di almeno 3 cm.
Gli Amminoacidi nella gestione del tappeto erboso
Gli Amminoacidi svolgono un ruolo importante nella manutenzione del tappeto erboso, in particolare in quello dei campi sportivi e dei manti molto utilizzati. Questi composti biologici svolgono un ruolo fondamentale nella manutenzione e nella promozione di un aspetto sano e resistente, contribuendo anche a ridurre lo stress che può affliggere il tappeto erboso a causa dell’uso intenso. Attraverso gli stomi e le radici, il tappeto erboso può assorbire gli amminoacidi, sfruttando le loro numerose proprietà benefiche, tra cui la riduzione degli stress più comuni.
Calendario Verde di Giugno – consigli per i giardini d’estate
Ecco il calendario verde di Giugno sviluppato dai nostri agronomi del settore tappeto erboso e giardinaggio.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Giugno senza leggere l’approfondimento]
Con l’arrivo del mese di giugno, le temperature si alzano e restano costantemente sopra i 20 gradi, anche di notte. Le giornate si allungano e l’umidità dell’aria aumenta, mentre le precipitazioni diminuiscono.
Questo periodo rappresenta una sfida per il tappeto erboso e i giardini, in quanto le alte temperature e la mancanza di acqua possono causare uno stress significativo. Con i nostri accorgimenti e l’uso corretto dei prodotti, è possibile preparare il tappeto erboso e le piante ad affrontare al meglio le sfide dell’estate.
Calendario verde di Maggio 2023: consigli per un prato verde e sano
Il giardinaggio è un’arte che richiede passione, impegno e conoscenza. Per chi lavora nel settore del verde o per gli appassionati di giardinaggio, il calendario verde di Maggio rappresenta uno strumento prezioso per pianificare e organizzare al meglio le attività da svolgere in questo mese. Il calendario, sviluppato dai nostri esperti agronomi, fornisce consigli dettagliati su tutte le attività da svolgere nel giardino durante la primavera, in modo da garantire piante forti, sane e resistenti.
Questo mese è particolarmente ricco di lavori da fare, e il calendario verde di Maggio si presenta come una guida completa e dettagliata per ogni singola attività. Le due pagine del calendario si concentrano sulla semina e manutenzione del tappeto erboso, sulla cura delle piante e sul rafforzamento di tutti i vegetali, aumentandone la resistenza agli stress e ai cambiamenti climatici, in maniera sostenibile. Grazie a questo strumento, potrai ottenere una visione d’insieme sulle attività da svolgere in questo mese tra primavera ed estate e organizzarti al meglio per effettuare tutti i lavori necessari negli spazi verdi dei tuoi clienti.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Maggio senza leggere l’approfondimento]
Maggio è il momento di pieno splendore per tappeto erboso e giardini!
Maggio è il mese in cui le nuove semine e le trasemine continuano a tenere occupati i giardinieri, ma data la temperatura e il rischio di infestanti, alcuni preferiscono optare per la posa delle zolle per avere un prato già formato. Tuttavia, indipendentemente dalla scelta, è fondamentale nutrire con potassio i tappeti erbosi già insediati, in modo da rafforzarli e proteggerli preventivamente dagli stress estivi.
Tutte le piante si apprestano ad affrontare il periodo stressante dell’estate, e per questo è importante aiutarle preventivamente con biostimolanti dati a calendario. Se si verificano problemi già conclamati, la miscela di fosfito di potassio e Double-D può rappresentare la soluzione salvavita per la situazione.
In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio le attività da svolgere per mantenere un giardino sano e resistente durante il mese di maggio, concentrandoci sui giusti interventi di nutrizione e protezione delle piante.
Calendario verde di maggio: Semina e rigenerazione del prato
Posa prato a rotoli
Le operazioni di semina e trasemina continuano ma c’è chi si sente più tranquillo, date le temperature ballerine, le carenze idriche protratte e il rischio di diffusione di piante infestanti, a creare un nuovo tappeto erboso posando zolle. Il taglio del prato a rotoli e la sua posa sono sempre uno stress importante per il tappeto erboso; per ridurre gli stress subiti dal prato pronto e farlo attecchire rapidamente è sempre consigliato irrigare, dopo la posa, con una soluzione del concime liquido biostimolante Nutribio N o Nutribio 5.4.2.
Entrambi contengono lo stimolante radicale Osyr e polifenoli antiossidanti che stimolano la crescita delle piante, ne aumentano la resistenza agli stress ossidativi e ottimizzano la nutrizione idro minerale. Il silicio contenuto in Nutribio 5.4.2 aumenta anche la resistenza fisica del tappeto erboso.
Semina del tappeto erboso
Se si è invece fan della semina, ricordarsi sempre, prima di iniziare, di fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo di impianto. Per avere risultati di successo e un tappeto erboso bello nel lungo periodo, bisogna sempre valutare l’esposizione dell’area, il tipo di suolo, le temperature, il livello di manutenzione prevista, il tipo e la frequenza d’irrigazione e la destinazione d’uso. Tra i miscugli fatti da Unmaco trovi la linea Blue, con sementi di origine americana e colore più scuro e la linea Green, con sementi di qualità di provenienza europea.
Se si semina dopo la metà di maggio, quando le temperature iniziano a essere elevate anche la sera, è meglio scegliere un miscuglio più resistente come quelli conciati della linea Uniland Blue. Questi miscugli, come Blue Strong,Blue House e Blue Rough, sono bioattivati con una formula esclusiva Unmaco che permette, in modo naturale, di avere sementi con performance migliori fin dalla semina.
Rigenerazione del tappeto erboso
Maggio è anche il mese principale in cui si fanno rigenerazioni primaverili di tappeti erboso già esistenti che si presentano diradati o sofferenti. Per la trasemina è meglio usare Lolium perenne in purezza oppure miscugli di solo loietto perenne o con una percentuale molto alta (per sapere perché e come traseminare al meglio, leggi qui il nostro articolo di approfondimento). I miscugli 100% loietto come Overseeding sport e Green Overseeding (di colore più chiaro), garantiscono una copertura rapida e omogenea del tappeto erboso. Per chi preferisce un miscuglio a foglie fini, Overseeding super contiene anche un 10% di Poa pratensis.
Per risultati assicurati nelle semine conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter con alto titolo in fosforo come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che, posato su letto di semina, possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
La semina di prati fioriti
Per avere risultati soddisfacenti e duraturi, maggio rappresenta l’ultimo mese primaverile utile per la semina di miscugli per prati fioriti. Tuttavia, in alcune zone d’Italia potrebbe essere già troppo tardi per la semina di miscugli con specie annuali. In questi casi, è consigliabile scegliere miscugli con la maggioranza di specie perenni per garantire una buona sopravvivenza delle piante.
