Ecco il calendario verde di Novembre, attentamente sviluppato dai nostri agronomi per assistere i professionisti del tappeto erboso durante l’autunno inoltrato e avere tappeti erbosi sani e resistenti anche alle temperature più rigide.
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Novembre è un mese di transizione. L’autunno è ormai inoltrato e l’inverno si avvicina. Le foglie degli alberi iniziano a cadere e scrocchiare sotto i piedi, il cielo è sempre più grigio e il clima più fresco.
A novembre, con temperature via via più rigide e giornate sempre più corte, il tappeto erboso si prepara al riposo invernale. Il nostro lavoro non è ancora finito; questo è il mese ideale per lavorare sul tappeto erboso e sulle piante affinché possano splendere al meglio la prossima Primavera.
Il tappeto erboso deve rafforzarsi il più possibile in vista dell’inverno e ha bisogno di apporti di potassio. Per le varie piante che popolano il giardino bisogna invece pensare ad apportare sostanza organica che promuove la messa in riserva dei nutrienti e, magari, un concime a cessione controllata che possa coprire i bisogni fino alla prossima Primavera.
A seconda delle zone d’Italia, può essere ancora il periodo ideale per semine e trasemine tradizionali oppure, dov’è già più freddo, è più sicuro affidarsi a miscugli con loietti più resistenti e che germinano anche a temperature prossime allo zero, come quello tetraploide.
Nel nostro articolo dedicato al Calendario Verde di Novembre troverai alcune linee guida per mantenere prato e piante sane e resistenti anche nelle condizioni più fredde.
- 1. Semina del tappeto erboso a Novembre
- 2. Semina di prati fioriti in tardo autunno
- 3. Consigli per la gestione del prato a Novembre
- 4. La nutrizione del tappeto erboso in autunno
- 5. La nutrizione autunnale delle piante
- 6. We Greencare, proteggere la pianta in maniera sostenibile
- 7. Il Calendario Verde di Novembre stampabile
A novembre, le temperature iniziano a diminuire e le piogge sono più frequenti, rendendo la semina una sfida. Tuttavia, grazie a varietà più tolleranti al freddo, è possibile effettuare semine e trasemine tardive.
Scegliendo miscugli con varietà in grado di germinare anche con temperature prossime allo zero termico, i professionisti possono effettuare semine e trasemine di successo, nonostante il periodo non favorevole.
Il consiglio generale è quello di utilizzare solamente sementi di Lolium perenne che, di natura, ha tempistiche di germinabilità molto rapida. Nel centro-sud Italia e fino a che le temperature lo permettono anche in nord Italia, consigliamo di seminare blend di loietti come Overseeding Sport (3 varietà americane di loietto perenne di ultima generazione) o Green Overseeding (loietti europei di colore verde brillante).
Quando le temperature iniziano ad abbassarsi ulteriormente (mi raccomando, far riferimento alle minime notturne) e scendono sotto i 6 gradi, gli unici miscugli che hanno possibilità di germinare sono quelli contenenti Loietto annuale turf type o Loietto perenne in forma tetraploide. Per aree ad alto traffico come i campi da calcio e i campi sportivi in generale, nonché per semine con temperature prossime allo zero si consiglia di seminare Winter Overseeding con il 40% di Loietto perenne tetraploide, naturalmente più resistente e più rapido a germinare.
Per semine tardive e trasemine su macroterme è meglio usare Overseeding Macro che contiene il 50% di Loietto annuale turf type (con lamina fine) a rapida germinazione. Il loietto annuale ha infatti minor durata rispetto al perenne e le specie macroterme non avranno così problemi di competizione al risveglio la prossima tarda primavera, con benefici però sulla loro copertura ed estetica invernale.
Dopo la corretta lavorazione del terreno, in questo periodo conviene evitare di “spingere” eccessivamente con un concime starter ma piuttosto utilizzare un ammendante di qualità come Vegevert che possa non solo donare sostanza organica al terreno ma stimolare la radicazione e proteggere la pianta fin dalla nascita (grazie alla presenza dello stimolante Osyr). Per accelerare la germinazione e l’insediamento nelle semine tardive, si può integrare con Nutribio N, lo stimolante radicale che viene assorbito velocemente dalla pianta e non arreca bruciature.
A differenza dei comuni miscugli fioriti reperibili sul mercato, all’interno del nostro assortimento ne esistono alcuni che possono essere seminati anche nel mese di novembre e in inverno. Prodotti come Polline Selvaggio, Miraggio Fiorito e Tappeto Campestre, composti esclusivamente da specie fiorite selvatiche, non incontrano difficoltà di germinazione e, al contrario, si sono dimostrati più robusti e duraturi se seminati in autunno. Alcune delle specie all’interno di questi mix fioriti richiedono anche la vernalizzazione per cui, seminandole tempestivamente, si potranno apprezzare fioriture più abbondanti nella prossima primavera.
La programmazione della semina dei miscugli fioriti porta a risultati ottimali nel lungo periodo, garantendo prati fioriti durevoli oltre gli 8-10 anni.