Per le aree in cui si vuole promuovere la biodiversità, Mix Polline Selvaggio rappresenta la scelta ideale. Questo miscuglio è composto solo da specie selvatiche, selezionate per la loro particolare attrattiva nei confronti delle api e degli insetti pronubi. Inoltre, grazie alla loro naturalezza e resistenza, queste piante richiedono meno manutenzione e garantiscono una maggiore longevità del prato.
Per chi, invece, è preoccupato per la scarsità idrica sempre più diffusa nel territorio ma vuole comunque delle fioriture molto ornamentali, Mix Estate Italiana rappresenta la soluzione ideale. Questo miscuglio è stato appositamente sviluppato per tollerare meglio la siccità e le alte temperature estive.
La nutrizione dei tappeti erbosi già insediati
A maggio è importante nutrire i tappeti erbosi già insediati e non dimenticarsi di rafforzarli e proteggerli con i giusti biostimolanti affinché siano meno suscettibili alle malattie e alla siccità durante la stagione calda.
Nella prima metà del mese, finché le temperature notturne non si alzano sopra i 18-20 gradi, si può continuare con le fertilizzazioni ad alto titolo in azoto, scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto od organici come Ever 10.
Dalla seconda metà di maggio, invece, è importante concentrarsi sulla concimazione antistress del prato, per prepararlo all’estate. L’uso di concimi ad alto titolo in potassio (K) aiuta a ridurre l’evapotraspirazione estiva e aumenta la resistenza delle piante al caldo. Come concime potassico granulare si può scegliere tra l’organico Ever 7, l’organo-minerale 8-5-18 No Stress e il fertilizzante minerale 12-5-20 Park 2. Per le concimazioni liquidi è utile Nutribio K, ricco di potassio ma anche di antiossidanti e stimolante radicale Osyr. Usabile a una concentrazione minore del 5%, migliora la resistenza delle piante in situazioni di stress, comprese alte temperature e carenze idriche.
Concimazione delle specie macroterme
Come sappiamo, le specie macroterme (Cynodon dactylon, Zoysia japonica, Paspalum vaginatum, Paspalum notatum, Stenotaphrum secundatum) hanno un ciclo di vita differente da quelle microterme, con un picco di crescita prettamente estivo.
In genere, la concimazione primaverile viene effettuata in concomitanza con l’inizio della crescita attiva del tappeto erboso, che si verifica quando le temperature notturne superano i 15 gradi Celsius. Per avere il giusto effetto green up e sostenere il tappeto per la stagione di crescita, è importante scegliere il giusto tipo di concime.
Per le specie macroterme come il cynodon dactylon, è consigliabile utilizzare concimi ad alto contenuto di azoto (N), con una bassa percentuale di fosforo (P). Questi concimi aiutano a promuovere una crescita rigogliosa e sana delle piante e aumentano la loro resistenza agli stress ambientali come la siccità e le temperature elevate.
Tra i concimi più indicati per questo tipo di prato troviamo Antys 15 e Knox 24-0-5. Antys 15 è un concime organo-minerale granulare ad alto contenuto di azoto (15%) che fornisce un rapido effetto di crescita e vigoria del prato. Grazie alla presenza di sostanze organiche, è in grado di migliorare la struttura del suolo, favorire lo sviluppo delle radici e aumentare la resistenza della pianta alle avversità ambientali.
Knox 24-0-5, invece, è un concime minerale a rilascio controllato con un alto tenore di azoto (24%) e potassio (5%). Grazie alla sua formulazione, garantisce un’azione prolungata nel tempo, fornendo nutrienti alla pianta gradualmente e in modo equilibrato.
Maggio è anche il mese in cui iniziare con le operazioni meccaniche (verticut, bucatura, chiodatura) su gramigna e macroterme. C’è bisogno, infatti, che il tappeto sia in ottima forma per poter rispondere prontamente e chiudere velocemente gli spazi.
We Greencare, giocare d’anticipo sugli stress
In una gestione biologica o comunque più ecosostenibile del tappeto erboso e del giardino, maggio è il mese in cui essere costanti nell’utilizzo dei prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante così da renderle pronte al meglio agli stress estivi e agli attacchi di insetti e patogeni fungini.
Le micorrize ad alta concentrazione contenute in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Turikum, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Inoltre, grazie ai microrganismi che apportano nel suolo, aiutano la pianta a proteggersi da attacchi di patogeni fungini e alcuni insetti (come ad esempio la tanto temuta Popillia japonica). Sempre consigliato, per una miglior attivazione dei microrganismi, l’abbinamento di questi prodotti al concime liquido ricco di sostanza organica Nutribio N.
L’uso programmato di agenti umettanti e alghe verdi estratte a freddo completano il piano di gestione sostenibile di tappeto erboso e piante.
In caso di attacchi fungini già accertati, meglio utilizzare direttamente la miscela di fosfito di potassio Fosfo-K e del fungistatico naturale Double-D.
📍 Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti per gestire al meglio il giardino a maggio? C’è l’eshop GiardinaggioStore
Le indicazioni date dai nostri agronomi nel calendario Verde di maggio sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo e del periodo. Contatta il tuo referente tecnico-commerciale di zona per un piano di gestione personalizzato.
Chiazze secche (dry spot) su tappeto erboso, come risolverle
Le chiazze secche localizzate, dette anche dry spot o dry patch, colpiscono i tappeti erbosi di tutta la Penisola e non sempre sono facili da eliminare. Cosa sono e come riconoscere le chiazze secche (o dry spot/dry patch) su tappeto erboso, come trattarle e prevenirle ecco di cosa parleremo in questo nuovo articolo dei tecnici agronomi.
Vi siete mai chiesti perché alcune chiazze di erba diventano marroni mentre l’erba circostante rimane verde?
Il tappeto erboso può diventare marrone e secco per molte ragioni, ma una causa più comune di quel che si pensa è il dry spot o macchia secca localizzata. Le macchie secche localizzate possono svilupparsi per diversi motivi ma, quello a cui fare più attenzione, è quando il terreno diventa idrorepellente. In questo modo l’acqua non riesce a bagnare il terreno, l’erba appassisce e alla fine diventa marrone.
Che aspetto hanno le macchie secche e come identificarle?
Il termine “chiazza secca” descrive la formazione di un’area secca sul prato in cui l’erba diventa scolorita (e talvolta muore) a causa della mancanza di umidità. Tuttavia, la chiazza secca non è la stessa cosa di un suolo secco normale.
Esteticamente si tratta di chiazze marroni e spesso isolate di erba morente, circondate però da erba viva. Piccole aree di suolo secco sono abbastanza comuni, ma dopo una pioggia o con l’irrigazione queste si riprendono completamente. Il dry spot, invece, non si risolve così.
Spesso, quando si va a irrigare il prato, si nota che l’area è idrofoba e non permette all’acqua di penetrare nel terreno. Al contrario, appaiono pozzanghere o gocce d’acqua che, anziché diffondersi, permangono sul suolo. È come se un residuo ceroso impedisse l’infiltrazione dell’acqua nel terreno.
Cosa sembra una macchia da Dry Spot, ma probabilmente non lo è?
– Macchie di urina di cane o di gatto o persino versamenti di carburante
– L’imbrunimento del tappeto erboso causato da parassiti che mangiano le radici (ad esempio Popillia japonica) o da malattia fungina
– Stress termico o da siccità prolungata
– Irrigazione mal funzionante
– Concimazione errata con cui si è bruciato il prato
La differenza tra le macchie di cui sopra e quelle idrofobiche è che le macchie idrofobiche non permettono all’acqua di essere assorbita nel terreno. È più probabile che le gocce d’acqua si accumulino in superficie piuttosto che penetrare nel suolo. La prova del nove per identificare una chiazza idrofobica consiste nell’osservare bene il suolo quando si irriga: se l’acqua, invece di venir assorbita dal terreno, scivola via in gocce tonde, saremo in presenza di dry spot.
Quali sono le cause delle macchie secche localizzate?
In determinate condizioni si può formare un rivestimento ceroso intorno alle particelle del terreno. In questo caso, l’acqua reagisce con il terreno proprio come fa con la carta oleata: si appallottola e non penetra. Una volta che questo rivestimento ceroso è presente, è molto difficile che l’acqua penetri nel terreno che, anzi, respinge l’acqua.
A volte chiazze di secco emergono visivamente da zone che sembrerebbero senza problema alcuno. Spesso però, vicino a tali chiazze si riscontrano:
Feltro
Malattie fungine
Stratificazione del suolo (superficie grossolana e in profondità più fine)
Scarsa infiltrazione idrica (spesso per pendii o terreno molto irregolare)
Il dry spot è una malattia?
No. La macchia secca localizzata non è un agente patogeno che infetta il tappeto erboso. Lo sviluppo delle chiazze secche di prato è dovuto alla mancanza di acqua nel terreno a causa del rivestimento ceroso idrorepellente che si è sviluppato sulle particelle di terreno sottostanti.
La formazione di idrofobia del suolo non è del tutto chiara, anche se sembrerebbe accertata una secrezione fungina (ad es. il complesso del Fairy ring) di sostanze organiche idrorepellenti che porterebbero poi alla formazione di tale strato.
Perché le macchie secche idrofobiche si sviluppano in alcune aree del prato?
Oltre alle condizioni meteorologiche, alcuni altri fattori influenzano lo sviluppo di macchie secche localizzate o dry spot:
Tipo di terreno – i terreni sabbiosi sono i più inclini a sviluppare macchie secche localizzate.
Ad esempio, i putting green e i tee sono spesso costruiti con la sabbia, il che aumenta la loro suscettibilità alle macchie secche localizzate.
Quantità di irrigazione – Non sempre c’è la possibilità di accedere all’acqua per l’irrigazione in quantità e tempi desiderati e di cui il terreno avrebbe bisogno.
Feltro – il tappeto erboso che presenta un eccesso di feltro ha maggiori probabilità di sviluppare macchie secche localizzate.
Cosa fare per risolvere le macchie secche localizzate o dry spot?
Prima di tutto bisogna tenere sotto controllo le riserve di umidità del terreno, ossia cercare di non lasciare mai che il terreno si asciughi del tutto e irrigare sempre in modo uniforme; l’uso di misuratori di umidità potrebbe essere d’aiuto a tenere sotto controllo la situazione.
Il feltro e la compattazione del suolo sono strettamente legati alla prevenzione delle macchie idrofobiche e, in generale, alla buona salute del tappeto erboso e del terreno. Se pensi di avere un eccesso di feltro puoi lavorare il terreno come spiegato sotto ma anche aiutare la situazione con prodotti disgreganti il feltro come NoThatch.
Un’azione sicuramente utile è l’arieggiaturadi fondo o il verticut, seguiti da un apporto di sabbia mista a sostanza organica di origine vegetale, così da controllare la formazione di feltro e ridurre la probabilità di macchie secche localizzate.
Per alleviare le condizioni d’idrorepellenza del terreno invece, l’unica soluzione è l’applicazione di agenti umettanti. Gli agenti umettanti sono sostanze che modificano la tensione superficiale esistente tra acqua e solidi, permettendo una migliore percolazione dell’acqua nel suolo.
Le macchie secche, finché localizzate, producono un danno che è prettamente estetico in quanto l’uso del tappeto erboso e la sua giocabilità non ne vengono intaccate. Diventa un problema assolutamente da risolvere quando l’idrofobia del suolo è accertata e le macchie secche iniziano a diffondersi sempre più. In questo caso, infatti, c’è a rischio la sopravvivenza del tappeto che soffre la mancanza di acqua.
Come detto sopra, c’è una forte correlazione tra dry spot e una malattia del tappeto erboso, gli anelli di fata o fairy ring. Bisogna quindi fare attenzione e osservare il tappeto erboso nel tempo; in caso di sviluppo di fairy ring, mettere in atto le opportune pratiche volte a sconfiggere il fungo. Ricordarsi inoltre che si tratta di una malattia del terreno non della pianta.
Come trattare e prevenire le macchie idrofobiche del prato?
Ridurre i livelli di feltro e compattazione del suolo come indicato sopra.
Mantenere un livello di umidità costante.
Un regime di concimazione appropriato, realizzato in base alle reali esigenze annuali delle piante.
Un’eventuale arieggiatura o altra lavorazione meccanica del terreno può aiutare l’acqua a penetrare.
Trattamento curativo, se possibile, nel momento in cui l’erba inizia a imbrunire ma, come sempre, un programma preventivo è molto più efficace.
In caso di tappeti erbosi di alto valore tecnico, si può anche pensare a cambiare il suolo, sostituendo, tramite carotatura, le parti intaccate con sabbia.
Aumentare l’altezza di taglio e ridurre il numero di tagli quando possibile, può contribuire a diminuire lo stress a cui sono sottoposte le piante.
Agenti umettanti per risolvere le chiazze secche del tappeto erboso
Un programma che preveda l’uso di agenti umettanti a partire da metà febbraio-marzo (a seconda dell’annata e del luogo considerato) fino a settembre-ottobre può essere molto utile per mantenere il terreno più permeabile.
Gli agenti umettanti possono essere liquidi (come Tournament ready di Underhill, la biodegradabile Yucca o il super concentrato Magnum 44 di Indigrow) o granulari e si decompongono in un periodo prestabilito; si possono anche acquistare in forma di compresse concentrate/pellet da aggiungere al sistema di irrigazione o da distribuire con uno speciale applicatore.
Hai messo in atto tutte queste pratiche ma nel mentre hai bisogno che il tappeto erboso torni subito di un bel verde splendente? Utilizza un colorante verde specifico per prato, ne esistono anche a lunga durata.