Il taglio del prato a novembre
Con l’arrivo delle temperature più basse e il calo delle ore di luce disponibili per la fotosintesi, a novembre è fondamentale adottare le giuste precauzioni per mantenere il tappeto erboso in condizioni ottimali. Le altezze di taglio dovrebbero essere mantenute simili a quelle di ottobre, intorno ai 25/30 mm nel settore ornamentale e ai 20/25 mm nel settore sportivo. È essenziale prestare attenzione durante il taglio: quando l’erba non è completamente asciutta, raccogliere sempre i residui di taglio per evitare lo sviluppo di patologie fungine. Questi resti possono creare muffe e ostacolare il passaggio di luce e aria sul prato.
Attenzione alla rugiada
Nei tappeti erbosi di alto livello conviene rimuovere sempre la rugiada del mattino; questa operazione si può fare meccanicamente oppure con l’aiuto di prodotti specifici come Magnum Recoil. Questa miscela specifica di coadiuvanti, agenti di diffusione e oli forma una barriera sulla lamina fogliare, contribuendo a disperdere la rugiada e ridurre lo sviluppo di malattie.
L’irrigazione del prato a novembre
Per quanto riguarda l’irrigazione, essa diventa meno critica rispetto all’estate, ma deve essere adattata alle reali condizioni climatiche dell’area. Fino a quando le temperature rimangono superiori allo zero termico (anche di notte), è possibile irrigare il prato una o due volte alla settimana, regolando la quantità d’acqua in base alle necessità. È importante evitare le irrigazioni nel tardo pomeriggio-sera, quando l’umidità ambientale aumenta, e irrigare sempre dopo le concimazioni.
Verso la fine del mese, o quando sono previste gelate, è consigliabile fermare le irrigazioni e svuotare completamente l’impianto d’irrigazione per evitare danni alle tubature durante l’inverno.
Lavorazioni meccaniche a novembre
In gran parte d’Italia, novembre rappresenta un periodo “a rischio” per le operazioni di lavorazione del suolo come l’aerificazione o il verticutting in quanto il tappeto erboso si sta preparando per andare in riposo invernale e ha meno energie per chiudere e riprendersi dai danni. Se è assolutamente necessario effettuare lavori sul terreno, si consiglia di farlo in giorni senza previsioni di gelate, al fine di evitare una compattazione eccessiva del terreno e di proteggere le radici dal freddo intenso.
Operazioni del suolo meno impattanti, come il topdressing (l’applicazione di un sottile strato di sabbia sulla superficie del tappeto erboso), sono invece raccomandate al fine di migliorare la struttura del terreno e ridurre la presenza di feltro nelle aree a clima più mite, come quelle del centro-sud Italia. Per ottenere i massimi benefici, è consigliabile miscelare la sabbia con l’ammendante vegetale finissimo Cup Green 1 (la versione microgranulare di Vegevert). Questa combinazione non solo fornisce un inerte di alta qualità al suolo, ma apporta anche sostanza organica di origine vegetale, contribuendo così a mantenerlo sano e fertile.
Ottobre e novembre rappresentano i mesi dedicati alla preparazione del tappeto erboso per l’inverno. Le temperature rigide possono causare problemi al prato, sia per le tipiche malattie fungine, come il Microdochium nivale, sia per i danni meccanici più comuni.
Per preservare la salute del tappeto erboso, è essenziale effettuare una concimazione ad alto tenore di potassio il prima possibile. Il potassio svolge un ruolo cruciale nella nutrizione delle graminacee, essendo il secondo elemento più consumato dopo l’azoto. Esso fornisce resistenza meccanica alle pareti cellulari, aumentando la capacità del tappeto erboso di difendersi contro patogeni come insetti e malattie fungine, nonché contro stress causati da calpestio e squilibri idrici e termici. Questo elemento, inoltre, favorisce lo sviluppo radicale, incrementandone sia la massa che l’allungamento, permettendo così alle piante di sopravvivere anche in condizioni più sfavorevoli.
Come consigliato nel Calendario Verde di novembre, i concimi granulari e liquidi da utilizzare in questo periodo presentano tutti elevati livelli di potassio e azoto a lenta cessione. A seconda delle necessità e del livello di manutenzione richiesto, è possibile scegliere tra Ever 5, concime organico biologico con ferro e stimolante di radicazione Osyr; Velvit 12-5-20, concime minerale con azoto a lenta cessione ricoperto dal polimero Nutrilong, contenente Magnesio, Ferro e Calcio oppure, nei progetti più classici o con budget limitato, il concime organo-minerale Unigreen 8-5-18. Per ottenere un duplice effetto di nutrizione potassica e stimolazione della radicazione, è consigliabile optare per Nutribio K, una formulazione liquida facilmente assimilabile anche in condizioni sfavorevoli come le basse temperature.