Calendario Verde di Febbraio – cosa fare in giardino a febbraio
Ecco il calendario verde di Febbraio sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti e dare consigli su tutti i lavori da fare in giardino a febbraio
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Febbraio senza leggere l’approfondimento]
Febbraio è un mese di transizione. Nei primi giorni del mese c’è ancora una forte escursione termica tra giorno e notte che non permette il risveglio vegetativo della maggior parte delle specie. Dopo la seconda metà del mese però, l’allungamento delle giornate è più significativo così come il riscaldamento del terreno nei giorni soleggiati; indizi per la flora che è giunta l’ora di riprendere uno stato vegetativo attivo. Per questo motivo, i nostri tecnici hanno creato una versione ibrida del Calendario del Verde mensile: consigli e prodotti per la gestione invernale delle alberature e dei problemi dovuti all’alta umidità del periodo (eccesso di lombrichi – rischio di malattie fungine) ma anche i fertilizzanti organici per un pronto risveglio di tappeto erboso e piante, da usare a fine mese.
La gestione degli alberi in inverno
L’inverno rappresenta un periodo di riposo vegetativo per moltissime specie e per questo viene spesso scelto come momento ideale dell’anno per effettuare potature e per mettere a dimora piante. Finché le temperature lo permettono e non mettono troppo a rischio la ripresa degli esemplari, anche a febbraio si possono continuare i lavori di potatura e stabilizzazione delle piante e di messa a dimora di nuove alberature.
Potatura
Per garantire la salute dell’esemplare, prima di potare è importante: avere chiaro obiettivo e tipodi potatura (Ricostruzione – Rimodellamento – Alleggerimento –Riduzione – Allevamento – Produzione); intuire il tipo di risposta che avrà la pianta; conoscere l’età della pianta e il suostadio di sviluppo. Scontato il consiglio: evitare le capitozzature.
Dopo la potatura, è consigliato usare un prodotto che disinfetti le ferite e prevenga l’infezione e quindi lo sviluppo di patologie e funghi. Double-D, al contrario dei mastici, lascia traspirare la ferita e svolge azione di protezione verso microrganismi patogeni.
Consolidamento alberi
Con consolidamento si intendono tutti i metodi di collegamento o supporto delle branche o fusti di una pianta allo scopo di ridurre la probabilità di cedimento e/o i danni associati a un cedimento strutturale della pianta. L’obiettivo complessivo è cercare di prevenire il cedimento della branca o della pianta intera e/o di evitare danneggiamenti a persone o cose.
Come fare ciò? Con sistemi specifici, sviluppati sulle esigenze della pianta. Gli esperti consigliano di usare sistemi in polipropilene con ammortizzatori registrati e controllati come i kit Cobra (chiedici i modelli disponibili).
Messa a dimora di alberi e piante
La messa a dimora di piante è un’operazione semplice e veloce che però dev’essere eseguita con alcune attenzioni per evitare la sofferenza e lo sviluppo ridotto dell’esemplare.
Per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso della pianta, consigliamo, dopo aver scavato una buca della dimensione adatta alla specie e al suo apparato radicale, di distribuire un terriccio specifico per la piantumazione come Orgasyl Plantation. Questo terriccio contiene infatti concime organico per un effetto sprint iniziale e stimolante radicale Osyr che proteggerà la pianta dalle situazioni stressanti.
In caso di messa a dimora di specie di particolare valore o in condizioni sfavorevoli, si può utilizzare in aggiunta la tecnica dell’inzaffardatura(video). Tecnica agricola storica, negli ultimi anni è stato rivalorizzata anche in ambito produttivo e ornamentale. In un catino ampio creare una soluzione con Nutribio N e Idronano quindi immergerci l’apparato radicale della pianta (non ci sono pericoli di bruciature) e procedere con la messa a dimora.
Nutribio N contiene antiossidanti e lo stimolante radicale Osyr e quindi proteggerà la pianta dagli stress e ne stimolerà lo sviluppo radicale, apportando anche una piccola dose di azoto organico. Idronano, ritentore idrico biodegradabile, accumulerà fino a 700 volte il proprio peso in acqua e garantirà che la pianta non soffra anche in caso di siccità.
La preparazione delle piante al risveglio vegetativo
Le ultime annate italiane hanno visto un rialzo delle temperature già dalla metà di febbraio, con punte di calore straordinario raggiunte nel 2022. Aspettandoci quindi che questo trend continui, in alcune zone d’Italia, febbraio potrebbe già essere il mese per la prima concimazione del tappeto erboso e di alcune piante.
Meglio lavorare con prodotti a forte base organica (di qualità, mi raccomando) per aiutare le piante a riprendersi dall’inverno e per apportare sostanza organica al suolo che migliorerà non solo la struttura del terreno, aumentandone la capacità di gestione dell’acqua, ma stimolerà la crescita di un ambiente più sano per lo sviluppo delle piante. Si sconsigliano fortemente i prodotti con azoto organico derivato da pellami e scarti della lavorazione della pelle in quanto hanno azione nulla sul suolo e la sua salute.
Per il tappeto erboso si può utilizzare l’ammendante specifico Vegevert oppure, se si vuole apportare più azoto, il concime Ever 10 (10.2.4). Entrambi contengono lo stimolante di radicazione omologato Osyr e sono concimi biologici specifici per il prato.
Su piante e arbusti meglio prediligere Actimus che contiene anche Boro e Zinco, elementi utili per migliorare l’inizializzazione floreale e la crescita primaverile. Lo stimolante radicale Osyr avrà grande influenza nella crescita degli apparati radicali ma anche la protezione della pianta da stress e malattie.
Preparare l’orto a febbraio
In questi mesi invernali si può iniziare a preparare l’orto per la Primavera. Se ci segui da un po’ sai già quanto è importante la presenza di una buona sostanza organica nel suolo; aggiungere materia organica viva e da origine controllata (al contrario dei compost “fai da te”) permette di apportare microrganismi utili che andranno a colonizzare il suolo e, sviluppando rapporti simbiotici con le radici delle piante, le aiuteranno a svilupparsi e a essere più forti e resistenti. Vegethumus, ammendante organico con umofosfati e stimolatore di crescita radicale Osyr, permette di ripristinare la fertilità del suolo e di sostenere le piante fin dal primo giorno. Creando le condizioni ideali per lo sviluppo delle piante dell’orto.
Prevenire e curare le malattie fungine invernali
Attenzione alle malattie fungine, ancora in agguato con questi livelli di umidità.
In primis, evitare di camminare sopra il tappeto erboso quando è ghiacciato per non creare fratture alle lamine fogliari che, oltre al danno estetico, potrebbero diventare ricettacolo di patogeni e quindi di malattie primaverili.
In caso di tagli del tappeto, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante.
Rugiada e umidità
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil di Indigrow. Questa miscela di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire le possibilità di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) eTournament Ready, permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.
La cura
Cosa fare se si notano macchie tipiche delle patologie invernali del prato (quest’inverno le condizioni erano spesso perfette per lo sviluppo di Microdochium nivale)?
Senza usare fitofarmaci, la soluzione è il fosfito di Potassio. Fosfo-Kstimola la protezione endogena della pianta tramite la produzione di fitoalessine (molecole ad azione fungitossica) e rende le pareti cellulari più resistenti, combattendo anche i patogeni già attivi.
Problematiche invernali sul prato
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per vari motivi, ci siano giardini dove la loro presenza è davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Mi raccomando, usalo solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Se invece il problema del tuo tappeto erboso è la colorazione dovuta alla stagione e non hai tempo di aspettare condizioni meteo migliori, puoi avere un tappeto erboso verde brillante apportando ferro a rapido assorbimento (in forma liquida). Ferplus Cu con Ferro agisce nella pianta a livello endoterapico, garantendo un assorbimento quasi immediato e risultati estetici duraturi. Grazie al contenuto in ferro, è un prodotto biologico efficace anche nel contenimento del muschio.
Vuoi muoverti in anticipo sullo sviluppo d’infestanti primaverili? In questo articolo ti spieghiamo come fare, in ottica #WeGreencare
📍 Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti? C’è GiardinaggioStore
Calendario verde di Dicembre – come gestire prato e giardino in inverno
Ecco il calendario verde di Dicembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti del giardinaggio nei mesi invernali.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Dicembre senza leggere l’approfondimento]
Temperature più rigide e sempre meno ore di luce, è arrivato Dicembre.
Spinta dal freddo invernale la flora va in riposo vegetativo, pronta a raccogliere le energie per superare gli stress da freddo e risplendere al risveglio, la prossima Primavera. Aiutiamola preventivamente donando sostanza organica di qualità in questo periodo; le piante saranno non solo più forti e resistenti agli stress ma anche più precoci nel risveglio primaverile.
Nelle zone più miti d’Italia sono ancora possibili semine tardive ma solamente con miscugli con specie selezionate per la capacità di germinare anche con temperature prossime allo zero.
Vediamo insieme ai nostri agronomi come gestire il tappeto erboso in inverno ma anche come mettere a dimora le piante e creare l’orto a dicembre. Ecco l’articolo di approfondimento del Calendario del Verde di Dicembre.
Semina del tappeto erboso a Dicembre
Dicembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono state selezionate varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive. Date le temperature e le ore di luce disponibili, una semina a dicembre è consigliata solamente nelle regioni d’Italia a clima mite e in condizioni di “urgenza”.
In semine così tardive il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida.
Quando le temperature del suolo sono prossime allo zero (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne), gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale (Lolium multiflorum) turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e morirà rapidamente quando le specie macroterme come gramigna si risveglieranno dalla dormienza la prossima primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonché per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), evitare di “spingere” con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza della molecola Osyr).
La nutrizione del tappeto erboso in inverno
In questo periodo è sconsigliato concimare; gli elementi infatti, sarebbero difficilmente assorbiti dalle piante e rischierebbero di portare a danni successivi, come lo sviluppo di bruciature o di patologie fungine.
Per chi è in ritardo con l’ultima concimazione dell’anno si consiglia di distribuire un prodotto senza titoli alti e senza azoto a rapida cessione come l’ammendante a base vegetale Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con il giusto nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato. Per ulteriori approfondimenti sull’importanza della sostanza organica per le piante, leggi il nostro articolo dedicato.
Consigli per gestire il prato a Dicembre
Dicembre non è esattamente il momento per godersi il prato. Con le gelate mattutine è sempre meglio evitare di camminare sopra il tappeto erboso così da non creare fratture alle lamine fogliari che, oltre al danno estetico, potrebbero diventare ricettacolo di patogeni e quindi di malattie primaverili.
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio medie, intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e ai 20/25 mm nel settore sportivo.
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, prevenendo il passaggio di luce e aria sul prato, portare a malattie. Per lo stesso motivo, tenere pulito il tappeto da foglie e residui vegetali di altre piante.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Ridurre il più possibile l’umidità sulle lamine fogliari è fondamentale per diminuire le possibilità di sviluppo di malattie fungine invernali come Microdochium nivale, Typhula e Filo rosso. Per fare ciò, può essere utile integrare nel piano di gestione del tappeto erboso, l’uso di agenti umettanti specifici. Prodotti professionali come Magnum 44 (in pratiche bustine da 110 g) e Tournament Ready, permettono la distribuzione omogenea nel suolo dell’acqua derivata dalle piogge, evitandone l’accumulo su suoli compattati e riducendo lo sviluppo di muffe, muschio e funghi.
Con temperature prossime allo zero termico è il momento di chiudere gli impianti d’irrigazione dopo averli opportunamente svuotati e puliti, così da evitare danni da freddo durante l’inverno.
Il giardino a Dicembre
Come si diceva, Dicembre e Gennaio non sono proprio i mesi ideali per godersi il giardino. Questo però non significa che non ci sia nulla da fare.
In questi mesi invernali si può iniziare a preparare l’orto per la Primavera. Si rinnova il nostro sottolineare l’importanza della sostanza organica nel suolo; aggiungere materia organica viva e da origine controllata (al contrario dei compost “fai da te”) permette di apportare microrganismi utili che andranno a colonizzare il suolo e, sviluppando rapporti simbiotici con le radici delle piante, le aiuteranno a svilupparsi e a essere più forti e resistenti. Vegethumus, ammendante organico con umofosfati e stimolatore di crescita radicale Osyr, permette di ripristinare la fertilità del suolo e di aiutare le piante fin dal primo giorno.
Questo prodotto è ottimo anche posizionato nella buca durante la messa a dimora di piante, senza problemi anche se entra a contatto con le sue radici. Dicembre, con le piante a riposo, è il momento giusto per piantare e trapiantare siepi, piante fiorite e arbusti. Grazie a Vegethumus (e allo stimolante radicale contenuto) le piante non subiranno lo stress da piantumazione e anzi, avranno una ripartenza sprint dopo la messa a dimora.
Tempo libero?
Dicembre è il periodo giusto per occuparsi della pulizia e manutenzione degli strumenti e macchinari da lavoro.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini. Usando questo prodotto in abbinamento a Double-D si otterrà un’azione fungistatica naturale, funzionale anche a patologie fungine invernali conclamate.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
In caso di eventi in cui è necessario avere un tappeto erboso verde brillante, nonostante la stagione, è consigliabile un apporto di ferro a rapido assorbimento (in forma liquida). Ferplus Cu con Ferro agisce nella pianta a livello endoterapico, garantendo un assorbimento quasi immediato e risultati estetici duraturi. Grazie al contenuto in ferro, è un prodotto biologico efficace anche nel contenimento del muschio.