Dopo metà novembre o all’inizio di dicembre nelle regioni più calde, è fortemente raccomandato effettuare l’ultima concimazione dell’anno con l’ammendante Vegevert. Questo prodotto apporta sostanza organica viva e di alta qualità al terreno, migliorandone non solo la disponibilità idrica, ma stimolando anche l’accumulo delle riserve nutritive della pianta. Così, nella prossima primavera, il tappeto erboso disporrà di nutrimento sufficiente per iniziare la stagione vegetativa in modo vigoroso, anticipando persino la prima concimazione dell’anno successivo. Queste pratiche di nutrizione mirata garantiscono un prato forte e sano nel corso delle stagioni, senza impattare negativamente sull’ambiente.
In autunno, l‘importanza di una nutrizione equilibrata diventa fondamentale per preparare attentamente le piante ai rigori invernali, assicurando la loro vitalità nella stagione successiva. Un approccio avanzato e al tempo stesso particolarmente sostenibile consiste nell’utilizzo dei concimi organici a cessione controllata prolungata come Solesia F1 e Solesia F3. Questi prodotti, combinati in percentuale 40-60, offrono una soluzione completa per il giardino.
Al momento dell’applicazione, Solesia F1 e Solesia F3 devono essere miscelati con cura nel terriccio o nel terreno di coltura. Ciò consente di garantire un nutrimento costante alle piante per un periodo eccezionalmente lungo, fino a 6 mesi. Questa prolungata durata non solo promuove una crescita robusta durante l’autunno, ma svolge un ruolo cruciale nel favorire l’accumulo ideale di zuccheri e amminoacidi all’interno delle piante. Questa riserva essenziale diventa un baluardo contro le avversità invernali, rinforzando piante da vivaio, siepi e perenni. Tale preparazione rappresenta un investimento nel futuro del giardino, assicurando un ritorno rapido e vigoroso alla vita vegetale nella stagione primaverile successiva, quando la natura si risveglia.
Se non si sente la necessità di una nutrizione così prolungata oppure si ha forte esigenza di migliorare la struttura del suolo di piante in piena terra, a tardo autunno si può concimare con Actimus, concime organo-minerale biologico. Actimus contiene Magnesio, Zinco e Boro e risponde ai bisogni delle piante perenni migliorandone il ciclo di formazione e di utilizzazione delle riserve nutritive. Contiene inoltre lo stimolante radicale Osyr che aumenta lo sviluppo dell’apparato radicale e la risposta rapida a situazioni di stress.
Grazie al programma We Greencare, è possibile creare e mantenere giardini seguendo protocolli biologici o integrati, che promuovono una gestione più ecologicamente sostenibile e il meno impattante possibile. L’utilizzo di prodotti che inducono resistenza naturale nelle piante non solo le rende più forti ma anche più protette durante i mesi invernali, quando sono esposte a vari stress, sia ambientali che dovuti a patogeni fungini.
Un prodotto che offre risultati rapidi, facilmente visibili anche dal cliente finale è Nutribio 4.3.6, un concime NPK organico in forma liquida. Questa soluzione contiene uno stimolatore di crescita radicale chiamato Osyr e polifenoli antiossidanti, che contribuiscono a favorire una crescita equilibrata delle piante, aumentandone la resistenza agli stress ossidativi e ottimizzando l’assorbimento dei nutrienti idrominerale. L’uso di Nutribio 4.3.6 fa la differenza sia per le nuove zolle appena posate sia in situazioni stressanti per il tappeto erboso e le piante. Assorbibile velocemente dalle piante, entra in circolo anche con temperature basse e permette loro di difendersi più efficacemente dagli attacchi di patogeni invernali.
Il Fosfito di potassio liquido contenuto in Fosfo-K permette una difesa proattiva ulteriore della pianta. Esso, infatti, stimola la produzione di molecole di resistenza naturali chiamate fitoalessine, che si dimostrano efficaci contro i principali patogeni fungini, compresi quelli invernali come Microdochium nivale e le ruggini da Puccinia.
Si sconsiglia in questo periodo l’uso di microrganismi come quelli della famiglia Bacillus e micorrize, poiché le temperature del suolo non sono attualmente ottimali per questi organismi viventi, rendendo il loro apporto inutile.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale nel suolo, capita però che, in periodi di forti piogge e umidità essi rappresentino una presenza eccessiva che va a rovinare il gioco e la funzionalità del tappeto erboso, oltre che l’estetica. In questi scenari, è possibile allontanare i lombrichi ed evitare la formazione dei loro mucchietti di escrementi con prodotti repellenti naturali. Uni Cast ha una base ureica mentre Purity è in forma microgranulare e, per assicurarsi la loro efficacia, sono da utilizzare esclusivamente su suolo ben bagnato (dopo l’irrigazione o una pioggia).
Queste pratiche mirate assicurano un ambiente del giardino sano e sostenibile nel lungo termine, promuovendo la salute delle piante e la conservazione dell’ecosistema circostante anche in condizioni sfavorevoli.
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Le indicazioni dei nostri agronomi nel calendario Verde di Novembre sono generali e da adattarsi alle condizioni climatiche del luogo d’impianto e delle reali condizioni meteorologiche del periodo.
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