📍 Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti? C’è GiardinaggioStore
Calendario verde di Novembre – bisogni del tappeto erboso in inverno
Ecco il calendario verde di Novembre sviluppato dai nostri agronomi per supportare i professionisti riguardo le necessità del tappeto erboso in questo mese di transizione tra autunno e inverno.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Novembre senza leggere l’approfondimento]
L’autunno sembra essere finalmente arrivato.
A novembre, con temperature via via più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso si prepara al riposo invernale. Questo è il mese ideale per lavorare sul tappeto erboso affinché possa splendere al meglio la prossima Primavera.
È ora di spegnere l’impianto d’irrigazione e di supportare il prato con Potassio (K).
Per le semine tardive – in un periodo non ideale – vengono invece in nostro soccorso miscugli con varietà di loietto che germinano anche a temperature prossime allo zero.
Vediamo meglio come gestire il tappeto erboso a novembre nell’articolo qui sotto che approfondisce il Calendario del Verde.
Semina del tappeto erboso a Novembre
Novembre non è sicuramente il mese più consigliato per procedere con una nuova semina o una trasemina.
Grazie alla ricerca, negli ultimi anni sono però disponibili delle varietà più tolleranti il freddo che sono in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico e che vengono in soccorso dei professionisti che si trovano a dover fare semine tardive.
Per semine a novembre il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida. Nel centro-sud Italia e fino a metà mese in Nord Italia, consigliamo di seminare blend di loietti come Overseeding Sport (3 varietà americane di loietto perenne) o Green Overseeding (loietti europei di colore verde brillante).
Quando le temperature iniziano ad abbassarsi ulteriormente (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne) e scendono sotto i 6 gradi, gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale turf type o Loietto perenne in forma tetraploide.
Vi consigliamo Winter Overseeding con il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) per semine tardive e trasemine su macroterme. Il loietto annuale ha infatti minor durata e le specie macroterme non avranno così problemi al risveglio la prossima tarda primavera.
Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonchè per semine con temperature prossime allo zero, è meglio usare Winter Stadium che contiene il 30% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), in questo periodo conviene evitare di “spingere” eccessivamente con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
Semina di prati fioriti in autunno
Al contrario dei miscugli fioriti comunemente disponibili sul mercato, ve ne sono alcuni all’interno del nostro range che possono essere seminati anche a novembre. Miscugli come Polline selvaggio e Tappeto Campestre, essendo composti solamente da specie fiorite selvagge, non hanno problemi di germinabilità e, anzi, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene fioriture migliori la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Novembre
Con la forte diminuzione delle temperature e la riduzione delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, si consiglia di mantenere il tappeto erboso ad altezze di taglio simili a quelle di ottobre (intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo).
Data l’umidità del periodo, fare attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. I rimasugli infatti potrebbero creare muffe e, il loro strato, previene il passaggio di luce e aria sul prato.
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere notevolmente diradate. Fino a che le temperature sono superiori allo zero termico (anche di notte) e perdura lo stato di siccità si può continuare a irrigare il prato 1-2 volte alla settimana, aggiustando la quantità di acqua in base alle reali condizioni dell’area. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce e d’irrigare sempre dopo aver eseguito le concimazioni.
A fine mese o comunque quando c’è possibilità di gelate, svuotare l’impianto d’irrigazione per evitare che alcune tubature si possano danneggiare durante l’inverno.
Novembre è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio offre molti benefici al tappeto erboso tra cui fornire resistenza meccanica alle pareti cellulari e quindi indurre una maggiore resistenza a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine). Se vuoi sapere tutti i benefici apportati dal potassio, guarda il nostro video.
In gran parte d’Italia, novembre inizia a essere un mese “a rischio” per portare avanti operazioni importanti di lavorazione del suolo come le aerificazioni o verticutting. Se necessario effettuare una lavorazione del suolo, si consiglia di farlo quando non sono previste gelate nei giorni a venire per non rischiare di compattare estremamente il terreno e di esporre a un freddo eccessivo le radici.
Operazioni del suolo non troppo impattanti come il topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) sono raccomandate per migliorare la struttura del terreno e ridurre la presenza di feltro nelle aree a clima più tipiedo come quelle del centro-sud Italia. I benefici saranno maggiori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale finissimo Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti. Per aiutare il tappeto erboso si deve procedere quindi il prima possibile con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.
Come suggerito nel calendario verde di novembre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida che risulta velocemente assimilabile anche in condizioni sfavorevoli come le basse temperature.
Dopo la metà di novembre o a inizio Dicembre, per le regioni più calde, è fortemente consigliato fare l’ultima concimazione dell’anno con l’ammendante Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di qualità nel terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica ma andando a stimolare l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. La prossima primavera, il tappeto erboso si ritroverà così con nutrimento per riprendere la stagione vegetativa e, ancor prima della prima concimazione dell’anno, avrà un risveglio anticipato.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che permette anche al cliente finale di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto. Il prato, più forte, sarà meglio in grado di difendersi dagli attacchi di patogeni invernali.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K stimola la produzione di molecole di resistenza naturali dette fitoalessine che sono efficaci contro i principali patogeni fungini.
È sconsigliato l’uso di microrganismi come quelli della famiglia bacillus e micorrize in quanto le temperature del suolo non sono al momento ospitali per questi esseri viventi e l’apporto sarebbe quindi inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata e che ci si ritrovi con danni specifici come i mucchietti di escrementi. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast. Da usare solamente su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
📍 Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti? C’è GiardinaggioStore
Calendario verde di Ottobre 2022 – consigli per il tappeto erboso
Ecco il calendario verde di Ottobre sviluppato dai nostri agronomi per aiutare i professionisti sulle operazioni necessarie al tappeto erboso in autunno.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Ottobre senza leggere l’approfondimento]
A Ottobre l’autunno entra nel vivo. È ancora periodo ideale per nuove semine grazie alla competizione quasi nulla con le infestanti e alle temperature giuste per la germinazione delle graminacee microterme.
Dopo la metà del mese, con temperature più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso inizia a prepararsi al riposo invernale. C’è da supportarlo con potassio. Vediamo meglio come nel seguente articolo.
Semina del tappeto erboso a Ottobre
Ottobre è il mese ideale per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Grazie a un maggiore livello di umidità dell’aria e del terreno e a temperature perfette per la germinazione dei semi di graminacee microterme (Loietto, Festuca, Poa, Agrostide). Questo periodo è oltretutto sfavorevole alla crescita delle principali infestanti del tappeto e quindi la competizione sarà praticamente nulla.
Inoltre, dopo la vernalizzazione dovuta alle basse temperature invernali, il manto erboso sarà più forte e pronto a difendersi dagli stress la prossima primavera.
Se invece al termine di quest’estate calda e siccitosa e/o all’insorgenza di malattie fungine, il prato risulta diradato e rovinato, si può procedere in questo periodo per rigenerarlo con del nuovo seme (trasemina) così da rinfoltirlo e riportarlo nelle migliori condizioni. Meglio eseguire la rigenerazione del tappeto erboso dopo un’operazione di verticutting (taglio verticale del tappeto).
Per la rigenerazione del tappeto erboso si suggeriscono sempre miscugli-blend con alta percentuale di Loietto perenne oppure varietà di Lolium in purezza. Gallop, Annecy, Cleopatra, Green way e Pearlgreen (Nexus XD in America) sono solo alcune delle varietà di ultima generazione attualmente disponibili nei nostri magazzini.
All’atto della semina del prato fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo d’impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Scegliere quindi solo miscuglio registrati e contenenti varietà di ultima generazione e con alti livelli di purezza e germinabilità; potrebbe essere un piccolo investimento iniziale ma una semina di qualità ridurrà notevolmente i problemi negli anni a venire, compresa la tolleranza più o meno alta alla siccità.
Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
I miscugli fioriti, in particolare quelli con specie selvagge, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene tutte le fioriture la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Ottobre
Con la forte diminuzione delle temperature si riporta gradualmente il tappeto erboso ad altezze di taglio più corte (attenzione che non tutte le specie ben sopportano altezze molto ridotte). L’altezza di taglio del tappeto erboso va fissata intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale (taglio a frequenza bisettimanale e utilizzando macchinari rotativi) e intorno ai 20/25 mm nel settore sportivo (con frequenza trisettimanale e l’uso di macchinari elicoidali).
Mantenendo queste frequenze di taglio solitamente non è necessario raccogliere il clipping (residuo di taglio) in quanto le sue ridotte dimensioni, unite a una sempre intensa attività dei microorganismi del suolo data dall’apporto di prodotti organici di qualità, possono consentire una veloce degradazione della sostanza organica. Attenzione, quando i tagli non sono eseguiti con erba perfettamente asciutta, la raccolta può essere necessaria per evitare lo sviluppo di patologie.
Il supporto irriguo è meno importante che in piena estate e le irrigazioni possono essere diradate a 2/3 la settimana, facendole sempre corrispondere e seguire alle fertilizzazioni. Resta sempre valido il consiglio di evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale cresce.
La seconda metà di Ottobre (e poi Novembre) è il periodo della concimazione autunnale ad alto tenore in Potassio. Il potassio fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari e di conseguenza induce una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine) ma anche agli stress da freddo, tra cui il calpestamento dell’erba.
Tra le varie operazioni raccomandabili nel periodo autunnale si suggerisce la tecnica di topdressing (stesura di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso) che permette di ridurre la presenza di feltro e migliorare la struttura del terreno. I benefici saranno ulteriori miscelando la sabbia con l’ammendante vegetale Cup Green 1 che permette di apportare sostanza organica di qualità al suolo e non solo un inerte.
Per aiutare il prato a recuperare dagli stress e proteggersi dalle patologie invernali è fortemente consigliato continuare a utilizzare biostimolanti a base di microrganismi utili, in particolare Trichoderma, ma anche di fosfito di potassio e pre-inibitine.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Ottobre e Novembre sono i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso all’inverno. Le temperature rigide possono infatti portare problemi al prato, sia per malattie fungine tipiche (come il Microdochium nivale) che per i danni meccanici più frequenti. Per aiutare il tappeto erboso si procede quindi con una concimazione ad alto tenore in Potassio. Il potassio è fondamentale nella nutrizione delle graminacee (il suo consumo è secondo solo a quello dell’Azoto) e fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari. Questo si traduce in una maggiore resistenza da parte del tappeto erboso a eventuali attacchi di patogeni (insetti, ma soprattutto malattie fungine), al calpestio e agli squilibri idrici e termici che causano stress.
Come suggerito nel calendario verde di ottobre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo hanno tutti alti livelli di Potassio.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, o organici con rilascio prolungato degli elementi. Per un doppio effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è possibile scegliere Nutribio K, in forma liquida velocemente assimilabile, anche in condizioni sfavorevoli.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o scegliere di farlo in maniera integrata, più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno più forti e protette nel periodo invernale in cui sono sottoposte a diversi stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che permette anche al tuo cliente di vedere risultati rapidamente, è Nutribio N. Questo concime organico liquido con stimolatore di crescita radicale Osyr e polifenoli antiossidanti, stimola la crescita delle piante, ne aumenta la resistenza agli stress ossidativi e ottimizza la nutrizione idro minerale. Il suo utilizzo fa la differenza anche nelle zolle appena posate o in situazioni stressanti per il tappeto.
Distribuire Double-D in miscela con Fosfo-K massimizza l’azione fungistatica dei microelementi contenuti e la stimolazione alla produzione di molecole di resistenza naturali. Grazie al potere cicatrizzante di Rame e Zinco Double-D è efficace anche in fase curativa contro Phytium.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che vengono così apportati al suolo, la pianta è in grado di proteggersi da attacchi di patogeni fungini portatori di malattie come il Microdochium nivale o Marciume rosa invernale. Essendo stabilizzati per la loro conservazione, è sempre consigliato abbinare l’uso di questi biostimolanti a della sostanza organica in forma liquida come Nutribio N, disponibile anche in formato ridotto da 0,5 litri.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast, usato su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Sei un privato e vuoi acquistare gli stessi prodotti usati dai professionisti? C’è GiardinaggioStore
Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di ottobre sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo d’impianto e delle reali condizioni meteorologiche del periodo.
Calendario Verde di Settembre – cosa fare in giardino in Autunno
Ecco il calendario verde di Settembre per aiutare i professionisti sul da farsi in giardino in autunno.
Dato che Settembre è un mese pieno di impegni in giardino, i nostri agronomi hanno pensato di suddividere il calendario Verde in due: uno dedicato al tappeto erboso e uno a giardinaggio, piante e orto.
[Clicca qui per scaricare il calendario verde di Settembre senza leggere l’approfondimento]
È arrivato Settembre, il mese in cui le piante ricominciano a respirare e si riducono i livelli di stress a cui sono sottoposte grazie a temperature minori e a un tasso di umidità più elevato. Per molti di noi le ferie sono solo un lontano ricordo; è ora di aiutare le piante a riprendersi dagli stress estivi ma anche il periodo ideale per nuove semine, trasemine e la creazione di orti invernali.
Nuove semine e trasemine a Settembre
Settembre è il mese ideale per nuove semine, sia di tappeto erboso che di prati fioriti. Grazie a un maggiore livello di umidità dell’aria e del terreno e a temperature inferiori ai 30 °C, la germinazione dei semi di graminacee è particolarmente favorito.
Se invece al termine di quest’estate calda e siccitosa e/o all’insorgenza di malattie fungine, il prato risulta diradato e rovinato, si può procedere in questo periodo per rigenerarlo con del nuovo seme (trasemina) così da rinfoltirlo e riportarlo nelle migliori condizioni. Per la rigenerazione del tappeto erboso si suggeriscono miscugli con alta percentuale di Loietto perenne.
All’atto della semina del prato fare attenzione alla scelta del miscuglio di sementi adatto alle condizioni del luogo d’impianto; valutare esposizione, suolo, temperature, manutenzione prevista, irrigazione e destinazione d’uso. Dopo la corretta lavorazione del terreno (video), per risultati assicurati conviene sempre utilizzare, oltre a un concime starter come Unigreen 10-18-10, un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza di Osyr).
I miscugli fioriti, in particolare quelli con specie selvagge, hanno dimostrato di essere più resistenti e persistenti nel tempo se seminati in autunno. Alcune specie fiorite hanno inoltre bisogno di vernalizzazione; seminarle per tempo permetterà di godersene tutte le fioriture la prossima Primavera.
Consigli per gestire il prato a Settembre
Con la diminuzione delle temperature, soprattutto quelle notturne, si può gradualmente riabbassare l’altezza di taglio del tappeto erboso fino a raggiungere quella desiderata (attenzione che non tutte le specie ben sopportano altezze molto ridotte). L’altezza va quindi fissata intorno ai 25/30 mm con frequenza bisettimanale (settore ornamentale) utilizzando macchinari rotativi e intorno ai 20/25 mm con frequenza trisettimanale nel settore sportivo, utilizzando macchinari elicoidali.
Settembre è periodo di concimazione autunnale, una spinta di azoto che permette al prato di riprendersi dagli stress estivi e di crescere per tutta la stagione.
Per aiutare il prato a recuperare dagli stress estivi, quest’anno particolarmente importanti, e proteggersi dalle patologie del periodo, è fortemente consigliato continuare a utilizzare biostimolanti a base di microrganismi utili ma anche di fosfito di potassio e pre-inibitine. Attenzione perché, anche se le temperature sono minori, alcune malattie fungine del prato sono ancora in agguato. In particolare, le nuove semine potrebbero essere colpite da phytium. In caso di attacco riconosciuto, si può utilizzare Double-D come soluzione naturale al phytium.
Dato il cambiamento climatico in atto, con piogge rare o di portata esagerata, attenzione all’irrigazione del tappeto erboso. Se non si è dotati di strumentazioni specifiche, anche l’occhio può essere un buono strumento per capire quando il prato ha bisogno di acqua. Evitare sempre le irrigazioni serali per non aumentare il rischio di attacchi di malattie fungine.
La nutrizione del tappeto erboso in autunno
Poiché nel periodo estivo abbiamo limitato al minimo le integrazioni di elementi nutritivi, soprattutto quelle azotate, è importante che tale elemento sia fornito nuovamente e in misura massiccia. Nel mese di settembre infatti, si verifica il secondo picco di crescita vegetativa delle specie microterme (dopo quello primaverile) e occorre assecondare questo rigoglio del vegetale fornendo la materia prima per la crescita.
Come suggerito nel calendario verde di settembre, i concimi granulari più consigliati in questo periodo hanno tutti alti livelli di azoto.
A seconda delle necessità e del livello manutentivo, si potrà procedere alla fertilizzazione autunnale del tappeto erboso scegliendo tra concimi minerali, organo-minerali, a rilascio controllato dell’azoto o organici.
Il giardino in autunno
Con l’arrivo di settembre anche i giardini si preparano al cambio stagione, come accompagnarli al meglio in questo passaggio?
In queste settimane bisogna continuare ad annaffiare e concimare i giardini, facendo attenzione costante allo sviluppo delle infestanti (soprattutto quelle che ora stanno andando a seme). Nutrire le piante con concimi specifici granulari o liquidi le aiuterà a riprendersi più velocemente dai danni dovuti all’estate torrida e a prolungare le eventuali fioriture. Le piante che invece hanno sofferto eccessivamente il caldo estivo possono essere rimosse così come le annuali che hanno già concluso il loro ciclo vegetativo e sono andate a seme. In preparazione al giardino in autunno, si possono mettere a dimora nuove piante e coprire gli spazi vuoti. Per la messa a dimora delle piante meglio utilizzare un terriccio specifico con struttura fibrosa e porosa che garantisca un’ottima circolazione dell’acqua e dell’aria e con un forte potere di ritenzione (idrico e minerale) così che la pianta si stabilizzi meglio e sia più resistente negli anni a venire.
Sempre più clienti amano l’idea di cogliere in giardino il proprio cibo e desiderano una zona orto – meglio se biologico – tra gli spazi verdi. I primi quindici giorni di settembre sono il momento giusto per creare un orto invernale. Per renderlo produttivo consigliamo di preparare adeguatamente il terreno utilizzando un ammendante di qualità ricco di sostanza organica come Vegethumus e, una volta trapiantate le piantine, concimare con un concime biologico come 6-7-13.
We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
Grazie al programma We Greencare è possibile creare e gestire giardini secondo protocollo biologico o comunque più ecosostenibile. Usando prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante, queste saranno in grado di riprendersi più velocemente dagli stress estivi da alte temperature e siccità e difendersi dagli attacchi d’insetti e patogeni fungini.
Distribuire Double-D in miscela con Fosfo-K massimizza l’azione fungistatica dei microelementi contenuti e la stimolazione alla produzione di molecole di resistenza naturali. Grazie al potere cicatrizzante di Rame e Zinco Double-D è efficace anche in fase curativa contro Phytium.
I microrganismi concentrati contenuti in Bacillium, Beauvum, Bioseed, Tricum possono aiutare a rendere più sani e resistenti tappeto erboso e piante. Grazie ai microrganismi che vengono così apportati al suolo, la pianta è in grado di proteggersi da attacchi di patogeni fungini portatori di malattie estive e da alcuni insetti. Essendo stabilizzati per la loro conservazione, è sempre consigliato abbinare l’uso di questi biostimolanti a della sostanza organica in forma liquida come Nutribio N (che contiene anche stimolante radicale e antiossidanti).
L’alga Ascophyllum nodosumse pura ed estratta a freddo è una vera e propria miniera di biostimolanti e molecole no-stress. Il suo uso promuove il rilancio dell’attività fotosintetica in quanto stimola la produzione di clorofilla anche durante i periodi siccitosi e aiuta la pianta a mantenere un bilancio idrico equilibrato.
Per chi preferisce l’efficacia degli aminoacidi come agenti antistress c’è Turbine Amino One Shot, con il 35% di L-aminoacidi liberi, disponibili prontamente. Sollievo per le piante colpite da stress metabolici, caldo e freddo, operazioni di trapianto e carenze idriche.
Si sa che il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che per diversi motivi, in giardino ce ne sia una presenza davvero troppo elevata. In questi casi, si possono allontanare i lombrichi con un prodotto repellente naturale come Team Cast, usato su suolo ben bagnato (irrigazione o dopo pioggia).
Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di settembre sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo d’impianto e delle reali condizioni meteorologiche del periodo.